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martedì 9 settembre 2025

"Mappa dell'editoria periodica per ragazzi in Italia", di Gianni Bono - "Andersen il mondo dell'infanzia" n° 3 aprile/giugno 1983 (rivista Candy Candy + Cartoni in TV)


Se la testata "Andersen - il mondo dell'infanzia" fosse esistita già dal 1978, avremmo un sacco di articoli seri e di dossier sull'arrivo dell'animazione seriale nipponica in Italia, purtroppo venne pubblicata a fine 1982...
Visto che ho già dedicato alcuni post a "Candy Candy", magari li chiudo con questo dossier sull'editoria periodica per ragazzi/e, con tanto di intervista ad alcuni dei direttori delle testate, tra cui la direttrice proprio di "Candy Candy" della Fabbri.


L'autore del dossier è Gianni Bono, che direi è qualcosa di più che autorevole in questo campo, sul blog ci sono altri post su suoi scritti:






Il dossier è diviso in due parti, nella prima sono riportati i dati delle riviste per ragazzi/e, nella seconda ci sono le interviste ai direttori di alcune testate.
Purtroppo nei dati mancano le tirature, che allora come oggi paiono esser top secret  :]
Nel tempo ho accumulato vari posti su una parte di queste testate:




martedì 2 aprile 2024

"Raccolta Eroi 2000" e "Raccolta Supereroi" della "Editoriale Corno" Marvel


C'erano due testate della "Editoriale Corno" che contemporaneamente mi affascinavano e mi innervosivano:
"Raccolta Eroi 200" e "Raccolta Supereroi".

Queste due testate mi affascinavano per le copertine anomale, prese da tavole singole di varie storie, e per il poter leggere i fumetti di ben tre numeri in un colpo solo.
Mi innervosivano perché non sempre i tre numeri erano cronologici e qualche volta neppure della medesima testata... quindi ti ritrovavi a non sapere mai come la storia era iniziata e come sarebbe finita.
In realtà questo aspetto mi ha accompagnato per tutta la mia infanzia Marvel, in quanto raramente riuscivo a comprare con regolarità le testate. A memoria successe con "L'Uomo Ragno Gigante" e con i "F4 Gigante", le altre testate che mi piacevano le compravo un po' random, motivo per cui in questi anni ho ripreso sia dei volumi rilegati della "Editoriale Corno" che nuovi volumi della Panini.
Ad un mercatino ho recuperato uno scatolone di queste due testate delle "Raccolte Marvel  della Editoriale Corno", non aveva molto senso portarmele a casa per gli aspetti che mi innervosivano citati sopra, ma hanno prevalso gli aspetti che mi affascinavano, sempre di cui sopra  ^_^
Tra l'altro quattro numeri presentavano ancora i poster/adesivi allegati (due numeri con i poster e due numeri con gli adesivi), benché nel mucchione speravo di trovarne di più.
Alla fine mi è parso giusto onorare e testimoniare queste due testate con un bel post, che non ha, ovviamente, la pretesa di essere esaustivo, in quanto i numeri sono abbastanza random (in pratica numeri random di testate random...).
Per una trattazione più esauriente di questo post consiglio di consultare un sito che ho scoperto si occupa proprio delle  raccolte Marvel Corno:

Un aspetto che può colpire è l'incremento del prezzo, tanto per ricordare che il tasso d'inflazione che abbiamo vissuto in questi ultimi tempi, dopo anni ed anni in cui era pressoché zero, non è stato nulla rispetto a quello degli anni 70 ed 80.
Si potrà subito notare come il prezzo partica da 400 lire (1975) per approdare, nel giro di qualche anno, a 1000 lire (1982).
Ho inserito i numeri in base al supereroe principale della testata, e poi ho cercato di seguire un minimo di ordine cronologico, cosa anche ardua.
I fumetti non sono perfetti, hanno subito l'incedere del tempo, ma nella quasi totalità sono completi.

Per primi ho inserito i quattro numeri con poster ed adesivi, poi riprendo con i F4, Thor, L'Uomo Ragno, Capitan America, Hulk, Kamandi, Conan, Devil (un numero) ed infine due numeri senza nome del supereroe di riferimento.
In totale 60 numeri.
Dato che scannerizzare le copertine interne di ogni raccolta rischiava di frantumare la cordonatura del volumetto, ho utilizzato le guide Mencaroni per mostrare quali singoli numeri sono contenuti in ogni volume raccolta:


Ergo ad ogni copertina della "Editoriale Corno" seguirà una scan Mencaroni, in un paio di casi ho inserito degli articoli della redazione, in quanto l'argomento mi pareva interessante.
Ho aggiunti su ogni copertina la data presente nell'ultima pagina.




Le guide Mencaroni comprendono  anche la presenza di poste ed adesivi, li ho inseriti nei quattro casi in cui ne sono in possesso.

domenica 17 dicembre 2023

"Il caso dell'Enciclopedia Mondiale del Fumetto, aspra polemica sull'Enciclopedia Corno" - "WOW - Fanzine di fumetti, fantascienza, cinema" n° 22 del novembre 1978


Il post arriva un po' in ritardo, rispetto alla mia recensione della "Enciclopedia Mondiale del Fumetto" targata "Editoriale Corno"  , perché mi sono reso conto solo da poco di avere il materiale inerente... nel tempo ho accumulato tanta di quella carta che dovrei assumere una segretaria per catalogarla  :]
Luca Lorenzon e "J_D_La_Rue" nei commenti rievocavano le polemiche del periodo per la presenza troppo massiccia delle voci inerenti le opere del binomio Magnus & Bunker, sul numero di novembre 1978 della fanzine "WOW" è presente un articolo che riepiloga tale polemiche, con annessa difesa degli interessati. Infatti vennero riproposti vari stralci di articoli sulla "EMF Corno":
Un redazionale di "WOW";
"L'Urlo" n° 2 del novembre 1978, da cui nacque tutta la polemica;
"Il fumetto" n° 4 del dicembre 1978;
"Prima Comunicazione" del novembre 1978;
"Eureka n° 12 del dicembre 1978;
Linus n° 165 del dicembre 1978.

