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mercoledì 25 dicembre 2024
"Mazinga: la qualità del legno", di Franco Valobra - "Il Leviatano, settimanale di commento politico" 22 aprile 1980

lunedì 19 agosto 2024
Distribuzione temporale degli articoli sui cartoni animati giapponesi tra il 1978 ed il 1982 (aggiornato al 9 luglio 2024)

domenica 26 novembre 2023
Anime Cult - Immagini, ricordi e collezioni dal Sol Levante (n° 13)
venerdì 20 ottobre 2023
Come far leggere i bambini
PAGINE: 165
COSTO:
ANNO: 1982
FORMATO: 20 cm X 13 cm
REPERIBILITA': biblioteca
CODICE ISBN:
Da Cuore a Goldrake, esperienze e problemi intorno al libro per ragazzi (1980)
La Televisione - Come si producono come si guardano le trasmissioni tv in Italia e nel nel mondo, le reti pubbliche e private (1980)
Mamma, me lo compri? Come orientarsi tra i prodotti per bambini (1980)
Dacci questo veleno! Fiabe fumetti feuilletons bambine (1980)
Capire la TV (1981)
Il ragazzo e il libro: corso di aggiornamento (1981)
L'alluvione cine-televisiva, una sfida alla famiglia alla scuola alla chiesa (1981)
Età evolutiva e televisione - Livelli di analisi e dimensioni della fruizione (1982)
TV e cinema: Quale educazione? (1982)
Fare i disegni animati - Manuale didattico di cinema d'animazione (1982)
Vita col fumetto (1983)
La camera dei bambini – Cinema, mass media, fumetti, educazione (1983)
Guida al cinema di animazione - Fantasie e tecniche da Walt Disney all'elettronica (1983)
Il consumo dell'audiovisivo (1984)
Il bambino e la televisione, a cinque anni solo con Goldrake (1985)
Il libro nella pancia del video - Il bambino lettore nell'era dell'informatica (1986)
Ombre Rosa - Le bambine tra libri, fumetti e altri media (1987)
Testimone a Coblenza (1987)
sabato 30 luglio 2022
"Mazinga farà i conti con noi", di Silvia Sereni - Bolero 4 maggio 1980
mercoledì 29 dicembre 2021
Cartoni animati giapponesi senza anima: Tre articoli su "Il Mattino" dell'8 (in prima pagina), 11 e 19 aprile 1980
"Radiati dal video gli Ufo Robot", di Gabriele Sciacca - "Il Mattino" 11 aprile 1980
"Bambini inquinati dalla TV", di Luciano Grasso - "Il Mattino" 19 aprile 1980
martedì 27 luglio 2021
"La crociata di Imola" - "Videoflash" Radio Rai Due di domenica 13 aprile 1980
Domenica 13 aprile 1980 alle ore 8 e 45 minuti sulla Radio Rai Due venne mandata in onda una puntata di "Videoflash" che aveva un approfondimento sulla crociata dei 600 genitori di Imola contro i robottoni. L'argomento l'ho trattato più volte, ma è uno dei temi cardine di quel periodo:
lo studio Mesomark/Rai su televisione e bambini;
il risultato del sondaggio Rai su Pinocchio vs Mazinga
Purtroppo ho potuto ascoltare e trascrivere solo 7 minuti e 20 secondi della parte (non saprei quantificarla) dedicata ai cartoni animati giapponesi. Dovrebbe esserci anche una seconda parte con un intervento di Giancarlo Governi (citato come Mister Super Gulp), ma non mi è stato possibile reperirla. Per queste informazioni ringrazio Massimo Nicora, che ho scoperto aver caricato pure l'intero audio su You Tube, ergo la mia trascrizione si è rivelata abbastanza inutile, ma sul web tutto è aleatorio, quindi meglio avere anche quello che venne detto riportato per iscritto.
I conduttori della trasmissione erano Giorgio Guarino e Giuseppe Nava, purtroppo il primo viene nominato prima che parli, quindi lo si può identificare, mentre la voce del secondo si confonde con una terza voce anch'essa non presentata. Ergo i conduttori risulterebbero tre. Gli ospiti, invece sono ben identificabili, Paola De Benedetti (Responsabile per i programmi per i ragazzi della Rete Due), Corrado Biggi (la controparte per la Rete Uno), infine Franco Bucarelli, conduttore della trasmissione "Game" che lanciò il sondaggio "Mazinga vs Pinocchio", che fu altra benzina sul fuoco mediatico contro i cartoni robotici giapponesi:
Una nuova battaglia per gli eroi dello spazio, 600 genitori, alunni ed insegnanti di una scuola media di Imola hanno deciso di fare guerra a questi vari Atlas Ufo Robot. Si battono contro Goldrake e chiedono che vengano eliminati dagli schermi televisivi della Rai. Forse dimenticando che ci stanno anche tanti Goldreìk sulle private.
