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mercoledì 29 ottobre 2025

Il negozio della "Yamato Video" si sposta e si ingrandisce


Questo è il primo, ed immagino pure l'ultimo, post di questo genere, ma mi pareva il caso di pubblicizzare, per quanto poco seguito sia questo blog, quanto capitato nei giorni scorsi in tema di manga ed anime.
Qui a Milano, durante il weekend, c'è stato il trasloco del negozio della "Yamato Video" da via Tadino a viale Tunisia (angolo via Tadino), sempre vicino a Corso Buenos Aires. 
In pratica il negozio si è spostato di qualche decina di metri, forse neppure 100.
Un po' di pubblicità per questo trasloco serve, in quanto, se uno fa una ricerca online, Google lo riporta ancora in via Tadino.
Gli stessi dipendenti, ad una mia domanda specifica, mi hanno detto che la decisione ultima di spostarsi in questo we appena passato, è stata abbastanza improvvisa (seppur, ovviamente, preparata da mesi), quindi non molto pubblicizzata.
Qui sopra la foto della vecchia location.
Avevo dato per assolutamente scontato, quando ho appreso della notizia, che lo spostamento aveva implicato un ridimensionamento dello shop, come capitò qualche anno addietro alla "Borsa del Fumetto" (sempre lì in zona), che si è rimpicciolito parecchio.

Nella vecchia vetrina son stati posti dei manifesti con l'avviso dello spostamento dello shop.
Come si può vedere la distanza è minima.


Recandomi in loco ho scoperto, a differenza di quello che immaginavo, che il negozio è molto più grande!
Sul lato con l'ingresso, in viale Tunisia, quello della foto qui sopra (si noti il tram destra), ci son ben quattro vetrine, mentre sul lato di via Tadino (vedere la freccia rosa + la foto qui sotto) ci sono altre tre vetrine!
In più il tutto è su due piani!
Nella parte inferiore c'è tutto il cartaceo, quindi chilometri di manga, un po' di materiale cartaceo jappo, i CD delle BGM in giapponese, più tutti i DVD/BR.
Il piano superiore farà la felicità di tutti i collezionisti di action figures et similia, dato che è dedicato solo ed esclusivamente (se non mi è sfuggito qualcosa) a questo materiale.
Secondo me, ma lo scrivo solo avendolo valutato ad occhio, lo spazio disponibile per il materiale in vendita è almeno il doppio, se non di più.
Inutile dire che la posizione attuale in viale Tunisia è molto più esposta al passaggio di persone che, anche solo per curiosità, potrebbero entrare ed acquistare materiale, mentre prima in via Tadino ci andavano solo quelli che già sapevano ce lì ci fosse il negozio della "Yamato Video".
Le critiche alla "Yamato Video" in questi anni/decenni non sono mai mancate, io stesso ne ho fatte quanto un loro prodotto da me comprato non mi ha soddisfatto (DVD Pinocchio), però io i loro DVD/BR li compro... molti li criticano per partito preso e non comprano nulla.
Compro pure le loro pubblicazioni cartacee.
Molte volte avranno promesso di pubblicare delle serie animate che poi non hanno visto mai la luce, oppure son state messe in vendita con anni di ritardo rispetto ai tanti annunci, ma alla fine, senza la "Yamato Video", con tutti i loro difetti, quanti anime non avremmo mai visto?
Alla fine son rimasti loro e la Dynit a pubblicare vecchi e nuovi anime. 
Spesso ho letto di chi li dava in semi fallimento, in crisi o quant'altro, però si sono di nuovo ingranditi, quindi immagino che le cose alla "Yamato Video" non vadano poi tanto male (io non ho insider).
Non credo abbia senso fare un tale investimento quando si è in crisi o semi crisi.
Ai tempi si erano già ingranditi dal passaggio da via Lecco (una vetrina e mezzo, a memoria, si sviluppava per lungo) a via Tadino, ed ora da via Tadino a viale Tunisia ancora più grandi.
Consiglio a tutti i milanesi e limitrofi di fare un salto nella nuova location.
L'unico dubbio che mi sorge è che, nel vecchio negozio, il piano inferiore era dedicato alle presentazioni/conferenza stampa, non saprei direi se una saletta del genere sia presente anche nel nuovo negozio.

sabato 25 ottobre 2025

Devilman, la saga demoniaca



TITOLO: Devilman, la saga demoniaca
AUTORE: Jacopo Mistè
CASA EDITRICE: Nippon Shock Edizioni
PAGINE: 208
COSTO: 21,90€
ANNO: 2025
FORMATO: 24 cm X 19 cm
REPERIBILITA': disponibile nelle librerie di Milano
CODICE ISBN: 9791298527775


