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mercoledì 4 aprile 2018
4 aprile 1978/2018 - 40 anni di "Atlas Ufo Robot" in Italia: rassegna stampa
Nel rapporto con la lettura io nasco come lettore di quotidiani, poi di saggistica.
Quindi per me è stato abbastanza automatico sia interessarmi alla saggistica su Giappone ed anime, che intraprendere la ricerca di vecchi articoli sui "cartoni animati giapponesi".
Quindi oggi, nell'augusto giorno in cui Goldrake entra nel quarantennale del suo sbarco in Italia, tanto per non scrivere le solite cose, ho pensato di vedere come sia stato affrontata dai giornalisti questa ricorrenza della cultura pop italico-nipponica.
Ma la domanda, in realtà, è un'altra:
Qualcuno sulla carta stampata si è ricordato di Goldrake?
Stamattina mi sono comprato ben nove quotidiani: Il Sole 24 Ore; Avvenire; La Stampa; La Repubblica; Il Corriere della Sera; il Manifesto; Il Giorno; Il Giornale; Il Fatto Quotidiano.
Non per farlo pesare a quei pochi che leggeranno queste mie righe, ma ho comprato l'Avvenire... che l'edicolante è rimasto pure scioccato, non lo compra mai nessuno...
Tranne "Il Fatto Quotidiano", che 40 anni fa non esisteva, e che ho preso perché in passato aveva dedicato spazio a queste tematiche, tutti gli altri sono quotidiani che si potevano acquistare anche nelle edicole del 4 aprile 1978.
A parte "Il sole 24 Ore" (per quello che ne so io), tutti gli altri ospitarono scritti (spesso a sproposito) sui "cartoni animati giapponesi" ed in particolare su Goldrake: Indice emeroteca anime
Quindi ero curioso di vedere come avrebbero festeggiato il suo compleanno. In fondo una parte dei loro giornalisti avranno più o meno la mia età, è impossibile che nessuno guardasse Goldrake!!!
Ecco... infatti solo "il Manifesto" e "La Stampa" hanno pubblicato articoli sui 40 anni di "Atlas Ufo Robot" in Italia... e se pensiamo che l'articolo de "il Manifesto" è a firma di Matteo Boscarol, ergo un saggista della materia, solo un grande quotidiano nazionale ha dato rilevanza all'argomento...
Tra l'altro il quotidiano torinese ha anche un richiamo in prima pagina, forse memore dei tanti articoli che nel periodo 1978/1984 dedicarono all'argomento "cartoni animati giapponesi".
Sono rimasto basito, invece, dall'assenza di un qualsivoglia pur microscopico trafiletto sul Corsera.
In primis perché ai tempi non lesinò articoli sulle polemiche contro gli anime, ma in particolare perché il "Gruppo RCS" coi personaggi dei cartoni animati giapponesi ci ha fatto i soldoni... tra i millemila DVD delle vecchie serie animate (attualmente Ken Falco) e la famigerata "Go Nagai Robot Collection", hanno trovato veramente "il gran filone d'oro"... e non si sono neppure degnati di scrivere un articolo commemorativo in 50 pagine di quotidiano...
Nei nove quotidiani ho trovato articoli del tutto superflui e banali, che si sarebbero, volendo, potuti pubblicare domani o dopodomani (oppure mai...), in una giornata che, per fortuna, non ha visto accadere drammi mondiali o nazionali che abbiano occupato la gran totalità delle pagine. Ma veramente non c'era lo spazio per inserire un articolo sull'arrivo di Goldrake e su quanto questo abbia cambiato l'immaginario di un numero così grande di bambini e bambine?
Evidentemente no :]
E poi dicono che i quotidiani non li compra più nessuno, chissà come mai ^_^
In basso si può vedere come "La Stampa" ha onorato il compleanno italico di Goldrake, con ben due scritti, uno più breve di Alberto Mattioli, ed il secondo un po' più approfondito di Stefano Priarone.
Non che siano esplicitati chissà quali concetti, ma almeno ci si è ricordati dell'evento.
Dopo i quotidiani ero curioso di vedere se "mamma Rai" si sarebbe ricordata del suo figlioletto, o figliastro nipponico, per come lo fece scomparire...