Per parlare di questo abbiamo chiamato i responsabili della prima e della seconda rete per i programmi per i ragazzi, che sono Paola De Benedetti, per la seconda rete, e Corrado Biggi per la prima, e Franco Bucarelli che conduce "GAME", una trasmissione del pomeriggio sempre della prima rete, che ha lanciato la famosa sfida Mazinga contro Pinocchio.
Dopo Franco ci dirà il risultato, ma entriamo un po' subito in argomento, io darei la parola a Giorgio per dare un po' di dati di ascolto prima di questa trasmissione.
I dati sono terribili, vado a leggere:
i bambini da 3 ai 6 anni, gradimento, per quanto riguarda Goldreìk 88! 88, gente, è eccezionale, una cosa incredibile.
I ragazzi dai 7 ai 14 anni, gradimento 83.
Secondo me il dato più sconcertante è che per gli adulti il gradimento è 74, cioè 74 è il gradimento che può avere un film di grossissimo successo o lo sceneggiato, ma di quelli dei tempi d'oro, per intenderci.
Ecco adesso rispondiamo alle polemiche subito: allora Biggi, sei un fomentatore di violenza?
venerdì 16 luglio 2021
7 articoli su "La Sicilia" dal maggio 1978 al giugno 1981 - Luigina Grasso e i cartoni animati giapponesi
lunedì 12 aprile 2021
"L'invasione dei cartoni animati giapponesi" - "Rai Storia" 11 aprile 2021: approfondimento di 10 minuti...
mercoledì 25 novembre 2020
"Ragazzi di via Solari in difesa di Goldrake", lettera al quotidiano - "La Notte" 2 maggio 1980
In quel tremebondo aprile del 1980 non erano in molti a difendere Goldrake e soci, qualcuno c'era, ma sparute minoranze di persone adulte che non si fecero trascinare dal nuovo sport nazionale: dare addosso ai cartoni animati giapponesi brutti, sporchi e cattivi.
In realtà ci sarebbero stati milioni di paladini degli eroi animati nipponici, cioè i bambini/e e ragazzi/e che li seguivano, ma nessuno li chiamava in causa, tanto erano solo bambini/ragazzi... ma un giorno alcuni ragazzi di via Solari 19 a Milano si ruppero un po' i maroni, che a Milano è il termine più corretto da usare in questa situazione, e decisero di inviare una lettera al quotidiano "La Notte".
Probabilmente la misura fu colma quando videro la trasmissione di Enzo Tortora "L'altra Campana", che in un segmento della puntata si occupò proprio di Goldrake e soci:
"L'altra campana" 18 aprile 1980: i (600) genitori di Imola contro Goldrake
Anche io fui testimone di quel processo televisivo quasi senza difensori, anche se fino a qualche tempo ero erroneamente convinto che la trasmissione fosse "Portobello", ma ricordavo, invece, molto lucidamente mio padre che sentenziò, durante la trasmissione di Tortora, che non avrei più visto Goldrake, mentre mia madre che mi tranquillizzò subito dicendomi che lo avrei potuto continuare a guardare senza problemi. Talvolta gli adulti in televisione non si rendono proprio conto che sono visti anche dai bambini, penso che quella fu la prima volta che subii del terrorismo psicologico via etere... basti pensare che a distanza di decenni mi ricordavo ancora il fatto, e vi assicuro che di cose non belle nella mia infanzia ne ho vissute un certo numero, quindi i ricordi negativi non sarebbero mancati :]
Le poche righe della lettera dei miei coetanei sono così disarmanti che nessun adulto nemico di Goldrake e soci avrebbe avuto il coraggio di eccepire, la chiosa finale è da premio Pulitzer:
"Indipendentemente da Goldrake un bravo bambino rimane sempre un bravo bambino"
Spero che gli estensori della missiva possano finire su questo sperduto blog, nel caso si fossero dimenticati di quel piccolo episodio della loro vita dell'aprile/maggio 1980, e mi pare giusto citarli pure tutti!
Marco Bruns; Alex Lanner; Paolo Pennisi; Emanuela Pennisi; Pietro De Castiglioni; Raffaella Comparetti; Matteo Bacchetti; Giovanni Parigi; Michele Monesi; Anna Comparetti; Enrico Parigi.
sabato 6 giugno 2020
“Contro Mazinga e company Pinocchio super robot di latta”, di Luciano Gianfranceschi - “Club piccoli artisti: il giornalino, periodico culturale mensile” luglio 1980
Come ho già rivelato più volte, nella mia ricerca (infinita) di articoli sui cartoni animati giapponesi, mi capita di fare acquisti al buio, quando le testate non sono disponibili in emeroteca, talvolta ci azzecco, talvolta mi ritrovo solo con un sacco di carta anni 70 e 80 ^_^
Quando ho scoperto l'esistenza della rivista per bambini/ragazzi "Club dei piccoli artisti: il giornalino, periodico culturale mensile", vista la sua assenza nelle biblioteche da me raggiungibili, mi sono messo alla ricerca on line, dopo molto tempo ne ho recuperati numerosi numeri consecutivi, e sono stato premiato da questo articolo ^_^
Sulla testata nello specifico c'è da dire che è molto bella, ma penso di fare un post apposito, perché merita un approfondimento.
