TITOLO: Toei Animation, i primi passi del cinema animato giapponese
AUTORE: Mario A. Rumor
CASA EDITRICE: Cartoon Club
PAGINE: 195
COSTO: 20 €
ANNO: 2012
FORMATO: 15 cm
X 20 cm
REPERIBILITA': Ancora presente nelle librerie di
Milano
CODICE ISBN: 9788896584057
Il
nuovo libro di Rumor tocca un periodo dell'animazione giapponese che
i nati alla fine degli anni sessanta e negli anni 70 dovrebbero
ricordare bene, infatti quei film furono trasmessi dalle tv private
locali e, in qualche raro caso, proiettati al cinema.
I
film del gatto Pero (con gli stivali), Le 13 fatica di Ercolino, Gli
allegri pirati dell'isola del tesoro, 20000 leghe sotto i mari, Alì
babà e i 40 ladroni, le vari fiabe animate di Andersen ed altri film
ancora, fanno parte della nostra memoria animata, al pari di Goldrake
e Lady Oscar.
Il
saggio è diviso in 14 brevi capitoli.
Capitolo
1:
E'
raccontato il clima, più che la mera storia cronologica, in cui
nacque la Toei Doga ad opera del suo primo presidente Hiroshi Okawa.
Rumor
cerca di spiegare cosa spinse Okawa a creare la Disney d'oriente, e
quale valore ebbe questa casa di produzione per l'animazione
nipponica delle generazioni successive.
Inoltre
sono introdotti i dissidi tra Okawa, che voleva continuare nei film
d'animazione per bambini (favole con dolci animaletti), e le nuove
leve (Takahata, Miyazaki etc), che volevano storie più adulte.
Capitolo2:
Questo
capitolo, rispetto al primo, è l'esposizione della storia del cinema
d'animazione prima della nascita della Toei. Dall'introduzione in
Giappone del cinematographe Lumiere nel 1897 ad opera di Katsutaro
Inabate, che proiettò i primi filmini a pagamento, fino ai primi
film d'animazione importati dall'estero nel 1910.
Nel
1916 viene prodotto il primo corto d'animazione nipponico, che fu
chiamato “senga eiga”, “film disegnato”.
Il
capitolo continua con la cronistoria degli esordi pionieristici, più
professionali poi, del cinema d'animazione giapponese, date, nomi di
autori, titoli dei film, brevi racconti dei fatti susseguitesi negli
ani 20/30/40.
E'
toccato brevemente l'argomento dello sfruttamento da parte della
propaganda patriottica e militare imperiale dell'animazione del
periodo.
Capitolo
3:
Il
periodo preso in esame è quello del cinema animato appena dopo la
fine della guerra fino al periodo pre Toei Doga. In quegli anni i
mezzi e i finanziamenti erano scarsi, ma la fine della censura e
della propaganda militare avevano liberato l'inventiva dei non
numerosi animatori rimasti.
Nel
1952 viene fondata la Nichido Eigasha, nel 1956 Hiroshi Okawa annusa
il buon affare e l'acquista, rinominandola “Toei Doga”.
Capitolo
4:
Il
capitolo è riservato ai 2 anni di lavorazione per il primo
lungometraggio a colori della Toei Doga (e del Giappone): Hakujaden
(la leggenda del bianco serpente), 1958.
Capitolo
5: Rumor rievoca la storia del secondo film (1959) “Shonen Sarutobi
Sasuke”, e del quarto (1961) “Robin e i 2 moschettieri e mezzo”
(Anjuto Zushiomaru) della Toei Doga.
Capitolo
6:
Qui
si fa un passo indietro per raccontare la creazione del terzo film
della Toei, “Son Goku” (1960), “Le 13 fatiche di Ercolino”.
Prodotto arruolando Osamu Tezuka, che collaborerà in altri 2 film:
“Le meravigliose avventure di Sinbad” (1962); “Wan Wan
Chushingura” (La marcia dei cani, 1963).
Capitolo
7:
Rumor
si sofferma sulla “Golden Age” della Toei Doga, e su ciò che
spingeva i suoi animatori (Yasuo Otsuka, Taiji Yabushita, Akira
Daikuhara, Yasuji Mori, Hayao Miyazaki, Isao Takahata, Reiko Okuyama)
a dare il meglio nei loro film anche se spesso non ne condividevano
la filosofia imposta da Okawa.