Ringrazio il buon vecchio Massimo Nicora per avermi segnalato l'uscita del libro in anteprima, anche se poi ho aspettato che fosse disponibile in libreria.
Faccio una premessa, nel saggio ci sono critiche sia al comparto artistico delle tante variazione di "Devilman" che agli adattamenti italici (anime ed edizioni manga nostrane), quindi, il diritto di critica esiste, visto che nei commenti dei due suoi precedenti saggi un po' si era piccato per le "mie" di critiche  ^_^


"Noi" del "First Impact" il "Devilman" lo conoscemmo quando era un personaggio totalmente ignoto, all'interno dei vari film di montaggio:



Altra premessa, uno dei non tantissimi manga che ho letto, è proprio quello di "Devilman", ma circa 20 anni addietro, quindi i particolari ormai si son persi nella memoria.
Ho visto in giapponese sottotitolato "Mao Dante", anch'esso nel medesimo periodo, più recentemente il manga di Nagai sulla "Divina Commedia"(...), il film live di "Devilman" ad inizio anni 2000 e qualcosa qua e là sparso.
Quindi non mi si può considerare per nulla (tanto per cambiare) un esperto in tema, la mia lettura del libro è stata di apprendimento  :]
Può essere che in alcuni punti del libro io non abbia colto del tutto qualche battuta umoristica, per esempio, quando, nell'introduzione, si legge "il mio pubblico"... siamo diventati gli Stephen King o la Rowling della saggistica di anime e manga?   ^_^
Tra i cambiamenti in positivo, rispetto al librone sul "Gundam", non ci sono parolacce e l'indice riporta tutti i paragrafi del libro, in modo che la sua lettura possa dare un'idea del suo contenuto, al di là dei vaneggiamenti dei recensori.
Ho notato, invece, una grandinata di punti esclamativi, un "escalamativismo" un po' esagerato  :]
Il saggio contiene vari box informativi su argomenti interessanti o correlati ai temi trattati.
Sempre nell'introduzione viene spiegato che questo libro nasce originariamente come un articolo per "Nippon Shock Magazine", che in seguito è aumentato così tanto di contenuti, da farne uno scritto autonomo, il primo su "L'Uomo Diavolo"  :]
Ovviamente non mancano le varie riedizioni "Shin" di Nagai su ogni suo manga o anime, cosa che me lo ha fatto venire parecchio a noia. L'indice li enuncia bene.
Il capitolo zero illustra il manga "Una scuola spudorata", che serve per capire anche lo spirito di rivalsa, nata dalle polemiche suscitate, delle successive opere di Nagai.

mercoledì 22 ottobre 2025

Medesimo brano musicale per Rigel in Goldrake ep. 5 e il gatto Pero in "...continuavano a chiamarlo il gatto con gli stivali"



       


Domenica scorsa, quando ho visto il quinto e il sesto episodio di Goldrake su "Rai 2", mi è saltato all'orecchio un piccolo particolare musicale che mi era sfuggito nelle precedenti numerosi visioni adulte di "Atlas Ufo Robot", oppure che avevo già notato e non avevo pensato di farci un insulso post   ^_^
Nella quinta puntata dal titolo "Una serata di gloria", al minuto 5 e 40 secondi, dopo l'evitabile siparietto tra Alcor e Banta al campo d'aviazione c'è un cambio di scena, si vede Rigel che a cavallo si reca da Procton al "Centro di Ricerche Spaziali".
Rigel è appisolato sulla sella del suo destriero e sogna di essere in uno scenario west, per poi svegliarsi di colpo quando Procton lo sveglia.
In sottofondo c'è il medesimo brano presente nell'incipit musicale del film Toei "... continuavano a chiamarlo il gatto con gli stivali", dove ci viene presentato il gatto Pero che inizia la sua avventura nel selvaggio west.
E' una piccola curiosità, ma visto che il film Toei è del 1972 e l'episodio in questione in Giappone venne trasmesso nel novembre 1975, posso ipotizzare che l'aver piazzato Rigel su un cavallo in una ambientazione western, seppur onirica, con in sottofondo lo stesso brano musicale, non facente oparte delle BGM di "Grendizer/Goldrake", possa esser stata un piccolo omaggio per il felino testimonial della Toei   ^_^

Dato che per qualche motivo oscuro di Yuotube ogni tanto il video non si vede perché viene dato per "privato", mentre è pubblico, lascio anche il link diretto:

P.S.
Per ora Goldrake regge ancora su Rai 2  :]

domenica 19 ottobre 2025

Mazinger! Punos Fuera!



