TITOLO: Il caso Aum Shinrikyo, società, religione e terrorismo nel Giappone contemporaneo
AUTORE: Stefano Bonino
CASA EDITRICE: Solfanelli
PAGINE: 117
COSTO: 10€
ANNO: 2010
FORMATO: 20 cm X
13 cm
REPERIBILITA': Reperibile su internet
CODICE ISBN: 9788889756881
Il
saggio di Stefano Bonino sulla setta Aum è molto interessante, oltre
ad essere l'unico studio in lingua italiana, è breve (forse unica
pecca) e di facile lettura, costa relativamente poco. La gran parte
del contenuto del libro non spiega “come successe”, ma “perché
successe”. La cronologia della storia della setta Aum e una breve
biografia di Asahara sono presenti come capitolo finale nella
traduzione di uno scritto del 1996 di M. Watanabe, traduzione che mi
è parso, da non linguista, un poco difficile da leggere.
Chi
erano gli adepti della Aum? I giovani soprattutto, che sfuggivano
alla solitudine della società giapponese, vivere nella Aum
permetteva loro la “condivisione” di una vita in comunità.
Un'altra motivazione all'adesione era il rifiuto della Aum di una
società impostata, fin dall'asilo, nel premiare le capacità ed
escludere chi falliva. La Aum dava una speranza anche ai “falliti”
negli studi, a cui sarebbe stata negata, di conseguenza, una carriera
lavorativa.
Una
religione deve promettere una qualche forma di “salvezza”, e
creare una metodologia rigorosa che la faccia raggiungere. Quindi è
necessario che il leader (santone, messia, guru) di questa religione
analizzi la società in cui vive per trovarne i mali e il malessere,
e prescriva un percorso di “uscita” da questo vicolo cieco. Il
leader della Aum, Asahara Shoko (vero nome Matsumoto Chizuo), lo fece
a suo modo. Il nome della setta mette assieme termini indiani e
giapponesi: “Aum” è il simbolo più sacro dell'induismo, mentre
“Shinrikyo” significa “insegnamento della suprema verità”.
Alla
sua nascita nel 1983 la seta era solo un club yoga, il cui nome
iniziale era “Aum Shinsen no Kai”. Nel 1985 Asahara iniziò a
parlare di levitazione e raggiungimento della libertà assoluta. Nel
1986 pubblicò il suo primo libro, “Metodo segreto per lo sviluppo
di poteri soprannaturali”. Nello stesso anno si recò in India per
due mesi, durante i quali, grazie all'ascetismo, disse di essere
divenuto un Buddha. Alla fine del 1986 pubblicò il suo secondo
libro, “Oltre la vita e la morte”. In quel periodo i suoi adepti
passarono da soli 35 a 1200, finché nel luglio del 1987 cambiò il
nome della setta in Aum Shinrikyo. E' in questo frangente che la Aum
divenne una fede religiosa abbandonando il club di yoga. Col
cambiamento perse circa un terzo degli iscritti, ma i nuovi adepti
compensarono queste fuoriuscite. Sempre nel 1987 pubblicò il suo
terzo libro, “Iniziazione”, in cui sfruttava l'incontro con il
Dalai Lama in India per millantare che questi gli avesse conferito
un'investitura religiosa. Sin dai primi sermoni del 1987 Asahara
affermò di poter predire il futuro (oltre a poter vedere tutto il
passato), predicendo un conflitto nucleare entro il 2003. Asahara
impostava un percorso religioso fortemente individuale per ogni
adepto, oltre una base minima comune le azioni per ascendere alla
perfezione era molto personali. Secondo Asahara l'universo era
composto da 4 mondi: il mondo dei desideri (il nostro); il mondo
astrale (superiore al precedente); Il mondo causale (superiore al
precedente); il mondo del Maha Nirvana (superiore a tutti, e che solo
i fedeli della Aum potevano raggiungere).
Grazie
alla sua dottrina religiosa l'adepto poteva arrivare fino al livello
superiore, a cui Asahara era, ovviamente, già giunto. Nel settembre
del 1986 Asahara costituì il shanga monastico, la comunità dei
discepoli che si isolava nella comunità religiosa rifiutando la
società giapponese. Per far ciò bisognava “lasciare casa”
(shukke), abbandonare lavoro, amici, famiglia e donare tutti i propri
beni alla setta Aum. Il passo successivo era riuscire a farsi
assegnare un “nome sacro” da Asahara, che lo dava solo a chi se
lo era guadagnato seguendo la via da lui insegnata.
Contemporaneamente progettò la creazione del “Sambhala”, un
paradiso buddhista in Giappone. Infatti dal 1986 la Aum acquistò
numerosi terreni per edificarvi il “villaggio del loto”, la base
del futuro Sambhala. Questo è ancora un periodo ottimista della
setta, in cui Asahara crede e si sforza di salvare la società
giapponese. L'impossibilità materiale di costruire il paradiso in
Giappone sarà una delle molle che spingerà Asahara a rivoltarsi
contro la società giapponese, rea di aver complottato contro di lui
per far fallire il Sambhala, oltre che ad aver rifiutato la sua
dottrina di salvezza.
