CERCA NEL BLOG

lunedì 3 giugno 2013

Mangascienza, messaggi filosofici ed ecologici nell'animazione fantascientifica per ragazzi


TITOLO: Mangascienza, messaggi filosofici ed ecologici nell'animazione fantascientifica per ragazzi
AUTORE: Fabio Bortoli
CASA EDITRICE: Tunuè
PAGINE: 247
COSTO: 16,5 €
ANNO: 2011
FORMATO: 19 cm X 14 cm
REPERIBILITA': Ancora presente nelle librerie di Milano
CODICE ISBN: 9788897165187

Inizierò subito con una pecca del libro: la grandezza dei caratteri di scrittura.
Il libro è scritto in caratteri non tropo grandi, ma le schede in appendice e le trame degli anime sono ancora più piccoli. Senza contare che le numerose note a piè di pagina sono scritte in microscopichese... L'editore non poteva mettere 30 pagine in più aumentando un poco la grandezza dei caratteri di scrittura ?
Un libro va letto, e per essere letto devi poter vedere le parole.
Penso che chiederò alla Tunuè il risarcimento biologico per la perdita di un paio di diottrie...
Riporto le prime righe dell'introduzione per lasciare la spiegazione del saggio al suo autore:
Il mito greco, la scienza moderna e il prodotto culturale nipponico sono i nuclei tematici intorno ai quali si sviluppa questo libro, che si propone di portare alla luce le analogie presenti nei tre diversi ambiti riguardo la concezione dell'essere umano e il suo posto nel mondo.”
A differenza del titolo (Mangascienza) saranno presi in esame gli anime, piuttosto che i manga, infatti sono analizzate 50 serie animate (dal 1963 al 2003) trasmesse in Italia.
Il concetto base intorno al quale ruota questo saggio è quello di “iperestensione culturale”, ne riporto una breve spiegazione, sempre dal libro:
Partendo dalla cognizione secondo la quale l'uomo è natura e cultura, David P. Barash se ne serve per sottolineare come il rapporto sia oggi totalmente sbilanciato a favore della seconda, all'inizio sviluppatasi conformemente alla capacità di disporne insita nel nostro retaggio biologico per poi decollare sempre più fino a sfuggire (forse) definitivamente al nostro controllo. E' necessario operare una distinzione importante: in questo caso è da intendersi come <<cultura”>> non la nostra capacità di dare un significato al mondo e di organizzare di conseguenza la nostra vita, ma quella di <<produrre le nostre estensioni corporee e sensoriali>>”.
Il libro è diviso in 4 capitoli più un'appendice. Nei 4 capitoli è affrontata, sotto vari aspetti, l'iperestensione culturale in connessione con l'uomo, l'ecologia e l'ambiente.
Questi 4 capitoli preparano il terreno per l'appendice, in pratica vogliono dare gli strumenti al lettore per capire/vedere qualcosa di più dell'ovvio nelle serie animate prese in considerazione.
Nell'appendice ci sono le schede di 50 anime scelti dall'autore in rapporto con la tematica del libro.
Premetto che, essendo io a digiuno di filosofia ho fatto fatica ad afferrare tutti i concetti espressi dall'autore, lettori con un back ground più adatto ne trarranno maggiori informazioni., quindi del primo capitolo, anche se ne ho capito il senso generale, eviterò di darne conto come faccio abitualmente.
In questa occasione ho messo tutti i titoli dei capitoli e dei paragrafi, per rendere meglio (oltre le mie capacità di sintesi) il contenuto del saggio.

1 Iperestensione culturale. Itinerario storico, filosofico, antropologico
    1. Prologo: Epimeteo, Prometeo e la doppia paternità
    2. Il cosmo greco e l'equilibrio tra il principio libertà e il principio necessità
    3. Primo intermezzo: la marcia di Alessandro, le strade di Roma e le vie del Signore
    4. L'ordine cosmico medievale e la prevalenza del principio necessità
    5. Secondo intermezzo: le navi di Colombo, la Bibbia di Gutenberg, le 42 mosse del principe Maurizio e il cannocchiale di Galileo
    6. Rivoluzione e astrazioni: la definitiva affermazione del principio libertà
    7. Terzo intermezzo: dal Dottor Frankenstein a Los Alamos, Prometeo si sostituisce a Epimeteo e Zeus
    8. Atena in bilico tra asservimento e redenzione
    9. Epilogo: Deucalione, Pirra e il recupero della nostra maternità
2 Effetti dell'iperestensione culturale. Il Giappone quale osservatorio privilegiato