TITOLO: Mazinger! Punos Fuera!
AUTORE: Jesùs Romero Recio
CASA EDITRICE: Dolmen Editorial 
PAGINE: 343
COSTO: 27,90€
ANNO: 2025
FORMATO: 25 cm X 18 cm
REPERIBILITA': disponibile online
CODICE ISBN: 9791387689032


Concludo questo mini trittico di pubblicazioni editoriali ispaniche (il primo "Candy Candy") con un saggio su "Mazinga Z", che per i nostri coetanei spagnoli rappresentò il corrispettivo di "Atlas Ufo Robot" in Italia, facendo conoscere il genere robotico anche a loro nel medesimo periodo in cui lo scoprimmo noi. "Mazinger Z" arrivò su "TVE" il 4 marzo 1978, "Goldrake" sulla "Rai" il 4 aprile, solo che noi vedemmo tutti gli episodi della serie (tranne tre), in Spagna videro solo 33 puntate... si vede che il destino di "Mazinga/Mazinger Z" era quello di restare nel limbo, dato che anche la "Rai" ne trasmise solo 51 episodi e la Francia una decina...
Son stato spinto all'acquisto, oltre che dal mio irrefrenabile impulso di comprare materiale editoriale(...), dal fatto che contenga due sezioni che potevano essere interessanti, quella sul merchandising e quella sulle polemiche giornalistiche sui pericoli dell'animazione giapponese.
Chiaramente, quando ho sfogliato il saggio, non conoscendo lo spagnolo, non potevo avere contezza reale di quanto trattasse i due argomenti.
Questa recensione si lega ad altri due post su "Mazinga Z":


Preciso che, pur essendoci uno sproposito di immagini come per il saggio "Candy Candy mas bonita cuando sonrie" (linkato ad inizio post), la parte saggistica mi è parsa più utile rispetto a quel libro, almeno per quel che interessa a me. Facendo qualche ricerca online, mi pare di aver capito che questo sia il primo saggio dedicato in toto a "Mazinger Z" in Spagna, ma l'informazione l'ho desunta da "Wikipedia Espana", che sulla trasmissione di  "Mazinga Z" in Italia afferma siano stati mandati in onda tutti gli episodi (dalla tradizione di "Google Traslate"), non essendoci la bibliografia, non posso avere certezze che non ci sia altra saggistica iberica.


Ho usato un traduttore per immagini per cercare di capire quali informazioni vengano riportate sul merchandising, in particolare i fumetti che da noi vennero pubblicati dalla "Salani", ma a pagina 64 è riportata un'annotazione che può essere interessante/curiosa anche per noi fan italici di "Atlas Ufo Robot".

Pagina 64:
La tesi che ho già sviluppato in un articolo pubblicato in un terzo album di "adesivi" aggiunti all'edizione facsimile degli album storici, in un cofanetto commemorativo pubblicato dallo stesso editore di quest'opera, è l'osservazione che ciò che le case editrici Fher e Junior hanno in comune è... era... quello studio Beaumont o, meglio, il suo direttore, Ángel Julio Gómez de Segura, che firmava con quello pseudonimo. Trovarono quest'arte indigena nelle vignette della casa editrice Junior sul nostro eroe meccanico. In via eccezionale, la copertina dell'album di Fher trae spunto da materiale ricercato all'estero. Si imbatterono nella copertina dell'album italiano di Atlas Ufo Robot, ovvero Goldrake, pubblicato quello stesso anno in Italia da Giunti Marzoco. Imitarono la composizione e, qua e là, ne sostituirono gli elementi con le loro controparti di Mazinga Z (Goldrake con Mazinga Z, copiandone la posa -qualcosa che influenzò direttamente una delle rappresentazioni più iconiche del robot in Spagna-, sebbene trascurando una specie di "ginocchiere" di Goldrake che rimasero nella traduzione; l'Imperatore di Vega con il Dr. Hell in una posa identica e con un mantello simile; la nave di Duke Fleed con il pilder/aliante e, imitandone la posizione, Garada K7 fu raffigurato questa volta -in una posizione curiosa per un robot che non volava-). Copiarono la posa e l'abbigliamento di Koji Kabuto, ma lo lasciarono con la tuta blu che indossava in quella serie, che tanto sorprese noi figli del '78. Aggiunsero Sayaka al suo fianco, cambiando dimensioni e solo poche posizioni, eliminando (per fortuna) il disco mostruoso sullo sfondo e mantenendo l'etichetta Toei. Per la quarta di copertina, hanno utilizzato le vignette del volume 1 di Junior, aggiungendo le figure di Shiro e Sayaka a quella di Koji sul telefono, basandosi su disegni isolati da quelle vignette. Il resto è stato semplicemente riempito.


