TITOLO: La storia del dottor Sorge e di Ozaki Hotsumi
AUTORE: halmers Johnson
CASA EDITRICE: Ediori Riuniti
PAGINE: 234
COSTO: 5 € circa
ANNO: 1965
FORMATO: 22 cm X 16 cm
REPERIBILITA': Reperibile su internet
CODICE ISBN: ?
Questa
è la storia dell'attività spionistica diretta da Richard Sorge in
Asia, in particolare a Tokyo, a favore dell'URSS, attività
giapponese protrattasi dal 1933 al 1941. Ozaki Hotsumi fu la spia (o
eroe) più importante della rete nipponica. Sorge, grazie
all'attività informativa governativa di Ozaki, comunicò a Mosca
informazioni importantissime sulla politica tedesca prima e dopo
l'invasione nazista dell'URSS. Ozaki informò Sorge della politica
giapponese in Manciuria e in tutta la Cina/estremo oriente, sugli
sviluppi degli incidenti nippo-sovietici sulla linea di confine
mongola, sull'alleanza dell'Asse, sulla situazione politica interna
giapponese fino al 1941. Inoltre Sorge e Ozaki si sforzarono di
impedire un attacco giapponese verso nord, cioè l'URSS, consigliando
l'attacco a sud.
Capitolo
1.
Le
due vite di Ozaki Hotsumi
In
qualità di analista politico Ozaki aveva ampiamente previsto che le
azioni di aggressione nipponiche nella Cina invasa (la Manciuria)
avrebbero causato l'unità cinese sotto l'egida del comunismo. Ozaki
si prefiggeva a lungo termine l'unità della Cina comunista e
dell'URSS con un Giappone comunista. Un Giappone divenuto comunista
dopo la sconfitta in una guerra mondiale, causata dall'imperialismo
nipponico, quindi previde la seconda guerra mondiale. Ozaki non fu
una spia sovietica per denaro (come non lo fu Sorge), ma per degli
ideali pan asiatici, un pan asiatismo comunista e non imperialista.
Nel
1939 Ozaki dichiarò ad un membro (Kawai Teikichi) della rete Sorge:
“Oggi
in Giappone i militari sono onnipotenti. Tuttavia l'esercito ha
troppa fiducia nella sua forza: si comporta con arroganza, ma sta
precipitando verso la bancarotta politica per mancanza di idee
politiche. L'ultima carta sarà Konoye. Appoggiandolo, possiamo
trasformare il cosiddetto Nuovo Ordine in Asia in una rivoluzione
socialista, sulla base di una stretta collaborazione con i partiti
comunisti dell'Unione Sovietica e della Cina. Non credo tuttavia che
la forza di Konoye basti da sola a portare a termine l'operazione.
Konoye è un Kerenski: è un ponte verso il potere politico
successivo”.
Ozaki
appoggio due movimenti politici giapponesi a favore del nazionalismo
asiatico: il Movimento della nuova struttura (Shin Taisei Undo) e il
Movimento per la sfera di co-prosperità di una più grande Asia
orientale (Dai Toa Kyoei Ken).
Gli
intellettuali del gruppo del principe Konoye furono la copertura
ideologica all'invasione nipponica in Asia, la loro scelta di
appoggiare l'espansione a sud per scacciare i colonialisti
occidentali fu presto sfruttata dai militari. Il risultato finale fu
che le due organizzazioni appoggiate da Ozaki più il movimento per
il Nuovo Ordine in Asia (toa Shinchitsujo) divennero uno strumento
degli ultra nazionalisti di destra. Ozaki era così attivo nelle
strutture che appoggiavano il principe Konoye che, quando Ozaki fu
arrestato, il primo ministro Konoye pensò ad un complotto dei
militaristi a suo danno. Ozaki fu una spia, ma non un traditore,
perché alla fine si opponeva al militarismo nipponico e contro il
fascismo nipponico, e per questo suo ideale sacrificò la vita.
Ozaki
non aderì mai al partito comunista giapponese, uno dei motivi per
cui risultò al di sopra di ogni sospetto, ma si avvicinò al
marxismo quando si recò a Shangai nel 1928, restandovi fino al 1932,
ed in quella città iniziò la sua opposizione al colonialismo
occidentale in Cina.
Sempre
a Shangai conobbe Sorge (che si faceva chiamare “Johnson”) ed
accettò di dargli le prime informazioni sulla politica giapponese in
Manciuria. Infatti Ozaki per Sorge all'inizio più che una spia era
solo un analista politico. Il suo mutamento ideologico pro Cina e
contro l'imperialismo nacque in occasione della battaglia di Shangai
(30/31 gennaio 1932). Ozaki, in qualità di inviato del quotidiano
Asashi, fu testimone diretto dello scontro tra i militari giapponesi
e quelli cinesi. Riporto il testo di pagina 17:
“Vide
soldati giapponesi massacrare i prigionieri cinesi legati e bendati,
vide i cadaveri di giovani, uomini e donne, ammucchiati nelle trincee
conquistate. Da quel momento, l'aggressione giapponese alla Cina non
poté mai essere per lui un concetto astratto”.