2.1 Dalle navi di Colombo a quelle di Perry: Prometeo bussa alle porte dello shogun
Viene ripercorsa la storia del Giappone conosciuto dagli europei, quindi da Marco Polo all'ammiraglio Perry, passando dai missionari cattolici espulsi in era Tokugawa

2.2 Wakon yosai: il tramonto del Sol Levante
Un breve riassunto storico della modernizzazione forzata dell'era Meiji, il cui principio più importante fu il “wakon yosai” (“anima giapponese-tecnica occidentale), che porto il Giappone ad un disallineamento, rispetto all'Europa, tra cultura (Atna) e tecnica (Efesto). Della modernizzazione occidentale il Giappone non aveva implementato “l'umanità”, che l'Europa aveva elaborato in secoli di cultura. In un certo senso i giapponesi erano rimasti fedeli allo Zeus ormai abbandonato dagli europei, che veneravano Prometeo (tecnica+cultura), e furono gli americani, campioni di Prometeo, a sconfiggere lo Zeus nipponico.

2.3 L'imperatore apre la porta a Prometeo
Fu la bomba atomica del Prometeo statunitense a sconfiggere lo Zeus nipponico, ma questi accolse il vittorioso aprendogli il paese e convertendosi quasi in toto alla nuova religione tecnologica.

3 Immaginario dell'iperestensione culturale. La fantascienza nell'animazione giapponese

3.1 Sulle tracce di Prometeo: il paradigma indiziario
L'animazione nipponica deve essere capita tramite il “paradigma indiziario”, cioè la comprensione di tutte le speranze e le inquietudini della società in cui è nata l'opera (serie animate) che si sta analizzando. Specialmente quando gli autori di manga e anime tengono ben in conto i gusti del pubblico, inserendo o eliminando contenuti in base ai loro suggerimenti. Per esempio ne “Il Grande Mazinga” lo Junior Robot fu disegnato dai fan che partecipavano ad un concorso. In Yattaman erano le macchine dei cattivi ad essere suggerite dal pubblico.

3.2 Giappone post bellico ed industria culturale
Nel 1963 in Giappone fu trasmesso Astroboy, questo anime rispondeva alla richiesta del giovane pubblico di avere un supereroe tecnologico. La fantascienza diviene il simbolo dei timori anche inconsci del tempo. Il progresso tecnologico contiene in se la possibilità di distruzione del pianeta, per impedire ciò sono necessari antidoti culturali, anime e manga svolgono questa funzione di ammonimento. Nel capitolo sono, a questo punto, analizzate alcune serie e puntate singole per rendere meglio il concetto.

3.3 Spie del conflitto: Prometeo vs Gea; Prometeo vs Mnemosine; Prometeo vs Epimeteo
Nella terza parte di questo capitolo si analizzano i conflitti portati alla ribalta dall'animazione fantascientifica nipponica. Capitolo molto bello, difficile da rendere in poche righe, mi limiterò a riportare i titolo dei sotto paragrafi più un breve accenno.
Ogni “conflitto è spiegato tramite l'analisi di serie , singoli puntate o parti di esse.

Prometeo (tecnica/uomo) vs Gea (natura):
La Terra, un pianeta da difendere, una casa da amare;
I figli di Yukawa (Hideki Yukawa, scienziato premio nobel per la fisica che firmò il manifesto Einstein-Russell contro l'atomica. Quindi si spiega la dinamica dei cartoni con gli scienziati buoni vs gli scienziati cattivi, oppure gli scienziati che da cattivi diventano buoni);
Le figure femminili simbolo di Gea (le figure femminili come redentrici);
Bambini tra rinnovamento e salvaguardia.

Prometeo (tecnica) vs Mnemosine (ritorno alle radici del passato):
Una nazione orfana della vita e nello spirito (valenza narrativa dei bambini e degli orfani);
Il valore del sacrificio, dall'imposizione di sé al dono universale (Il sacrificio della vita, come Kenzo Kabuto, il Dottor Shiba, Zambot 3);
La ridefinizione di un'identità meticcia dal riformatorio all'altare (il meticciato come Jun Hono e Sam il ragazzo del west);
Go Nagai, tra inferi e cielo la nuova storia del Giappone (da Nagai in poi i nemici attaccano sempre il Giappone, nemici che vogliono essere gli occidentali o il passato militarista nipponico, mai il Giappone attuale, che è vittima degli attacchi);
Leiji Matsumoto, da Doppler a Kirita, la nova alleanza tra Atena ed Efesto (l'oblio della memoria storia, come la corazzata Yamato che da simbolo del militarismo imperiale fascista diviene simbolo di pace e amore);
Nippon Sunrise, la nuova alba del Giappone;
Neon Genesis Evangelion, moratoria ningen, shinjinrui, otaku e hikikomori (sul significato del termine “hikikomori” c'è una piccola inesattezza, non “isolamento asociale acuto” come scritto, ma “stare in disparte, isolarsi”).