Noto ed annoto che il numero de "L'Urlo" lucchese è quello di novembre 1978, come quello di questo "WOW", ma sono presenti tre articoli di riviste che sarebbero uscite a dicembre 1978. Quindi posso ipotizzare che si formò una qual certa coalizione vs i boss della "Editoriale Corno", tanto da inviare in anticipo alla redazione di "WOW" di novembre i loro scritti di dicembre. 
Poi, magari, i meccanismi editoriale del periodo erano differenti, e la mia ipotesi è campata in aria  :]

Il relativo "Linus è in mio possesso, quindi a fine post inserisco tutto lo scritto di Oreste Del Buono, visto che nel "WOW" c'è solo un estratto inerente l'enciclopedia Corno.
Nel totale sono rimasto colpito, ma anche divertito (a distanza di 45 anni), dalla virulenza polemica degli scritti, in un mondo, quello del fumetto, che mi pareva la patria, come in tanti altri campi, del "cane non morde cane", invece se le davano di santa ragione   
Chissà cosa sarebbe successo in epoca social!   ^_^

Per il resto non commento nulla, visto che non era nemmeno al corrente della diatriba, lascio gli articoli a chi potrà apprezzarli  ;)


mercoledì 30 agosto 2023

Enciclopedia Mondiale del Fumetto



TITOLO: Enciclopedia Mondiale del Fumetto
AUTORE: Maurice Horn e Luciano Secchi
CASA EDITRICE: Editoriale Corno
PAGINE: 864
COSTO: 40€
ANNO: 1978
FORMATO: 31 cm X 23 cm
REPERIBILITA': online
CODICE ISBN: 


Debbo ringraziare il lettore "J_La_Rue_67" che in un comento ad un post ha tirato in ballo questa "Enciclopedia Mondiale del Fumetto", che conoscevo di vista e nome ma non avevo mai sfogliato, permettendomi di scoprire un fonte piena di informazioni su manga e mangaka, che si sposa perfettamente con la mia ricerca di "pre-saggistica sugli anime (e manga) dal 1978 ai primi anni 90":



Si possono giustificare i giornalisti italici, per le tante baggianate scritte sui cartoni animati giapponesi, con la scusante che ai tempi non esistevano informazioni sull'animazione e i fumetti giapponesi, a parte il fatto che magari avrebbero pure potuto ricercarle (era il loro lavoro), ma questa pubblicazione riduce di molto le loro eventuali giustificazioni postume.
Non che in questa pubblicazione della "Editoriale Corno" sia scritto che i cartoni animati giapponesi NON erano fatti al computer o che i personaggi non volevano essere Occidentali, ma dalle 68 voci presenti nell'enciclopedia chiunque avrebbe intuito che i fumetti in Giappone avevano una storia ben radicata ed un mercato almeno sviluppato quanto il nostro (poi era maggiore). 
Quello che mi sorprende è di non aver mai trovato un articolo in cui un qualche esperto di fumetti citasse questa enciclopedia della "Editoriale Corno" per far notare ai giornalisti che i cartoni animati giapponesi avevano nei fumetti giapponesi un background molto sostanzioso.
Quindi non si trattava solo di una superficialità latente nel giornalismo italiano, ma anche di un totale disinteresse da parte degli esperti di fumettistica che avrebbero potuto spezzare una lancia in favore degli anime e che, invece, se ne disinteressarono quasi completamente.
Le 68 voci inerenti manga e mangaka presenti nella pubblicazione su circa 1500 totali sono di due tipologie, autori/disegnatori (23 voci) e personaggi/serie (45 voci), cioè mangaka e manga. Purtroppo questi fumetti ed autori mai vengono chiamati direttamente manga e mangaka, sarebbe stato un bello scoop per la "Editoriale Corno", in una voce (Kitazawa Rakuten), però, si specifica che il termine "manga" vuol dire sia "vignetta" che "fumetto". Inoltre spesso nello scritto è riportato il termine "manga", ma come titolo di un fumetto.
L'edizione originale venne pubblicata a New York dalla "Chelsea Publishing Company" nel 1976 e nel 1978 integrata con le voci italiane dalla redazione della "Editoriale Corno", messa in vendita nell'agosto 1978 (a fine post le scan delle date).
Quindi a dicembre del 1978, in occasione della seconda tranche di "Atlas Ufo Robot", una qualche fonte informativa autorevole sullo sconosciuto mondo nipponico dei fumetti era pur disponibile, ma le sue 68 voci inerenti il Giappone restarono una voce morta...
In alcuni casi sono presenti i manga di cartoni animati giapponesi che imperversavano o avrebbero imperversato in televisione, quindi, già dall'agosto 1978 chiunque avrebbe potuto fare qualche analisi meno superficiale. Infatti nelle voci dell'enciclopedia è specificato più volte che dalla versione di un manga si era passati a quella animata, cioè era una prassi produttiva.
Nella voce su "Jungle Tatei", cioè "Kimba il leone bianco", si cita la vittoria del Leone d'Argento al Festival Internazionale del Cinema per ragazzi di Venezia nel 1967, ergo il cartone animato non era statunitense come poteva sembrare dai titoli, ma nipponico
Inoltre si accenna all'esistenza di vari generi, come il fumetto per ragazze, anche se il termine "shojo", pur presente, non è messo in correlazione con il genere "shojo", ma solo come titolo del manga.
In pratica, un attento lettore e nel contempo osservatore dei cartoni animati giapponesi, forse avrebbe potuto capire tanti aspetti che ai tempi parevano assolutamente oscuri.