La
“collaborazione” con Sorge si interruppe tra il 1932 e il 1934,
periodo in cui Ozaki tornò in patria, ma in quello stesso periodo ci
furono numerosi accadimenti nella vita politica giapponese che
confermarono le idee politiche di Ozaki.
Nel
maggio del 1934 Ozaki incontrò di nuovo Sorge al parco di Nara, che
gli propose di lavorare per il Comintern, e Ozaki accettò, in realtà
Sorge, fin dal 1929, era alle dirette dipendenze della quarta sezione
dell'Esercito Rosso e non del Comintern.
Sorge
era il membro più influente del partito nazista a Tokyo, tanto da
mettere in soggezione anche i dipendenti dell'ambasciata tedesca.
Sorge
e Ozaki portarono avanti una delle attività spionistiche più
impressionanti della storia, in quanto non rimanevano nell'ombra, ma
erano personaggi pubblici ed influenti.
Capitolo
2:
L'ambiente
Questo
capitolo è una breve biografia di Ozaki, comprensiva di un'analisi
del periodo politico e sociale in cui iniziò ad occuparsi dei
problemi delle masse giapponesi. Sono anche riportati i brani dei
suoi interrogatori in cui spiega i fatti politico/sociali che lo
impressionarono e che, in ultima analisi, lo spinsero a schierarsi
con l'URSS. Sono anche elencate le personalità universitarie con cui
Ozaki entrò in contatto e che influenzarono le sue idee politiche.
Capitolo
3:
Shangai
Questo
capitolo riporta il periodo dal 1928 passato a Shangai come
corrispondente del Asashi Shimbum. I rapporti avuti con gli
intellettuali comunisti cinesi e giapponesi. L'appartenenza a varie
associazioni comuniste cinesi.
Sono
riportati anche i contatti che Ozaki instaurò con altre “spie
sovietiche”, come Kawai Teikichi, che quando venne scritto questo
libro era l'unico sopravvissuto di tutta la vicenda Sorge.
Capitolo
5:
Agnes
Smedley e Richard Sorge
L'oggetto
del capitolo è l'organizzazione della rete informativa di Sorge in
Giappone, ed inizia col rientro di Ozaki in patria. Ma sono spiegate
anche le crisi di coscienza di Ozaki riguardo al suo patriottismo,
diviso tra la fedeltà al Giappone e la convinzione che l'ideologia
comunista fosse l'unica salvezza per il suo paese.
Per
contestualizzare questi fatti sono riportati gli eventi sociali,
storici e politici avvenuti in Giappone nello stesso periodo.
Fu
dal maggio del 1934 che Ozaki riprese le frequentazioni con Sorge,
trasferitosi in Giappone. Altri membri della rete Sorge in Giappone
furono:
Branko
de Vukelic; Miyagi Yotoku; Max Clausen; il signor Bernhardt; Gunter
Stein; Kawai Teikichi; Shinozuka Torao; Mizuno Shigeru; Kodai
Yoshinobu.
Quando
nel settembre del 1934 Ozaki fu chiamato a Tokyo per far parte
dell'Istituto di Ricerca sui Problemi dell'Asia Oriantale (Toa Mondai
Chosa Kai), un organismo formato da studiosi, esponenti governativi
ed industriali, per Sorge fu il più grande colpo di fortuna.
Questo
istituto aveva lo scopo di analizzare i modi migliori per sfruttare
la Cina. L'influenza di Ozaki in seno a questo organismo cresceva
costantemente, facendo di lui uno degli analisti sulla Cina più
apprezzato a livello nazionale.
Capitolo
6:
L'organizzazione
della rete informativa
L'organizzazione
Sorge, dopo più di un anno di acclimatamento/programmazione, iniziò
la sua attività informativa vera e propria solo nel 1936. Questo
avvenne in concomitanza con l'avvenuto riconoscimento ufficiale di
Ozaki come esperto della Cina. Infatti nel 1936 Ozaki fece parte
della delegazione giapponese alla conferenza Yosemite dell'Istituto
per i Rapporti nel Pacifico (IPR). Durante la conferenza californiana
Ozaki instaurò rapporti di amicizia con due funzionari (che mai
seppero fosse una spia) governativi che furono fondamentali per il
suo ingresso nel elite politica giapponese: Saionji Kinzaku (nipote
del principe Saionji) e Ushiba Tomohiko (futuro segretario del
prossimo primo ministro principe Konoye).
Capitolo
7:
Agente
segreto e studioso
Il
capitolo analizza il ruolo di Ozaki all'interno dell'associazione di
studio Showa (Showa Kankyu Kai), fondata nel 1936 per appoggiare il
principe Konoye ed opporsi ai militari. Il capitolo spiega anche il
ruolo della Showa e il suo finale fallimento totale, che terminò con
l'appoggio ai fascisti e la giustificazione dell'invasione dell'Asia.
