CERCA NEL BLOG

martedì 4 giugno 2013

Toei Animation, i primi passi del cinema animato giapponese


TITOLO: Toei Animation, i primi passi del cinema animato giapponese
AUTORE: Mario A. Rumor
CASA EDITRICE: Cartoon Club
PAGINE: 195
COSTO: 20 €
ANNO: 2012
FORMATO: 15 cm X 20 cm
REPERIBILITA': Ancora presente nelle librerie di Milano
CODICE ISBN: 9788896584057

Il nuovo libro di Rumor tocca un periodo dell'animazione giapponese che i nati alla fine degli anni sessanta e negli anni 70 dovrebbero ricordare bene, infatti quei film furono trasmessi dalle tv private locali e, in qualche raro caso, proiettati al cinema.
I film del gatto Pero (con gli stivali), Le 13 fatica di Ercolino, Gli allegri pirati dell'isola del tesoro, 20000 leghe sotto i mari, Alì babà e i 40 ladroni, le vari fiabe animate di Andersen ed altri film ancora, fanno parte della nostra memoria animata, al pari di Goldrake e Lady Oscar.
Il libro risulta scorrevole ed interessante, in particolare se si è affezionati ai film commentati, ma anche se si è dei semplici appassionati di animazione nipponica, infatti in copertina c'è un'immagine del primo film animato d'autore, “La spada del sole – La grande avventura di Hols” (che io vidi una prima volta da bambino in tv e non mi piacque molto, anzi, mi inquietò assai, mentre la successiva visione da adulto la apprezzai di più).
Il saggio è diviso in 14 brevi capitoli.
Capitolo 1:
E' raccontato il clima, più che la mera storia cronologica, in cui nacque la Toei Doga ad opera del suo primo presidente Hiroshi Okawa.
Rumor cerca di spiegare cosa spinse Okawa a creare la Disney d'oriente, e quale valore ebbe questa casa di produzione per l'animazione nipponica delle generazioni successive.
Inoltre sono introdotti i dissidi tra Okawa, che voleva continuare nei film d'animazione per bambini (favole con dolci animaletti), e le nuove leve (Takahata, Miyazaki etc), che volevano storie più adulte.

Capitolo2:
Questo capitolo, rispetto al primo, è l'esposizione della storia del cinema d'animazione prima della nascita della Toei. Dall'introduzione in Giappone del cinematographe Lumiere nel 1897 ad opera di Katsutaro Inabate, che proiettò i primi filmini a pagamento, fino ai primi film d'animazione importati dall'estero nel 1910.
Nel 1916 viene prodotto il primo corto d'animazione nipponico, che fu chiamato “senga eiga”, “film disegnato”.
Il capitolo continua con la cronistoria degli esordi pionieristici, più professionali poi, del cinema d'animazione giapponese, date, nomi di autori, titoli dei film, brevi racconti dei fatti susseguitesi negli ani 20/30/40.
E' toccato brevemente l'argomento dello sfruttamento da parte della propaganda patriottica e militare imperiale dell'animazione del periodo.

Capitolo 3:
Il periodo preso in esame è quello del cinema animato appena dopo la fine della guerra fino al periodo pre Toei Doga. In quegli anni i mezzi e i finanziamenti erano scarsi, ma la fine della censura e della propaganda militare avevano liberato l'inventiva dei non numerosi animatori rimasti.
Nel 1952 viene fondata la Nichido Eigasha, nel 1956 Hiroshi Okawa annusa il buon affare e l'acquista, rinominandola “Toei Doga”.

Capitolo 4:
Il capitolo è riservato ai 2 anni di lavorazione per il primo lungometraggio a colori della Toei Doga (e del Giappone): Hakujaden (la leggenda del bianco serpente), 1958.

Capitolo 5: Rumor rievoca la storia del secondo film (1959) “Shonen Sarutobi Sasuke”, e del quarto (1961) “Robin e i 2 moschettieri e mezzo” (Anjuto Zushiomaru) della Toei Doga.

Capitolo 6:
Qui si fa un passo indietro per raccontare la creazione del terzo film della Toei, “Son Goku” (1960), “Le 13 fatiche di Ercolino”. Prodotto arruolando Osamu Tezuka, che collaborerà in altri 2 film: “Le meravigliose avventure di Sinbad” (1962); “Wan Wan Chushingura” (La marcia dei cani, 1963).

Capitolo 7:
Rumor si sofferma sulla “Golden Age” della Toei Doga, e su ciò che spingeva i suoi animatori (Yasuo Otsuka, Taiji Yabushita, Akira Daikuhara, Yasuji Mori, Hayao Miyazaki, Isao Takahata, Reiko Okuyama) a dare il meglio nei loro film anche se spesso non ne condividevano la filosofia imposta da Okawa.

Capitolo 8:
Nel 1963 (fino al 1965 per 86 episodi totali) la Toei Doga produce il suo primo anime televisivo: “Okami Shonen Ken”.
La Toei per questa prima serie impose una qualità maggiore rispetto ad Astro Boy di Tezuka, 4 o 5 mila disegni a puntata contro i 1000 del robottino tezukiano.
Sono elencate e commentate anche le successive serie televisive della Toei, come “Hustle Punch”.

Capitolo 9:
Il capitolo affronta il filone filmico basato sui romanzi occidentali. Sono analizzati i film: “Le meravigliose avventure di Sinbad” (1962); “I viaggi spaziali di Gulliver” (1965); “La storia di Alice...fanciulla infelice” (1967); “Senza famiglia” (1970).

Capitolo 10:
Sono riproposti e commentati i film realizzati per la Toei Doga da Shotaro Ishinomori: “Rainbow Sentai Robin” (1969); “Cyborg 009” (1966); “Cyborg 009 Kaiju Senso” (1966); “20000 leghe sotto i mari” (1969); “Sora Tobu Yureisen” (1969).
Ora entrerò in modalità nerd/otaku. Nella sinossi di “20000 leghe sotto i mari” ci sono un paio di errori.
A pagina 130 c'è scritto “Nel caos, Isamu afferra la ragazzina e si dirige verso la spiaggia assieme a Cita”.
A parte che non è Isamu ad afferrare Angela, ma è il leopardo Cita, però i 3 non si possono dirigere “verso la spiaggia”, in quanto sono sulla cima di un vulcano! Si limitano a ripararsi dentro una grotta, anche perché Angela è svenuta e sono inseguiti dal Mostro di Fuoco.
A pagina 132 c'è l'immagine di una scena con questa didascalia: “Isamu e l'amico leopardo Cita si trovano ad affrontare uno dei mostri marini del film”.
In realtà quel mostro non verrà affrontato dai 2 (anche se in realtà sono in 5, visto che tutti sono a bordo della Chiocciola Magica di Angela, assieme anche ai 2 piloti), perché questo enorme serpente marino dagli occhi diamantati è venuto solo a rendere un saluto alla principessa Angela.
Fine della modalità Nerd/otaku.
Nel 1966 la Toei Doga decise di dividere i film prodotti in due classi: la classe A (80 minuti, 12 disegni al secondo) e la classe B (60 minuti, 8 disegni al secondo).
Quindi Shotaro Ishinomori diresse questi film di serie B, tra i quali ci sono i film a cui sono più affezionato (vedi gli appunti fatti sopra).

Capitolo 11:
Il capitolo racconta la genesi, la lavorazione e gli esiti del film considerato lo spartiacque tra l'animazione per bambini (target imposto da Okawa) e il cinema d'animazione d'autore: “Tayo no oji – Hols no daiboken” (1968) “La spada del sole – La grande avventura di Hols”.
Con questo film Takahata fece capire agli animatori contemporanei e futuri che l'animazione poteva anche veicolare contenuti di denuncia sociale.
Il capitolo è un breve riassunto dei fatti, per un maggior approfondimento consiglio la lettura dell'altro libro di Rumor su Isao Takahata, “The art of emotion, il cinema d’animazione di Isao Takahata “.

Capitolo 12:
Irrompe sulla scena il gatto Pero, protagonista di 3 film e divenuto la mascotte della Toei.

Capitolo 13:
Yoichi Kotabe, Yasuo Otsuka, Isao Takahata e Hayao Miyazaki stano per lasciare la Toei per le ormai insanabili diversità di vedute sui contenuti dei film. Prima di andarsene partecipano (non tutti) ad altri 2 film: “Gli allegri pirati dell'isola del tesoro”; “Alì babà e i 40 ladroni”.

Capitolo 14:
Sono elencati e commentati i film “fiaba” della Toei da “Le meravigliose fiabe di Andersen” (1968) ad “Aladino e la lampada meravigliosa” (1983). Passando per “La sirenetta” (1975), Heidi diventa principessa” (1977), “Il lago dei cingi” (1981), “I dodici mesi” (1980), “Tatsu no ko Taro” (1979).


Nessun commento:

Posta un commento