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domenica 24 gennaio 2016

Goldrake e Mazinga come esempi positivi e negativi - articoli Autosprint (1978); Domenica del Corriere (1979); Repubblica e Corriere della Sera (1980); Epoca (1981)



Praticare la discesa libera oggi con le nuove tute dotate di airbag è sempre pericoloso, ma farlo negli anni 70 necessitava di un coraggio fuori dal comune. E quando un grande campione come Ingemar Stenmark cade in allenamento e poi si rimette a gareggiare poche settimane dopo, come minimo deve essere fatto di acciaio, anzi, di gren, come Goldrake, anzi: più forte di Goldrake!
In questo articolo della "Domencia del Corriere" del 21 novembre 1979 non si cita mai l'eroe animato, se non nel titolo, cosa che dimostra come ormai Goldrake fosse sinonimo di forza, e il concetto fosse chiaro, oltre che a noi bambini, anche agli adulti.
Topolino è astuto, Paperino sfigato, Braccio di Ferro apre le scatole senza l'apriscatole, Goldrake è forte, Mazinga violento.
Infatti Mazinga viene usato come esempio di cattiveria, se Biancaneve è più cattiva di Mazinga, vuol dire che deve essere proprio una merda umana!
L'articolo di Epoca del 14 febbraio 1981 tocca l'argomento "anime diseducativi" solo di striscio, concentrandosi sulla violenza insita nelle fiabe che ci hanno ammorbato la fanciullezza.



Addirittura Goldrake, questa volta più in senso negativo, viene ripescato nell'articolo de "Il Corriere della Sera" del 28 gennaio 1980 sui funerali di Peppino De Filippo. In realtà Giulio Nascimbeni mi pare che ce l'abbia più che altro coi burocrati della Rai, che misero un grande attore come Peppino a presentare una trasmissione per ragazzi con dentro il cartone animato giapponese di Goldrake. L'attore partenopeo era chiaramente fuori sincro rispetto a Goldrake, me ne accorgevo pure io che ero bambino, i due non c'entravano proprio nulla l'uno con l'altro...
Però Goldrake è usato come terminale negativo, a mio avviso, il titolo non è "Poi su Pulcinella arrivò la scelta insensata della Rai", che avrebbe avuto più senso, ma Goldrake.




Nell'articolo su "La Repubblica" del 29 aprile 1980, Beniamino Placido polemizza con i suoi colleghi intellettuali, usando Goldrake come esempio negativo, ma in senso ironico. Gran parte degli intettuali del periodo si schierò contro i cartoni animati giapponesi solo perché erano un fenomeno nuovo veicolato dalla tv, e questo ad una mente più aperta come quella di Placido pare non andasse troppo a genio.



E se la Ferrari non vince e i suoi piloti falliscono, a chi si si appella "Autosprint" del 6/13 giugno 1978?
A GolDrake!


Il numero sopra di "Autosprint" non cita una sola volta Goldrake al suo interno, in nessun articolo (o almeno io non l'ho visto), ma basta il soprannome di Enzo Ferrari, Drake, per comporre un titolo ad effetto.
E quindi, come il Gigante della Ferrero, "Goldrake, pensaci tu!".

Tralasciando il primo e l'ultimo titolo, che non contengono scritto sugli eroi robotici, riporto gli altri tre articoli, che, seppur marginalmente, li trattano.

Tutti se la prendevano con gli anime, ma alla fine le storie più truci erano quelle delle fiabe. Gabriella Monticelli su Epoca lo spiega bene, anche grazie al classico immancabile esperto. Alla fine, oltre che nel titolo in senso negativo, Mazinga è chiamato in causa solo in una domanda e nella relativa risposta.
Ma basta la parola: Mazinga!




















Ci sono cresciuto con i film di Totò e Peppino, ma vederlo presentare "Buonasera con..." mi lasciava dubbioso. Peppino era chiaramente un estraneo invitato alla festa di Goldrake, mentre Maria Giovanna Elmi ci stava alla grande, era pur sempre la nostra adorata fatina :]
A dire il vero neppure il "Quartetto Cetra", che subentrarono alla Elmi, erano molto a loro agio nella parte...
Facendo qualche ricerca ho trovato questi due articoli:
http://ceraunavoltagoldrake.blogspot.it/2016/01/appuntamento-spaziale-con-gli-ufo-robot.html

http://alemontosi.blogspot.it/2014/08/goldrake-le-critiche-dei-presentatori.html

Peccato che dal titolo pare quasi che Goldrake si sia avventato sull'inerme Pulcinella, anche se poi l'articolo chiarisce bene il punto di vista del giornalista del Corriere.








Forse era chiedere troppo che Giulio Nascimbeni sapesse che durante la trasissione "Buonasera con..." non fu mai proposto Mazinga.







A cosa servono i convegni degli intellettuali?
Ce lo spiega Bebiamino Placido, che usa Goldrake, e lo difende anche, come esempio. Degli articoli di questo post quello di Placido è l'unico che si addentra un po' nella classica polemica sulla violenza dei cartoni animati giapponesi. Il giornalista ironizza, oltre che sui suoi colleghi intellettuali, anche con i genitori di sinsitra, che erano democratici a parole, ma spesso molto meno nei modi.












Parole sante, mai che venisse l'idea di sentire la parte in causa.







7 commenti:

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  4. vedo le tue carte rilancio...

    http://ceraunavoltagoldrake.blogspot.it/2016/01/goldrake-un-calciatore-vero-come-aldo.html

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    1. Fighissimo!!!!!
      Salvo l'immagine e la mando ad alcuni amici d'infanzia ;)

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  5. E dopo Maldera anche Roberto Pruzzo... ah sì, lo ammetto, a quei tempi tifavo Roma http://ceraunavoltagoldrake.blogspot.it/2016/02/roberto-pruzzo-goaldrake-contro-i-gufo.html

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    1. Ma la sai la cosa curiosa?
      Che io ho guardato di certo entrambi i numeri del Corriere della Sera che mostri tu in emeroteca a Milano... solo che mi concentro di più sulle pagine della cultura e dei programmi tv. Lo sport lo saltavo sempre, come la cronaca locale.
      Altrimenti stavo ancora là :]

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