Ozaki
fu l'ideatore della “Nuova Struttura”, che portò alla creazione
del partito unico giapponese. Entrambe le idee di Ozaki erano state
pensate per opporsi ai militari, ma che le utilizzarono allo scopo di
prendere definitivamente il potere. Il primo ministro Konoye,
ispirato dalla Showa piena di intellettuali teoricamente
antimilitaristi, aveva fatto il gioco dei militari, e tutti questi
studiosi, quando si accorsero che i militari stavano ottenendo ciò
che loro non volevano ottenessero, non si opposero ai militari.
Dal
1938 al 1939 Ozaki entrò a far parte dell'ufficio del primo ministro
Konoye, ma in questo ruolo delicato non trafugò piani e segreti
militari, si limitava a fare analisi (spesso azzeccate) sulle
conseguenze negative dell'invasione giapponese della Cina. C'era una
seconda associazione a cui aveva aderito Ozaki, un gruppo più
ristretto di trust di cervelli al servizio del principe primo
ministro Konoye: la “società della prima colazione” (asameshi
kai).
Questa
associazione permetteva ad Ozaki di fornire a Sorge informazioni
importanti e di cercare d'influenzare Konoye.
In
questo periodo Ozaki si espose più volte per difendere ed aiutare
amici in difficoltà per motivi politici, anche accusati di
propaganda comunista. Inoltre difese in tribunale il romanziere
Ishikawa Tatsuzo (nato nel 1905) inquisito per aver scritto “Ikite
Iro Heitai” (“Soldati Vivi”), in cui denunciava gli atti
disumani compiuti dai giapponesi a Nanchino.
Ozaki,
in veste di consulente della ferrovia della Manciuria meridionale,
confermò a Sorge che le truppe giapponesi in Cina non si preparavano
ad attaccare l'URSS, permettendo ai sovietici di concentrarsi contro
i nazisti.
Capitolo
8:
Sorge
al lavoro
Il
capitolo ripercorre l'attività spionistica di Sorge presso
l'ambasciata tedesca a Tokyo. Grazie alla sua influenza Sorge era
ormai il vice dell'ambasciatore, pur non avendo incarichi ufficiali.
L'URSS riuscì ad avere informazioni di enorme importanza sulla
Germania nazista e sulle attività militari giapponesi al confine con
l'Unione Sovietica. In particolare sugli scontri nippo-sovietici
dell'estate del 1938, “incidente di Chan-Ku-Feng” e “incidente
di Nomon-Han” nel maggio/settembre 1939.
Le
informazioni del gruppo Sorge in questi due casi furono di vitale
importanza per l'URSS.
Non
solo informativo fu il ruolo di Sorge ed Ozaki nel 1941. Tramite
Ozaki riuscirono a sponsorizzare il trattato di non aggressione con
l'URSS e, durante le riunioni “della società della prima
colazione”, quando la Germania aveva già invaso l'Unione
Sovietica, sostennero il rispetto del patto di neutralità e
appoggiarono l'invasione a sud rispetto che l'avanzamento a nord.
Impedire una guerra tra il Giappone e l'URSS, specialmente quando
questa era già attaccata dai nazisti, era lo scopo primario
dell'organizzazione Sorge. Rimane il dubbio storico di come e quanto
queste precise informazioni furono tenute in considerazione
dall'URSS, in quanto mancano fonti sovietiche in merito (il libro è
del 1965).
Capitolo
8:
Arresto,
processo, esecuzione
La
polizia giapponese (Tokko) e i servizi segreti (Kempei) non
sospettarono mai di Sorge e Ozaki, finché da Berlino arrivò
all'ambasciata tedesca Joseph Meisinger, un colonnello della Gestapo
inviato per indagare su Sorge. Fu lo stesso Meisinger in maniera
ufficiosa ad avvertire i giapponesi che la lealtà nazista di Sorge
era stata messa in dubbio. Nell'estate del 1941 la Tokko e la Kempei
avevano un solo questo indizio su Sorge.
Fu
l'interrogatorio di una giapponese rientrata dagli Usa, e che lì era
iscritta al partito comunista americano, a rivelare che Miyagi
Yotoku aveva militato nello stesso partito comunista americano. La
Tokko mise sotto sorveglianza Miyagi e poi lo arrestò a fine
settembre 1941. Dopo essere stato torturato Miyagi confessò, il 15
ottobre fu arrestato Ozaki, il 18 ottobre Sorge.
Sono
riportati i particolari dell'inchiesta, dopo gli arresti, e del
processo fino alla all'esecuzione capitale.
Molti
furono i membri del gruppo Sorge a morire in carcere, torturati o per
le cattive condizioni di vita: Vukelic; Kawamure Yoshio; Miyagi;
Funakoshi Hisao; Mizuno Shigeru.
Il 7
novembre 1944 Sorge e Ozaki furono impiccati nella prigione di
Sugamo, non mancava molto alla fine della guerra...
Capitolo
9:
Un
eroe del nostro tempo
Dopo
la resa nipponica gli usa erano intenti a demolire la dittatura
fascista, inculcando ideali di democrazia. Quindi i fatti riguardanti
Ozaki entrarono (fatti sconosciuti ai giapponesi vista la censura
bellica) nel dibattito politico. Ozaki, in quanto si era opposto al
militarismo fascista, era solo un traditore o fu un eroe?
Nessun commento:
Posta un commento