Per la copertina dell'album di figurine spagnolo, usarono come ispirazione grafica la copertina della "Giunti Marzocco" del primo cartonato di "Goldrake":




L'ingrandimento rende ineccepibile l'osservazione dell'autore del saggio ispanico.
Poi salterà fuori che altri lo avevano già notato e magari è presente in altra saggistica italiana che ho pure letto e recensito, ma in questo momento non lo ricordo   ^_^

Di seguito la parte che può essere considerata interessante per quanto riguarda i cartonati di "Mazinga Z" della "Salani" (post linkato sopra) e in generale del merchandising. 
Ovviamente io non ho letto tutto il saggio, ma mi sono soffermato sulle pagine che mostravano chiare informazioni sul merchandising, magari in altri punti del libro ci saranno informazioni interessanti anche per il mercato italiano.
Da considerare che mancando nel saggio la bibliografia e la sitografia, manca la fonte originaria delle informazioni.

venerdì 17 ottobre 2025

Mazinger Z Integral (2023) - Riedizione ispanica della prima versione dei 6 cartonai "Mazinga dalla TV" della "Salani"


La seguente pubblicazione è uscita nel 2023, ma chiaramente non è che sia molto avvezzo al materiale editoriale spagnolo, quindi ne sono venuto in possesso da poco.
Devo dire che è veramente un bel prodotto, medesimo formato delle pubblicazioni ispaniche del 1978 ed italiote del 1979/80, copertina rilegata e rigida, carta bella spessa, bei colori (al netto della coloratura originale...), un prodotto di qualità. 
Consta di ben 270 pagine è l'ho pagato poco meno di 40 euro, non riesco proprio a resistere al materiale editoriale...
L'unica pecca è che mi sarei aspettato al suo interno un minimo di informazioni sul prodotto in sé, tipo come vennero acquisiti i diritti, dati, nomi, aziende etc. etc. etc., invece ci sono solo i "paella-manga" di "Mazinga Z". Un bel mini saggio alla Nicora sul merchandising sarebbe stato gradito, tanto per dare un'idea.
Di questo materiale, con annessi detentori dei diritti e concessionari europei, avevo già scritto qualcosa nel post linkato qui sotto, e a quel post lo si può ritenere collegato:

In quell'occasione avevo fatto qualche ricerca sulla casa editrice spagnola "Ediciones junior s.a. - Gruppo Editorial Grijalbo", scoprendo (per parte mia) che questa era connessa in qualche modo alla "Mondadori". 
Edit del 21 ottobre 2025: per la frase qua sotto ho preso un abbaglio  ^_^
Infatti ho trovato un altro libro ispanico che mostra ulteriore merchandising in comune con l'Italia, lo posterò in seguito.

Non sarebbe brutto se qualche casa editrice nostrana pubblicasse una riedizione dei cartonati di "Atlas Ufo Robot" della "Giunti Marzocco" (link 1 - link 2) o quelli della "Edizioni Walkover", ma immagino che tra la ricerca degli eventuali aventi diritto per i disegni, sceneggiatura etc. e quelli da sborsare alla "Toei Animation/Nagai", verrebbero a costare un'enormità e li comprerebbero solo quattro fissati  :]


Cercando online la data di pubblicazione di questo cartonato moderno ho trovato una mini recensione di poche righe sul "Amazon" (il male assoluto...), linko l'annuncio e copio/incollo/traduco il contenuto.
Colui che scrive pare saperne ben più di me (e non ci vuole molto come spesso mi viene fatto notare) sui cartonati ispanici:

Patxi (personaggio)

Nel 1978 i Grijalbo pubblicarono 6 album a fumetti basati su 6 episodi della serie anime di successo Mazinger Z. Quei 6 album sono quelli che ha ristampato in questo volume l'editore "edizione limitata" legata all'Associazione Culturale del Fumetto. Gli album raccolti sono una replica esatta di quelli pubblicati nel 1978 in termini di dimensioni, tipografia e qualità cartacea e copia dei disegni. Gli illustratori dell’opera originale che viene riprodotta in questo volume sono Garmendia, Güell e Beaumont, raggiungendo la totale fedeltà con il manga originale, oserei dire che a volte lo migliora. Queste illustrazioni sono state colorate in acquerello da Marutxi essendo completamente fedele ai colori apparsi nell'anime, dandogli un bel tocco. La sceneggiatura adattata dei sei episodi pubblicati è di José García. I sei episodi raccolti in questa raccolta sono: 'The Birth of a Miraculous Robot' (episodio 1 dell'anime in Spagna e Giappone), 'Stop all'esercito di Ashler' (episodio 2 dell'anime in Spagna e Giappone), 'Aphrodite A catturato' (episodio 8 dell'anime in Spagna e 27 in Giappone), 'The Hurry Victory of Mazinger Z' (episodio 9 dell'anime in Spagna e 29 in Giappone) Edizione in cartone rigido raso di alta qualità. Carta di buona qualità. Insomma, se avete acconciature grigie e gustate con l'anime nell'infanzia, o semplicemente se vi piace la lore Mazinger, è un prodotto di qualità che dovete avere e un ottimo modo per recuperare i vecchi album in modo molto fedele.
Nel proseguo del post ho inserito qualche scan a titolo esemplificativo del suo contenuto, di solito quelle di fine numero ed inizio del successivo, ma ho messo il momento topico in cui il nonno di Koji Kabuto gli svela il segreto di "Mazinger Z".
Le immagini serviranno anche per un secondo post  :]

lunedì 13 ottobre 2025

7 bustine di adesivi di "Mazinga Z" + una bustina di adesivi de "L'Ape Maga" - Forse svelato un piccolo mistero sui diritti e i concessionari