Prometeo (tecnica) vs Epimeteo:
I nuovi Frankenstein da Astroboy a Project Arms (il potenziamento del copro per volontà altrui);
I super eroei Tatsunolo; dal tuffo di Zoltar al volo di Polymar (il potenziamento del copro per un fine superiore);
Meganoidi, Zentradi e uomini meccanici, l'estrema fase dell'evoluzione volontaria (il potenziamento volontario del copro);
Ciò che resta della natura umana (i sentimenti umani dei super eroi non più umani).

4 I segnavia di Prometeo
4.1 Il robot/tecnica e il pilota/Giappone
Il rapporto robot (tecnica)/pilota (Giappone) come metafora dei cambiamenti della società post industriale degli anni 70 in poi.

4.2 Addio, tetsu; benvenuto, kawaii
Per 20 anni i robot si rifacevano alla forza del “tetsu” (ferro), intesa sia come tecnologia gigantesca che come serie di ideali da perseguire. Ideali che si rifacevano ad una società incentrata sulla produzione di beni.
Negli anni 80 irrompe il “kawaii” (carino), che è l'apoteosi dell'estetica infantile, frutto di una società in cui il consumo di beni, invece della loro produzione, è divenuto centrale.

4.3 Il presente, il futuro e il ritorno
Riporto dal libro: “Una fondamentale peculiarità della fantascienza è la proiezione dei problemi attuali in una dimensione futura nella quale essi possano trovare una immediata soluzione simbolica come cura per i mali presenti”. Ciò valse fino alla fine degli anni 80. Dagli anni 90 le serie riducono il lasso temporale con l'attualità, a causa di una perdita di timore verso un olocausto nucleare per la fine della guerra fredda.

4.4 I semi degli anime e il futuro di Gea
Il rispetto del pianeta può passare anche attraverso i messaggi di un anime, che un bambino guarda senza capire, ma che quando sarà adulto si spera abbiano fatto germogliare i loro frutti ecologisti.

Iniziano, quindi, le 50 schede di anime, analizzati in base alle tematiche spiegate fino ad ora. Una lunga premessa che permette al lettore di trovare nuovi messaggi mai pensati o solo intravisti, in quei vecchi cartoni animati giapponesi, che tanti benpensanti misero all'indice.
Ogni scheda contiene un breve riassunto della trama.

Appendice:
Natura, cultura, tecnologia, ecologia in 50 serie animate giapponesi di fantascienza
1 Astroboy
2 Super Robot 28
3 Kimba, il leone bianco
4 Fantaman
5 Superauto Mach 5 Go Go Go
6 Cyborg, i 9 supermagnifici
7 Astroganga
8 Gatchaman/ La battaglia dei pianeti
9 Mazinga Z
10 Il grande Mazinga
11 Babil Junior
12 Doraemon
13 Kyashan, il ragazzo androide
14 Hurricane Polymar
15 Stra Blazers
16 Tekkaman
17 Atlas Ufo Robot
18 Jeeg Robot Uomo d'Acciaio
19 La macchina del tempo
20Yattaman
21 I predatori del tempo
22 UFI Diapolon
23 Ken Falco, il superbolide
24Grand Prix e il campionissimo
25 Astrorobot contatto Y
26 Zambot 3
27 Danguard
28 Supercar Gattiger
29 Conan, il ragazzo del futuro
30 Capitan Futuro
31 Capitan Harlock
32 Galaxy Express 999
33 Starzinger
34 Daitarn 3
35 Gundam
36 Daltanious
37 Baldios
38 Trider G7
39 Il Dottor Slump e Arale
40 Macross
41 Nanà Supergilr
42 Ken il guerriero
43 Juny Peperoncina inventatutto
44 Patlabor
45 Neon Genesis Evangelion
46 I cieli di Escaflowne
47 Cowboy Bebop
48 Projet Arms
49 Full Metall Panic!
50 Last Exile



Nessun commento:

Posta un commento