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domenica 2 marzo 2025

"Servizio Opinioni Rai": dati di ascolto dell'animazione giapponese e non dal "Radiocorriere TV" dal 1978 al 1981 + articoli sul metodi di rilevazione dati della Rai




Questo post è diretta emanazione del precedente, dove mi ero limitato ad un controllo non approfondito degli indici di ascolto di "Mazinga Z" tra gennaio e marzo 1980:

Mi è quindi sorta la curiosità di controllare tutti (dico, tutti) i "Radiocorriere TV" dal 1978 al 1981, allo scopo di visionare tutte le tabelle degli ascolti comunicati dal "Servizio Opinioni Rai" per quanto riguarda i programmi che vedevo da bambino, cioè i cartoni animati giapponesi, ma anche altri programmi tipo "Supergulp!" o i Muppet, però non telefilm. Ho escluso i telefilm made in Usa in quanto era più facile che fossero visti dagli adulti, quindi avrebbero falsato la mia mini ricerca  sull'audience.
Preciso che queste tabelle non erano sempre presenti, per esempio durante il periodo estivo le rilevazione cessavano di essere effettuate. Ci sono, purtroppo, anche grossi buchi di informazione. Infatti le tabelle non vennero inserite dal "Radiocorriere TV" n° 33 del 1978 al n° 6 del 1979, dal n° 28 del 1979 al n° 41 del 1979, infine dal n° 34 del 1980 al n° 43 del 1980.
Sembra quasi la "maledizione dei ricercatori dei palinsesti perduti"...  ^_^
Il riquadro con gli indici d'ascolto dal 1978 era presente nella rubrica di commento televisivo dal titolo "Pagina No" (successivamente solo "No"), poi venne spostata nella rubrica "In Moviola". Entrambe erano poste sempre ad inizio rivista. Nei lunghi buchi descritti sopra mi son limitato a controllare a campione alcuni numeri nella loro interezza, non trovando mai gli indici d'ascolto in altri punto della rivista. Mi auguro di non essermi perso qualche dato.
Un altro problema, che pare la Rai non si ponesse, era quello di riportare al lettore QUANDO (cacchio) erano state fatte le rilevazioni... solo dal numero n 2 del 11/17 gennaio 1981 si diedero una svegliata inserendo i giorni specifici della rilevazione o il periodo.
Ergo, fino al numero 2 del 1981, ho cercato di individuare (con non poca fatica) il range di giorni in cui venne effettuata la rilevazione, in alcuni casi gli altri programmi in tabella mi hanno permesso di essere abbastanza preciso, in taluni casi sono dovuto restare molto più sul vago. Questo perché all'inizio non erano inseriti film, ma solo programmi/rubriche/TG/sceneggiati, che quindi si ripetevano più volte nell'arco delle settimane, mentre un film è trasmesso solo un giorno specifico.
Un'altra questione riguarda la tempestività della pubblicazione degli indici d'ascolto rispetto al periodo di rilevazione, si era in epoca analogica, ci voleva tempo, anche un mese. Ciò implica che nei periodi estivi le rilevazioni cessavano, i riquadri informativi mancano anche a settembre/ottobre.
Le tabelle con gli indici di ascolto cessano di essere pubblicate dal "Radiocorriere TV" n° 47 del 1981.
Fatte tutte queste premesse e spiegazioni, e prima di mostrare le singole rilevazioni con gli indici di ascolto ed un articolo introduttivo su come queste erano effettuate (fatto rilevante per poter valutare meglio i numeri), ho fatto tre tabelle per rendere il tutto un pelino meno caotico.
Attenzione, anticipo la questione sugli "aventi diritto" ad essere "rilevati", cioè gli over 15!
Il "Servizio Opinioni Rai" effettuava rilevazioni solo dai 15 anni in poi, niente under 15enni e quindi neppure io ai tempi contavo come numero. A questa regola venivano fatte delle eccezioni per gli under 15enni in casi sporadici, per ricerche mirate di analisi sulla fruizione del programmi Rai da parte dei bambini: 



La prima tabella/immagine di inizio post qui sopra è quella contenente solo le rilevazioni pubblicate per i cartoni animati giapponesi, è importante capire che se una serie era per un target molto più giovane dei 15 anni, come l'Ape Maia, gli ascolti crollavano.
Abbastanza rilevante, ma penso che non ci sarebbe neppure bisogno di specificarlo, la fascia di trasmissione:
più la trasmissione è sul tardi, maggiore è mediamente l'ascolto.

