CERCA NEL BLOG

martedì 4 giugno 2013

Vita da cartoni, una microguida al cinema d'animazione (con DVD allegato)


TITOLO: Vita da cartoni, una microguida al cinema d'animazione (con DVD allegato)
AUTORE: Elettra Dafne Infante e Fabio Bartoli
CASA EDITRICE: Tunuè
PAGINE: 111
COSTO: 14,50 €
ANNO: 2012
FORMATO: 18 cm X 17 cm
REPERIBILITA': Ancora presente nelle librerie di Milano
CODICE ISBN: 9788897165330

Come recita il sottotitolo questa vuole essere una “microguida”, ergo non può essere molto approfondita, è una visione a volo d'uccello dell'animazione mondiale ed italiana. Quindi ha il vantaggio di essere leggera e riportare alla memoria i bei ricordi legati ai cartoni animati, ma non può entrare in una analisi dei fatti narrati e neppure essere esaustiva nel citare i titoli e gli artisti dell'animazione.
Al libro è allegato un DVD che contiene un documentario sui cartoni animati. Il DVD è fatto bene, ma entrerò nel dettaglio dopo la recensione del libro.
Il libro fa parte di quel filone nostalgico sull'animazione, anche se poi arriva a trattare film e serie d'animazione contemporanei. Comunque, nonostante la sua brevità, ho trovato alcune informazioni che non conoscevo.
Ho trovato molto bella l'introduzione scritta da Elettra Infante, una serie di ricordi legati ai cartoni animati, ricordi che sono anche miei, visto che siamo quasi coetanei.
Il libro è diviso in sei capitoli.

1 Scuole di animazione a confronto
Nel capitolo si ripercorre per sommi capi la storia delle tre scuole dell'animazione mondiale: la statunitense, l'europea (tranne l'Italia), la giapponese.

2 Lo sviluppo dell'animazione in Italia dal secondo dopoguerra all'arrivo degli anime
Una breve storia dell'animazione in Italia (carosello, Supergulp, Heidi, etc) dai suoi esordi fino all'era delle tv private, quindi fino a Goldrake.

3 L'animazione italiana da Bim Bum Bam ai giorni nostri
Questo capitolo parte dal 1982 fino ad arrivare ai giorni nostri. Ho notato una piccola inesattezza che da adito ad una piccola critica. Riguardo Bim Bum Bam c'è scritto che trasmise Candy Candy. Non escludo che ciò sia capitato, comunque non fu la prima trasmissione, che avvenne sulle tv private locali (qui a Milano si Telereporter). La critica che nasce è che alle piccole tv private sono riservate solo 3 o 4 righe. Nonostante ci abbiamo fatto vedere decine e decine (e ancora decine) di “cartoni animati giapponesi”.

4 Adattamento e voci dell'animazione
I temi trattati sono i seguenti:
Traduzione e adattamento; Il doppiaggio; Il doppiaggio dell'animazione in Italia.

5 Il sonoro nell'animazione
Facendo la storia del sonoro nell'animazione mondiale si arriva fino alle sigle italiane e a quelle giapponesi, non dimenticando le BGM, argomento che raramente è trattato.

6 Gli autori intervistati in “Vita da cartoni”
Sono riportate le biografie e parte dei dialoghi presenti nel documentario degli autori intervistati.

Passiamo ora alla valutazione del documentario. Dura un'ora, e mi sarebbe piaciuto durasse di più, visto che è fatto bene.
E' la storia, esposta cronologicamente, dell'animazione mondiale e italiana, dal 40entismo inuto in poi si parla di sigle italiane.
Gli interventi dei numerosi (20, se non ho contato male) intervistati sono abbastanza brevi, alcuni intervengono più volte. Ci sono numerose informazioni interessanti e aneddoti raccontati dai protagonisti.
La storia dell'animazione è narrata da Cosetta Turco (la speaker), che ha una bella voce, un bel portamento è una bella scollatura.
Mi permetto di fare una sola, ma pesante, critica al documentario. Capisco che è un argomento pluri trattato ed osannato, direi quasi inflazionato, però non è citato Goldrake!
Comunque c'è un po' di Goldrake, anche se solo sonoro. Quando interviene Cosetta Turco o ci sono i cambi di scena il suono che la accompagna è uno dei suoni di Goldrake.
Fare un documentario che narra anche la storia dell'animazione in Italia senza citare il 4 aprile 1978 è come parlare della storia dell'America senza citare Colombo.

Ecco, in rispettoso ordine di apparizione, gli intervistati:
Mario Cantini (dirigente RCA);
Franco Migliacci (autore), che racconta che la voce che dice “Maaaazinga” nella sigla del il “Grande Mazinga” è la sua;
Maurizio De Angelis (musicista e produttore);
Marco Pagot (animatore);
Paolo di Girolamo (animazione);
Vincenzo Nisco (art director);
Francesca Guadagno (doppiatrice);
Fabrizio Mazzotta (doppiatore);
Sergio Faiella;
Bruno Bozzetto (regista);
Enrico Sordi (grafico);
Massimo Coorizza (doppiatore);
Perla Liberarori (doppiatrice);
Gian Claudio Galatoli (produttore e distributore), nella sua intervista dice, per ben 2 volte, Ramna invece di Ranma...
Douglas Meakin (Rocking Horse/ Superobots);
Francesco Fasano (compositore);
Carlo Nostri (regista);
Pietro Ubaldi (doppiatore);
Veronica Aliprandi (produttrice esecutiva).



Nessun commento:

Posta un commento