Tra l'altro all'inizio dell'enciclopedia è presente un saggio di 26 pagine a firma di Maurice Horn dal titolo "Breve storia del fumetto nel mondo", in cui in due punti si parla espressamente del fumetto giapponese.
Tutte le voci su manga e mangaka sono ad opera di Hisao Kato (vedi scana fine post), immagino con delle integrazioni da parte della redazione della "Editoriale Corno", come per "Jungle Tatei"/"Kimba il leone bianco".
Nella prefazione all'edizione italiana è specificato che la "Editoriale Corno" ampliò le voci dell'enciclopedia da circa 1200 a circa 1500, con ben 350 voci aggiuntive a cui sommare varie integrazioni alla versione statunitense, per un lavoro che è durato quasi tre anni.
La tempistica di lavoro di quasi tre anni forse motiva l'assenza di alcuni manga che in Giappone ebbero successo, magari più per la versione televisiva, per esempio manca "Mazinga Z", come manca Go Nagai. In generale le voci inerenti il fumetto giapponese mi paiono più orientate al passato degli anni 60, anche remoto per quanto riguarda i primi illustratori, rispetto al presente degli anni 70.
Non c'è Mazinga ma c'è "Hashita no Joe"   ^_^

venerdì 6 gennaio 2023

Kirby King of Comics



TITOLO: Kirby King of Comics
AUTORE: Mark Evanier
CASA EDITRICE: Edizione BD
PAGINE: 224
COSTO: 29 € 
ANNO: 2009
FORMATO: 27 cm x 20 cm
REPERIBILITA': disponibile online
CODICE ISBN: 9788861234239


Ammetto che occasionalmente, o forse un po' più spesso, soffro di una certa dose di acquisto compulsivo cartaceo, che mi porta a comprare materiale editoriale senza rifletterci molto   ^_^
Così accadde nell'ormai abbastanza distante 2009, quando ad una delle due Fumettopoli annuali (una fiera del fumetto milanese ormai estinta) comprai questa biografia riccamente illustrata su Jack Kirby, era importante averla, sapevo che non l'avrei letta subito, ma era meglio possederla.
Ho impiegato molto più del previsto a leggerla, ma feci bene a comprarla nel 2009.
Sono stato spinto ad aprire finalmente la biografia di Jack Kirby dalla lettura appena ultimata della biografia non ufficiale di Stan Lee:

Ho approfittato di avere i ricordi freschi della lettura su Stan Lee per verificare su una biografia scritta abbondantemente prima se i fatti accaduti e raccontati tornassero e in quale misura. Direi che quello riportato da Abraham Josephine Riesman è confermato da Mark Evanier, anche se quest'ultimo non calca troppo la mano sul personaggio di Stan Lee, probabilmente perché ancora in vita.
Da notare che Mark Evanier era il biografo ufficiale di Kirby, ma nonostante ciò non infama mai Stan Lee, fa solo notare quanto il "King of Comics" venne trattato male dalla Marvel e poco tutelato da Stan Lee. Diciamo "poco tutelato".
Uno degli aspetti di valore di questo libro, oltre ai contenuti scritti, sono le tantissime belle immagini dei fumetti di Kirby, che contengono numerose pagine delle sue tavole originali, sempre con il testo delle tavole in inglese. Per fortuna io ho una buona scorta di fumetti della "Editoriale Corno" e quindi ho trovato il corrispettivo di quello narrato nella biografia. In un caso ho inserito alcune pagine dei miei fumetti a fianco di una del libro che commenta una tavola di Kirby, anche per proseguire un po' la storia della curiosa tavola.
Consiglio vivamente di recuperare questa biografia, online la si trova ad un prezzo inferiore rispetto a quello di copertina, circa 20 euro, veramente una occasione imperdibile di leggere un bel documento.


Se ci fossero dubbi riguardo la paternità dei supereroi Marvel, basta leggere a pagina 101 quello che riguarda l'antesignano di Thor, ideato quando Kirby era ancora alla DC Comics a fine anni 50:



A pagina 120 del libro viene riportata la tavola che inserisco qui in alto a sinistra, dove Jack Kirby e Stan Lee si autoritraggono in ufficio mentre cercano di ideare un nuovo supervillan, dopo la scomparsa del Dottoro Destino nello spazio cosmico. Di colpo alla loro porta bussa proprio il re di Latveria, vuole che il duo telefoni a Reed Richards!
Nella pagina di destra il corrispettivo nell'edizione della "Editoriale Corno", con pagina a colori!
Chi avrà una migliore padronanza dell'inglese rispetto a me potrà anche confrontare i dialoghi originali con quelli italici.
Ma come prosegue questo incipit autobiografico un po' spiazzante?
Qui sotto ho inserito le altre due pagine in cui ci sono ancora Kirby e Lee, di cui non si vedono mai i visi.

sabato 10 settembre 2022

"I Campioni" Marvel Masterworks Panini Comics gennaio 2022 vs "I Campioni" Editoriale Corno 3 aprile 1978


La "Panini Comics" sta ripubblicando un po' tutti gli eroici eroi Marvel di quando li leggevo sull'Editoriale Corno, stavolta (gennaio 2022) è toccato ad un gruppo poco conosciuto, ma che ai tempi mi aveva colpito molto, cioè "I Campioni".
La Disney non ha ancora posizionato il proprio mirino cinematografico su " I Campioni", come mancano anche i "I Difensori" o gli "I Inumani", benché su questi ultimi è stata già fatta una serie tv (così così...). 
Considerando che un film decente dei "Fantastici 4" non è stato ancora fatto e che ora gli X-Man rientreranno dell'universo narrativo della Disney, ci sarà ancora tanta carne al fuoco per i prossimi anni (forse decenni...).
C'è da dire che l'unico personaggio versione Disney de "I Campioni" già noto all'ignorante massa di spettatori non forgiata dalla lettura dell'Editoriale Corno è la Vedova Nera (Scarlet Johansson sempre sia lodata!), visto che tralascerei il film su "Ghost Rider" con Nicolas Cage come protagonista...
L'Uomo Ghiaccio ed Angelo li si sono visti nei film della "20th Century Fox", comprata anch'essa dalla Disney, magari scrittureranno gli stessi attori.
Immagino che potrebbe essere un problema inserire Ercole nell'universo Disney-Marvel, anche se il pessimo ultimo film di Thor ha già sdoganato la mitologia greca...
Dal punto di vista editoriale sia "I Difensori" che gli "I Inumani" vengono pubblicati regolarmente dalla "Panini Comics", io sto raccogliendo solo i masterworks dei primi, per ora siamo al settimo volume, li leggerò quando sarò in pensione  ^_^

Io, però, leggevo "I Campioni" alla fine degli anni 70, non regolarmente, perché non compravo una serie consecutiva, ma pescavo un po' random dalle varie testate disponibili in edicola. Comunque ebbi la fortuna di imbattermi ne "I Campioni" nel numero 182 di "Thor e Capitan America", che ho recuperato. Incredibile quanto certe copertine ti restino nella memoria...
Ho così scoperto che la Editoriale Corno mi presentò i supereroi di Los Angeles non dal loro primo numero, ma dal settimo, con "L'uomo che creò la Vedova Nera".



