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mercoledì 24 gennaio 2024

I primi eroi




TITOLO: I primi eroi
AUTORE: René Clair
CASA EDITRICE: Garzanti
PAGINE: 478
COSTO: medio alto
ANNO: 1962
FORMATO: 28 cm X 21 cm
REPERIBILITA': on line
CODICE ISBN: 



Nell'etichetta dell'argomento sulla "pre-saggistica" avevo scritto "Pre-saggistica sugli anime dal 1978 ai primi anni 90", ma poi ho inserito un saggio del 1960 e prima o poi avrei inserito anche questo saggio sul fumetto del 1962.
Alla fine il senso di questa mia ricerca è valutare come erano trattati i cartoni animati giapponesi (e anche i manga) nella saggistica, i cui autori, rispetto alla carta stampata, avrebbero avuto un maggior tempo per analizzare la tematica. 
Una cosa è dover pubblicare un articolo ogni giorno oppure ogni settimana, con la fretta annessa, diverso è riportare delle informazioni su un libro, che magari verrà pubblicato dopo alcuni mesi, quindi con più possibilità di non riportare le medesime castroneria che si leggevano su quotidiani, settimanali e mensili...
Come si potrà leggere ai link qui sotto della pre-saggistica che fino ad oggi inserito sul blog, non sempre questo teorico maggior tempo per analizzare il nuovo fenomeno dei "cartoni animati giapponesi venne ben sfruttato.
I titoli postati fino ad oggi sono ben 38, compreso questo, spero che possano tornare utili per qualche bibliografia di qualche saggio serio, magari con uno straccio di citazione  ^_^   




A dire il vero mi sono deciso a postare le parti inerenti il mondo nipponico a fumetti de "I primi eroi" della Garzanti, pubblicato addirittura nel 1962 (la mia edizione è del 1965), come tardiva connessione al mio post in cui mostravo quello che ho battezzato "il primo manga completo" pubblicato in Italia:

Di norma il primo manga pubblicato in Italia viene considerato quello del "Grande Mazinga" targato "Fabbri Editore" del 1979, in quanto era inserito in una rivista, quello che ho scovato per caso è anch'esso un manga presentato su una rivista ed è, come quelle della Fabbri un manga completo, seppur con una storia autoconclusiva e disegnato da un mangaka di cui non esiste una biografia.
In un recente commento al link sopra mi viene fatto notare che, invece, i primi manga arrivati in Italia sono quelli mostrati in questo saggio sul fumetto della Garzanti. In effetti sono mostrati, ma, rispetto a "Storia di una donna astuta e crudele" di Yajima Kenji, i manga de "I primi eroi" sono:
nel primo caso, delle strisce umoristiche di Kitazawa Rakuten (Tonda Haneko e Doncia) pubblicate a cavallo del 1930;
nel secondo caso presentano un manga parziale di Shifumi Yamané della scimmietta "Son Goku" del 1930, che poi noi imparammo a conoscere con le varie versioni animate nipponiche arrivate in Italia.

Kitazawa Rakuten è citato anche nella famosa "Enciclopedia Mondiale del Fumetto" della "Ediroriale Corno".
Queste sono opere ante post seconda guerra mondiale, quindi pre Osamu Tezuka, ergo prima che il manga diventasse ciò che noi oggi (ma anche nel 1978 e 1979) conosciamo come manga, quindi sia quello del "Grande Mazinga" della Fabbri pubblicato nel 1979 che circa un anno prima quello dello sconosciuto mangaka Yajima Kenji pubblicato (probabilmente senza averne i diritti editoriali) nella rivista di arti marziali "Banzai".
Mi chiedo:
ma se il manga del "Grande Mazinga" pubblicato dalla Fabbri nel 1979 è sempre stato considerato il primo manga pubblicato in Italia, perché quello di Yajima Kenji arrivato da noi nel 1978, non dovrebbe scalzare il primato del Guretto?




Come si può notare vennero apposti, penso dall'autore originale, i numeri per indicare il senso di lettura della striscia umoristica, direi un fattore non presente nei manga post secondo guerra mondiale.
Si noterà che l'ambientazione di queste sette tavole è chiaramente quella di un Giappone molto lontano da quello che conosciamo noi, ma non si tratta di un manga storico, ma erano strisce umoristiche dell'allora attualità, anni 20 e 30 del 1900.

Per quanto riguarda il manga su "Son Goku" si potrà notare, leggendo il numero di pagina in basso ed il numerino presente su ogni vignetta, come la Garzanti mostrò per prima l'ultima tavola e per ultima la prima tavola   ^_^
E' comunque presente un avviso di questa loro scelta a pagina 183, che mostro ancora più sotto.






Qui sotto il secondo manga parziale pubblicato nel saggio della Garzanti.
Ho inserito la pagina 187 per prima, quando in realtà arriva dopo la pagina 184 con la vignetta numero 35, che reca il, per noi, conosciuto "tsuzuku", cioè "continua", tanto per ribadire che, rispetto al manga di Yajima Kenji, questo di Shifumi Yamané non era completo.


Direi che i tre ideogrammi che ho evidenziato in azzurro siano stati la prima pubblicazione in Italia del "continua" nipponico.


Precedentemente al manga parziale di "Son Goku" viene inserita la prima spiegazione in Italia sulla storia cinese de "Il viaggio in Occidente".

Nella pagina qui sopra in basso a destra la spiegazione di come consultare il manga di Son Goku.




Un brevissimo accenno viene fatto anche sugli Emakimono, a cui devo dare seguito con le successive parti del libro del 1959...


 


2 commenti:

  1. Penso che ormai chi voglia farsi un'idea sensata del rapporto fra manga/anime e il nostro paese non possa esentarsi dalla lettura del tuo blog.
    Questo libro mi ha un po' sorpreso, mi piacerebbe averlo. Forse un giorno, in qualche mercatino...
    Magari è soltanto una mia fisima, ma il disegno del racconto di son goku mi ricorda un po' il Terenghi di Pedrito el drito... vuoi vedere che Terenghi era un mangaka senza saperlo? :D

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    Risposte
    1. Grazie dell'apprezzamento e grazie di aver letto un post tanto sgrammaticato... ieri ero assai stanco, ho cercato di rimediare poco fa ad alcune parti che erano sc ritte più da cani rispetto al solito... ieri non ho riletto con efficacia...
      On line costa non poco, io l'ho trovato ad un prezzo ragionevole, ma ho atteso parecchio prima di cogliere l'occasione.
      Oppure i mercatini, ma non l'ho mai visto.

      Terenghi di Pedrito el drito non lo ricordavo ^_^

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