La tabella di apertura di post riporta gli anime in ordine di ascolto, con primo Remi trasmesso alle 17:00 tra il 28 e il 30 novembre 1979 che totalizzò 3 milioni di spettatori.
Secondi a pari merito "Mazinga Z" e Heidi con 2,7 milioni di spettatori. Da notare che, mentre Heidi è una prima visione, quella di "Mazinga Z" è un replica rispetto alla prima trasmissione del 1980!
Gli altri ascolti di Heidi la attestano sempre sopra i 2,5 milioni di telespettatori over 15enni rilevati, mentre "Mazinga Z" sul 1,2/1,4 milioni, ma nella prima trasmissione del 1980.
Quindi "Mazinga Z" fu un flop nel febbraio/marzo 1980 con 1,2/1,4 milioni di telespettatori e, invece, un gran successo nel giugno/luglio 1981 con 2,7 milioni di spettatori over 15enni?
Ovviamente no, fin ridicolo precisarlo, perché ai 1,2/1,4 milioni di telespettatori over 15enni vanno aggiunti gli under15 non sondati.
Probabilmente, dai pochi dati disponibili, l'unica serie che non decollò tra gli over 15enni fu l'ostico "Capitan Harlock", il cui target, teoricamente, sarebbe stato quello giusto. Eppure, se solo 400 mila over 15enni guardarono nella rilevazione tra il 22 e il 26 ottobre 1979, quanti furono gli under 15?
Inizialmente io non mi perdevo una puntata di Harlock, col tempo un pochino mi debbo essere perso, però iniziavano ad esserci cartoni animati giapponesi a qualsiasi orario sulle tv private locali, potevi scegliere.
Scelta che ancora non esisteva quando venne trasmessa Heidi, infatti, i suoi ascolti, pur essendo posto nella prima fascia oraria, restano sempre alto.
Purtroppo "Atlas Ufo Robot" venne rilevato una sola volta, all'inizio della sua trasmissione (aprile 1978), e già arrivava a 2,4 milioni di telespettatori over 15enni!



In questa tabella (sempre in ordine di ascolti) ho aggiunto anche gli altri programmi che normalmente consideravo guardabili ("Supergulp!", Muppet), con l'aggiunta dei programmi contenitori, tipo "3, 2, 1... contatto!", dove era inserito "Mazinga Z".
"3, 2, 1... contatto!" venne rilevato quattro volte, con ascolti da 1,1 milioni a 1,9 milioni.
Un altro programma contenitore era "Buonasera con...", che nelle rilevazioni è accoppiato con "Supergulp!" e i "Muppet, solo che, rispetto a "3, 2, 1... contatto!", la fascia oraria è più tarda, quindi gli indici d'ascolto salgono.
Ho diviso la tabella per colori:
sfondo giallo fascia ore 17:00;
sfondo verde fascia ore 18:00;
sfondo azzurro fascia ore 19:00:
sfondo rosso fascia ore 20:00.

Forse solo i daltonici non notano che la fascia gialla delle ore 17:00 è posta in gran parte nella parte inferiore della tabella con gli ascolti più bassi, mentre le due volte che rilevarono il "Muppet Show" e "Supergulp!" in prima serata si superarono i 7 milioni di telespettatori over 15enni.
La fascia delle 19:00 in azzurro non scende sotto i 2,5 milioni.
Quando iniziava a fare chiaro nel pomeriggio inoltrato, si tendeva a restare in cortile più a lungo, quindi la fascia delle 17:00 era maggiormente sacrificata come ascolti.

lunedì 24 febbraio 2025

Ascolti di "Mazinga Z" tra: il 3 e 9 febbraio (1,4 M.); il 4 e 7 marzo (1,4 M.); il 9 e il 15 marzo (1,2 M.) su "Radiocorriere TV" e "TV Sorrisi e Canzoni"





"Più in partic., persona (o gruppo di persone) da cui si possono ottenere informazioni o notizie: apprenderesapereconoscere da buona f., da fattendibileda fsicura. Locuzioni: andare alla f., ricorrere alla f., attingere una notizia da chi la può dare con certezza, avendone cognizione diretta; prov., chi vuol dell’acqua chiara vada alla f., chi vuol notizie sicure risalga all’origine (ma anche con altri sensi fig.). Con accezioni partic.: a. Nelle discipline storiche sono chiamate fonti le testimonianze scritte, più o meno coeve agli avvenimenti o ai problemi che si studiano, che costituiscono per lo storico la documentazione necessaria alla sua ricostruzione: risalire alle f.; studioesameinterpretazione delle fonti."


