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giovedì 18 gennaio 2024

Anime Cult - Immagini, ricordi e collezioni dal Sol Levante (n° 15)


Ormai la lettura dell'editoriale del Ceo è per me un piacere nel piacere della lettura della rivista, perché riesce a sorprendersi per argomenti che dovrebbero essere acquisiti, eleggendo a primato mondiale, anzi galattico, della sua testata tematiche trattate da decenni  ^_^
La prima metà del suo editoriale è incentrata sui palinsesti di serie animate nipponiche sulle tv locali, dove butta lì un certo numero di considerazioni che mi hanno spiazzato, o magari ho capito male il senso del suo discorso.
A quanto pare l'idea di dedicare spazio ai cartoni animati giapponesi trasmessi dalle tv locali private è stata del Ceo, cosa che lui considerava addirittura una "mission impossible"!
Peccato che su questo blog ne tratto da poco più di un decennio in maniera il più organica possibile, senza contare che il tema fu trattato per primissimi da Alfredo Castelli e Gianni Bono nello speciale di "if" "Orfani e Robot 1963/1983" del dicembre 1983. Seguirono rubriche come quella di "Scripta Manent" sulla rivista Yamato e successive versioni editoriali, poi è entrata in scena la saggistica con Marco Pellitteri e Massimo Nicora, senza contare vari appassionati che sul web hanno fatto nel tempo la loro buona parte.
Riguardo alla scritto si può leggere, sempre da parte del Ceo:
"L'articolo non è esaustivo e non ha la pretesa di esserlo, ma semplicemente vuole parlare, PER LA PRIMA VOLTA IN MANIERA STRUTTURATA, di un fenomeno tipicamente italiano di cui tutt'oggi nessuno ha una visione davvero panoramica a 360 gradi."

Ma come "PER LA PRIMA VOLTA IN MANIERA STRUTTURATA"?!  
Sul blog ho inserito:

Non so... se non è "strutturata" una esposizione del genere di un numero così altro di palinsesti, in alcuni casi pure di più settimane consecutive di una medesima zona, mi chiedo chi altri l'abbia "strutturata" di più.
Nell'ultima parte dedicata a questo argomento il Ceo spiega il perché sia difficile dare una panoramica "strutturata", in primis perché ci sono "pochissime fonti"... 
No, le fonti ci sono, ho tonnellate di riviste, basta comprarsele oppure armarsi di santa pazienza e passione e recarsi nelle emeroteche italiche a consultarle.
C'è poi il passo finale che forse non ho compreso:
"I settimanali televisivi del tempo ("TV Sorrisi e Canzoni in testa, ma anche le guide come "Tele Sette" e "Guida TV")  riportavano la programmazione SOLO dei circuiti principali, perché sarebbe stato impossibile dare informazioni sulle reti regionali di tutta Italia".

Non è così... tralasciando che vengono dimenticate altre testate televisive, ognuna di queste aveva il suo bel inserto con i programmi delle tv locali private, alcuni erano fatti meglio, altri più essenziali, ma questi inserti li avevano tutte le riviste. Quindi non corrisponde al vero che le riviste avessero SOLO i programmi dei circuiti principali, anche perché dal 1977 al 1980 non esistono vere e proprio syndacation televisive, quindi venivano pubblicati i palinsesti di tutte le emittenti, anche le più scrause... 
La vera ed unica impossibilità a tracciare la trasmissione dei cartoni animati giapponesi sulle tv locali sta nel fatto che dal 1977 fino almeno al 1980 le tv locali non si premuravano di segnalare il titolo della serie animata trasmessa, quindi leggevi solo un "disegni animati" o cartoni animati". 
Affermo che la colpa fu delle tv locali e non delle redazioni delle riviste, perché nelle stesse riviste le varie redazione si lamentavano degli errori di comunicazione e delle mancanze da parte delle reti televisive.