Ho inserito nell'indice di questo primo volume della Panini Comics le date di pubblicazione della Editoriale Corno a fine anni 70, tanto per rendere palese la non organicità dei numeri.
La mia casa editrice preferita non ci fornì un bel servizio, c'è da dire che non doveva essere facile pubblicare tutto quello che la Marvel aveva a disposizione, e "I Campioni" non erano "I Vendicatori".
Altro particolare che di certo non incentivava ad affezionarsi al super gruppo di Los Angeles era che ogni storia statunitense venne divisa in due, lasciando assolutamente monca la lettura delle prime parti.



Per integrare il post con informazioni più precise di quelle che potrei inserire io mi sono avvalso di due pubblicazioni, la prima è quella da cui ho estrapolato la scan qui sopra con un giudizio dell'autore su "I Campioni", a cui segue la pubblicazione statunitense e quella italica:

Qui sotto torno al fumetto dell'edizione Panini Comics di quest'anno.

mercoledì 11 maggio 2022

"Dr. Strange: Viaggio nel quadriverso" della Editoriale Corno 42 anni prima del film "Doctor Strange nel multiverso della follia"


Non ho ancora visto il nuovo film del Dottor Strange, evito come la peste i trailer, rifiuto categoricamente spoiler, e chi li fa rischia la vita  ^_^
Detto ciò, sfogliando i primi numeri de "I Difensori" nell'edizione del primo maggio 1979 (numero 1), ho trovato una storia in cui il Dr. Strange si avventura del quadriverso, che non è ancora il multiverso cinematografico, però dimostra che i vecchi fumetti della Editoriale Corno qualcuno alla Disney deve averli letti  :]
Il Signore delle arti mistiche resta nel quadriverso per due numeri, il tre e il quattro, non sono tantissime pagine, le ho inserite tutte, le tavole paiono disegnate da uno in acido  ^_^
Personalmente non gradivo graficamente il dottore nelle storie in cui era il protagonista, mi piaceva nel gruppo de "I Difensori" o quando faceva comparsate in altre testate.
I disegni e le storie delle sue avvenute mistiche erano troppo mistiche per i miei gusti di bambino, troppo caos, ed anche oggi il tratto di questo Strange, rispetto a quello delle storie della testata, non mi aggrada.
C'è da dire che se nei due film a lui dedicati, oltre a tutte le sue partecipazioni in altri lungometraggi Marvel, abbiamo potuto apprezzare scene che spiazzavano le nostre capacità visive e logiche, nel vecchio fumetto Marvel era la stessa cosa, seppur senza effetti speciali.
La "follia" del titolo del film era presente a iosa nelle storie della seconda parte del fumetto, per dimostrare la "pazzia" dei disegnatori statunitensi, oltre alle due storie complete del quadriverso, ho inserito qualche tavola dei numeri successivi, tanto per rendere in che contesto si muoveva il Dr. Strange alle sue origini.
Devo ribadire che sono molto soddisfatto del fatto che tanti supereroi che leggevo sugli albi della Editoriale Corno, che nessuno si filava fino a qualche anno fa, abbiano ottenuto tanto successo, in primis il mio amato Visione, ma lo stesso Dr. Strange, Scarlet, Antman etc. etc.
Leggendo, forse per la prima volta, le due storie che si svolgono nel quadriverso mi sono reso conto che lo Strange della Disney ha abbandonato completamente tante esclamazioni che rievocavano chissà quali antichi e potenti personaggi magici dimenticati dal tempo.
Infatti leggo spesso Strange proferire le seguenti frasi:
"Per l'eterno Vishanti!";
"In nome dell'onniveggente Vishanti!";
"Per le venerande schiere di Hoggoth!";
"Per i demoni di Denak!";
"Per l'innominabile Umar!"

Non mancano incantesimi vari d'attacco e di difesa:
"Le scarlatte bande di Cyt Torrak"
"Le fiamme delle Faltine"
"I mistici anelli di Raggador"
"Gli scudi di Seraphim"

Preciso che se mi mettessi a sfogliare tutti i fumetti delle storie inerenti "il Signore delle arti mistiche" troverei decine e decine di pagine di pura follia disegnata, in questo caso mi ha solo colpito la somiglianza tra "quadriverso" e "multiverso".


In queste due storie il Dottor Strange si reca nel quadriverso per cercare i Creatori di Xander, che minacciavano di annientare l'universo in cui viviamo, dopo un certo numero di peripezie scopre che lui è stato scelto come custode di tutto il quadriverso, ma gentilmente rifiuta e se ne va   ^_^

Penso sia capitato a tutti di approdare nel quadriverso e trovarsi di fronte un rossa al fulmicotone, con un decolté e uno spacco da urlo,  che necessita aiuto   ^_^

sabato 3 aprile 2021

Volume rilegato n° 2 "Il mitico Thor" della Editoriale Corno - Numeri da 21 a 40: gennaio 1972/ottobre 1972





