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martedì 4 febbraio 2025

"Emakimono, sei storie giapponesi dell'XI° e del XIV° secolo in pitture su rotoli" (1959) - quarta e ultima parte




TITOLO: Emakimono, sei storie giapponesi dell'XI° e del XIV° secolo in pitture su rotoli
AUTORE: Akihisa Hasé e Dietrich Seckel
CASA EDITRICE: Il Saggiatore
PAGINE: 251
COSTO: 15€
ANNO: 1959
FORMATO: 30 cm x 24 cm
REPERIBILITA': on line
CODICE ISBN: 


Quarta e ultima parte del librone sugli Emakimono, in questo caso vi sono le immagini dei disegni su rotoli, che sono il proseguimento nel terzo post, più il commento su tutti i rotoli mostrati.
Ho omesso il fastidioso watermark per non rovinare i disegni.
Ovviamente la parte della scan verso la cordonatura del libro risulta incurvata, c'è la piega naturale del volume, inoltre non sempre sono riuscito a fare la scan diritta, in quanto le immagini degli Emakimono sono su foglietti non fissi alla pagina. 
Ogni Emakimono è numerato (con il capitolo relativo) e riporta la scena mostrata, la numerazione è importante perché vi si fa riferimento nello scritto postato nelle prime due parti del volume.
Alcuni Emakimono del post sono formati da più immagini, in quanto sono rotoli più lunghi:
dal 43 al 45;
dal 57 al 59.

Non ho incollato più Emakimono perché la singola scan non è diritta, inoltre si sarebbe rimpicciolito troppo il disegno totale, se li si volesse vedere meglio, consiglio di recuperare il volume   ^_^

I primi tre post:



Buona consultazione  :]


mercoledì 28 febbraio 2024

"Emakimono, sei storie giapponesi dell'XI° e del XIV° secolo in pitture su rotoli" (1959) - terza parte



TITOLO: Emakimono, sei storie giapponesi dell'XI° e del XIV° secolo in pitture su rotoli
AUTORE: Akihisa Hasé e Dietrich Seckel
CASA EDITRICE: Il Saggiatore
PAGINE: 251
COSTO: 15€
ANNO: 1959
FORMATO: 30 cm x 24 cm
REPERIBILITA': on line
CODICE ISBN: 

Terza e penultima parte del librone sugli Emakimono, in questo caso vi sono solo le immagini dei disegni su rotoli, che proseguiranno nel quarto ed ultimo post.
Ho omesso il fastidioso watermark per non rovinare i disegni.
Ovviamente la parte della scan verso la cordonatura del libro risulta incurvata, c'è la piega naturale del volume, inoltre non sempre sono riuscito a fare la scan diritta, in quanto le immagini degli Emakimono sono su foglietti non fissi alla pagina. 
Ogni Emakimono è numerato (con il capitolo relativo) e riporta la scena mostrata, la numerazione è importante perché vi si fa riferimento nello scritto postato nelle prime due parti del volume.
Alcuni Emakimono del post sono formati da più immagini, in quanto sono rotoli più lunghi:
il 15 e il 16;
il penultimo dal 37 al 40;
l'ultimo del post il 41 e il 42.

Non ho incollato più Emakimono perché la singola scan non è diritta, inoltre si sarebbe rimpicciolito troppo il disegno totale, se li si volesse vedere meglio, consiglio di recuperare il volume   ^_^

I primi due post:


Buona consultazione  :]


venerdì 8 settembre 2023

"Emakimono, sei storie giapponesi dell'XI° e del XIV° secolo in pitture su rotoli" (1959) - seconda parte





TITOLO: Emakimono, sei storie giapponesi dell'XI° e del XIV° secolo in pitture su rotoli
AUTORE: Akihisa Hasé e Dietrich Seckel
CASA EDITRICE: Il Saggiatore
PAGINE: 251
COSTO: 15€
ANNO: 1959
FORMATO: 30 cm x 24 cm
REPERIBILITA': on line
CODICE ISBN: 