Mi è stato chiesto di fare qualche ricerca in merito al grado di ascolti che ebbe "Mazinga Z" durante la sua prima trasmissione sulla Rai, in quanto io sarei, per il richiedente, in possesso di numerose diverse fonti cartacee e non. Non mi è stato chiesto di mostrare articoli che trattavano "Mazinga Z", polemiche su "Mazinga Z", lettere di giovani spettatori su "Mazinga Z", disegni di "Mazinga Z" inviati alle varie redazioni, ma dati.
Quindi, chi si accontentasse degli articoli, polemiche, lettere e disegni su "Mazinga Z", che sono un chiaro effetto indiretto del successo di una serie, può spulciarsi il blog (di articoli in tema ne avrei ancora un sacco da mostrare), mentre per i freddi numeri ci si può basare su questo post.
Ergo in queste ore, dopo una giornata di lavoro non agevole (non per farlo pesare al richiedente...), mi son messo a cercare tra le riviste televisive in mio possesso (cartacee e file) dati sulla trasmissione di "Mazinga Z" tra gennaio e marzo 1980.
Qualcosina ho trovato   ^_^
Premessa, a me "Mazinga Z" non piaceva molto, sapeva di "stantio", pur non conoscendo nulla di animazione giapponese, capivo che non era come Goldrake, "il "Grande Mazinga", Jeeg, Gundam etc. etc., infatti era più vecchio.
Vero è che Astroganga, che era ancora più vecchio, mi era piaciuto, vai a capire i gusti dei bambini...
Sia chiaro, non è che non vedessi "Mazinga Z", ma non era una priorità, in più a quell'orario avevo il catechismo... che mi ha impedito di vedere parecchi episodi.
Ricordo che aveva avuto successo, io stesso, pur non essendone un fan accanito, avevo il diario di prima media di "Mazinga Z", figuriamoci a chi piaceva cosa poteva avere in casa   :]
Tutti questi, però, son miei ricordi, ho imparato nel tempo che valgono, ma devono essere sostenuti da "fonti", che son quella cosa che spiega qui sopra la Treccani   :]

Cosa ho trovato?
Ben tre rilevazioni del "Servizio Opinioni Rai" che indicano un audience di più di un milione per volta:
1,4 milioni tra il 3 e il 9 febbraio 1980 (fonte Radiocorriere TV);
1,4 milioni tra il 4 e il 7 marzo 1980 (fonte TV Sorrisi);
1,2 milioni tra il 9 e il 15 marzo 1980 (fonte Radiocorriere TV).

A mio avviso non si debbono far paragoni tra "Mazinga Z" con gli ascolti di "Atlas Ufo Robot", il primo anime chiaramente nipponico, il primo robotico e senza concorrenza animata giapponese su altri canali, robotica o meno che fosse, ma tra gli anime Rai del medesimo periodo di "Mazinga Z". 
Dall'avvento di Goldrake era passato più di un anno, gli anime erano già stati parzialmente digeriti dai bambini e in fase di rigetto dagli adulti, quindi è normale un calo generalizzato dell'audience, in quanto i giovani telespettatori si spalmavano su decina di canali e varie fasce orarie.
Da tenere sempre conto che ai tempi non tutti avevano due televisori, a casa mia ne avevamo due, ma molti miei amici ed amiche ne avevano uno solo.

Le rilevazioni degli ascolti televisivi di quegli anni non erano, ovviamente, a tappeto come quelle di oggi, erano più a campione, ergo, il fatto che in ben tre casi si superi il milioni di piccoli telespettatori davanti alla televisione, non mi pare poca cosa.
Soprattutto se si pensa che ai tempi, sulle tv private locali, imperversavano i cartoni animati giapponesi, nel medesimo orario in cui veniva trasmesso "Mazinga Z" sulla Rete 1 della Rai, sulle tv private locali c'erano altri anime robotici e non a fargli concorrenza.

Sul "Radiocorriere TV" del 9/15 marzo 1980 è presente la rilevazione degli indici d'ascolto della settimana tra il 3 e il 9 febbraio 1980.
Non sorprenda che ci sia un lasso di tempo di un mese tra la rilevazione e la pubblicazione dei dati, eravamo ancora in piena era analogica   ^_^
Come si può vedere in basso a destra, "Mazinga Z" raccolse 1 milione e 400 mila telespettatori, immagino più o meno miei coetanei. 
In quale modo, nonostante non sia indicato, ho potuto individuare quale fosse la settimana di rilevazione?


Controllando gli altri programmi in elenco, tolti i telefilm, le trasmissioni informative e gli sceneggiati, che erano mandati in onda più volte alla settimana o tutti i giorni. Mi sono concentrato sui film con titoli particolari, come "L'uomo del banco dei pegni", che venne trasmesso sabato 9 febbraio sulla Rete 2 della Rai alle 21,45.

