E' già da un po' che volevo veicolare questa trasmissione dell'ottobre 1979 sulla televisione della "Svizzera Italiana" visibile sul sito dell'archivio della RSI:
La Heidi animata nipponica aveva esordito sulla Rete 1 della Rai il 7 febbraio 1978, quindi abbondantemente più di un anno prima, in più dalla Svizzera vedevamo il telefilm di Heidi:
Le due versioni di Heidi, specialmente quella animata nipponica, avevano generato un inaspettato flusso turistico verso le zone in cui si svolgevano i fatti narrati nel romanzo/anime/telefilm, questo aspetto aveva generato varie reazioni nella popolazione locale. Si era creata una lotta nazionale tra la cittadina di Maienfeld e la potente Sankt Moritz. La diatriba nasceva dal fatto che Sankt Moritz si era accaparrata la paternità del personaggio di Heidi a scopo meramente turistico, grazie al fatto che vari lungometraggi e il telefilm vennero ambientati in loco, mentre le autorità di Maienfeld, che si sentivano legittime depositarie dei luoghi heidiani, non solo erano contrarie ad un afflusso indiscrimato di turisti, ma per principio non volevano sfruttare economicamente il romanzo di Johanna Spyri.
La trasmissione della RSI mandata in onda nell'ottobre 1979 non solo indaga queste frizioni turistiche interne, ma ci illustra quanto Heidi fosse diventata famosa, tanto da spingere intere famiglie italiane fino a Maienfeld!
Questo post, oltre ad illustrare il servizio visibile al primo link, vuole continuare a far notare una certa similitudine con le lamentele nate in quel periodo dal paragone tra la Heidi del romanzo e la Heidi animata e le polemiche web tra "Atlas Ufo Robot" ed il nuovo prossimo venturo "Goldrake U", aspetto già illustrato nel precedente post:
Mi pare di notare che i detrattori a priori di "Goldrake U", visto che non abbiamo ancora visto due minuti della nuova serie, si pongono nella medesima posizione di quei burocrati di Maienfeld attaccati alla loro vecchia Heidi, non comprendendo che, specialmente senza la versione nipponica di Isao Takahata, la loro beniamina sarebbe restata nell'oblio elvetico...
Di seguito ho trascritto la quasi totalità del servizio di Werner Weick, omettendo solo la parte in cui il finto vecchio dell'Alpe racconta come spella i turisti e dove il tizio di Sankt Moritz si vanta di aver scippato Heidi a Maienfeld.
Annoto che mentre si vedono varie scene del telefilm coprodotto dagli elvetici, maa si vede la Heidi animata, ma si vede il suo merchandising, si sente la sigla di Elisabetta Viviani più volte e le due famiglie italiane intervistate fanno riferimento esclusivamente al cartone animato giapponese come motivo del proprio turismo.
Probabilmente questa è in assoluto la prima traccia di turismo di piccoli appassionati motivato dall'animazione giapponese. Molto prima dei viaggi in Giappone di coloro che erano cresciuti con Heidi e Goldrake.
La prima famiglia intervistata ha un chiaro accento toscano, magari erano già in Svizzera per altri motivi, comunque sono parecchi chilometri fino a Maienfeld!
L'altra famiglia è del milanese.
Sarebbe bello che quelle ex bambine e il bambino riuscissero a vedere questo filmato, rivedrebbero se stessi e i loro cari :]
Non siamo più soltanto il paese della cioccolata, degli orologi e delle banche, ora siamo il paese di Heidi. Una serie televisiva e un cartone animato giapponese hanno reso ancora più famosi le celebri Alpi svizzere e trasformato Heidi nel nuovo idolo dei piccoli di tutto il mondo.
IN SOTTOFONDO LA SIGLA ITALIANA DI HEIDI
L'industria, naturalmente, non ha perso l'occasione, e ha sfornato dischi, figurine adesive, libri, album, giornalini, magliette, grembiulini, giochi, gomma da masticare, pupazzi e un bagno schiuma per bebè.
Heidi è ora entrata anche nelle gallerie d'arte, i disegni stampati acquarellati di Tomi Ungerer
vengono venduti a 3800 franchi l'uno.
vengono venduti a 3800 franchi l'uno.