Nella
setta Aum i discepoli vedevano Asahara come fonte di ispirazione
religiosa e oggetto di devozione. Per gli adepti Asahara aveva il
diritto di porsi al di sopra di loro, essendo l'individuo
spiritualmente più evoluto che esistesse. In questa ottica era
sempre Asahara a giudicare i progressi spirituali dei sui discepoli,
promuovendoli ai gradi successivi della gerarchia della setta tramite
particolari iniziazioni. Gli adepti acquistavano (pagando in denaro)
“tracce corporee di Asahara” per l'iniziazione. Le ciocche dei
capelli di Asahara, l'acqua del bagno usata da Asahara, il sangue di
Asahara (queste ultime due andavano bevute), erano i mezzi per
passare l'iniziazione. Nel 1994 venne creato dai laboratori della Aum
il PSI (Perfect Salvation Initiation), un copricapo elettronico che
metteva i discepoli sulla stessa lunghezza d'onda mentale del loro
guru. Questi riti di iniziazione spingevano gli adepti ad un continuo
miglioramento, desiderio che aumentava gli introiti della setta, che
già si avvaleva del loro lavoro gratuito e dei loro beni, infatti
una fiale del sangue di Asahara costava fino a 3 mila dollari. Ancora
alla fine degli anni 80 Asahara predicava la salvezza dell'umanità,
tanto che si presentò alle elezioni del 1990 fondando il “partito
della verità” (Shinrito), pensando ancora di riuscire a modificare
la società giapponese. Il fallimento elettorale (conquistarono circa
1700 voti) e la relativa umiliazione personale di Asahara fu uno dei
punti di rottura tra lui e la società giapponese, vista ormai come
palesemente ostile e da eliminare. Come eliminato fu Sakamoto
Tsutsumi, un avvocato che rappresentava le famiglie di alcuni adepti
della Aum. Questo avvocato aveva iniziato una battaglia contro la Aum
denunciando la sua vera natura, scomparve nel novembre del 1989
assieme alla moglie e al figlio di due anni.
E'
quindi nel 1990 che Asahara introduce regolarmente nella Aum le sue
profezie di una prossima fine del mondo, e il conseguente diritto di
salvarsi solo a chi ne faceva parte. Inoltre è sempre in questo
periodo, lo stesso dell'omicidio Sakamoto, che si inizia a
giustificare l'omicidio degli inferiori (cioè chi non credeva e che
si opponeva alla Aum) modificando la dottrina “poa” del tantra
Vajrayana. Secondo questa dottrina chi non credeva alla verità della
Aum dopo la morte sarebbe finito all'inferno, quindi l'uccisione di
queste persone li avrebbe salvati dall'inferno, oltre ad essere
considerata una buona azione per l'omicida. A questo punto c'erano le
persone della Aum che volevano salvare le altre persone non facenti
parte della Aum, ma quelli che non vi facevano parte non volevano
essere salvati perché consideravano la Aum pericolosa per i giovani
e per tutti gli adepti. Lo scontro da parte della Aum contro tutti
gli altri era inevitabile.
E'
proprio nel 1990, dopo l'umiliazione elettorale, che Asahara inizia a
far progettare dai suoi scienziati le armi chimiche di distruzione di
massa. I media iniziarono a criticare i metodi spirituali della
setta, e i cittadini a contestare l'acquisto di terreni perché non
li volevano più come vicini.
I due
fattori scatenarono la paranoia di Asahara e gli diedero la prova che
una congiura era in atto contro di lui. A gennaio del 1995 un
quotidiano rivelava la presenza di residui chimici riconducibili al
sarin nei pressi di una sede della Aum, mettendo in relazione ciò
con l'attentato col gas nervino che un anno prima aveva ucciso 7
persone (e ferite più di cento) a Matsumoto, dove c'era un
contenzioso legale tra la cittadinanza e la Aum (gran parte dei
feriti erano i giudici che doveva decidere sul contenzioso).
Secondo
alcuni il successivo attentato del 8 marzo col sarin alla
metropolitana di Tokyo fu eseguito per distrarre la polizia che stava
indagando (direi ben tardivamente) sulla setta.
Dopo
la scoperta delle responsabilità della setta Aum l'interesse di
studiosi e media verso Asahara stimolò numerose analisi, Stefano
Bonino da conto, valuta e critica questi studi giapponesi ed
internazionali. Inoltre illustra le colpe della polizia, che non
intervenne negli anni precedenti all'attentato di Tokyo, nonostante
numerosi crimini imputabile alla Aum: l'omicidio Sakamoto e della sua
famiglia; la dispersione del gas nervino nel 1994; la denuncia alla
polizia di una donna fuggita dalla setta nel 1994. Ma le accuse sono
rivolta anche ai mass media che sottovalutarono gli atti della Aum, e
agli studiosi di religione che mai analizzarono le dottrine della
setta, anzi sovente la discolparono da ogni colpa garantendo che
avesse solo scopi pienamente religiosi.
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