Qualche settimana addietro, ad una fieretta che non ha alcun nesso con fumetti, manga, anime etc. etc. etc., ho trovato sette bustine ancora intonse degli adesivi di "Mazinga Z", dato che erano pressoché regalate, non me le sono fatte scappare, e già che c'ero, nel mucchio ho preso anche una bustina di adesivi dell'Ape Maga (senza accento sulla "a" finale).
Quella dell'Ape Magà quasi non la volevo, ma visto che mi davano tutto in blocco, barlafùss in più o in meno  :]
In realtà è stata una fortuna aver portato a casa anche la bustina dell'Ape Magà, in quanto mi sa che ho capito e forse svelato un piccolo ed ininfluente mistero  ^_^
L'irrilevante mistero/incongruenza, che mi hanno spinto a prendere le sette bustine di "Mazinga Z", risiede nel commento del buon vecchio Massimo Nicora in un post inerente i concessionari dei diritti dei cartonati:

In quel commento, il Nicora, asseriva:
E senza dimenticare gli adesivi di Mazinga Z che ti ho girato che come licenza sul retro riportano Tatsunoko Production per concessione International Motion Pictures/A DORO Srl TV Merchandising è concessionaria esclusiva per la distribuzione nazionale MINDEN...,. il mistero si infittisce

Infatti nel retro della bustina degli adesivi di "Mazinga Z" si può leggere, per la precisione,  ben tre volte:
"Tatsunoko Production, Co LTD Tokyo per concessione International Motion Pictures / A DORO Srl TV Merchandising concessionaria esclusiva per la distribuzione nazionale MINDEN MILANO"

Ecco, il mistero/incongruenza sta proprio nel perché mai "Mazinga Z" riportava come concessionario la "Tatsunoko", quando tutti sappiamo che sarebbe la "Toei Animation" la detentrice dei diritti...
Perché?!
E non era la "Edierre" di Roma ad avere i diritti per "Mazinga Z" in Italia?!  >_<
Perché c'era di mezzo la "International Motion Pictures / A DORO Srl TV Merchandising"?!
Perché con già tutte le cose che non tornano in quel periodo di prima importazione degli anime (titoli, prime trasmissioni, diritti, doppiaggi etc.), saltava fuori anche questa della "Tatsunoko" detentrice dei diritti di "Mazinga Z" senza citata la "Edierre" di Roma?!?!  O_O    T_T
Senza voler far il filosofo della mutua, mi viene in soccorso il famoso "rasoio di Occam" e un po' di conoscenza di un processo produttivo, seppur non proprio quello che mi è più usuale.



Come scrivevo poco sopra, per fortuna, mi son portato a casa anche una bustina di adesivi dell'Ape Maga (senza accento sulla "a" finale), e cosa si può leggere sul suo retro?
"Toei Animation Dinamic Production 1979  per concessione Edierre Roma concessionaria esclusiva per la distribuzione nazionale MINDEN MILANO"

Quindi ci ritroviamo con "L'Ape Magà" in mano alla "Toei Animation Dinamic Production" per concessione della "Edierre Roma"...
Torniamo al "rasoio di Occan":
«A parità di fattori, la spiegazione più semplice è quella da preferire.»

E' più semplice ipotizzare che la "Tatsunoko " e la "Toei/Dinamic", con annessi relativi concessionari italici (Edierre/Doro TV), si scambiarono i diritti delle due loro serie animate, oppure che, molto più semplicemente, in fase di stampa del retro della bustina degli adesivi, la stessa azienda che le produceva (la Minden Milano?) commise un enorme errore facendo fustellare e poi passando all'incollaggio del retro errato?    ^_^
In pratica incollarono il retro della bustina con gli aventi diritto de "l'Ape Magà" sulla bustina di "Mazinga Z" e viceversa!!!
E poi noi, 45 anni dopo, stiamo qui a farci 2000 domande e ipotesi a caso per un errore banale in fase di produzione   :]
Ecco, ora giungeranno frotte di mega esperti (che magari manco erano nati nel 1979/80) del processo produttivo degli adesivi con relative bustine nel 1979/80, spiegando che ciò che ipotizzo io non è possibile in quanto blablabla etc. etc. etc. 

sabato 11 ottobre 2025

Storia dello Studio Ghibli



TITOLO: Storia dello Studio Ghibli
AUTORE: a cura di Toshio Suzuki
CASA EDITRICE: Dynit
PAGINE: 450
COSTO: 22 
ANNO: 2023
FORMATO: 21 cm x 15 cm
REPERIBILITA': disponibile nelle librerie di Milano
CODICE ISBN: 9788833556871


(ringrazio Massimo Nicora per avermi segnalato questo titolo, ed altri... tanti altri...)