Interrompo il tono un po' polemico, forse perché è un tema che mi interessa, per tornare al numero di gennaio nel suo insieme, che ospita il solito nutrito ed interessante gruppo di interviste a personaggi italici (anche stavolta niente autori nipponici):
Rosalinda Galli (doppiatrice di Vichy il vichingo e Lamù!);
Marco Albiero (disegnatore);
Francesco Nicodemo (traduttore ed adattatore);
Cip Bacellini (Merak Film e Denab);
Bruno Tibaldi (autore di sigle).

C'è poi lo speciale sul Gundam, con il meritorio tentativo di prendere l'argomento da nuove angolazioni, cosa sempre più ardua.





Il numero 15 è aperto dall'articolo di MikiMoz Capuano sugli anime trasmessi dalle tv locali, a cui il Ceo faceva ampiamente riferimento nel suo editoriale. Preciso che le critiche mosse all'editoriale non vanno considerate estese anche all'articolo, riguardano il "come" è stato commentato dal Ceo.
Intanto ringrazio Mikimoz Capuano per avermi citato riguardo alla mia ricerca sulla prima trasmissione del Danguard (che procede), a cui, per esempio, ho affiancato anche quella su "Kimba il leone bianco" e Jeeg, trattati nell'articolo.

Ritorno all'editoriale del Ceo, in cui lui avrebbe voluto una infografica con la cartina d'Italia e le reti televisive, se si guarda il link su Kimba, è quello che ho fatto io pur con i miei limitati mezzi grafici  :]
L'unico appunto che mi sento di muovere è che nello scritto mancano le date precise degli articoli citati e/o delle prime trasmissioni ipotizzate. Secondo me non basta scrivere che Kimba venne trasmesso dal 1977, bisogna riportare ad oggi a quale data corrisponde la prima trasmissione trovata, almeno il mese, se non si vuole inserire il giorno, gennaio non è dicembre.
Stesso discorso per gli articoli mostrati, per esempio è presente una immagine di una doppia pagina dedicata a "Candy Candy", ma manca la testata e la data, che sarebbe questa:



Veramente molto interessante l'intervista ad una delle voci italiche più iconiche degli anime, Rosalinda Galli, merita già l'acquisto della rivista.

Nel primo articolo dello speciale su Gundam si afferma che fu una leggenda la notizia che il Gundam trasmesso da TMC (Telemontecarlo) nel 1980 venne importato illegalmente, dato che la Sunrise ha smentito la cosa.
Io ricordavo di aver letto il contrario in vari saggi, per esempio in "Mobil Suit Gundam, trent'anni nello spazio," del 2010 di Davide Castellazzi si afferma a pagina 81 che "probabilmente a causa dell'incompleta acquisizione dei diritti, la sua trasmissione fu interrotta e mai più replicata in Italia per oltre vent'anni".




Il lavoro di Francesco Nicodemo lo si può apprezzare in questo giorni al cinema, anche grazie al film "Il ragazzo e l'airone", che è in italiano comprensibilissimo   ^_^



Silvio Andrei continua la sua riproposizione storica editoriale italica, questa volta si occupa di "Yamete", e ritorna a togliersi qualche sassolino dalla scarpa, anche se io non ho capito a quale sassolino si riferisse e di chi fosse la scarpa, ma mi va bene così lo stesso   ^_^



Da questo numero entra a far parte della redazione con una rubrica (penso) fissa, "Cartoni e Carrassi in TV", Nicola Bartolini Carrassi, uno dei protagonisti dei doppiaggi dei cartoni animati giapponesi un pelino stravolti da Fininvest/Mediaset.
In un suo libro di alcuni anni fa, Il grande libro dei cartoni&tv, entra nel mondo degli anime, tendeva leggerissimamente a giustificare gli stravolgimenti e le censure operate da Fininvest/Mediaset nei confronti degli anime. In questo sui primo articolo non tocca minimamente il tema, meglio così, speriamo prosegua con l'autocensura   :]


 Altra interessante intervista a Bruno Tibaldi.

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