Nel secondo volume, che presenta i numeri dal 21 al 40, la "Editoriale Corno" presenterà (dal 26) una grande novità:: tutte le  pagine saranno a colori!
La qual cosa mi ricorda il fatto che verso la fine degli anni 70 (1977?) leggevo ancora albi con le pagine in bianco e nero... boh... si vede che fu una scelta del momento dovuta ai costi, magari nel 1972 vendevano un sacco di copie e si poterono permettere la coloratura di tutte le pagine?
O forse erano gli originali statunitensi ad avere le pagine a colori e in bianco e nero alternate?
Nei numeri di questo secondo volume i nemici del Dio asgardiano e dei Vendicatori migliorano, ma compaiono villains abbastanza imbarazzanti... il Commissario... lo Spadaccino... la Super Bestia... i Troll... l'Espansore  ^_^
Certo che tradurli in tradurli in italiano in alcuni casi sminuiva la loro carica diabolica. Il nome Espansore, tralasciando che è fin troppo somigliante ad "ascensore", pare uno di quei prodotti che ti vendono in televisione sui cabali delle tv locali  :]
Si, lo so, lo Spadaccino diverrà un membro dei Vendicatori, ma era imbarazzante in entrambe le vesti.
Vediamo più volte la presenza di Ercole, che in seguito farà parte come in outsourcing dei Vendicatori per qualche tempo, i due si scontreranno in più occasioni.
Direi che sono mostrate equamente sia le storie di Thor in veste di campione di Asgard che di membro dei Vendicatori (i supereroi più potenti della Terra, preciso), io preferivo e preferisco le seconde. 
Nei numeri 23 e 24 ci sarà un bel avvicendamento tra i Vendicatori, di parecchio indeboliti, out Thor, Ironman, Giantman e la Wasp, resta nel gruppo solo il Cap. Basti pensare che vi entrerà a farne parte Occhio di Falco, l'inutilità in costume... però entrano in scena Scarlet  e Quicksilver.
Nel numero 23 Thor verrà assunto in una acciaieria di Pittsburgh  ^_^
Galactus è ancora rosso comunista, fa il suo debutto contro i Vendicatori il Dottor Destino etc etc etc


Nel numero 34 era presente una cartolina da compilare per la manifestazione fumettistica "Le 3 giornate del fumetto" di Genova, sul web ho trovato poche informazioni. Direi che 50 mila visitatori nel 1972 era un bel risultato, considerando che leggere fumetti era ancora considerato negativamente.


Mi pare che il Distruttore, che era un bel cattivo, lo si veda nel primo film di Thor, un sacco di cattivi finivano in "ore"... 

domenica 6 dicembre 2020

Volume rilegato n° 1 "Il mitico Thor" della Editoriale Corno - Primi 20 numeri: aprile 1971/gennaio 1972


Nell'agosto del 2018 ebbi il cul... ehm... la fortuna di recuperare ad un mercatino dei volumi rilegati con le prime edizioni di svariate testate Marvel pubblicate dalla "Editoriale Corno":
Volumi rilegati delle collane Editoriale Corno: Thor; F4; Uomo Ragno; Devil; Capitan America; Super Eroi

Ho quindi iniziato a fare dei post specifici su ogni testata:
Volume rilegato "Albi Super-Eroi" della Editoriale Corno - Primi 20 numeri: maggio 1973/gennaio 1974

Volumi rilegati "Capitan America" della Editoriale Corno - Primi 40 numeri: aprile 1973/ottobre 1974


I volumi della testata su Thor sono ben 4 (iper mega colpo di cul... ehm... fortuna), quindi li inserirò uno alla volta, lo scopo sarebbe, oltre a mostrare qualche curiosità, mettere un po' di ordine nel caos generato dai (tra l'altro quasi tutti bellissimi) film Disney sull'universo Marvel.
Quali erano i poteri di Thor basandosi sul primo numero della prima testata apparsa in Italia? 
Si ingozzava di birra?
Visto che i videogiochi online non esistevano ancora, giocava a Monopoli con amici alieni?
Era incline al pianto, alla depressione e alle battute di infimo ordine?
Aveva la panza?
Ovviamente no, era il "Dio" del tuono, ma anche della neve, a dire il vero   ^_^
Nei film Disney (e probabilmente nei nuovi universi narrativi dei fumetti Marvel) è assente l'alter ego di Thor, il dottor Don Blake, medico/scienziato con un grosso problema di zoppia, tanto che cammina con il bastone nonostante sia giovane. Come è assente la figura dell'infermiera Jane Foster, di cui è segretamente innamorato il dottor Blake, chiaramente Jane Foster nei film c'è, ma è una scienziata.
In questo post inserisco i poteri originali di Thor, alcuni dei quali con regole molto stringenti e dimenticate, i villains (abbastanza imbarazzanti...) che il Dio del tuono incontra nei primi 20 numeri di questo volume, la posta dei lettori alla testata, infine alcune copertine con storie di particolare interesse (dal mio punto di vista).
Benché io inizierò a leggere Thor attorno al 1976/77, c'erano anche le pagine in bianco e nero in alcune testate, anche la tv era in bianco e nero, era una vita "grigia" la nostra   ^_^


Inizialmente è il caso di spiegare che, come quasi tutti i supereroi del periodo, Thor aveva una doppia identità, nella vita privata era il dottor Don Blake, con relativo studio medico ed infermiera, anche se in un numero lo si scopre eminente scienziato, tanto da creare un androide potentissimo.
La particolarità stava nella sua condizione di "Thor", che lo vedeva trasformato in "Dio del tuono" mantenendo la personalità del dottor Blake, quindi il "Thor di Asgard" non si reincarnava nel corpo dell'umano quando veniva usato il martello. C'è da aggiungere che successivamente Thor ragionerà coscientemente da asgardiano, compresi i ricordi, quindi tra questo primo numero e quando lo leggerò io (fine anni 70), gli autori della Marvel modificarono sostanzialmente il racconto.
Detto ciò, in origine il dottor Blake prendeva "semplicemente" le sembianze di Thor, con annessi i suoi conosciutissimi straordinari super poteri, che sottostavano ad alcune regoline, oggi cadute nell'oblio:
1) percuotendo a terra il bastone magico si diventava Thor;
2) se per 60 secondi consecutivi si smetteva di impugnare il martello, si tornava umani;
3) percuotendo a terra 2 volte il manico del martello si generava pioggia o neve;
4) per far cessare la tempesta bisognava battere a terra 3 volte il suddetto manico;
5) con un solo colpo del manico a terra, si tornava subito umano, col martello diventato un bastone.