EDIT:
Ho aggiunto a fine post qualche scan di paragone con altri anime del periodo, più una spiegazione di come era strutturato il sondaggio del ascolti da parte del Servizio Opinioni Rai.

domenica 26 giugno 2022

"TV Sorrisi e Canzoni" dal 12 al 18 dicembre 1982 - Articolo sui programmi più visti dell'anno televisivo


Con questo "TV Sorrisi" completo la panoramica di tre riviste televisive per la settima dal 12 al 18 dicembre 1982, nata dagli articoli sull'esordio cinematografico di ET:


Dal confronto degli articoli delle tre testate si può ottenere una valutazione su come erano trattati i programmi tv e su quanto spazio veniva assegnato dalle relative redazioni ad ogni argomento.
Due sono i temi a cui entrambi settimanali hanno dato spazio, ovviamente ET, ma anche la trasmissione "2 di tutto", che su questo "TV Sorrisi" gode addirittura di quattro pagine di anteprima più la copertina (come per Telesette).
Nell'articolo di "Famiglia TV" sul varietà "2 di tutto" si esprimevano critiche sull'eccessivo uso del nudo femminile, in questo "TV Sorrisi" si capisce il perché   ^_^
Altre quattro pagine vengono dedicate a Kenneth Marshall del Marco Polo made in Rai, a dimostrazione di quanto quello sceneggiato ebbe successo, un vero kolossal internazionale.
Comunque dal raffronto delle tre riviste emerge indubbiamente che "TV Sorrisi" fosse la migliore, anche per il fatto che avesse più di cento pagine, erano pagine usate bene.  


Nella pagina delle anteprime tv c'erano due annunci su personaggi nipponici, una serie di film di Goldrake su "Rete 4" ed il film live di "Lady Oscar", ho già postato entrambi i numeri:


Tra l'altro con questo numero di "TV Sorrisi" propongo tre settimane consecutive di programmi.

Ogni anno la redazione di "TV Sorrisi" compilava delle classifiche sui programmi più visti, utilizzando i dati del "Servizio Opinioni Rai". I network privati iniziavano a sottrarre telespettatori alla Rai, specialmente sul versante dei telefilm, e la redazione ebbe l'ottima idea di inserire anche i programmi più visti da "Canale 5", "Italia 1" e "Rete 4".
Come si può leggere nell'articolo, per quanto riguarda i bambini, il "Servizio Opinioni Rai" non prendeva in considerazione gli under 15, quindi mancano pezzi importanti di dati per le trasmissioni e i cartoni indirizzati ai più piccoli.
Dato che questa prassi della Rai era presente anche in passato, si potrà comprendere quanto incredibile fu il successo di Heidi e Goldrake, che nonostante questa mancanza clamorosa, si attestavano numericamente a livelli alti.
Purtroppo tra queste tabelle non venne inserita una dedicata espressamente all'animazione, come, invece, successe negli anni passati.
L'unico anime in classifica è, ovviamente, Lady Oscar, ma nella tabella dedicata ad "Italia 1", con ben 1,6 milioni di giovani telespettatori, la rilevazione statistica telefonica era sulla sola area di Milano.
Chiaramente il fantasmagorico mondiale di calcio spagnolo sballò un po' tutti gli ascolti, tanto che il cartone animato della "Pantera Rosa" risulta al quinto posto assoluto degli ascolti con ben quasi 19 milioni di spettatori, questo perché venne inserito nell'intervallo di una partita della nazionale!
Oggi nei 15 minuti di intervallo delle partite ci rifilano analisi un tanto al chilo ed un sacco di pubblicità, durante le partite della nazionale italiana nel mondiale più bello di sempre, trasmettevano la Pantera Rosa!   ^_^

lunedì 2 novembre 2020

TV, che fare per i bambini?

 


TITOLO: TV, che fare per i bambini? 
AUTORE: autori vari
CASA EDITRICE: Editrice Nuova Eri
PAGINE: 392
COSTO: 5
ANNO: 1989
FORMATO: 21 cm X 14 cm
REPERIBILITA': online
CODICE ISBN: 

Anche questo studio fa parte della mia ricerca di pre-saggistica sugli anime pubblicata prima che si iniziasse a fare veri studi sull'animazione giapponese e sugli effetti che queste serie animate giapponesi ebbero in Italia.
Ho trovato molto curioso il lungo sottotitolo:
"Genitori, attenti ai bambini davanti alla TV" "Papà aiutami, affogo nella Tv" "Il piccolo schermo è la mamma in metà delle famiglie italiane".