Mi ero dimenticato del librone sugli Emakimono, rimedio, seconda parte.
La prima parte postata a febbraio:


Sul versante della saggistica inerente i manga più di un autore ha considerato l'Emakimono come l'antesignano del fumetto giapponese o di uno storyboard di un anime. Di certo nella mia saggistica altri autori hanno trattato la tematica "Emakimono", ma non avendo io scritto la parola "Emakimono" nella recensione, non mi compaiono altri titoli oltre a quelli qui sotto:






Annoto che in nessuno dei casi sopra citati il saggio de "Il Saggiatore" datato 1959 è citato come fonte, forse perché, oltre ad essere un titolo un po' vecchio, ha un taglio essenzialmente di carattere di critica artistica.
Ho anche recensito un numero della rivista "Yamato" in cui si commentano gli Emakimono:

Ad un mercatino ho trovato una copia in perfette condizioni, ma l'ho comprata solo perché avevo appena letto il 15esimo volume di "Manga Academica", quindi ero incuriosito da un saggio che trattasse l'argomento "Emakimono" prima di una qualsiasi "contaminazione" da parte di manga ed anime.
In una piccola misura speravo che gli autori avessero citato i fumetti giapponesi come evoluzione diretta dell'Emakimono, questo aspetto non è presente nel testo, sebbene, pur considerando i mei limiti di comprensione di un saggio molto tecnico come questo, la rappresentazione espressa è quella che porta ai manga e agli anime.
Ho quindi pensato di rendere fruibile questo testo per chi possa cogliere aspetti a me non comprensibili, magari legati al punto di vista artistico di manga ed anime.
Ovviamente dividerò in più parti il testo, inserendo anche illustrazioni degli Emakimono analizzati, quindi il tutto andrà valutato quando si avranno disponibili tutti i tasselli della pubblicazione.
Mi asterrò da qualsiasi commento in quanto totalmente ignorante in materia artistica e della storia dell'arte nipponica.
Mi auguro che a qualcuno possa interessare abbastanza lo scritto per recuperarlo on line oppure a qualche mercatino per contenerne i costi   ;)




martedì 7 febbraio 2023

"Emakimono, sei storie giapponesi dell'XI° e del XIV° secolo in pitture su rotoli" (1959) - prima parte




TITOLO: Emakimono, sei storie giapponesi dell'XI° e del XIV° secolo in pitture su rotoli
AUTORE: Akihisa Hasé e Dietrich Seckel
CASA EDITRICE: Il Saggiatore
PAGINE: 251
COSTO: 15€
ANNO: 1959
FORMATO: 30 cm x 24 cm
REPERIBILITA': on line
CODICE ISBN: 




Sul versante della saggistica inerente i manga più di un autore ha considerato l'Emakimono come l'antesignano del fumetto giapponese o di uno storyboard di un anime. Di certo nella mia saggistica altri autori hanno trattato la tematica "Emakimono", ma non avendo io scritto la parola "Emakimono" nella recensione, non mi compaiono altri titoli oltre a quelli qui sotto:






Mi riservo di fare una ricerca più approfondita tra i mei libri   ;)
Annoto che in nessuno dei casi sopra citati il saggio de "Il Saggiatore" datato 1959 è citato come fonte, forse perché, oltre ad essere un titolo un po' vecchio, ha un taglio essenzialmente di carattere di critica artistica.
Ho anche recensito un numero della rivista "Yamato" in cui si commentano gli Emakimono:

Ad un mercatino ho trovato una copia in perfette condizioni, ma l'ho comprata solo perché avevo appena letto il 15esimo volume di "Manga Academica", quindi ero incuriosito da un saggio che trattasse l'argomento "Emakimono" prima di una qualsiasi "contaminazione" da parte di manga ed anime.
In una piccola misura speravo che gli autori avessero citato i fumetti giapponesi come evoluzione diretta dell'Emakimono, questo aspetto non è presente nel testo, sebbene, pur considerando i mei limiti di comprensione di un saggio molto tecnico come questo, la rappresentazione espressa è quella che porta ai manga e agli anime.
Ho quindi pensato di rendere fruibile questo testo per chi possa cogliere aspetti a me non comprensibili, magari legati al punto di vista artistico di manga ed anime.
Ovviamente dividerò in più parti il testo, inserendo anche illustrazioni degli Emakimono analizzati, quindi il tutto andrà valutato quando si avranno disponibili tutti i tasselli della pubblicazione.
Mi asterrò da qualsiasi commento in quanto totalmente ignorante in materia artistica e della storia dell'arte nipponica.
Mi auguro che a qualcuno possa interessare abbastanza lo scritto per recuperarlo on line oppure a qualche mercatino per contenerne i costi   ;)

domenica 27 novembre 2022

Manga Academica vol. 15, rivista di studi sul fumetto e sul cinema di animazione giapponese



TITOLO: Manga Academica vol. 15, rivista di studi sul fumetto e sul cinema di animazione giapponese
AUTORE: Autori vari
CASA EDITRICE: Società  Editrice La Torre
PAGINE: 114
COSTO: 16,50 
ANNO: 2022
FORMATO: 21 cm x 15 cm
REPERIBILITA': online
CODICE ISBN: 9788896133637



15esimo anno consecutivo di uscita di "Manga Academica", una costanza che direi non abbia pari nel panorama editoriale italiano inerente manga ed anime, ma forse neppure sul fumetto e l'animazione non nipponici.
Non sono rimaste molte case editrici a dedicarsi alla saggistica su manga ed anime, occasionalmente la Tunuè esce con qualche pubblicazione, ma non più con la costanza di titoli dei primi anni, altre che in passato vi avevano dedicato numerosi libri hanno abbandonato il filone.
Per assurdo la collana "Ultra Shibuya", con i suoi 12 libri, è diventata la concorrente "numerica" della casa editrice "Società Editrice La Torre", ma assolutamente non una concorrente qualitativa. Tra le offerte delle due case editrici non c'è nemmeno paragone dal punto di vista dell'approfondimento.
Ultimamente si sono affacciate sul mercato la "Jpop" e la Mondadori, quest'ultima, fino ad ora", con dei libri di approfondimento dedicati ai più giovani, ma nel totale mi pare di poter affermare che l'unica casa editrice che ha mantenuto una costanza di pubblicazioni su manga ed anime sia la "Società Editrice La Torre".

P.S.
A scanso di equivoci il libro l'ho comprato, non me l'ha regalato la casa editrice   ^_^

In questo 15esimo numero sono presenti quattro approfondimenti:
un riepilogo storico sulle forme espressive visive precedenti il cinema d'animazione giapponese, come la lanterna magica giapponese e il kamishibai;
l'analisi di due manga in rapporto al triplice disastro di Fukushima;
la spiegazione del genere "Jojo-ga" e gli illustratori che anticiparono l'estetica degli shojo manga;
una panoramica sull'influenza che l'Italia ha esercitato su arti, cinema, letteratura, televisione, musica, manga ed anime in Giappone.