Ho notato che i poteri di Thor e del suo martello tendevano ad ampliarsi regolarmente, quindi non li ho inseriti, limitandomi alle cinque regole di cui sopra che ho illustrato con delle scan qua sotto.

domenica 19 maggio 2019

Volumi rilegati "L'Incredibile Devil" della Editoriale Corno - Primi 40 numeri: maggio 1970/novembre 1971


Nell'agosto del 2018 ebbi il cul... ehm... la fortuna di recuperare ad un mercatino dei volumi rilegati con le prime edizioni di svariate testate Marvel pubblicate dalla "Editoriale Corno":
Volumi rilegati delle collane Editoriale Corno: Thor; F4; Uomo Ragno; Devil; Capitan America; Super Eroi

Ho quindi iniziato a fare dei post specifici su ogni testata:
Volume rilegato "Albi Super-Eroi" della Editoriale Corno - Primi 20 numeri: maggio 1973/gennaio 1974

Volumi rilegati "Capitan America" della Editoriale Corno - Primi 40 numeri: aprile 1973/ottobre 1974

Tocca ora ai due volumi di Devil, o DareDevil, contenenti i primi 40 numeri de "L'Incredibile Devil", dove esordirono molti personaggi, alcuni di questi oggi strafamosi, a cui la Editoriale Corno dedicò, successivamente, testate proprie, visto il successo che avevano tra i lettori:
Silver Surfer; F4; Iron Man; Nick Fury e lo Shield; Sub Mariner.
Piccola chiosa su questo mio "oggi strafamosi".
Grazie ai film della Marvel, vivo una realtà che solo 10 anni fa non avrei mai ipotizzato, in cui praticamente tutti sono esperti di supereroi. Un sacco di gente ti spiega il perché ed il per come sia successo questo o quell'evento visto nei film. Ti raccontano il come ed il perché Capitan America fu il primo Avengers... quali poteri abbia Visione, che il Mjolnir possa essere sollevato da chi sia degno e meritevole... da chi sia "degno e meritevole"... quindi anche Lupo de' Lupis?
Chi più degno e meritevole del lupo tanto buonino e servizievole, ergo meritevole e degno, che aiutava chiunque con disinteresse e ne guadagnava solo bastonate?
Sia chiaro, non trovo nulla di male nelle nuove trame dei film Marvel, che derivano da nuovi universi narrativi dei fumetti Marvel, hanno migliorato un sacco i personaggi rispetto a quando li leggevo io da bambino. Il Tony Stark che leggevo grazie alla Editoriale Corno non era né simpatico né ironico, era solo un tizio schifosamente ricco ed incredibilmente intelligente che, una volta tanto, usava le sue doti per imporre il bene con la forza.
Il "Mitico Thor", che ricordo sarebbe il Dio del tuono, dico, "Dio", figlio di Odino, non faceva battute, non beveva birra e non giocava ai videogiochi online, e, soprattutto, nessuno sollevava il suo martello... perché era il martello di Thor... altrimenti sarebbe stato il martello di chi è degno e meritevole... ecco, non vorrei si pensasse che ho preso male il fatto che il martello di Thor ormai lo sollevi cettolachiunque...
Quindi, detto ciò, ogni tanto penso faccia bene tornare alle origini di questo (per me) stupendo fenomeno mediatico/consumistico che sono diventati i miei adorati eroi della Marvel.
La particolarità di questi primi 40 numeri della testata di DareDevil è che, essendo stata pubblicata penso per seconda in Italia, comunque prima dei personaggi che ospita al suo interno, la redazione della Editoriale Corno spiegava ed introduceva ai suoi lettori questi nuovi (ai tempi) supereroi.
Infatti vi si trovano numerose schede, seppur brevi, sui Fantastici Quattro (con un focus sulla Torcia Umana), Hulk, Thor, Sub-Mariner, gli X-Man.
Sono presenti anche delle schede sui nemici di DareDevil, che io conosco poco perché a me l'eroe non vedente vestito di rosso non è mai piaciuto, non acquistavo mai la sua testata, e quando una sua storia era ospitata all'interno di un fumetto che compravo abitualmente, la saltavo a piè pari... i gusti son gusti  ^_^
Nel post si potrà leggere qualche pagina della "Devil Telegraph", cioè la posta dei lettori, ed ammirare qualche copertina, in particolare quelle degli scontri più epici, sono presenti anche degli approfondimenti sui super poteri di Devil ed Iron-Man.


Nella controcopertina la redazione raccontava la genesi dei due personaggi della testata, il titolare e l'ospitato, anche se io ho sempre preferito Silver Surfer, benché avessi qualche dubbio sul fatto che un super eroe non terrestre scimmiottasse i serfisti statunitensi...


Ero convinto che Elettro fosse un esclusivo nemico dell'Uomo ragno, ed invece prendeva schiaffi anche da DareDevil...
Nel secondo numero di Silver Surfer ci viene presentato il tremebondo Galactus, che a mio avviso schiaccerebbe Tanos con un mignolino... ricordo che Galactus E' il divoratore di mondi... cioè... DIVORATORE!
E nella sua prima apparizione sfoggiava una armatura rosso comunista  ^_^
Poi la censura maccartista la fece cambiare in blu...   :]

mercoledì 12 dicembre 2018

Volumi rilegati "Capitan America" della Editoriale Corno - Primi 40 numeri: aprile 1973/ottobre 1974




