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Visualizzazione post con etichetta The Black Hole. Mostra tutti i post
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sabato 15 giugno 2024

"Selezione dal Reader's Digest" articoli vari 1978/1979/1980


Continua la mia rassegna di articoli con tematica varia su una testata, che ammetto essere un po' caotica come scelta, il cui scopo principale e quello di liberarmi spazio in casa (prioritario!), ma anche rendere palese che per trovare un singolo articolo della carta stampata sui cartoni animati giapponesi dagli anni 70 (o anche anni 60) fino agli anni 80, mi compro pile di riviste che alla fine si possono dividere in tre gruppi:
1) contenenti articoli sui cartoni animati giapponesi, di norma molto basso dal punto di vista numerico;
2) contenenti articoli vari su altri argomenti di interesse del blog, in numero maggio rispetto al n° 1;
3) nessun contenuto a me utile, grandemente maggioritario...

Salviati questi articoli dall'oblio editoriale, alcuni li posti, tutti li inserisci nell'indice dell'Emeroteca Anime a beneficio di chiunque, e te li ritrovi a pagamento su riviste e libri, è seccante  ^_^
Terminata la lagnanza giornaliera, procedo con la testata "Selezione dal Reader's Digest", che era di matrice prettamente statunitense come comparto redazionale, ma con l'inserimento di occasionali articoli declinati per l'Italia.
Di questa testata ho comprato le annate 1978, 1979 e 1980, ho trovato pochino, ma qualcosa è pur saltato fuori, e vista la visione made in Usa della redazione, ci vengono date delle informazioni che spesso mancavano negli articoli della carta stampata nostrana, specialmente sui film e sui programmi televisivi

I numeri della rivista mensile li espongo come al solito in ordine cronologico, la data è ben visibile sulla copertina, ergo non necessitava di un mio intervento per renderla chiara, come fatto nei post precedenti per le altre testate.



Proprio in questi giorni dovrebbe essere reso disponibile su "Disney+" un documentario di Ron Howard su Jim Henson, l'ideatore e creatore dei "Muppets", questo articoli di John Culhane inquadra "i divi di pezza" non dal punto di vista italico (rifarsi agli articoli nostrani), ma da quello statunitense.
L'articolo venne pubblicato nell'aprile 1978, sfruttando l'arrivo dei pupazzi sulla Rai.
Viene spiegato che "Muppets" nasce dall'unione tra i termini "marionèttes" e "puppets", informazione già presentata su un "TV Sorrisi e Canzoni" di presentazione dello show, mentre la mini biografia su Jim Henson ritengo sia un'anteprima.

domenica 24 settembre 2023

"Buchi neri cadaveri spaziali", di William Donati - "Il Giornale dei Misteri" gennaio 1980


Proseguo questa mia mini panoramica sul colossal fantascientifico targato Disney dal roboante titolo "The Black Hole", che forse alludeva al suo mezzo flop... come già scritto negli altri post su questo lungometraggio, il film lo vidi al cinema, e non ne fui molto entusiasta... il "Guerre Stellari" della Disney era per metà una ciofecata e per l'altra metà una scopiazzatura del film di Lucas.
In Italia ebbe un battage pubblicitario abbastanza sostenuto, ed un certo merchandising, che io schifai grandemente  :] 
La testata "Il Giornale dei Misteri" dedicò a "The Black Hole" ben due copertine ed un articolo, questa qui sopra ed una pubblicata nel numero di aprile/maggio sempre del 1980, quest'ultimo numero, però, senza alcun scritto sul film.
Per chi non avesse mai visto il film, il robot mostrato in copertina è quello del cattivo, ergo anch'esso killer.



Io nel tempo ho reperito ben tre annate di questa pubblicazione (78-79-80), ed è veramente esilarante, basta leggere l'indice del numero di gennaio 1980. A parte il dubbio se Aldrin fotografò o meno degli Ufo sulla Luna (forse Hydargos?), erano riportati in ogni numero tutti gli avvistamenti in Italia, tanto che si poteva immaginare degli alieni grandi appassionati di arte, viste le numerose visite mensili.
La parte sugli Ufo, però, era minoritaria, il grosso delle risate le si fa con la parapsicologia ed affini :]
Gli articoli sulla "clipeologia", cioè il contatto con civiltà aliene nell'antichità, ben si accordava con le serie animate giapponesi come il Gaiking o "Capitan Harlock", ma la tematica era presente in altre serie robotiche, tanto che mi sono convinto che gli autori giapponesi presero spesso spunto da pubblicazioni statunitensi sul tema:


La Disney godeva in Italia di una stampa sempre a favore, mica come i cartoni animati giapponesi brutti, cattivi e fatti al computer, ma se il computer lo usava veramente la Disney, diveniva subito un plus degno di merito.
La particolarità di questo articolo è che l'autore non si riferisce praticamente mai al film, ma spiega, non saprei quanto scientificamente in modo corretto e non in stile "Il Giornale dei Misteri", proprio il fenomeno astrofisico dei buchi neri   :]
Non aveva visto ancora il film?
Nel novembre 1980 la testata e l'autore dell'articolo, invece, recensì in maniera più esauriente "L'Impero colpisce ancora":

sabato 5 giugno 2021

"Future, the magazine of science adventure" (rivista di fantascienza statunitense) - numeri gennaio (7) - febbraio (8) - marzo (9) 1979


Con questi tre numeri concludo, per esaurimento materiale, la panoramica sui primi nove numeri (gennaio 1978/marzo 1979) della rivista statunitense "Future, the magazine of science adventure":


Come per gli altri due post ho scelto un po' arbitrariamente il materiale da mostrare, ma ho comunque inserito il sommario di ogni numero.
Ribadisco ciò che ho già scritto precedentemente, cioè che l'editoria di fantascienza statunitense era di vedute molto più larghe rispetto a quella italiana, che nelle sue pubblicazioni del medesimo periodo un po' schifava la fantascienza televisiva e quella cinematografica giapponese, per non parlare dei cartoni animati giapponese mai considerati, eppure era tutta fantascienza!
Sfogliando e leggendo a distanza di tanti anni riviste di fantascienza italiane mi è paso che fossero parecchio snob, esisteva solo la fantascienza "alta"... telefilm e cartoni animati erano così di scarso valore da non essere neppure prese in considerazione...
Negli Usa, invece, assieme ad articoli su autori ed illustratori importanti, c'era anche l'articolo sul telefilm di Buck Roger (molto lungo), Galactica e pure sul giapponesissimo film "Message from Space", da noi purtroppo mai arrivato...
Chiaramente, visto l'anno, si dava largo spazio al film di Superman, ma si annunciavano già i sequel!!!   ^_^
Ad averne le capacità di lettura penso troverei particolarmente interessante l'articolo sui giochi di guerra simulati fatti con fucili a raggi e corpetti riceventi, che immagino nel 1979 fosse una novità.
Nel numero di febbraio 1979 c'è uno scritto di ben sei pagine a firma Luigi Cozzi!

Buona lettura per chi potrà   :]

Da un film che si dimostrò tanto deludente, visto che aveva l'ardire di rivaleggiare con "Guerre Stellari", nacque una serie tv mitica, Meteora e Fantasma restano ancora oggi insuperati   ^_^

venerdì 7 agosto 2015

"Black Hole" - Mondadori 1980



Dato che, a parte i Topolino, non sono mai stato un fan della Walt Disney neanche da bambino, i post sulla casa di produzione statunitense sono abbastanza scarsi. In tutto sono solo 6 su 689 post totali, se poi si tolgono dal conto i tre su Topolino, che esistono solo in quanto contenevano articoli sugli anime, ne rimangono due (tre con questo).
Ho però riflettutto sul fatto che, in realtà, dovrei mettere l'etichetta "Walt Disney" su tutto quello che si sono comprati negli ultimi anni T_T
Vabbè... questo cartonato non contiene chissà cosa, oltre alla storia in forma assai succinta, ci sono numerose immagini di grande formato. Gran parte delle immagini sono le medesime dell'album di figurine Panini "The Black Hole", però non in formato figurina.

Tutto iniziò la vigilia di Natale del 2193... devo dire che alla Disney furono furbi, ambientarono il film in un periodo temporale moooolto in avanti, non si corre il rischio dell'effetto postumo "Spazio 1999", che se lo guardi dal 2000 in poi ti rendi conto che manco ci andiamo più sulla Luna...




A mio avviso uno dei tanti errori del film fu quello di arruolare nel cast l'Anthony Perkins di "Psycho"... cioè... non puoi stare nello spazio buio e profondo in compagnia di Norman Bates...
Già dover dividere lo spazio vitale con quel simpaticone di Ernest Borgnine non doveva essere facile, ma pure con un serial killer...



domenica 24 agosto 2014

The Black Hole - Album figurine Panini versione in inglese 1980


La propensione della Panini all'esportazione era molto marcata, noi nelle nostre edicole vedevamo i nostri album e pensavamo fossero nostra esclusiva, invece tanti altri bambini europei, e non solo, potevano collezionare le nostre stesse figu, benché con idiomi differenti In particolare si può capire l'importanza che il mercato estero rappresentava per la Panini da questo post in cui è illustrata una particolarissima brochure informativa pubblicata nel 1976 in quattro lingue:
Album sulle Edizioni Panini Modena.
Altra prova della globalizzazione delle figurine modenesi è l'album di Star Trek in versione tedesca, tra l'altro mi pare proprio che della prima serie in Italia non venne pubblicato nessun album (mentre i bambini crucchi l'avevano...):
Album figurine tedesco di Star Trek.
Questo album anglosassone di "The Black Hole" è l'ennesima prova di quanto esportasse l'azienda di figurine modenesi, a differenza dell'album di Star Trek esiste anche la versione italica de "Il buco nero", che, però, io non possiedo.
Direi che questa versione dell'album era diretta ai bambini del commonwealth britannico, infatti le nazioni in cui lo si poteva richiedere erano la Gran Bretagna e l'Eire, il Canada, l'Australia e il simpatico razzista Sud Africa.



Quando ancora il materiale editoriale lo stampavamo in Italia, e non in Cina... l'album non riporta in alcuna parte l'anno di pubblicazione, presumo sia appena successiva all'uscita del film.


Ma il principio filosofico, ed innovativo, dei Panini che ogni album doveva essere terminato valeva anche per i nostri coetanei anglofoni, a parte (o apartheid) quelli di colore del Sud Africa...
Ogni nazione avava il suo bel recapito per poter richiedere le figu mancanti.




Rimane il mistero del perché, io che ho sempre schifato questo film fin da quando lo vidi al cinema, continui a collezionare materiale che lo riguardi... sarà stato lo shock di vedere un film tanto orrendo, e che ebbe l'ardire di definirsi il "Guerre Stellari " della Disney... tra l'altro ho recuperato alcuni articoli giornalisitici del periodo in cui lo si "pompa" non poco, esaltandone l'unicità della trama, il budget milionario (in dollari) o miliardario (in lire), il cast stellare, gli effetti speciali e, addirittura, la sua veridicità scientifica (grazie al supporto della Nasa!).

giovedì 15 maggio 2014

Il librogioco del "Black Hole" - settembre 1980



La Walt Disney lanciò "The Black Hole" come risposta a "Guerre Stellari", e mi pare inutile dilungarmi sulla validità della risposta, tipo replicare ad un do di petto con un pernacchia, o peggio...
Il film lo andai a vedere al cinema, ai tempi già detestavo la Disney, però era un film di fantascienza, ergo aveva la precedenza sui miei pregiudizi, peccato che i pregiudizi erano fondati.
Probabilmente, a causa di tutto questo mio astio verso la Walt Disney, son stato punito, visto che si son comprati sia la Marvel che "Guerre Stellari", e ora mi tocca vedere il logo Disney ad ogni film dei miei supereroi preferiti, e fra un po' anche nei film della Lucas, quello sarà un momento esiziale...
Vabbè, problemi miei...
La Mondadori pubblicava spesso questo tipo di librogioco ("Il librogioco di Mazinga Z"), che permetteva al bambino di trasformare i propri beniamini dal 2D al 3D cartaceo, non era comunque l'unica casa editrice, la "Eri Junior" pubblicò un bellissimo "Manuale Spaziale Tecnico Attivo di Capitan Harlock".
Questo volume prometteva di costruire tutti i mezzi del film senza l'uso di colla o adesivo, chissà se era possibile.