La storia dello "Studio Ghibli" curata dallo "Studio Ghibli" stesso, in pratica tutta bibliografia per la saggistica futura a tema.
Anche se, a mio avviso, non è propriamente la "storia dello Studio Ghibli", ma una serie molto lunga e dettagliata di aneddoti pubblici ed interni allo "Studio Ghibli" proposti in stretto ordine cronologico sullo "Studio Ghibli".
Ogni capitolo affronta un film da "Nausicaa della valle del vento" in poi, con l'aggiunta del museo e del parco Ghibli, ma non è che in quel capitolo si troverà proprio tutto quello che si immagina sia presente in una riproposizione storica su uno specifico argomento. Il curatore del libro, scritto da altri due dipendenti dello studio (Shinsuke Nonaka e Ryota Fujitsu), Toshio Suzuki, riporta varie dichiarazioni dei tanti artisti dello studio e li lega con il suo ruolo di presidente, quindi con i suoi aneddoti.
Tra l'altro una parte delle citazioni presenti è dei due scritti "Dove torna il vento" (1 - 2), quindi qualcosa lo avevo già letto. Diciamo che il libro è uno scritto più completo della medesima farina da cui nascono i due libri di "Dove torna il vento" più "I geni dello Studio Ghibli", con l'aggiunta, comunque, di altre citazioni.
Ogni capitolo è agevole da leggere, non pesante, non ci sono analisi, è una auto biografia dei film ghibliani.
L'indice, purtroppo, è mancante dei titoli dei singoli paragrafi, che avrebbero meglio illustrato il suo contenuto totale, le scan del sommario sono a fine post, come sempre.
Non mi è parso utile, per illustrare il titolo, procedere come sempre per capitoli, in quanto i film dello "Studio Ghibli" sono ben conosciuti ad ogni appassionato, e quello che c'è di più in ogni racconto sono gli aneddoti legati tra di loro dal curatore.
Sono riportati i dubbi di Miyazaki, Takahata e Suzuki su come gestire i vari film, sia dalla loro ideazione che sul versante promozionale, comprese le varie difficoltà sorte in fase di produzione. Son sempre riportate la descrizione del cast che vi partecipò. Non manca la parte della creazione dello "Studio Ghibli" con l'idea di assumere in pianta stabile i disegnatori, questione che poi è naufragata con l'assorbimento dal parte della "Nippon Television" nel 2024.
Si può apprezzare la crescita dello "Studio Ghibli" (dipartimenti di fotografia, editoriale e merchandising, per esempio), sia come personale che come tecnologia disponibile per fare film sempre ai passi con i tempi (son descritte varie tecniche di animazione), oppure andare in controtendenza e decidere di fare animazione disegnata a mano.
In alcuni frangenti mi sarei immaginato qualche spiegazione in più, tipo il perché Marco Pagot sia un maiale, ma spesso Miyazaki tergiversa, spesso, e forse è giusto che certe cose restino nel limbo di chi le ha create.
Mi aspettavo anche qualche chicca sul pessimo accordo, dal punto di vista del rispetto artistico delle opere, tra lo "Studio Ghibli" e la "Buone Vista" della "Disney", ma su questo aspetto di sorvola  ^_^
Interessante, dal punto di vista delle similitudini tra Italia e Giappone, il racconto burocratico per la costruzione del "Museo Ghibli", una "donazione onerosa", perché il comune non poteva vendere quel terreno.
Ci possono essere delle "dimenticanze", tipo quando nel capitolo 14 su "Il castello errante di Howl" si parla della tecnica di animazione "harmony", già usata ai tempi di "Nausicaa della valle del vento" per gli Ohmu, solo che nel capitolo relativo, il primo, questa cosa non è descritta.
Nel totale definirei il libro la "storia degli aneddoti dello Studio Ghibli", non perfettamente organica come esposizione, ma sempre interessante.
Sono riportati, per esempio, i dubbi di Miyazaki sul far fare il regista al figlio per "I racconti di Terramare", ma mancano le critiche che sapevo il padre avesse fatto a Goro al momento della proiezione (mi pare visto in un documentario).
Speravo di capire meglio "Il ragazzo e l'airone", ma non l'ho capito, colpa mia  :]

lunedì 6 ottobre 2025

"Ufo Robot Goldrake": the day after...