In pratica la Rai denunciava se stessa... certo, c'erano sempre le tv private nazionali (Fininvest) e locali che facevano peggio e a cui si poteva dare colpa di molte reali nefandezze, ma leggere questi virgolettati sulla copertina di un libro edito dalla Rai stessa, mi ha fatto un pochino sorridere  ^_^
Alla fine Goldrake ed Heidi, i primi due successi nazionali di anime in Italia, li trasmisero loro...
Il seguente saggio è interessante sotto molteplici aspetti, in primis per il suo contenuto, che io non ho letto in toto, ma che illustra quale fosse il panorama dei programmi per bambini/ragazzi trasmessi dalla Rai alla fine degli anni 80. Chiunque fosse interessato ad approfondire questa tematica dovrebbe recuperare il libro, in fondo alla recensione inserisco le pagine dell'indice, tanto per comprendere i temi trattati.
Ribadisco che non ho letto tutto il saggio, mi son limitato a cercare i punti in cui erano citati gli anime, anche perché i contenuti sono abbastanza per esperti del settore.
Ho trovato ancor di più interessante lo scritto se messo a confronto con un precedente studio del "Servizio Opinioni Rai" del 1980, il cui soggetto primario erano proprio i cartoni animati giapponesi:


Se nell'aprile del 1980 la Rai si concentrò parecchio sugli effetti che i cartoni animati giapponesi ebbero su noi giovani telespettatori, in questa nuova edizione del 1989 gli anime paiono quasi scomparsi.
E qui bisogna capire se l'allarme denunciato nel 1980 era esagerato, anche complice la assoluta novità di questi prodotti televisivi nipponici e la sua massiva presenza in tv, oppure se nel 1989 gli studiosi non si ressero conto che i cartoni animati giapponesi, seppur non più nuovi e misteriosi, erano ancora trasmessi regolarmente da tutte le tv nazionali e locali, quindi averli pressoché ignorati fu un errore.
Vai a capirli gli "esperti" di televisione e bambini, hanno sempre ragione loro  ^_^



Di certo è un po' superficiale da parte mia inserire e commentare poche pagine di un libro di 392 in totale, ma io mi concentro sull'animazione giapponese, quindi ho inserito anche la pagina prima del punto in cui sono citati gli anime, tanto per cercare di contestualizzare un minimo il commento. 
Nel 1989, anno di pubblicazione di questo libro (gli studi citati risalgono all'anno prima, più o meno), chi vide Goldrake e company da bambino oscillava tra l'adolescenza ed il servizio militare (in caso di maschietti), quindi gli autori si domandarono, giustamente, come questi ex bambini ricordavano i loro cartoni animati. Solo che le tabelle 3.1 e 3.2 (poco più sotto) riportano i dati del punto di vista dei genitori, quindi degli ex bambini un po' più ex di quelli che eravamo noi a fine anni 70 e primi anni 80.
Ovviamente per la regola aurea secondo cui le cose che hai vissuto in prima persona sono meglio di quelle arrivate dopo, chi vedeva la tv dei ragazzi Rai tra gli anni 60 e i primi anni 70 riteneva che i propri programmi fossero più "sani"... e poi si considera positivamente Rintintin e Lassie... due telefilm sui cani... un milione di volte meglio Goldrake!  ^_^
Io cerco sempre di sfuggire a questa regola del "a miei tempi era tutto più bello", magari non sempre ci riesco, ma ci provo, chiaramente fa eccezione Peppa-Pig... che è orrendo   :]


Per fortuna due righe sono dedicate alla Goldrake e Candy Candy generation!
Molto lungimirante l'auspicio degli autori di attendere del tempo per valutare come questi ex bambini avrebbero introiettato i cartoni animati giapponesi. 
Alla fine nacque la generazione di saggisti italiani sull'animazione giapponese: Saggistica anime

venerdì 17 maggio 2019

"Gulp: Fumetti in TV", a cura di Giancarlo Mencucci - Quaderni del Servizio Opinioni Rai (n° 26 febbraio 1977)




La Rai, tramite il "Servizio Opinioni", svolgeva delle indagini approfondite sull'influenza che i propri programmi avevano sui telespettatori, come ho già mostrato nei due post dello studio Mesomark sui cartoni animati giapponesi:
"I bambini e la televisione: La fruizione televisiva infantile nella programmazione multirete" - Servizio Opinioni Rai (aprile 1980) - parte 1

"I bambini e la televisione: La fruizione televisiva infantile nella programmazione multirete" - Servizio Opinioni Rai (aprile 1980) - parte 2 (fine)

