Ieri sera il mio suggeritore ufficiale non retribuito Massimo Nicora (che ringrazio) mi avvisa che sul canale "Rai Storia" verrà trasmesso lo speciale "L'invasione dei cartoni animati giapponesi".
Dovendo lavorare non mi era possibile vederlo, ma il rammarico era annullato dal poterlo rivedere su "Rai Play".
Già mi immaginavo trasmissioni inedite sui cartoni animati giapponesi che la Rai aveva nei suoi sterminati magazzini, negli anni ho trovato traccia nelle riviste di almeno quattro o cinque speciali sugli anime del periodo, ma che non sono disponibili da nessuna parte.
Speravo in una qualche fonte audiovisiva inestimabile, un conto sono gli articoli, sempre interessanti, ma ascoltare e vedere le reazioni in presa diretta degli anni dal 1978 ai primi anni 80 sarebbe ben altra cosa.
Lo stesso Nicora (ed altri amici a cui avevo girato la notizia) mi avvisa subito che, in realtà, la trasmissione durerà solo 10 minuti... e al suo interno ci sono solo stralci di trasmissioni già conosciute, come lo speciale di "Tam Tam" del 1979:
Dieci minuti per i "cartoni animati giapponesi" che furono LA rivoluzione dei programmi per bambini, un cambiamento che perdura ancora oggi e che ha ispirato fiumi, letteralmente, di pagine scritte... e negli ultimi 20 anni tera (peta, exa, zetta, yotta?) byte di pagine web, tra forum, siti e blog oltra a decine di saggi.
E mamma Rai vi dedica 10 minuti su "Rai Storia" T_T
Ma leggiamo il sunto della trasmissione:
"Il debutto del primo cartone animato giapponese trasmesso in Rai, Atlas Ufo Robot (4 aprile 1978) ha portato a inchieste (Tam Tam) e dibattiti (Mazinga o Pinocchio) su quei personaggi e il loro pedagogico"
Leggere, proprio da parte della Rai che li trasmise, che Goldrake fu il "primo cartone animato giapponese trasmesso in Rai", mi ha fatto accapponare la pelle...
Volendo tralasciare per un momento "Vicky il vichingo" e i "Barbapapà", che non erano identificabili come nipponici, prima di "Atlas Ufo Robot" venne trasmesso Heidi!
Alla Rai pare non lo sappiano...
Chiaramente la Rai possiede la storia d'Italia in video, e qualunque appassionato di qualunque cosa (pensiamo alla musica) potrebbe a diritto lagnarsi che la televisione di Stato non rende disponibili vecchi documenti del tema a lui caro. Certo, la Rai ha un canale sportivo dove trasmette materiale dei decenni passati, ma si vede che tutto il resto conta poco.
Mi sono quindi chiesto cosa mai "Rai Storia" aveva trasmesso dopo questi micragnosi 10 minuti per non poter dare maggiore spazio ai cartoni animati giapponesi:
un documentario sulla base russa di Baikonur...
Ho dato un'occhiata al documentario, è anche bello, ma non c'è voce di commento, solo immagini e suoni con alcuni dialoghi sottotitolati. Interessante di certo, ma non di più un approfondimento sugli anime, visto che all'inizio di aprile c'è stato anche l'anniversario della prima trasmissione sulla Rai di Goldrake e Capitan Harlock.
Noto che la serata era a tema spazio, basta scorrere i quattro programmi presenti, ciò non toglie che 10 minuti di speciale sui cartoni animati giapponesi gridano vendetta.
Faccio presente che io pagavo il canone Rai anche prima che venisse messo nella bolletta elettrica e che in famiglia si è sempre pagato (nostro dovere), quindi ogni tanto qualcosina che mi interessi vorrei pure vederlo... per una volta lo potevano fare, ma si sono limitati ad un accenno di pochi minuti.
Vabbè... ma almeno mi sarei visto quei 10 minuti su "Rai Play"!
No, su "Rai Play" "L'invasione dei cartoni animati giapponesi" non è disponibile...
Grazie ancora matrigna Rai ^_^
Già che sono sul tema "Rai Play" faccio presente che il loro stupendo motore di ricerca non presenta nulla alla voce "Goldrake", ma, se non è stata rimossa, ci sarebbe uno spezzone (di nuovo un micragnoso spezzone di due minuti) de "L'altra campana" in cui venne fatto il processo a Goldrake:
Per potersi vedere qualche programma che rievoca il successo di quei primi anime bisogna andare sulla pagina FB della televisione della Svizzera Italiana:
L'unica speranza dei fan di animazione giapponese è che alla Rai, prima o poi, arrivi in ruoli di comando qualcuno che condivida le nostre passioni, altrimenti tutti quegli inestimabili documenti resteranno a marcire nei loro magazzini.
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