CERCA NEL BLOG

sabato 1 giugno 2013

Il mondo dei manga, introduzione al fumetto giapponese


TITOLO: Il mondo dei manga, introduzione al fumetto giapponese
AUTORE: Thierry Groensteen
CASA EDITRICE: Granata Press
PAGINE: 80
COSTO: 18000£
ANNO: 1991
FORMATO: 24 cm X 21 cm
REPERIBILITA': Reperibile su internet
CODICE ISBN: 9788872480137
  
Questo saggio sui manga, probabilmente il primo in italiano, è una traduzione integrale di quello francese, ovviamente dello stesso autore. Quindi i rimandi al fumetto francese in rapporto ai manga sono continui, mentre non sono quasi mai nominati i fumetti italiani.
Il susseguirsi di pubblicazioni specialistiche sui manga (e gli anime) degli ultimi anni ha reso superate le informazioni di questo titolo del 1991, rimane comunque un saggio interessante. Quando fu pubblicato rispondeva bene alla necessità di conoscere i manga, che iniziavano ad affacciarsi (in Francia, ma anche in Italia) sul mercato editoriale, quindi non è, e non vuole essere, un'opera esaustiva sui manga, ma, come recita il sottotitolo del libro: “una “introduzione al fumetto giapponese”.
Il primo capitolo è una veloce escursione cronologica del manga, dall'introduzione delle tecniche di disegno dalla Cina nel VI/VII secolo al 1989. Groensteen elenca le date e i mangaka che secondo lui hanno fatto la storia del fumetto giapponese.
Il secondo capitolo si addentra nella realtà industriale/editoriale dei manga in Giappone. Ci sono molti dati sulle pubblicazioni, il numero di riviste, le copie, gli autori etc Ovviamenti questi dati sono della fine degli anni 80.
Il terzo capitolo può essere considerato ancora attuale, riguarda l'estetica e i contenuti dei manga rispetto ai fumetti occidentali. L'autore prima analizza i vari generi di manga, in seguito si concentra su come è fatto il manga: onomatopee, impaginazione, dialoghi, censure, violenza, la resa del movimento, i primi piani etc.
Il quarto capitolo esamina la trasformazione di un manga di successo in anime, analizzando brevemente i “cartoni animati giapponesi”. L'autore apprezzo i lungometraggi d'animazione giapponesi per le loro qualità artistiche, ma molto meno le serie tv, che considera scadenti. Motivo della qualità scadente (per l'autore) che l'autore spiega bene, nelle poche righe che dedica all'argomento. Peccato che, oltre a non avere sempre ragione (perché ce ne sono anche di ottima qualità), non prende in esame altri fattori di qualità delle serie televisive: la trama avvincente, i contenuti, la caratterizzazione dei personaggi.
Ad Osamu Tezuka è riservato tutto il quinto capitolo.
Nel sesto capitolo l'autore sceglie 25 mangaka e ne fa una breve biografia: Fujio Akatsuka, Tetsuya Chiba, Fujiko Fujio, Machiko Asegawa, Hiroshi Hirata, Ryoichi Ikegami, Shotaro Ishimori, Rakuten Kitazawa, Hayao Miyazaki (che in realtà ha fatto un solo Nausicaa...), Shigeru Mizuku, Go Nagai, Shinji Nagashima, Keiji Nakazawa, Ippei Okamoto, Katsuhiro Otomo, Takao Saito, Sanpei Shirato, Shigeru Sugiura, Suiho Takagawa, Rumiko Takahashi, Akira Toriyama, Yoshiharu Tsuge, Ryuichi Yokohama.
L'ultimo capitolo è per una domanda: “I manga, prodotto d'esportazione?”.
Direi che, essendo ormai nel 2010, possiamo rispondere proprio di si!


Nessun commento:

Posta un commento