Dopo il post totale globale sui volumi rilegati Marvel (link) e quello sulla testata "Albi Super-Eroi", proseguo con i primi 40 numeri (2 volumi) di Capitan America. Devo ammettere che non ho mai letto il fumetto dedicato al Cap, lo seguivo solo nelle sue evoluzioni nei Vendicatori, ergo non ho trovato molti spunti nelle tantissime storie presenti in questi due volumi. Diciamo che non sono molto ferrato sulla vita da singolo supereroe di Steve Rogers, e neppure sul suo binomio durante la seconda guerra mondiale con Bucky o post conflitto con Falcon.. Sinceramente non ho mai gradito neppure questi suoi due soci d'avventura, entrambi senza poteri...
Si noterà che ho inserito qualche curiosità sui fumetti prevalentemente sulle storie iniziali, che un po' leggiucchiai, mentre quelle del secondo volume mi erano totalmente sconosciute. Per esempio non sapevo che venne dato per morto, con tanto di funerale officiato dai Vendicatori, e neppure che ci fu lo scambio di corpi tra il Cap e Teschio Rosso. E son contento di non aver letto in particolare i fumetti di questo secondo espediente narrativo, che mi è parso un po' banalotto, a parte i disegni che ho trovato assai belli.
Sia chiaro, non ho potuto leggere tutti i primi 40 numeri di Capitan America, mi sono limitato a scorrerli più o meno attentamente, quindi il mio giudizio è un tantino a pelle  :]
Quindi, per quanto riguarda il secondo volume, mi sono più che altro concentrato sulle scan della posta, che trovo sempre interessanti.
Chissà, magari qualcuno rileggerà la sua lettera alla Editoriale Corno  ^_^



Nel primo numero ci sono le origini del Cap e degli X-Men, che erano ospitati in "Capitan America" prima di avere una loro testata personale.



Ecco il momento in cui Bucky Barnes fece conoscenza con Steve Rogers, e di come un giovane soldato senza alcun particolare super potere, divenne il socio di Capitan America solo perché lo beccò mentre si metteva la maschera... quindi, se io avessi beccato Peter Parker nel medesimo frangente, sarei diventato il vice Uomo Ragno?   >_<

venerdì 12 ottobre 2018

Volume rilegato "Albi Super-Eroi" della Editoriale Corno - Primi 20 numeri: maggio 1973/gennaio 1974




In un precedente post avevo mostrato tutti i volumi rilegati della Editoriale Corno da me rinvenuti casualmente ad un mercatino dell'usato:
Volumi rilegati delle collane Editoriale Corno: Thor; F4; Uomo Ragno; Devil; Capitan America; Super Eroi

Dato che ogni singola collana contiene molti interessanti sunti e curiosità, mi è sembrato che dedicarvi un solo post riassuntivo fosse un po' limitante, ergo ne farò delle recensioni singole.
Parto con i primi 20 numeri degli "Albi Super-Eroi", anche chiamati ASE, che era formate da storie facenti capo ad un solo personaggio, ed ogni nuovo numero presentava un diverso supereroe, magari che si ripeteva:
I Difensori; Warlock; Dracula; Ka-Zar; Licantropus; Luke Cage; Red Wolf; Conan il barbaro.

Si noterà che, tranne il gruppo dei Difensori, gli altri sono supereroi un po' particolari, di certo solitari, ed anche i primi Difensori erano abbastanza solitari. Il Dottor Strange, Hulk e Sub-Mariner non amavano accompagnarsi con altri colleghi della Marvel, infatti nel proseguo delle storie di questo gruppo rimase solo il mago delle arti mistiche.
Ammetto che non ho letto tutti e 20 i fumetti, sia per una questione di tempo, sia perché la gran parte di questi non li ho mai seguiti da bambino, alcuni non li conoscevo, altri non mi garbavano.
Mi sono limitato ad una scorsa un po' approfondita, ed ho rinvenuto un certo numero di curiosità. Probabilmente un lettore della Marvel più esperto di me avrebbe notato spunti interessanti.
Per esempio mi ha sorpreso scoprire che le scene dei film degli Avengers in cui la Vedova Nera (la stupenda Scarlett Johansson!) ipnotizza Hulk per farlo tornare Bruce Banner, non fu una trovata degli autori del film!
Oppure che la lettura della posta della Editoriale Corno ha sempre un risvolto nostalgico-informativo.
Devo precisare che in ogni numero era presente solo una storia che non faceva riferimento al supereroe della copertina, quella finale, che di norma era brevissima, 4 o 5 pagine.
Mi ha colpito quella dal titolo "Quando la giungla dorme", presente nel numero 4 di ASE, pubblicata il 13 giugno del 1973.
Una breve storia su un leone che chiama a sé gli altri animali della savana per progettare la ribellione contro gli umani.
Cosa ricorda un plot come questo?   ^_^
"Kimba il leone bianco"!!!
Negli Usa "Kimba the white lion" venne trasmesso per la prima volta nel 1966, il cartone in Giappone inizio nel 1965, ed il manga venne pubblicato nel 1950.
La Marvel prese spunto dal leoncino bianco di Tezuka per confezionare questo fumetto?
Quindi, molto prima che la Walt Disney copiasse sul grande schermo le avventure di Kimba cambiandogli il nome, lo avevano fatto anche i disegnatori statunitensi?
Ma quando Stan Lee e Steve Ditko pubblicarono questo fumetto?



Nei due siti dei link sotto ho scoperto che il fumetto "When the jungle sleeps" venne inserito nella testata"Journey into mistery" n° 83 dell'agosto 1962:
https://www.comicus.it/index.php/component/k2/item/51836-gli-albi-dei-super-eroi-chronocomix
http://marvel.wikia.com/wiki/Journey_into_Mystery_Vol_1_83

Ergo il fumetto è antecedente alla messa in onda dell'anime negli Usa, ma molto successivo alla pubblicazione del manga di Tezuka in Giappone.
Può essere che i due autori statunitensi fossero venuti a conoscenza del manga di Kimba e se ne fecero ispirare?
La storia, rispetto al manga/anime, differisce sia per l'inizio che per la fine, però le analogie di un leone che comunica con gli altri animali della savana, degli animali che mettono da parte le loro rivalità date dalla catena alimentare, ed infine il tentativo di ribellarsi agli umani, mi paiono troppe per non escludere che magari qualcuno sapesse di Kimba e ne prese spunto.
La causa di tutto è una esplosione atomica, che scatena nel leone la coscienza di sé e il potere di comunicare con gli altri animali, che gli ubbidiscono telepaticamente.