Il primo capitolo è ad opera di Massimo Nicora e ripercorre la storia dei pre-anime. Si inizia con gli emakimono, cioè immagini dipinte su rotoli che venivano lette come in seguito si farà con i manga e che hanno somiglianze con gli storyboard degli anime, nel periodo che va dal 1100 al 1300.
In epoca Tokugawa si sviluppano i racconto fatti tramite il teatro delle ombre, a cui segue la lanterna magica importata dagli olandesi. Della lanterna magica di matrice europea i giapponesi costruiscono varie versioni e sviluppano numerosi tipi di spettacoli per aumentarne l'effetto sul pubblico, come l'uso contemporaneo di più lanterne magiche.
Sono elencate (con nomi, descrizioni e funzionamento) le numerose varianti nipponiche della lanterna magica, tra cui quelle con diapositive. L'uso della lanterna magica negli spettacoli restò in auge fino ai primi del 900, soppiantata dal cinema muto.
L'ultimo paragrafo è dedicato al "kamishibai, cioè il "teatro di carta", un intrattenimento di carattere popolare svolto prettamente da artisti di strada.
Sono abbastanza certo che in qualche vecchio anime si vedessero questi artisti del kamishibai, visto che sopravvissero anche dopo la guerra.

Il secondo capitolo ad opera di Lorenzo Di Giuseppe si concentra su quanto il triplice disastro di Fukushima abbia modificato il modo di raccontare lo sfruttamento dell'energia nucleare a fini civili, basando il racconto sullo "spazio negativo", cioè, se non ho compreso male, l'assenza nella storia dei luoghi contaminati, pur essendo il soggetto della trama.
Sono presi in esame due manga, che non ho mai letto:
"An ni kara no manga" di Shiriagari Kotobuki;
"Mitsunami no kamisama" di Kyo Machiko.

Molto interessante l'osservazione dell'autore sul fatto che dal disastro in poi in Giappone la località di Fukushima viene scritta con i caratteri dell'alfabeto katakana, usato di norma per le parole straniere, come viene fatto guarda caso anche per Hiroshima e Nagasaki.
Piccola chiosa polemica  :]
Riguardo al disastro formato da terremoto, tsunami ed incidente nucleare questo viene indicato con la data, solo che, volendo utilizzare la forma "riconosciuta internazionalmente", si legge prima il mese e poi il giorno, all'inglese...
Non dubito sia anche la scelta giusta, ma io il libro l'ho comprato in Italia, ed ogni volta che leggevo la data "3-11" pensavo al tre novembre...
Lo scritto è un pelino breve. 

mercoledì 7 dicembre 2016

Yamato, mensile italo giapponese - Settembre 1942


Sono riuscito a recuperare altri tre numeri della rivista italo giapponese "Yamato", purtroppo non quasi gratuitamente con il primo numero che ho postato ( Yamato, mensile italo giapponese - Febbraio 1942 ), ergo ho dovuto scegliere i numeri con gli articoli che mi sembravano più interessanti. Quello che ho adocchiato immediatamente è stato questo, per un incredibile articolo dal fantascientifico titolo "Umanità del soldato giapponese"!!!
Ovviamente non mi permetto di affermare che tutti i soldati, i sottufficiali e gli ufficiali nipponici fossero dei massacratori abituali, ma purtroppo la cronaca storica riguardo il trattamento riservato ai civili e ai prigionieri non depone a favore dell'umanità dell'esercito imperiale.
Si replicherà che questa era una rivista propagandistica, vero, ma lo stupro di Nanchino venne commesso alla fine del 1937, voler far passare il soldato nipponico come buono e servizievole, manco fosse Lupo de Lupis, è addirittura grottesco...
Oltre a questa perla sono presenti altri articoli interessanti, uno che dimostra quanto i giapponesi (e non solo) considerassero importante l'India e le nazioni vicine come ulteriore fronte di guerra, sperando in sommosse popolari contro i colonizzatori inglesi. Un articolo a doppia pagina con molte immagini sui torii, presente anche i copertina. Un altro scritto inerente i fanti giapponesi al fronte, tratto dai diari dei soldati. Due articoli di carattere agricolo-ittico, entrambi interessanti. La rivista si conclude con un breve articolo sul "più potente degli esplosivi", che per l'autore era lo spirito combattivo nipponico, purtroppo saranno gli stessi giapponesi a sperimentare che sarà un esplosivo totalmente scientifico a spazzare via la "forza ideale" del popolo giapponese.
Parto con il sommario della rivista, la numero 9 del settembre 1942.



L'articolo sull'umanità del soldato giapponese sarebbe circa a metà rivista, ma è così fantasioso che merità d'essere mostrato per primo.
Non solo non venivano citati i casi di massacri compiuti verso le popolazioni inermi, e questo si può anche comprendere vista la natura propagandistica della pubblicazione, ma addirittura si raccontava di quanto l'esercito nipponico corresse in aiuto della popolazione sofferente!!!


domenica 22 marzo 2015

Animerama, storia del cinema d'animazione giapponese



TITOLO: Animerama, storia del cinema d'animazione giapponese
AUTORE: Maria Roberta Novielli
CASA EDITRICE: Marsilio
PAGINE: 287
COSTO: 24 €
ANNO: 2015
FORMATO: 21 cm X 16 cm
REPERIBILITA': Ancora presente nelle librerie di Milano
CODICE ISBN: 9788831720472

Il saggio è incentrato sull'animazione cinematografica giapponese, con una attenzione particolare verso le opere d'avanguardia e sperimentali, quindi cortometraggi o mediometraggi non destinati al grande pubblico. L'autrice è un'esperta sia di cinema giapponese che della società nipponica, quindi riversa queste sue conoscenze anche nelle analisi dei film cinematografici, inserendo sempre una contestualizzazione storico/sociale del periodo che sta prendendo in esame. Questa accortezza permette di comprendere meglio che alcune tematiche del cinema d'animazione giapponese nascono dalla situazione che attraversava il Giappone in quel momento storico. Sono riportate alcuni accenni sulle serie animate televisive più importanti, ed in questo versante ho riscontrato qualche piccola inesattezza, dovuta al fatto che l'autrice ipotizzo non sia cresciuta a pane ed anime. Questo non inficia il valore dello scritto, ma qualche volta si ha la sensazione che Maria Roberta Novelli scriva sull'animazione giapponese come si scriverebbe di molluschi, senza la passione di chi ne è fan.
Questa mia considerazione, del tutto ipotetica, nasce anche dal fatto che non è specificata l'età dell'autrice, cosa che non mi permette di comprendere quale “imprinting” giovanile abbia avuto.
L'eventualità che l'autrice non sia una fan degli anime ha, però, anche un aspetto positivo, infatti una volta gran parte degli intellettuali sparavano a palle incatenate contro i “cartoni animati giapponesi”, basta leggere gli articoli della "Emeroteca Anime", oggi analizzano il fenomeno apprezzandolo.
Il taglio è spesso di critica cinematografica, cioè la specializzazione dell'autrice, sono riportati titoli dei film e loro autori, con una breve sinossi dell'opera.
Il primo capitolo inizia con i primi svaghi su carta e animati: emakimono; il teatro delle ombre (kagee); la lanterna magica (utsushie); il teatro di carta (kamishibai); il teatro delle marionette (joruri). 

domenica 2 giugno 2013

Manga Academica vol. 3, rivista di studi sul fumetto e sul cinema di animazione giapponese


TITOLO: Manga Academica vol. 3, rivista di studi sul fumetto e sul cinema di animazione giapponese
AUTORE: vari
CASA EDITRICE: Società Editrice La Torre
PAGINE: 161
COSTO: 10,50€
ANNO: 2010
FORMATO: 20 cm X 15 cm
REPERIBILITA': Reperibile su internet
CODICE ISBN: 9788896133071

La casa editrice “Società Editrice La Torre” pubblica dal 2008 “Manga Academica”, che, in forma di libro, è una rivista annuale sui manga e l'animazione (ma non solo) giapponese. Per fortuna è uscito anche questo terzo numero, equivalente al terzo anno di pubblicazione, visto che i contenuti di questa rivista annuale sono molto validi.
Il primo contributo è di Marco Maurizi, s'intitola “Eccerobot, come si filosofa coi pugni atomici”. 