Oggi pomeriggio ho ricomprato quattro dei cinque quotidiani comprati ieri ("La Stampa" non era arrivata in edicola), e come ieri non ho trovato manco mezza riga sul ritorno di "Goldrake" ieri alle 19:00 su "Rai 2", quindi altri 7 euro buttati :]
Ergo ho fatto come in occasione del the day after di "Goldrake U", mi sono sintonizzato sul vetusto "Televideo" (esiste ancora!) per quantificare i dati Auditel, rimanendo abbastanza sorpreso, ed un pochino deluso, che dei due episodi trasmessi il massimo degli ascolti ammontasse a 720 mila telespettatori.
Considerando che per "Goldrake U" si era arrivati a poco oltre il milione di persone davanti alla televisione, ma con la lotteria Italia su "Rai 1" e su "Canale 5" la finale di "Supercoppa" tra le milanesi, per il ritorno del nostro benamato "Atlas Ufo Robot", stare ampiamente sotto il milione, mi è parso poco.
Praticamente i 721 mila goldrakkiani si sono posizionati penultimi nella classifica dei dodici programmi più visti della Rai...

Il comunicato dell'ufficio stampa Rai riporta il 4,2% di share (583 mila spettatori) per il primo episodio, mentre il 4,6% di share (i 721 mila telespettatori del "Televideo") per il secondo episodio.





A me son parsi numeri bassi, o più bassi di ciò che mi aspettassi (da appassionato ho una percezione deformata dell'importanza di Goldrake in Italia...), però, non devono essere sembrati dati tanto bassi a mamma Rai, in quanto la serie è stata confermata al medesimo orario e rete anche per domenica prossima 12 ottobre.
Quanto durerà? 
Non lo so e non mi interessa, son solo contento che Goldrake e soci riappariranno domenica prossima ^_^


Qui sotto gli ascolti "Mediaset" di ieri, tanto per confrontare i numeri con quelli di Goldrake.

domenica 5 ottobre 2025

5 ottobre 2025 il ritorno di "Goldrake" su Rai 2 dopo 47 anni: rassegna stampa


Come ormai consueto, cioè ripetitivo(...), ho provato ad acquistare cinque quotidiani per vedere se almeno uno di questi avesse dato un minimo di risalto al "rimpatrio" (stiamo sempre parlando di un esule che torna in Italia) di Goldrake sulla Rai.
Sono ripetitivo in quanto già altre volte ho usato questo espediente per allestire un post:



La Repubblica, il Corsera, Il Giorno, il Giornale, e La Stampa mi son costati 10,90 euro... in quanto erano presenti vari inserti, risultato finale? 
Zero articoli, manco un trafiletto, neppure un'immagine della sacra effige di Goldrake...

Il buon vecchio Massimo Nicora in questi giorni mi ha informato su vari articoli della carta stampata, quindi un minimo di attenzione c'è stata, ma se non scrivi due righe due il giorno dell'esordio televisivo, quando?  >_<

Alle ore 19:00 su "Rai 2" la pagina degli spettacoli dei cinque quotidiani presentano la seguente dicitura:
"Ufo Robot Goldrake" (Corriere della Sera);
"Ufo Robot Goldrake - Alcor e Actarus - Ritrovare la rotta" (la Repubblica);
"Ufo Robot Goldrake" (La Stampa);
"Goldrake (versione restaurata)" (Il Giorno);
"Goldrake" (Il Giornale).

L'unico quotidiano che ha fatto uno sforzo per ingolosire il lettore ultra cinquantenne è stato "Il Giorno", con quel "versione restaurata".
L'unico quotidiano che inserisce i titoli dei due episodi trasmessi è "la Repubblica", almeno i loro lettori ultra cinquantenni sapranno che potrenno vedersi due puntate.
Si noti come "la Repubblica", proprio di fianco ai programmi di "Rai 2", ha un richiamo inerente la serie "Marvel Zombies" di "Disney+", con tanto di immagine del CAP zombificato con mini recensione.
Quindi una fotina di Goldrake e/o Actarus e soci con due righe di accompagnamento la potevano pure mettere... 

Di seguito le foto dei palinsesti presenti nei cinque quotidiani acquistati.

sabato 4 ottobre 2025

"Il ritorno di Goldrake" + "Fonzie stavolta sfiderà i robot", di C. R. - "Il Giorno" 10 dicembre 1979


"Domani alla tv il ritorno di Goldrake"!
Sembra un titolo di oggi, invece fu del 10 dicembre 1979   ^_^
Domani su Rai 2 alle 19,00 rivedremo "Atlas Ufo Rob... ehm... "Goldrake", quindi un po' di vecchiume in stile déjà-vu mi pare il minimo per omaggiare Actarus e soci.
Il quotidiano "Il Giorno", all'interno dell'inserto settimanale sui programmi televisivi, ricordò al lettore che il 12 dicembre 1979 sarebbe iniziata la seconda tranche di "Atlas Ufo Robot", con annessa sfida di ascolti con il (pessimo, per i miei gusti) Fonzie di "Happy Days".
Purtroppo, e mi scuso della distrazione, quando ho salvato in biblioteca le immagini de "Il Giorno", essendo concentrato sulla ricerca dell'annuncio di "Danguard", non mi sono reso conto che il microfilm non era perfettamente a fuoco... comunque il tutto resta leggibile.
Ho evidenziato in rosso la programmazione di "Buonasera con...", dove è presente il viso del grande Peppino De Filippo che presentava la trasmissione, purtroppo il grande attore era un pelino fuori contesto...


