Settimo ed ultimo post consecutivo inerente gli "Annuari Rizzoli", i precedenti:
Nella mia quasi infinita ricerca di fonti sull'animazione giapponese in Italia mi sono imbattuto in questo "Annuario Rizzoli", che presentava tutti i fatti accaduti nel mondo, attenzionando maggiormente la nostra penisola, da autunno ad autunno dell'anno successivo. Ergo, in questo caso per l'Annuario 1983, i fatti avvenuti dal 1° dicembre 1981 al 30 novembre 1982.
Non ho inserito la pagina con tutti i nomi dei collaboratori, non erano sperduti blogger o titolari di pagine FB, come succederebbe probabilmente oggi, ma giornalisti ed esperti di una certa importanza.
L'avvertenza della redazione spiega molto meglio di me quale fosse il periodo temporale preso in esame e quali gli argomenti trattati.
Ovviamente, essendo questo un blog che tratta specifici argomenti, non avrebbe molto senso postare tutte le pagine di cronaca che mi hanno colpito e ricordato fatti ormai obliati, quindi mi limiterò alle tematiche usualmente postate.
Farò un'eccezione, però, per quella che era la prima rubrica dell'Annuario, "Avvenimenti di un anno", che pur sapendo essere pagine off topic rispetto al blog, sono troppo preziose per non essere postate. In una nazione dove ti senti dire che oggigiorno siamo pieni di crimini e criminali ed il mondo è più insicuro, rileggere cosa capitava nell'arco di 12 mesi nel mondo e soprattutto in Italia, fa un po' accapponare la pelle...
Un vero peccato che le pagine di "Avvenimenti di un anno" resteranno così poco viste su questo blog...
Sono riuscito a postare tutti gli "Annuari Rizzoli" in mio possesso di fila, ciò ha reso noioso un po' più del solito il blog, ma secondo me è essenziale. visto il loro valore documentale, che restino sulla piattaforma in sequenza.
Se nell'ultimo volume non era presente neppure una minima citazione riguardante i cartoni animati giapponesi, in questo vi è un singolo accenno a pagina 366 nella sezione sui "Giochi", dove si annota che i giocattoli derivati dall'animazione giapponese hanno concluso il loro periodo d'oro:
"In ritirata i soldatini dei cartoni animati di fantascienza giapponesi".
L'anomalo termine "soldatini" era già stato usato nel volume del 1981 (con i fatti del 1980), anche perché l'autore dei pezzi sui "Giochi" è sempre Gianpaolo Dossena, che si occupò di giocattoli ed anime anche in articoli sulla carta stampata.
In realtà ci sarebbe da contestare parecchio l'affermazione del giornalista, sia perché i giocattoli fantascientifici ispirati ai soldatini d'animazione giapponesi erano ancora sul mercato con nuovi eroi, sia perché non esisteva solo la fantascienza animata giapponese... il 1982 è l'anno di "Lady Oscar", che di merchandising e di giocattoli ne vendette parecchio, ma la nostra eroina in uniforme non è mai citata nell'Annuario Rizzoli. Immagino che per la redazione i cartoni animati giapponesi fossero ormai un flusso indistinto, anche se sarebbe bastato dialogare con un bambino/ragazzino o una bambina/ragazzina per capire che non era così.
Scompaiono di nuovo, rispetto al volume precedente, i "Fumetti", ma ricompare la "Pubblicità", che ho inserito perché viene trattata la televisione sia pubblica che privata.
"Cinema", "Giochi" e "Televisione" (e Radio) sono ancora presenti, sono le tematiche che meglio si possono confrontare tra di loro in questo arco temporale che ho presentato, essendo le uniche sempre inserite dalla redazione.
Venne di nuovo messa la tematica "Collezionismo, ma ancora di arte, non più di basso collezionismo, quindi ho inserito solo la prima pagina.
Come sempre metto le scan dei fatti inerenti il Giappone, che riguardano politica interna, estera ed economia, anche perché il Giappone (nano politico e gigante economico) portava avanti la sua politica estera tramite l'economia.
I giornalisti italiani si accorgono che negli Usa sta succedendo qualcosa, che poi avverrà anche da noi:
in televisione viene mandato in onda tanto Cinema, ma a farlo sono le stesse case di produzioni cinematografiche, il tutto grazie a videocassette e canali tematici a pagamento.
Si accenna allo sviluppo dei multisala in Italia, che in realtà arriverà fra più di un quindicennio...
Quindi, dopo averci sfracellato i maroni per anni con la crisi del cinema a causa della televisione (e non avevano mica torto), pare che il tubo catodico potesse essere anche un'opportunità economica...
Dopo due film della saga di "Guerre Stellari", ci si accorge del nuovo legame computer/cinema, con effetti speciali che permettono quello che mai era stato possibile mostrare prima sul grande schermo.
Il 1982 è l'anno di "ET", e la redazione vi si concentra parecchio.
Quando una persona adulta analizza una nuova tecnologia applicata ad un qualcosa già esistente, in questo caso il cinema, è più facile che lo giudichi negativamente o con toni negativi piuttosto che favorevolmente.
Chissà cosa avrà scritto Roberto Silvestri in merito ai film prodotti in questi ultimi anni solo con la presenza di attori che recitano davanti ad un telo, con tutto il resto fatto dal computer, compresi gli abiti che indossano in quella scena...
Viene citato il gioco in scatola strategico "Diplomacy", che tante ore di lieto ed agguerrito gioco ci concesse dal 1982 e che ho già recensito:
Il "videogioco NP", cioè "Non Programmabile", terminologia mai letta prima, "Logic Five" me lo comprarono ai tempi:
Forse arrivò in Italia nel 1982?
Dovrei controllare nei cataloghi di giocattoli...
E' questa la pagina che decreta la fine del successo dei giocattoli ispirati all'animazione seriale giapponese, di cui ho già trattato in apertura di post.
Fare considerazioni sulla televisione senza valutare la pubblicità, specialmente per quanto riguarda la tv privata locale o ex locale, non ha molto senso, quindi questi articoli e tabelle sono un tassello essenziale per capire come la televisione si sviluppò in quegli anni.
La prima parte dell'approfondimento è dedicato proprio al mercato pubblicitario televisivo.
Stranamente la Rai azzeccò la mossa di acquistare TMC per impedire ai privati (cioè a quello che sarebbe rimasto di lì a poco l'unico privato...) di avere il satellite.
Continua la narrazione sullo sceneggiato "Marco Polo", che solo chi lo visse può capire quanto colossale fosse stato. Ovviamente oggi non lo pare per nulla >_<
Sono presenti varie tabelle con gli ascolti generali e dei singoli canali, compresi i network privati in fase di fagocitamento berlusconiano.
E' presente un approfondimento solo sulla tv privata non più locale, ma ormai nazionale.
Alla fine sono passati alcuni decenni ma resta il nodo del riarmo militare, oggi più che allora, visto che oggi la Corea del Nord è ben più pericolosa. Mentre in quel periodo erano gli Usa a chiedere al Giappone di aumentare la percentuale di PIL dedicato alla difesa, oggi direi che è lo stesso Giappone a farlo autonomamente, con sempre meno resistenze interne.
In tutti questi post le pagine degli "Avvenimenti di un anno" sono maggiori degli altri contenuti, ma non ci si può dimenticare che le cose brutte succedevano anche negli anni 70 ed 80, altrimenti si subisce il lavaggio del cervello salvimeloniano...
Non posti per favore, anche quello del 1984? ;)
RispondiEliminaPurtroppo non è in mio possesso
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