Corso manga, guida pratica al fumetto giapponese


TITOLO: Corso manga, guida pratica al fumetto giapponese
AUTORE: Yoshiko Watanabe e Marco Vignati
CASA EDITRICE: Dino Audino Editore
PAGINE: 126
COSTO: 16€
ANNO: 2010
FORMATO: 21 cm X 15 cm
REPERIBILITA': Ancora presente nelle librerie di Milano
CODICE ISBN: 9788875271732

Nella breve (per fortuna) introduzione al libro gli autori spiegano lo scopo ultimo di questo scritto: è un manuale sul manga. “Nostro compito... è descrivere e insegnare le tecniche per creare un manga”.
Ogni capitolo, quindi, esaminerà un aspetto saliente dei manga, da notare che il libro è sempre correlato di immagini di vari manga a supporto delle spiegazioni date.
Personalmente non sono un gran lettore di manga, né aspiro a disegnarne, nonostante ciò l'impostazione base del libro permette una comprensione valida di molti aspetti del fumetto giapponese.
Unico tratto negativo del libro è il costo sproporzionato rispetto al numero di pagine, ben 16e a fronte di sole 126 pagine... L'esiguità del pagine comporta che ogni capitolo è gioco forza breve, oltre ad illustrare velocemente molti aspetti.

martedì 28 maggio 2013

Mille anni di manga


TITOLO: Mille anni di manga
AUTORE: Brigitte Koyama-Richard
CASA EDITRICE: Rizzoli
PAGINE: 245
COSTO: 40 €
ANNO: 2007
FORMATO: 28 cm X 23 cm
REPERIBILITA': Ancora presente nelle librerie di Milano
CODICE ISBN: 9788817018791

Un saggio sulla storia del manga dalle sue origini ai primi anni 2000. Il grande formato del libro permette l'inserimento di numerosissime immagini, di ottima qualitò, che in un saggio sui manga hanno il vantaggio di trasmettere qualche informazione visiva in più. Purtroppo il grande formato del libro non è occupato completamente dallo scritto, ampissimi sono gli spazi lasciati liberi anche nelle pagini senza immagini, direi circa metà pagina. Per questa enorme (visto lo spazio che rimane desolatamente bianco) mancanza di parte scritta, nonostante le belle immagini, ritengo il costo del libro assai esagerato.
Ecco l'indice del libro:

lunedì 27 maggio 2013

Con gli occhi a mandorla, sguardi sul Giappone dei cartoon e dei fumetti


TITOLO: Con gli occhi a mandorla, sguardi sul Giappone dei cartoon e dei fumetti
AUTORE: Roberta Ponticiello e Susanna Scrivio
CASA EDITRICE: Tunuè
PAGINE: 230
COSTO: 14,50 €
ANNO: 2005
FORMATO: 19 cm X 14 cm
REPERIBILITA': Ancora presente nelle librerie di Milano
CODICE ISBN: 9788889613085

Ottimi saggio che prende in esame sia l’animazione che i manga, ma anche alcuni aspetti della vita quotidiana giapponese, come l’abitazione, la famiglia, l’abbigliamento, le strade e i mezzi di trasporto, la scuola. Inoltre contiene una parte interessantissima sulla violenza negli anime, o meglio dimostra quanto relative sia le polemiche su ciò. Il libro è fatto da molti saggi più o meno lunghi su temi differenti tra loro, e ciascuno di essi merita di essere letto.
Anche questo scritto meriterebbe una rilettura, e meriterebbe anche una recensione migliore. Per ovviare alla scarna recensione aggiungo almeno l'indice.
Capitolo 1:TV Invaders: quando gli anime arrivarono in Italia
Come sopravvivere nella giungla televisiva; Considerazioni sul piano stilistico (Uno sguardo sulla programmazione degli anime in Giappone).