Se questo scritto di pura analisi del fenomeno manga ed anime, che ha utilizzato come fonte informazioni provenienti direttamente dal Giappone, fosse stato pubblicato, non dico dal Corriere della Sera, da Repubblica o La Stampa, che non avrebbero mai sperperato tante righe per informare i propri lettori, ma almeno da Panorama, Il Corriere della Sera Illustrato o da una rivista del settore dei comics italici, magari ci saremmo evitati di leggere tanti decenni di idiozie basate sul nulla...
Purtroppo Alfredo Castelli e Gianni Bono trovarono spazio per le loro dieci pagine di analisi e spiegazioni su manga ed anime solo su una rivista di settore, quindi ho potuto accumulare centinaia di articoli con cose scritte a caso ^_^
Il fatto importante è, però, che comunque qualcuno spiegò per filo e per segno come funzionasse fino alla fine del 1983 il mercato editoriale dei fumetti giapponesi ed anche le produzioni dei famigerati cartoni animati giapponesi, mi rifiuto di credere che l'articolo non sia stato letto da nessun giornalista, opinionista o sedicente esperto. Ne consegue che dopo questo scritto di approfondimento il mondo del giornalismo italico aveva una fonte da cui attingere per essere più preciso, ma si vede che era troppa fatica leggere quelle dieci pagine ^_^
Qualche errorino lo si può trovare, come Heidi trasmessa in Italia nel 1976, ma nel 1983 era anche arduo trovare fonti interne che confermassero o meno tali date:
L'articolo, pur concentrandosi quasi del tutto sui manga, smentisce categoricamente che i cartoni animati giapponesi fossero fatti al computer, Castelli e Bono non furono i primi in questo, ma non servì a nulla...
Direi che quando venne pubblicata questa stupenda doppia pagina con l'Uomo Tigre Secondo l'anime non era ancora stato trasmesso in Italia:
Da notare che lo speciale di "If" su orfani e robot è datato dicembre 1983, quindi questo articolo venne pubblicato due mesi prima:
Nel 1985 Bono e Castelli pubblicarono anche il catalogo Kodansha per gli editori italiani:
Infine nel 1986 scrissero il contributo "L'ascesa della nippon animation" nel saggio "Il libro nella pancia del video - Il bambino lettore nell'era dell'informatica".
Gli autori iniziano l'articolo con la storia del manga, partendo dal settimo secolo dopo Cristo, per arrivare al 1983.
Non aggiungo altro perché sarebbe senza senso chiosare su quello che riportano Bono e Castelli, semplicemente fecero informazione vera, con la "i" maiuscola ^_^
Avviso che ho cancellato l'ultima immagine in basso a destra della pagina sopra, dato che illustrava lo scritto di fianco.
Meglio evitare fraintendimenti...
Non c'è niente da fare, Castelli è Castelli. Mi pare che proprio "Eureka" nel 1980 o giù di lì fu la prima rivista a pubblicare i Manga tra cui Golgo 13, se non ricordo male. Castelli e Bono non erano però ancora subentrati alla direzione.
RispondiEliminaDa qualche parte devo avere quel numero.
RispondiEliminaSarebbe stato bello vedere ospitato Castelli su una testata con maggiore tiratura.