In particolare l'attenzione pare fosse alta verso i bambini/ragazzi, ne è la prova lo studio di cui sopra, ma anche altri che ho reperito, tra cui quello che mostro oggi su "Supergulp!", anzi, solo "Gulp", cioè la prima messa in onda della trasmissione di Guido De Maria e Giancarlo Governi nel 1972.
Ecco... una caratteristica di questi "Quaderni del Servizio Opinioni Rai" era che non li si poteva considerare molto di attualità... ci mettevano un po' ad elaborare le informazioni... magari non quello del 1980 del link sopra, che fu molto sul pezzo, ma precedentemente venivano pubblicati degli studi un po' fuori tempo massimo.
Esiste la possibilità, però, che questo studio su "Gulp: i fumetti in TV" pubblicato nel febbraio 1977, potesse aver avuto lo scopo di analizzare i suoi giovani telespettatori in previsione della seconda serie, prevista per il 15 marzo 1977 (Wikipedia). Oppure la vicinanza delle date fu solo casuale   ^_^
Questo volume dei "Quaderni del Servizio Opinioni Rai n° 26" (febbraio 1977) consta di più di 350 pagine, e i temi analizzati sono molti e differenti tra di loro, in uno di questi capitoli c'è l'analisi su "Gulp" a cura di Giancarlo Mencucci (marito di Nicoletta Artom), che analizza la trasmissione dei fumetti in tv per 45 pagine.
Le caratteristiche importanti dell'analisi di Giancarlo Mencucci sono, a mio avviso, due:
Probabilmente fu la prima analisi su una trasmissione seriale in cui erano presentati dei cartoni animati o "fumetti in tv";
Sono valutazioni pre era Goldrake, da paragonare allo studio del 1980 della Mesomark.

Giancarlo Mencucci si poneva le seguenti domande:
In quale grado un certo tipo di fumetti consente la trasmissione di modelli, valori e significati?
Come influisce la situazione audiovisiva su tale trasmissione?
Come vengono decodificati i messaggi trasmessi in rapporto alle caratteristiche dello spettatore?




A questo scopo vennero presi in esame due "cartoni" della trasmissione, una puntata (o storia) del "Signor Rossi" (di Bozzetto) ed una di Nick Carter (di Bonvi), con conseguenti quattro punti di analisi.
Da notare che già allora questi programmi per bambini e ragazzi erano considerati anche per adulti, come lo sarà Goldrake, che catturerà l'attenzione di tantissimi genitori, fratelli e sorelle maggiori.
Gli intervistati sulle due puntate (del 26 dicembre 1973) facevano parte di un campione di 120 persone, di due fasce di età, 9/11 anni e 25/35 anni!
Mi ha colpito che gli analisti abbiamo riscontrato una grossa difficoltà degli adulti di allora ad apprezzare Nick Carter, proprio in quanto "fumetto in tv", nonostante facesse leva sul genere giallo. Per noi adulti di oggi, invece, vedere un cartone animato è normale, può non piacere, ma essendoci cresciuti, lo consideriamo una forma di intrattenimento del tutto legittima.
Piccola chiosa su il "Signor Rossi", che a me da bambino (ma anche oggi) non piaceva per nulla, come si poteva considerare per bambini/ragazzi un cartone di un Fantozzi animato?
Con tutto il rispetto per Bozzetto, il suo "Signor Rossi" era veramente deprimente... è anche grazie a questi cartoni animati nostrani che meglio si comprende il travolgente successo che avranno di lì ad una anno i cartoni animati giapponesi.




Detto questo poco lascio alla lettura dello studio, che è assai interessante.

lunedì 21 gennaio 2019

"I bambini e la televisione: La fruizione televisiva infantile nella programmazione multirete" - Servizio Opinioni Rai (aprile 1980) - parte 2 (fine)




Di norma cerca di variare, entro certi limiti, gli argomenti inserite nel blog, ma in questo caso mi è parso più logico concludere subito con la seconda ed ultima parte lo studio commissionato dalla Rai alla Mesomark sul rapporto bambini e televisione dell'aprile 1980.
La prima parte nel post precedente a questo:
"I bambini e la televisione: La fruizione televisiva infantile nella programmazione multirete" - Servizio Opinioni Rai (aprile 1980) - parte 1

Non starò a ribadire i concetti espressi nel post di cui sopra, resta, a mio avviso, l'eccezionalità di questo documento, che voleva fotografare come noi bambini fruivamo della televisione



Nel primo post era contenuta sola la prima parte dello studio Mesomark, qui si potrà leggere anche le parti 2, 3, 4 e 5, che contiene le conclusioni finali, su cui molti giornalisti penso basarono le loro apocalittiche valutazioni sulla nocività dei cartoni animati giapponesi.
Rispetto alla prima parte sono presenti molte meno tabelle, e molto più scritto. Queste altre parti dello studio si prefiggevano di analizzare il bambino singolarmente durante la visione dei programmi televisivi, poi i bambini in gruppo, infine il rapporto della madri con l'esperienza televisiva dei figli.




