CERCA NEL BLOG

martedì 4 giugno 2013

La storia del dottor Sorge e di Ozaki Hotsumi


TITOLO: La storia del dottor Sorge e di Ozaki Hotsumi
AUTORE: halmers Johnson
CASA EDITRICE: Ediori Riuniti
PAGINE: 234
COSTO: 5 € circa
ANNO: 1965
FORMATO: 22 cm X 16 cm
REPERIBILITA': Reperibile su internet
CODICE ISBN: ?

Questa è la storia dell'attività spionistica diretta da Richard Sorge in Asia, in particolare a Tokyo, a favore dell'URSS, attività giapponese protrattasi dal 1933 al 1941. Ozaki Hotsumi fu la spia (o eroe) più importante della rete nipponica. Sorge, grazie all'attività informativa governativa di Ozaki, comunicò a Mosca informazioni importantissime sulla politica tedesca prima e dopo l'invasione nazista dell'URSS. Ozaki informò Sorge della politica giapponese in Manciuria e in tutta la Cina/estremo oriente, sugli sviluppi degli incidenti nippo-sovietici sulla linea di confine mongola, sull'alleanza dell'Asse, sulla situazione politica interna giapponese fino al 1941. Inoltre Sorge e Ozaki si sforzarono di impedire un attacco giapponese verso nord, cioè l'URSS, consigliando l'attacco a sud.
Capitolo 1.
Le due vite di Ozaki Hotsumi

In qualità di analista politico Ozaki aveva ampiamente previsto che le azioni di aggressione nipponiche nella Cina invasa (la Manciuria) avrebbero causato l'unità cinese sotto l'egida del comunismo. Ozaki si prefiggeva a lungo termine l'unità della Cina comunista e dell'URSS con un Giappone comunista. Un Giappone divenuto comunista dopo la sconfitta in una guerra mondiale, causata dall'imperialismo nipponico, quindi previde la seconda guerra mondiale. Ozaki non fu una spia sovietica per denaro (come non lo fu Sorge), ma per degli ideali pan asiatici, un pan asiatismo comunista e non imperialista.
Nel 1939 Ozaki dichiarò ad un membro (Kawai Teikichi) della rete Sorge:
Oggi in Giappone i militari sono onnipotenti. Tuttavia l'esercito ha troppa fiducia nella sua forza: si comporta con arroganza, ma sta precipitando verso la bancarotta politica per mancanza di idee politiche. L'ultima carta sarà Konoye. Appoggiandolo, possiamo trasformare il cosiddetto Nuovo Ordine in Asia in una rivoluzione socialista, sulla base di una stretta collaborazione con i partiti comunisti dell'Unione Sovietica e della Cina. Non credo tuttavia che la forza di Konoye basti da sola a portare a termine l'operazione. Konoye è un Kerenski: è un ponte verso il potere politico successivo”.
Ozaki appoggio due movimenti politici giapponesi a favore del nazionalismo asiatico: il Movimento della nuova struttura (Shin Taisei Undo) e il Movimento per la sfera di co-prosperità di una più grande Asia orientale (Dai Toa Kyoei Ken).
Gli intellettuali del gruppo del principe Konoye furono la copertura ideologica all'invasione nipponica in Asia, la loro scelta di appoggiare l'espansione a sud per scacciare i colonialisti occidentali fu presto sfruttata dai militari. Il risultato finale fu che le due organizzazioni appoggiate da Ozaki più il movimento per il Nuovo Ordine in Asia (toa Shinchitsujo) divennero uno strumento degli ultra nazionalisti di destra. Ozaki era così attivo nelle strutture che appoggiavano il principe Konoye che, quando Ozaki fu arrestato, il primo ministro Konoye pensò ad un complotto dei militaristi a suo danno. Ozaki fu una spia, ma non un traditore, perché alla fine si opponeva al militarismo nipponico e contro il fascismo nipponico, e per questo suo ideale sacrificò la vita.
Ozaki non aderì mai al partito comunista giapponese, uno dei motivi per cui risultò al di sopra di ogni sospetto, ma si avvicinò al marxismo quando si recò a Shangai nel 1928, restandovi fino al 1932, ed in quella città iniziò la sua opposizione al colonialismo occidentale in Cina.
Sempre a Shangai conobbe Sorge (che si faceva chiamare “Johnson”) ed accettò di dargli le prime informazioni sulla politica giapponese in Manciuria. Infatti Ozaki per Sorge all'inizio più che una spia era solo un analista politico. Il suo mutamento ideologico pro Cina e contro l'imperialismo nacque in occasione della battaglia di Shangai (30/31 gennaio 1932). Ozaki, in qualità di inviato del quotidiano Asashi, fu testimone diretto dello scontro tra i militari giapponesi e quelli cinesi. Riporto il testo di pagina 17:
Vide soldati giapponesi massacrare i prigionieri cinesi legati e bendati, vide i cadaveri di giovani, uomini e donne, ammucchiati nelle trincee conquistate. Da quel momento, l'aggressione giapponese alla Cina non poté mai essere per lui un concetto astratto”.
La “collaborazione” con Sorge si interruppe tra il 1932 e il 1934, periodo in cui Ozaki tornò in patria, ma in quello stesso periodo ci furono numerosi accadimenti nella vita politica giapponese che confermarono le idee politiche di Ozaki.
Nel maggio del 1934 Ozaki incontrò di nuovo Sorge al parco di Nara, che gli propose di lavorare per il Comintern, e Ozaki accettò, in realtà Sorge, fin dal 1929, era alle dirette dipendenze della quarta sezione dell'Esercito Rosso e non del Comintern.
Sorge era il membro più influente del partito nazista a Tokyo, tanto da mettere in soggezione anche i dipendenti dell'ambasciata tedesca.
Sorge e Ozaki portarono avanti una delle attività spionistiche più impressionanti della storia, in quanto non rimanevano nell'ombra, ma erano personaggi pubblici ed influenti.

Capitolo 2:
L'ambiente

Questo capitolo è una breve biografia di Ozaki, comprensiva di un'analisi del periodo politico e sociale in cui iniziò ad occuparsi dei problemi delle masse giapponesi. Sono anche riportati i brani dei suoi interrogatori in cui spiega i fatti politico/sociali che lo impressionarono e che, in ultima analisi, lo spinsero a schierarsi con l'URSS. Sono anche elencate le personalità universitarie con cui Ozaki entrò in contatto e che influenzarono le sue idee politiche.

Capitolo 3:
Shangai

Questo capitolo riporta il periodo dal 1928 passato a Shangai come corrispondente del Asashi Shimbum. I rapporti avuti con gli intellettuali comunisti cinesi e giapponesi. L'appartenenza a varie associazioni comuniste cinesi.
Sono riportati anche i contatti che Ozaki instaurò con altre “spie sovietiche”, come Kawai Teikichi, che quando venne scritto questo libro era l'unico sopravvissuto di tutta la vicenda Sorge.

Capitolo 5:
Agnes Smedley e Richard Sorge

L'oggetto del capitolo è l'organizzazione della rete informativa di Sorge in Giappone, ed inizia col rientro di Ozaki in patria. Ma sono spiegate anche le crisi di coscienza di Ozaki riguardo al suo patriottismo, diviso tra la fedeltà al Giappone e la convinzione che l'ideologia comunista fosse l'unica salvezza per il suo paese.
Per contestualizzare questi fatti sono riportati gli eventi sociali, storici e politici avvenuti in Giappone nello stesso periodo.
Fu dal maggio del 1934 che Ozaki riprese le frequentazioni con Sorge, trasferitosi in Giappone. Altri membri della rete Sorge in Giappone furono:
Branko de Vukelic; Miyagi Yotoku; Max Clausen; il signor Bernhardt; Gunter Stein; Kawai Teikichi; Shinozuka Torao; Mizuno Shigeru; Kodai Yoshinobu.
Quando nel settembre del 1934 Ozaki fu chiamato a Tokyo per far parte dell'Istituto di Ricerca sui Problemi dell'Asia Oriantale (Toa Mondai Chosa Kai), un organismo formato da studiosi, esponenti governativi ed industriali, per Sorge fu il più grande colpo di fortuna.
Questo istituto aveva lo scopo di analizzare i modi migliori per sfruttare la Cina. L'influenza di Ozaki in seno a questo organismo cresceva costantemente, facendo di lui uno degli analisti sulla Cina più apprezzato a livello nazionale.

Capitolo 6:
L'organizzazione della rete informativa

L'organizzazione Sorge, dopo più di un anno di acclimatamento/programmazione, iniziò la sua attività informativa vera e propria solo nel 1936. Questo avvenne in concomitanza con l'avvenuto riconoscimento ufficiale di Ozaki come esperto della Cina. Infatti nel 1936 Ozaki fece parte della delegazione giapponese alla conferenza Yosemite dell'Istituto per i Rapporti nel Pacifico (IPR). Durante la conferenza californiana Ozaki instaurò rapporti di amicizia con due funzionari (che mai seppero fosse una spia) governativi che furono fondamentali per il suo ingresso nel elite politica giapponese: Saionji Kinzaku (nipote del principe Saionji) e Ushiba Tomohiko (futuro segretario del prossimo primo ministro principe Konoye).

Capitolo 7:
Agente segreto e studioso

Il capitolo analizza il ruolo di Ozaki all'interno dell'associazione di studio Showa (Showa Kankyu Kai), fondata nel 1936 per appoggiare il principe Konoye ed opporsi ai militari. Il capitolo spiega anche il ruolo della Showa e il suo finale fallimento totale, che terminò con l'appoggio ai fascisti e la giustificazione dell'invasione dell'Asia.
Ozaki fu l'ideatore della “Nuova Struttura”, che portò alla creazione del partito unico giapponese. Entrambe le idee di Ozaki erano state pensate per opporsi ai militari, ma che le utilizzarono allo scopo di prendere definitivamente il potere. Il primo ministro Konoye, ispirato dalla Showa piena di intellettuali teoricamente antimilitaristi, aveva fatto il gioco dei militari, e tutti questi studiosi, quando si accorsero che i militari stavano ottenendo ciò che loro non volevano ottenessero, non si opposero ai militari.
Dal 1938 al 1939 Ozaki entrò a far parte dell'ufficio del primo ministro Konoye, ma in questo ruolo delicato non trafugò piani e segreti militari, si limitava a fare analisi (spesso azzeccate) sulle conseguenze negative dell'invasione giapponese della Cina. C'era una seconda associazione a cui aveva aderito Ozaki, un gruppo più ristretto di trust di cervelli al servizio del principe primo ministro Konoye: la “società della prima colazione” (asameshi kai).
Questa associazione permetteva ad Ozaki di fornire a Sorge informazioni importanti e di cercare d'influenzare Konoye.
In questo periodo Ozaki si espose più volte per difendere ed aiutare amici in difficoltà per motivi politici, anche accusati di propaganda comunista. Inoltre difese in tribunale il romanziere Ishikawa Tatsuzo (nato nel 1905) inquisito per aver scritto “Ikite Iro Heitai” (“Soldati Vivi”), in cui denunciava gli atti disumani compiuti dai giapponesi a Nanchino.
Ozaki, in veste di consulente della ferrovia della Manciuria meridionale, confermò a Sorge che le truppe giapponesi in Cina non si preparavano ad attaccare l'URSS, permettendo ai sovietici di concentrarsi contro i nazisti.

Capitolo 8:
Sorge al lavoro

Il capitolo ripercorre l'attività spionistica di Sorge presso l'ambasciata tedesca a Tokyo. Grazie alla sua influenza Sorge era ormai il vice dell'ambasciatore, pur non avendo incarichi ufficiali. L'URSS riuscì ad avere informazioni di enorme importanza sulla Germania nazista e sulle attività militari giapponesi al confine con l'Unione Sovietica. In particolare sugli scontri nippo-sovietici dell'estate del 1938, “incidente di Chan-Ku-Feng” e “incidente di Nomon-Han” nel maggio/settembre 1939.
Le informazioni del gruppo Sorge in questi due casi furono di vitale importanza per l'URSS.
Non solo informativo fu il ruolo di Sorge ed Ozaki nel 1941. Tramite Ozaki riuscirono a sponsorizzare il trattato di non aggressione con l'URSS e, durante le riunioni “della società della prima colazione”, quando la Germania aveva già invaso l'Unione Sovietica, sostennero il rispetto del patto di neutralità e appoggiarono l'invasione a sud rispetto che l'avanzamento a nord. Impedire una guerra tra il Giappone e l'URSS, specialmente quando questa era già attaccata dai nazisti, era lo scopo primario dell'organizzazione Sorge. Rimane il dubbio storico di come e quanto queste precise informazioni furono tenute in considerazione dall'URSS, in quanto mancano fonti sovietiche in merito (il libro è del 1965).

Capitolo 8:
Arresto, processo, esecuzione

La polizia giapponese (Tokko) e i servizi segreti (Kempei) non sospettarono mai di Sorge e Ozaki, finché da Berlino arrivò all'ambasciata tedesca Joseph Meisinger, un colonnello della Gestapo inviato per indagare su Sorge. Fu lo stesso Meisinger in maniera ufficiosa ad avvertire i giapponesi che la lealtà nazista di Sorge era stata messa in dubbio. Nell'estate del 1941 la Tokko e la Kempei avevano un solo questo indizio su Sorge.
Fu l'interrogatorio di una giapponese rientrata dagli Usa, e che lì era iscritta al partito comunista americano, a rivelare che Miyagi Yotoku aveva militato nello stesso partito comunista americano. La Tokko mise sotto sorveglianza Miyagi e poi lo arrestò a fine settembre 1941. Dopo essere stato torturato Miyagi confessò, il 15 ottobre fu arrestato Ozaki, il 18 ottobre Sorge.
Sono riportati i particolari dell'inchiesta, dopo gli arresti, e del processo fino alla all'esecuzione capitale.
Molti furono i membri del gruppo Sorge a morire in carcere, torturati o per le cattive condizioni di vita: Vukelic; Kawamure Yoshio; Miyagi; Funakoshi Hisao; Mizuno Shigeru.
Il 7 novembre 1944 Sorge e Ozaki furono impiccati nella prigione di Sugamo, non mancava molto alla fine della guerra...
Capitolo 9:
Un eroe del nostro tempo

Dopo la resa nipponica gli usa erano intenti a demolire la dittatura fascista, inculcando ideali di democrazia. Quindi i fatti riguardanti Ozaki entrarono (fatti sconosciuti ai giapponesi vista la censura bellica) nel dibattito politico. Ozaki, in quanto si era opposto al militarismo fascista, era solo un traditore o fu un eroe?



Nessun commento:

Posta un commento