"Tornano stasera sulla Rete Due i disegni animati giapponesi "Atlas Ufo Robot Super Goldrake"!

Forse un pelino lungo come titolo  ^_^
Ormai lo tsunami contro gli anime si stava per palesare, infatti il giornalista avvisa che per "molti" questi disegni giapponesi erano diseducatici e costringevano (tra virgolette) i bambini a stare davanti la tv, ma rispetto agli altri cartoni animati visibili in televisione, quelli nipponici erano più moderni, e se avevano tanto successo ci sarà stata pure una ragione!
Appunto, ci sarà stata pure una ragione  ^_^
E quale fu uno dei motivi del successo?
"Oltretutto i giapponesi per realizzarli usano il computer, che in fatto di colori e movimenti del futuro se ne deve pur intendere"   ^_^
Immagino che chi scrisse il trafiletto manco lo avesse mai visto un computer (nel 1979...), se non al cinema in qualche film di fantascienza, però è curioso che, alla fine, i primi usi del computer in animazione giapponese furono proprio per i colori e per armonizzare/migliorare il movimento di talune scene.

venerdì 3 ottobre 2025

"Fight! Super Robot Lifeform Transformers TV Ehon" - 1986? (libro illustrato tv)


Ringrazio sempre Andrea e Valentina per il materiale  :]

Per una spiegazione di cosa siano i "TV Ehon" rimando al post linkato qui sotto:

Nel post precedente con la recensione del numero settembre di "Nippon Shock Magazine" avevo ammesso la mia totale ignoranza (tra le tante) inerente l'anime dei "Transformers", questo non vuol dire, però, che io non abbia materiale su questa serie animata che mi faceva cambiare canale appena la incrociavo  :]
Ho cercato di datare questo "TV Ehon", ma alla fine ho desistito, neppure nei siti di vendita online che lo rendono disponibile è presente la datazione, se non un generico "anni 80"...
Va da sé che non possa più di tanto commentare le tavole illustrate di questa pubblicazione per bambini. Essendo cresciuto con Goldrake, il Grande Mazinga, Jeeg e compagnia, a me questi disegni non fanno né caldo né freddo, ma magari qualche appassionato, che si perse la prima ondata di anime in Italia, potrà apprezzare  ;)

Il bambino nipponico proprietario di questo volume cerchiò il personaggio sopra la spalla di Commander/Optimus Prime/Convoy, per il resto il volume è pressoché intonso, pure bellino, proprio per fare uno sforzo d'apprezzamento  ^_^
Buona osservazione a chi potrà apprezzarlo più di me.

mercoledì 1 ottobre 2025

Nippon Shock Magazine - La rivista 100% dedicata a manga e intrattenimento giapponese - n° 27 settembre 2025


Non che sia una questione particolarmente importante, ma visto che recensisco il numero di settembre il primo ottobre, la spiego  ^_^
Nel numero di "Nippon Shock Magazine" di settembre 2024 si annunciava perentoriamente, senza se e senza ma, che da novembre la rivista non sarebbe più uscita in edicola!
Ergo, da fedele lettore della testata, ho preso accordi con una fumetteria per farla arrivare da loro.
Poi "NSM" non è stata pubblicata per alcuni mesi.
Ritorna in stampa, e me la ritrovo sempre prima in edicola che in fumetteria  :]
Oh raga... decidetevi...
Il numero di agosto l'avevo saltato perché spendere 10 euro per vedere illustrazioni, di certo bellissime, non fa parte del mio concetto di rivista da leggere.
Riprendo ad ottobre, con la solita mia recensione basata su quello che ho trovato più interessante, ma ciò non vuol dire che gli altri articoli non lo siano.



Quando uscirono i "Transformers" ero già grandicello, probabilmente ero fuori target, quindi evitavo la serie come la peste, senza contare che essendo costituita da episodi autoconclusivi, neppure mi attraeva..."Robotech", per esempio, la vidi con piacere, pur non sapendo che fossero tre serie mischiate.
Dello scritto nulla posso dire, in quanto sono ignorante (tanto per confermare le voci web) in tema  :]
Come non mi pronuncio neppure sull'articolo inerente "Magica Emi", stesso motivo, lì ero proprio super fuori target  :]
"Tansor 5", invece, sarebbe stata più in target come trasmissione in Italia, ma me la persi completamente, forse su qualche altro canale facevano un altro anime che mi piaceva di più?
Non ricordo...


Bello l'approfondimento su "Anna", di cui dovrei leggere almeno il libro che riporta la trama dell'anime, come feci per "Heidi".