Di articoli sugli anime ne ho trovati solo due, più qualche citazione sparsa qua e là, ma ho notato il cambio di rotta redazionale. Inizialmente i cartoni animati giapponesi sono praticamente ignorati, poi visti non negativamente, infine, con l'accentuarsi delle polemiche nella primavera del 1980, la redazione si schiera contro gli eroi animati nipponici, specialmente quando ci sarà da scegliere se stare dalla parte di Mazinga o Pinocchio:
"Pinocchio contro Mazinga Z" - Articoli dal 23 febbraio al 26 aprile 1980 sul sondaggio della trasmissione "Game" su Rai 1
In quel periodo la confusione imperava, molti titoli sull'argomento mettevano Mazinga nel titolo, ma poi inserivano Goldrake come immagine/disegno... si vede che era troppo difficile capire per gli adulti di allora che erano due personaggi differenti :]
Chi erano gli alleati di Pinocchio, schierati versus Mazinga/Goldrake e company?
Ma certo, sempre loro!
I 600 genitori di Imola! ^_^
"Eran 600, eran genitori inermi, e contro Mazinga"...
Inermi fino ad un certo punto, volendo avrebbero potuto decidere di spegnere la televisione, sia per i figli che per loro stessi, come buon esempio di lotta alla violenza.
Impagabile il disegno del nostro Goldrake messo ko o scivolato a terra con tanto di onomatopee del tonfo:
SDREENG!
SCRAASSHHH!
L'articolo è pure in parte condivisibile, ma poi entra in scena la fake news della fake news:
l'uso del computer!!! ^_^
Ma questa volta c'è una nuova rivelazione (la cui fonte resta misteriosa), non erano solo i giapponesi a creare cartoni animati a basso costo grazie al computer (computer che sarebbero costati miliardi di dollari solo per essere progettati, e che non sarebbero mai potuti essere costruiti perché mancava la tecnologia hardware e software), ma lo facevano anche i coreani!
I coreani!
Immagino quelli del sud :]
In realtà i coreani producevano gli anime nel medesimo modo dei giapponesi, disegnandoli a mano, solo con un costo minore, rispetto a quello già basso dei giapponesi.
Ma per noi italiani dal 1978 in poi, i cartoni animati giapponesi erano e resteranno fatti al computer... e poi oggi ci si sorprende dei no-vax, dei no-euro e di chi citofona a casa di gente sconosciuta accusandola in diretta tv di spacciare droga...
domenica 12 aprile 2020
"Numero monografico sul tema Bambino-video: un difficile rapporto" - "Vita dell'Infanzia" n° 11/12 agosto/settembre 1980 - parte 1 di 4
Dopo lo tsunami mediatico della primavera 1980 contro i cartoni animati giapponesi, durante cui ne furono scritte veramente di tutti i colori (per comprendere appieno questo mio giudizio consiglio di passare in rassegna gli articoli dell'indice dell'Emeroteca Anime), ci fu chi, invece, cercò di effettuare una analisi più approfondita della situazione.
Va dato merito, pur con 40 anni di ritardo, alla redazione della rivista "Vita dell'infanzia" dell'impegno che profusero nello speciale pubblicato nell'agosto 1980, che non solo trattava dell'animazione seriale giapponese, ma in generale degli effetti della televisione su noi bambini.
Al tema "bambino e video" furono dedicati ben 17 articoli, di questi "solo" nove erano incentrati a vario livello di analisi sui cartoni animati giapponesi, i restanti si occupavano dei risvolti educativi/diseducativi della televisione.