Ma quando il piano contro gli invadenti ed invasori umani sta per essere messo in opera... i super poteri del leone scompaiono!
C'è da dire che Kimba non ha mai anelato la conquista del pianeta, voleva solo la pace  ^_^

martedì 21 agosto 2018

Volumi rilegati delle collane Editoriale Corno: Thor; F4; Uomo Ragno; Devil; Capitan America; Super Eroi



Mi capita sovente di iniziare un post con la premessa che non sono un esperto di questo o quell'argomento, ed anche in questo caso devo pre-ammettere la mia ignoranza sui fumetti Marvel della Editoriale Corno pubblicati nei primi anni 70. In pratica tutte quelle prime pubblicazioni che costavano 200 lire.
Io iniziai a leggerli, per ovvi motivi anagrafici, dal 1977 in poi, e le collane erano impostate differentemente, per esempio c'erano i mitici albi "Gigante", ma in generale differivano dalla grafica della copertina (non per il disegno della copertina). Per esempio non conoscevo la collana "Gli albi dei Super Eroi", in cui fecero la loro prima apparizione "I Difensori", Warlock, Dracula, Ka-Zar, Licantropus, Luke, Red Wolf, Conan. 
Finita la premessa, entro nel dettaglio della recensione, che si basa sul ritrovamento di 17 volumi rilegati delle collane Editoriale Corno di Thor, i Fantastici 4, l'Uomo Ragno, Devil, Capitan America e "Gli albi dei Super Eroi".
Riguardo a questi volumi rilegati ho cercato informazioni sul web, ma non ne ho trovato traccia, mentre mi è venuto in soccorso il bellissimo volume "La Marvel nelle edizioni Corno" di Danilo Chiomento, in cui ho visto (a pag 318) le immagini di un avviso sulla disponibilità di rilegature ufficiali della Corno.


Però, nel leggere il testo, parrebbero più che altro raccoglitori apposito per ogni collana, non volumi rilegati. Raccoglitori che comunque manterrebbero la loro caratteristica fumettosa, mentre questi volumi rilegati paiono quasi essere parte di una grande enciclopedia, con tanto di scritte in oro.
Il post ha quindi anche lo scopo di chiedere delucidazioni a chi possiede, rispetto a me, maggiore cultura fumettistica sulla Editoriale Corno, allo scopo di capire:
Questi sono volumi vennero rilegati da un collezionista?
E possibile risalire, considerando che i fumetti presenti internamente sono perfetti, ad una data?
Era consuetudine nei primi anni 70 farsi rilegare gli albi?
I volumi qui presenti potrebbero essere una versione precedente della Editoriale Corno ai raccoglitori con copertine disegnate dell'immagine sopra?
Nel caso fossero stati una iniziativa ufficiale della Corno, fino a quale numero vennero rilegati?

Come informazione posso aggiungere che ognuno dei 17 volumi contiene sempre 20 fumetti.
Sulle copertina in tessuto non è presente nessun'altra scritta se non quelle mostrate (nome della collana e numero del volume).
Neppure all'interno della sovra copertina è presente qualsivoglia dicitura o anno di pubblicazione. 
Alcune pagine dei fumetti sono ancora fustellate sui fianchi, ergo, mai sfogliati. Quindi non sembrerebbero essere parte di una collezione acquistata singolarmente in edicola, e successivamente inviata ad un rilegatore.
Infine, purtroppo, non sono presenti i gadget (né poster né adesivi...), ma il fatto che in 340 fumetti (17 volumi x 20 numeri l'uno) non ci sia neppure un foglio degli adesivi senza adesivi (segno che il bambino li attaccò senza togliere l'inserto), darebbe l'impressione che vennero pubblicati già così. Segno che, forse, questi volumi rilegati possano provenire direttamente dalla Editoriale Corno oppure dallo stampatore, cioè "Ripalta Industrie Grafiche".
In fondo al post l'unica informazione che ho trovato sul web sulla "Ripalta Industrie Grafiche", che inizio l'attività nel 1906, ergo potrebbe essere la medesima azienda.
Nel post inserirò sempre la scan finale dell'ultimo numero di ogni volume, con l'elenco cronologico dei fumetti. Inoltre metto le scan con le copertine o la prima pagine delle storie aggiuntivi, in cui compaiono personaggi famosi. Ovviamente non ho postato tutti personaggi "secondari" presenti in ogni fumetto, perché ho scoperto che furono veramente molti, ma so quelli che per me furono importanti. Quindi, per esempio, la prima copertina di Thor con i Vendicatori, non Avengers... Vendicatori!  ^_^
Mi è parso di aver notato, rispetto agli albi che leggevo io, meno spazio riservato alla posta del lettore, ed un minor numero di pagine con curiosità. Comunque, dove presenti e di un certo interesse, ho messo anche queste chicche, tipo alcune foto di Stan Lee che non avevo mia visto in giro, in particolare una con un giovane Luciano Secchi. Da considerare, come detto sopra, che io non sono un esperto del settore, e quindi, magari, le foto risulteranno ad altri ben conosciute.
Altra chicca a me totalmente sconosciuta è un mini fumetto di 7 pagine, pubblicato per festeggiare il numero 100 dell'Uomo Ragno (28 febbraio 1974), in uno stile spiazzante, quasi super deformed tipico dei manga, d titolo "Con questo anello ti inragnatelo".
In realtà avrei potuto inserire molti più ritrovamenti, però le scan sarebbero state esagerate, magari farò dei focus su ogni collana.


Ma una delle curiosità più interessanti fu l'iniziativa del giugno 1973, il "Referendum Super-Eroi" (immagine a sinistra). Tramite cui la Editoriale Corno, intelligentemente, voleva capire le preferenze dei suoi lettori. Da notare che le collane su cui si interpellavano i ragazzi sono le stesse che presento qui.
Alla fine del 1973 vennero pubblicati i risultati del referendum sul supereroe Marvel preferito: