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lunedì 3 giugno 2013

Riyoko Ikeda, quando lo shojo diventa storia, volume 8 della collana “Japan Files”


TITOLO: Riyoko Ikeda, quando lo shojo diventa storia, volume 8 della collana “Japan Files”
AUTORE: Claudia Barrera
CASA EDITRICE: Iacobelli
PAGINE: 126
COSTO: 12,50€
ANNO: 2011
FORMATO: 21cm X 15cm
REPERIBILITA': Ancora presente nelle librerie di Milano
CODICE ISBN: 9788862521185
La raccolta delle informazioni su Riyoko Ikeda è avvenuta anche tramite l'apporto di due siti di fan: www.riyokoikeda.altervista.org e www.larosadiversailles.com/ .
Nel primo capitolo sono riproposti gli esordi della mangaka, dal 1967 a tutti gli anni 70, con la particolareggiata esposizione di tutti i suoi lavori. Stessa precisione per il secondo capitolo, in cui si elencano i manga della Ikeda nel periodo è ormai famosa, fino al 1992. L'anno 1992 è l'inizio del terzo capitolo, in cui è spiegata la scelta dell'autrice di sospendere la carriera di mangaka per iscriversi all'università della musica di Tokyo, allo scopo di divenire cantante lirica. In fatti la Ikeda divenne mangaka solo alla scopo di potersi permettere lo studio della musica, nel 1992 corona questo suo sogno affidando il disegno dei manga a Erika Miyamoto e rimanendo solo sceneggiatrice. 

Sono riproposti i titoli dei numerosi libri scritti dalla Ikeda, che è anche, oltre a mangaka e cantante lirica, una affermata scrittrice. Il successivo capitolo è dedicato alla scelta della Ikeda di ritornare a disegnare manga nel 2005.
Quindi vengono illustrati ed analizzati i suoi manga più famosi:
Lady Oscar (il manga, la trama, l'anime, il film live, il Takarazuka, i libri illustrati e i gadget, la musica);
Caro Fratello (il manga, l'anime, i personaggi);
La finestra di Orfeo (la trama, il successo di Julius, Orpheus no mado Gaiden),
Eroica, la gloria di Napoleone (la trama);
Elisabeth (la trama);
Berubara Kids.
Sono spiegate più succintamente anche le opere minori:
Claudine, non voglio essere una donna; Shoko no etude; Shiroi Egmond; Hatsukoi monogatari; Haru no yuki; Jotei Ekaterina; Kasuga no tsubone; Tre no hate made – Poorando hishi; Il principe Shotoku; L'anello del Nibelungo; Taio shijnki.
Tenendo conto che questa è l'unica monografia su Riyoko Ikeda la si può considerare abbastanza necessaria per ogni sua appassionata/o. Sarebbe potuta essere molto più completa se, alle numerose immagini presenti di fianco al testo, si fosse preferito più testo e meno immagini. Senza contare le ormai sempre presenti (in questa collana “Japan Files”) 32 pagine di immagini poste al centro del libro (circa il 25% delle pagine totali del libro...), totalmente inutili... Anche perché una (o un) fan della Ikeda probabilmente avrà già almeno un suo art book.
Infine faccio presente due difetti del libro:
le minuscole ed illeggibili note alla fine del libro (magari potevamo mettere 2 pagine in meno di inutili immagini e stampare le note con un carattere meno microscopico...);
i numerosi refusi di stampa, che non rendono illeggibile il testo, ma lasciano l'idea di un lavoro fatto in fretta da parte dell'editore, non dell'autrice.

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