Ammesso sia importante, e chiaramente non lo è, non ho trovato sempre corrette le critiche agli anime, ma ciò non toglie nulla al valore dell'approfondimento messo in campo dalla rivista, se anche gli altri giornalisti/esperti avessero dedicato il medesimo impegno negli scritti su questo tema, forse la mia "Emeroteca Anime" non sarebbe spesso (non sempre) la galleria degli orrori (o fake news) che è diventata ^_^
La terminologia degli scritti, considerando il target della pubblicazione, è abbastanza tecnica, ma comunque quasi sempre accessibile. I giudizi negativi su anime e televisione non sono quasi mai apocalittici, benché si intuisca che alcuni degli autori proprio non la digeriva la televisione, men che meno digerivano i cartoni animati giapponesi. Le valutazioni positive sulla televisione e gli anime vanno considerate più altro sul versante del non essersi allineati ai giudizi negativi della maggioranza della carta stampata del periodo. La gran parte degli autori degli articoli non considerava l'animazione seriale nipponica trasmessa dalla televisione italiana come il male assoluto, muovevano delle critiche, ma consideravano anche alcuni lati positivi, sempre tenendo conto che si trattava di adulti che valutavano dei programmi con un linguaggio audio/visivo mai vista prima in Italia, quindi anche loro erano "ignoranti" sugli anime.
La copertina del numero l'ho trovata molto bella:
un bambino ed una bambina che guardano Actarus a colori mentre si trasforma in Goldrake/Duke Fleed, la sala è buia, illuminata solo dal tubo catodico.
Ok, io lo guardavo in bianco e nero, la sala non era al buio (a casa mia, tranne per il film serale, la luce era accesa), guardavo Goldrake con mia nonna e/o mia mamma, ma l'atmosfera fu ben colta.
Devo dire che non è stato facile scoprire l'esistenza di questa pubblicazione monografica, di cui sono venuto a conoscenza grazie a varie ricerche in emeroteca, e neppure riuscire a trovarla nel suo totale.
Spero che la sua lettura completa possa tornare utile sia a chi cerca di studiare quel periodo televisivo, visto il valore analitico di queste pagine, ma possa restare interessante anche a chi, come me, cerca solo di comprendere quanto fu importante l'avvento dei cartoni animati giapponesi.
Dato che sovente viene citato lo studio del Servizio Opinioni della Rai pubblicato sempre nell'aprile 1980, ne inserisco i due link:
"I bambini e la televisione: La fruizione televisiva infantile nella programmazione multirete" - Servizio Opinioni Rai (aprile 1980) - parte 1
"I bambini e la televisione: La fruizione televisiva infantile nella programmazione multirete" - Servizio Opinioni Rai (aprile 1980) - parte 2 (fine)
Chi ne avrà voglia potrà anche andarsi a leggere gli articoli giornalistici citati negli scritti, dato che in gran parte li si trova nell'indice dell'Emeroteca Anime.
Lo speciale di "Vita dell'infanzia" consta di be 61 pagine, quindi ho ritenuto il caso dividere il post in quattro parti, perché, in pratica, è un piccolo saggio, in questa prima parte ci sono i seguenti articoli:
"La televisione, né colpevole né innocente", di Marziola Pignatari (pag. 2);
"La droga televisiva: effetti collaterali della TV", di Giustino Broccolini (pag. 5);
"Televisione e processi culturali: un nuovo modo di impostare il problema", di Evelina Tarroni (pag. 10).
Il primo scritto (Marziola Pignatari) ha lo scopo, dopo aver reso conto delle polemiche contro i cartoni aniamti giapponesi dei "600 genitori di Imola", di introdurre la tematica e spiegare il senso del numero monografico.
Il secondo di Giustitno Broccolini inizia a puntare un po' il dito contro la "droga televisiva", sebbene il titolo non sia propriamente neutro, le conclusioni non sono negativissime per Goldrake e soci.
Il problema è che, sovente, questi esperti prendevano in considerazione un solo genere, quello fantascientifico, senza fare una analisi generale su tutta l'animazione giapponese. Inoltre, non seguendo realmente neppure una serie completa di quelle che citavano, proprio in qualità del fatto che erano "adulti", sfuggivano loro molti dettagli, che, invece, i saggisti dagli anni 90 in poi hanno notato ed analizzato.
Evelina Tarroni, dopo una lunga ed un po' criptica (per me) introduzione sulla "macchina culturale" televisiva e non, si concentra maggiormente sul cartone animato in generale e sugli eroi animati nipponici. L'autrice analizza come tre bambini (Francesca 3 anni; Marco 6 anni; Giulio 8 anni) vedevano gli eroi animati televisivi giapponesi.
I link della quatro parti in cui ho suddiviso lo speciale:
parte 1
parte 2
parte 3
parte 4
Buona lettura.
venerdì 21 febbraio 2020
Storia critica della televisione italiana - volumi 1954/1979 e 1980/1999
TITOLO: Storia critica della televisione italiana - 3 volumi (dal 1954 al 2018)
AUTORE: Aldo Grasso
CASA EDITRICE: Il Saggiatore
PAGINE: 1418 (i 3 volumi assieme)
COSTO: 55€ (i 3 volumi assieme)
ANNO: 2019
FORMATO: 22 cm X 15 cm
REPERIBILITA': ancora presente a Milano
CODICE ISBN: 9788862885676