Capitolo
8:
Nel
1963 (fino al 1965 per 86 episodi totali) la Toei Doga produce il suo
primo anime televisivo: “Okami Shonen Ken”.
La
Toei per questa prima serie impose una qualità maggiore rispetto ad
Astro Boy di Tezuka, 4 o 5 mila disegni a puntata contro i 1000 del
robottino tezukiano.
Sono
elencate e commentate anche le successive serie televisive della
Toei, come “Hustle Punch”.
Capitolo
9:
Il
capitolo affronta il filone filmico basato sui romanzi occidentali.
Sono analizzati i film: “Le meravigliose avventure di Sinbad”
(1962); “I viaggi spaziali di Gulliver” (1965); “La storia di
Alice...fanciulla infelice” (1967); “Senza famiglia” (1970).
Capitolo
10:
Sono
riproposti e commentati i film realizzati per la Toei Doga da Shotaro
Ishinomori: “Rainbow Sentai Robin” (1969); “Cyborg 009”
(1966); “Cyborg 009 Kaiju Senso” (1966); “20000 leghe sotto i
mari” (1969); “Sora Tobu Yureisen” (1969).
Ora
entrerò in modalità nerd/otaku. Nella sinossi di “20000 leghe
sotto i mari” ci sono un paio di errori.
A
pagina 130 c'è scritto “Nel caos, Isamu afferra la ragazzina e si
dirige verso la spiaggia assieme a Cita”.
A
parte che non è Isamu ad afferrare Angela, ma è il leopardo Cita,
però i 3 non si possono dirigere “verso la spiaggia”, in quanto
sono sulla cima di un vulcano! Si limitano a ripararsi dentro una
grotta, anche perché Angela è svenuta e sono inseguiti dal Mostro
di Fuoco.
A
pagina 132 c'è l'immagine di una scena con questa didascalia: “Isamu
e l'amico leopardo Cita si trovano ad affrontare uno dei mostri
marini del film”.
In
realtà quel mostro non verrà affrontato dai 2 (anche se in realtà
sono in 5, visto che tutti sono a bordo della Chiocciola Magica di
Angela, assieme anche ai 2 piloti), perché questo enorme serpente
marino dagli occhi diamantati è venuto solo a rendere un saluto alla
principessa Angela.
Fine
della modalità Nerd/otaku.
Nel
1966 la Toei Doga decise di dividere i film prodotti in due classi:
la classe A (80 minuti, 12 disegni al secondo) e la classe B (60
minuti, 8 disegni al secondo).
Quindi
Shotaro Ishinomori diresse questi film di serie B, tra i quali ci
sono i film a cui sono più affezionato (vedi gli appunti fatti
sopra).
Capitolo
11:
Il
capitolo racconta la genesi, la lavorazione e gli esiti del film
considerato lo spartiacque tra l'animazione per bambini (target
imposto da Okawa) e il cinema d'animazione d'autore: “Tayo no oji –
Hols no daiboken” (1968) “La spada del sole – La grande
avventura di Hols”.
Con
questo film Takahata fece capire agli animatori contemporanei e
futuri che l'animazione poteva anche veicolare contenuti di denuncia
sociale.
Il
capitolo è un breve riassunto dei fatti, per un maggior
approfondimento consiglio la lettura dell'altro libro di Rumor su
Isao Takahata, “The art of emotion, il cinema d’animazione di
Isao Takahata “.
Capitolo
12:
Irrompe
sulla scena il gatto Pero, protagonista di 3 film e divenuto la
mascotte della Toei.
Capitolo
13:
Yoichi
Kotabe, Yasuo Otsuka, Isao Takahata e Hayao Miyazaki stano per
lasciare la Toei per le ormai insanabili diversità di vedute sui
contenuti dei film. Prima di andarsene partecipano (non tutti) ad
altri 2 film: “Gli allegri pirati dell'isola del tesoro”; “Alì
babà e i 40 ladroni”.
Capitolo
14:
Sono
elencati e commentati i film “fiaba” della Toei da “Le
meravigliose fiabe di Andersen” (1968) ad “Aladino e la lampada
meravigliosa” (1983). Passando per “La sirenetta” (1975), Heidi
diventa principessa” (1977), “Il lago dei cingi” (1981), “I
dodici mesi” (1980), “Tatsu no ko Taro” (1979).
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