Non sapendo come si "osservi" il soggetto di una ricerca scientifica, specialmente se questo è un bambino, mi chiedo se "l'osservatore" fosse celato al bambino, magari dietro ad un finto specchio. Me lo chiedo perché se mi fossi ritrovato un estraneo in casa che mi guardava mentre io guardavo la televisione, non credo che mi sarei comportato in maniera del tutto naturale... probabilmente mi sarei trattenuto un po'  :]
Quindi "l'osservatore" valutava tre aspetti:
1) accensione e ricerca del programma;
2) ascolto (perché "ascolto"? La guardavamo anche la tv...);
3) cambio di programma.

venerdì 18 gennaio 2019

"I bambini e la televisione: La fruizione televisiva infantile nella programmazione multirete" - Servizio Opinioni Rai (aprile 1980) - parte 1



Come scrivo sovente nell'aprile del 1980 si scatenò la tempesta perfetta mediatica contro i cartoni animati giapponesi, fiumi di parole scritte (quasi sempre a vanvera) e tonnellate di articoli (per ora ne ho trovati ben 90!).
Questo poté accadere fondamentalmente per due fattori scatenanti, che potevano sorgere separatamente in qualsiasi altro mese dell'anno, ma, invece, videro la luce entrambi ad aprile!
Il primo fattore fu la petizione dei 600 genitori di Imola che chiedevano meno robottoni in televisione.
Il secondo fattore fu lo studio commissionato dal "Servizio Opinioni Rai" all'istituto Mesomark di Roma, che aveva proprio lo scopo di analizzare il rapporto tra i bambini e la televisione.
Sulle conclusioni di questo studio i giornalisti si sbizzarrirono i variegate analisi, per loro, quasi sempre, la Mesomark aveva confermato la pericolosità dei cartoni animati robotici, specialmente di quelli robotici.
Quando leggevo questi articoli di commento allo studio Mesomark mi chiedevo sempre cosa ci fosse scritto realmente, e, soprattutto, se i giornalisti lo avessero letto, oppure si fossero accontentati di riportare ciò che avevano sentito durante la conferenza stampa di presentazione (ammesso fosse stata fatta), o peggio, si fossero limitati a scrivere questi articoli sulla base di qualche velina riassuntiva.
Alla fine il mio desiderio di leggere l'analisi effettuata ("sotto la direzione scientifica") dal professor Renzo Carli, titolare della cattedra di psicologia dell'età evolutiva alla Facoltà di Magistero di Roma, è stato esaudito.
Nella premessa delle prime pagine è ben specificato il carattere scientifico dello studio, quindi non ci si trovava davanti ad elucubrazioni a caso di un qualche tuttologo della carta stampata.
Per questo motivo, chi volle leggere nello studio (scientifico) delle accuse contro i cartoni animati giapponesi, ebbe gioco facile a demonizzare Goldrake e soci, ma anche la televisione in generale.
Perché è giusto ricordare che la Mesomark non analizzò gli anime, ma i programmi di intrattenimento per bambini, tra cui, in quel periodo, i cartoni animati giapponesi erano i più apprezzati.


Solo a titolo di esempio ecco qua sopra l'articolo de "La Notte" del 21 aprile 1980, in cui si commenta la pubblicazione dello studio Mesomark. Ho scelto questo articolo solo perché è l'ultimo che ho postato:
"La Notte" scende in campo - 3 articoli del'aprile/maggio 1980

Ma se qualcuno si prendesse la briga di leggere gli articoli dell'aprile 1980, ne troverebbe molti altri:
Indice completo degli articoli della "Emeroteca Anime" divisi per anno

I giornalisti lessero le 134 pagine della Mesomark?
Considerando che io non conosco la materia, lo studio mi è parso approfondito, pieno di tabelle ed analisi dei risultati. Il campione fu di 80 bambini seguiti individualmente e 16 bambini in gruppo (4 gruppi da 4 bambini).
Comunque nelle prime pagine sono specificati i criteri dello studio e della scelta del campione, quindi chi ha esperienza in queste tematiche potrà valutarne il valore. Mi pare giusto sottolineare che la Mesomark non si occupò solo dei programmi della Rai, ma anche delle tv locali private.




La rilevazione fu effettuata da dicembre 1979 a gennaio 1979, quindi prima della lettera dei 600 genitori di Imola, ergo nessuna influenza ebbero sullo studio Mesomark.
Purtroppo si scelsero solo gruppi di campione (cioè bambini) di Roma e Napoli... un vero peccato che non venne scelta anche una città del nord Italia.
Dividerò la pubblicazione dello Studio Mesomark in due post, scannerizzandolo totalmente, e non mettendo il watermark in quanto è un ciclostilato, e la qualità dello scritto qualche volta è un po' scarsa. Avviso che alcune tabelle risulteranno un po' inclinate, ma sono già così in originale, nel 1980 ancora non esistevano i fogli di excel  ^_^
Probabilmente questi due post li leggeranno solo Massimo Nicora e Marco Pellitteri (e pochi altri), e sarebbe un peccato, perché lo Studio Mesomark fu l'analisi di cosa vedevamo quando eravamo bambini, ed è la dimostrazione "scientifica" di quanto fu potente l'impatto che ebbero sull nostro immaginario infantile Goldrake e soci.

martedì 27 gennaio 2015

TV Sorrisi e Canzoni n° 52 24-30 dicembre 1978 (Goldrake nei programmi tv e trasmissioni più viste del 1978)


Arthur "Fonzie" Fonzarelli e  Richie Cunningham ci sorridono amabilmente dalla copertina di questo numero di TV Sorrisi  e Canzoni, che, oltre al palinsesto televisivo natalizio 1978, in cui spicca la seconda parte di Goldrake, contiene un approfondito articolo sulla classifica dei programmi più visti dell'anno.
Ai tempi non esisteva il famigerato Auditel, c'erano sistemi di rilevazione degli ascolti tv che non erano nè in tempo reale nè velocemente elaborabili. Il tutto si svolgeva sia tramite interviste telefoniche di soggetti campione, che grazie alla compilazione di diari d'ascolto da parte di famiglie campione. Per esempio non erano interpellati mai i minori di anni 8, e comunque i minorenni erano sondati non in maniera continuativa, solo alcune volte l'anno. Oltre al numero di telespettatori, che nella tabella è posto sotto la colonna con "S" (espressi in milioni), l'interppellato doveva dare un giudizio al programma tramite "il Gradimento", posto sotto alla colonna "G".  Un voto inferiore al 60 era considerato mediocre, ma non decretava, come oggi, la cancellazione di un programma, sopra il 70 il voto indicava un ottimo gradimento da parte del pubblico.
Per la Rai TV c'era una limitazioni maggiore inerente gli interpellati minorenni, la fascia non considerata era quella sotto ai 15 anni!!!
La tabella che anticipo appena sotto, e che riporterò assieme a tutte le altre appena dopo, mostra dei dati che a noi bambini del Natale 1978 paiono inverosimili: al primo posto si piazzava nientepopòdimenoche la Pantera Rosa, con 9,7 milioni di spettatori ed un Gradimento di 74...
Mentre il nostro Goldrake non arrivava neppure alla medaglia di legno, piazzandosi ad grigissimo quinto posto, con solo 3,8 milioni di spettatori, ma con un gradimento del pubblico secondo solo all'elvetico-nipponica Heidi, che aveva un pubblico inferiore a Goldrake, 3,3 milioni.
Non essendo un esperto in merito di elaborazioni di ascolti televisivi, posso ipotizzare che per essere pubblicate sul settimanale l'ultima settimana del 1978, quindi ad anno televisivo non terminato, i dati furono elaborati molto in anticipo, quindi senza i dati di ascolto di questa seconda parte di Goldrake, inziata il 12 dicembre. Inoltre l'assenza nelle rilevazioni della fascia di età sotto i 15 anni ne stravolge totalmente l'autenticità. Il mio personalissimo Auditel mnemonico del dicembre 1978 mi ricorda semplicemente che Goldrake lo guardavamo praticamenti tutti noi maschietti, e gran parte delle femminucce, ergo leggere quel 3,8 mi lascia assai basito.
Oppure, considerando, appunto, questa grossa amputazione dei telespettatori sotto i 15 anni, la tabella è l'enesima dimostrazione di quanto Goldrake ed Heidi, prodotti nuovissimi a cui nessuno era abituato, avessero conquistato sia gli adulti che gli adolescenti.



Lunedì 25 dicembre 1978, cioè a Natale, c'era la 35esima puntata di Goldrake, dal titolo "Il terremoto misterioso". Tra l'altro una puntata non secondaria, con la prima entrata in scena del Goldrake 2, pur senza l'agganciamento classico, e la parziale distruzione del Centro Ricerche. Nel cast è già presente Zuril e una Venusia più coinvolta, anche se per ora porta solo il latte al Centro ricerche, ed arrossice immotivatamente (per noi italiani) ad una frase di Alcor, che in originale era una battuta a doppi senso sul latte e sul seno.
Visto che era pur sempre Natale, veniva regalato un buono per l'acquisto del LP di Atlas Ufo Robot, buttalo via!



L'articolo sugli ascolti televisivi ed il gradimento dei programmi del 1978 è a firma Paolo Cucco, che aveva già scritto l'articolo su Remì. Da notare che ai tempi si considerava sconveniente che i due canali Rai (Rete Uno e Rete Due) si dessero battaglia per gli ascolti, mettendo in palinsesto al medesimo orario programmi parimenti interessanti.