TITOLO: Gothic Lolita, la nuova moda delle ragazze giapponesi conquista il mondo
AUTORE: Valentina Testa
CASA EDITRICE: Tunuè
PAGINE: 111
COSTO: 9,70 €
ANNO: 2011
FORMATO: 18 cm X 17 cm
REPERIBILITA': Ancora presente nelle librerie di
Milano
CODICE ISBN: 9788889613962
Le Gothic Lolita (ma anche tutte le altre mode
underground giovanili) nascono in un ben determinato luogo di Tokyo,
nel quartiere Harajuku, dove c'è un ponte che divide Takeshit Dori
dal parco Yoyogi.
Ojosama (“ragazza” o “giovane donna nubile”)
sarebbe il prototipo della giovane donna giapponese ideale: educata,
proveniente da una buona famiglia, istruita, vestita in maniera
tradizionale. In opposizione a questo stereotipo nacquero le gyaru.
In seguito le mode giovanile femminili nipponiche si diramarono in
molteplici direzioni, ma sempre contro la “ojosama”, la kanguro
(emancipata, non educata, non rispettosa, non proveniente da una
buona famiglia e non ben istruita) si può considerare l'esatto
opposto delle ojosama.
La moda Gothic Lolita è influenzata dall'estetica
vittoriana e dal rococò, e questo stile artistico si nota anche
nell'eccesso decorativo degli accessori, che sono il punto di
collegamento tra le Gothic Lolita e la cultura kawaii, dato che
kawaii sono tutti i loro accessori.
La cultura kawaii è essenzialmente una fuga dalle
responsabilità che la società giapponese affibbia inesorabilmente a
chi esce dalla vita scolastica. In Giappone il diventare adulti non è
una conquista di autonomia, quindi un fatto positivo e ricercato come
in occidente, ma la fine della libertà individuale e l'avvento degli
obblighi lavorativi (per i maschi) e gli obblighi famigliari (cioè,
il matrimonio, per le femmine). La cultura kawaii e la moda Gothic
Lolita permettono alle giovani donne giapponesi di rimandare
“l'inevitabile” entrata a pieno titolo nella società
(ri)produttiva. Infatti le Gothic Lolita si prefiggono di provare
solo le “cose dolci della vita”, che evidentemente non
contemplano gli obblighi lavorativi e famigliari.
A differenza del loro nome le Lolita (Gothic o meno) non
fanno dell'allusione sessuale il loro punto forte, anzi, gran parte
del loro corpo è coperto. L'unico atteggiamento sessuale è quello
un po' ammiccante di una falsa ingenuità, chiamato in Giappone
“burikko”.
Candy Candy e Georgie possono essere considerate come i
due personaggi manga/anime che hanno anticipato la moda delle Lolita,
e con loro nasce l'altro collegamento forte, oltre alla cultura
kawaii, con la cultura dei manga ed anime shojo, cioè per ragazze.
Lo stile gotico delle Gothic Lolita non è incentrato
sul pessimismo e sul malessere, ma sulla malinconia, cito da pagina
40: “...le Gothic Lolita mettono in scena la malinconia gotica
diluendola nell'eleganza Lolita”.
Nel capitolo 3 Valentina Testa entra nel dettaglio della
moda Gothic Lolita, cioè materialmente cosa indossano queste
ragazze, un elenco molto variegato di abiti di un'altra epoca. Sono
analizzati anche lo stile Gothic Lolita e la vita normale di una
Gothic Lolita, che avrà dei passatempi degni di una dama vittoriana,
come la lettura, il ricamo e il cucito (che sono funzionali al
confezionamento di nuovo abbigliamento da sfoggiare), preparare
dolcetti. Oltre ai gruppi di J-pop e J-rock una Gothic Lolita
apprezza anche la musica classica. Pure gli sport debbono essere in
tono, quindi niente sport poco femminili, ma spazio all'equitazione o
al pattinaggio sul ghiaccio.
Gli stili Lolita sono numerosi, l'autrice ne fa una
esauriente carrellata comprensiva di spiegazione sia sulle differenze
dei vestiti che sul comportamento sociale. Riporto i tipi di Lolita
tralasciando di mettere il “Lolita”: Gothic (ovviamente), Sweet
(o “Amaloli”), Country, Kuro, Shiro, Classic, Punk, Aristocratic,
Elegant Gothic Aristocratic (o “EGA” o “EGL”), Hime (o
“Himeloli”), Casual, Sailor, Erotic (o “Erololi”), Grotesque
(o “Guru”), Wa, Qui (o “Qi”).
Anche i ragazzi si possono vestire in questo stile,
sonno chiamati “oji”, poi occidentalizzato in “kodona”.
Infine, in questo terzo capitolo, l'autrice riporta le
marche più importanti di abiti in stile Lolita, aziende di moda che
si sono specializzate in questo settore.
Nell'ultimo capitolo Valentina Testa riporta l'influenza
dello stile Lolita nella musica, letteratura, cinema, manga ed anime,
arte. Riservando ad ognuno un paragrafo di approfondimento.
Un'ultima considerazione su questa collana “Frizzz”
della Tunuè. Attualmente conta cinque uscite, io ne ho prese
quattro, in tutte le foto (a colori nella parte centrale del libro e
in bianco e nero per il resto) hanno molto spazio, sottratto
ovviamente all'approfondimento scritto, che ci si aspetterebbe in un
saggio.
Nel caso, però, di “Gothic Lolita” le foto sono
importanti per contestualizzare lo scritto, anche se un po' più di
scritto non avrebbe fatto male...
complimenti per il tuo blog. Se ti va passa a trovarci e e scopri le offerte e la nuova collezione primavera estate 2015 di vestitini, vestiti corti, miniabiti e tanto altro…
RispondiEliminaSono un maschietto... e la pubblicità non la accolgo molto bene.
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