TITOLO: Riyoko Ikeda, quando lo shojo diventa storia, volume 8 della collana “Japan Files”
AUTORE: Claudia Barrera
CASA EDITRICE: Iacobelli
PAGINE: 126
COSTO: 12,50€
ANNO: 2011
FORMATO: 21cm X 15cm
REPERIBILITA': Ancora presente nelle librerie di
Milano
CODICE ISBN:
9788862521185
La
raccolta delle informazioni su Riyoko Ikeda è avvenuta anche tramite
l'apporto di due siti di fan: www.riyokoikeda.altervista.org
e www.larosadiversailles.com/ .
Nel
primo capitolo sono riproposti gli esordi della mangaka, dal 1967 a
tutti gli anni 70, con la particolareggiata esposizione di tutti i
suoi lavori. Stessa precisione per il secondo capitolo, in cui si
elencano i manga della Ikeda nel periodo è ormai famosa, fino al
1992. L'anno 1992 è l'inizio del terzo capitolo, in cui è spiegata
la scelta dell'autrice di sospendere la carriera di mangaka per
iscriversi all'università della musica di Tokyo, allo scopo di
divenire cantante lirica. In fatti la Ikeda divenne mangaka solo alla
scopo di potersi permettere lo studio della musica, nel 1992 corona
questo suo sogno affidando il disegno dei manga a Erika Miyamoto e
rimanendo solo sceneggiatrice.
Sono riproposti i titoli dei numerosi libri scritti dalla Ikeda, che è anche, oltre a mangaka e cantante lirica, una affermata scrittrice. Il successivo capitolo è dedicato alla scelta della Ikeda di ritornare a disegnare manga nel 2005.
Sono riproposti i titoli dei numerosi libri scritti dalla Ikeda, che è anche, oltre a mangaka e cantante lirica, una affermata scrittrice. Il successivo capitolo è dedicato alla scelta della Ikeda di ritornare a disegnare manga nel 2005.
Quindi
vengono illustrati ed analizzati i suoi manga più famosi:
Lady
Oscar (il manga, la trama, l'anime, il film live, il Takarazuka, i
libri illustrati e i gadget, la musica);
Caro
Fratello (il manga, l'anime, i personaggi);
La
finestra di Orfeo (la trama, il successo di Julius, Orpheus no mado
Gaiden),
Eroica,
la gloria di Napoleone (la trama);
Elisabeth
(la trama);
Berubara
Kids.
Sono
spiegate più succintamente anche le opere minori:
Claudine,
non voglio essere una donna; Shoko no etude; Shiroi Egmond; Hatsukoi
monogatari; Haru no yuki; Jotei Ekaterina; Kasuga no tsubone; Tre no
hate made – Poorando hishi; Il principe Shotoku; L'anello del
Nibelungo; Taio shijnki.
Tenendo
conto che questa è l'unica monografia su Riyoko Ikeda la si può
considerare abbastanza necessaria per ogni sua appassionata/o.
Sarebbe potuta essere molto più completa se, alle numerose immagini
presenti di fianco al testo, si fosse preferito più testo e meno
immagini. Senza contare le ormai sempre presenti (in questa collana
“Japan Files”) 32 pagine di immagini poste al centro del libro
(circa il 25% delle pagine totali del libro...), totalmente
inutili... Anche perché una (o un) fan della Ikeda probabilmente
avrà già almeno un suo art book.
Infine
faccio presente due difetti del libro:
le
minuscole ed illeggibili note alla fine del libro (magari potevamo
mettere 2 pagine in meno di inutili immagini e stampare le note con
un carattere meno microscopico...);
i
numerosi refusi di stampa, che non rendono illeggibile il testo, ma
lasciano l'idea di un lavoro fatto in fretta da parte dell'editore, non dell'autrice.
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