Ho dovuto aspettare il TG1 delle 13,30 ma alla fine un servizio lo hanno fatto!
Si, mi sono guardato tutti i telegiornali Rai fin dalla mattina... e non è un bello spettacolo, sempre le stesse notizie a ripetizione... ma poi in coda al telegiornale arriva Goldrake! ^_^
Il servizio è positivo, si ricorda il cartone con belle parole, si rammentano anche le polemiche giornalistiche, dura solo poco più di un minuto, però c'è un po' di tutto, compresa la nostalgia (in senso positivo) per i cartoni che furono.
Se la copertura dei quotidiani è stata molto scarsa, deludente e chiarificatrice di quanto poco la carta stampata sia sul pezzo, i siti di informazione hanno dato molto più spazio alla notizia.
Spicca il sito del Corsera, un po' come quando ti dimentichi il compleanno di una persona cara e cerchi di rimediare all'ultimo...
Me la immagino la redazione del Corsera:
Cribbbbio.... ci siamo dimenticati di Goldrake... con tutti i DVD e le statuine che abbiamo venduto... che figura ci facciamo?
Mettiamo l'articolo sul sito! Anzi, mettiamone due!
Per fortuna hanno interpellato Massimo Nicora, e non si sono avventurati in qualche analisi a caso:
Corsera: Goldrake, 40 anni in Italia: da Mazinga a Gianni Rodari, la storia che non conoscete
Corsera: La generazione Goldrake compie 40 anni: nel '78 la prima puntata
Mentre a Panorama hanno preso un abbaglino...
Panorama: La vera storia di Goldrake, il robot più amato compie 40 anni
Il 14 marzo 1980 un comitato di genitori di Imola ha iniziato una raccolta firma per chiedere la soppressione dai palinsesti di Atlas Ufo Robot e, in epoca pre social, il tam tam era stato tanto forte da arrivare a raccogliere 600 firme con tanto di ospitata a Digliene Quattro, la trasmissione Rai condotta da Enzo Tortora. Passò alla storia come La crociata di Imola e se ne scrisse su Corriere della Sera mentre in Commissione Rai se ne discusse per mesi.
"Digliene quattro" di Tortora?!?! O_O
Era "L'altra campana"... "L'altra Campana"... T_T
I genitori di Imola colpiscono ancora! "L'altra Campana" vs Goldrake e Mazinga - articoli del 1980
Addirittura Mediaset, con l'autorevole TGCOM24, dedica un articolo al cornutone giallo della Rai:
TGCOM24: Atlas Ufo Robot, 40 anni fa debuttava in Italia il cartone che ha rivoluzionato la tv
Pure Vanity Fair mette due righe on line su Goldrake:
Vanity Fair: 40 anni d Goldrake, la rivoluzione che mangia insalate di matematica
"La Repubblica" cerca di recuperare le zero righe in 60 pagine di quotidiano. Oltre l'incipit iniziale errato, perché "il Biscione" romperà il monopolio Rai solo quando Silvietto si comprerà anche Italia 1 e Rete 4 nel 1982, quindi quattro anni dopo, c'è da far notare che prima di Goldrake arrivò Heidi. E a voler fare i pignoli anche "Kimba il leone bianco arrivò prima di "Atlas Ufo Robot":
La Repubblica: "Alabarda spaziale!". Goldrake, 40 anni fa l'atterraggio sulla tv italiana
"Agenzia Giornalistica Italia":
Agi: Quarant'anni fa un robot conquistava il cuore di una generazione. Si chiamava Goldrake
Il sito di "Famiglia Cristiana" dedica largo spazio a Goldrake e soci, ben quattro articoli on line, tutti a firma Elisa Chiari, però mi sa che un paio di questi li avevo letti in passato... l'unico appunto è che l'autrice scrive come se avesse vissuto in prima persona quel periodo, però a me pare, per sua fortuna, molto più giovane di noi:
Famiglia Cristiana: Da Goldrake a Heidi, così i giapponesi cambiarono i nostri cartoni
Famiglia Cristiana: Quando Gianni Rodari difese Goldrake
Ho messo solo gli articoli del web delle testate più importanti e, tra queste, solo quelle con un minimo di approfondimento.
Per concludere mi rimane solo di postare gli articoli cartacei su "il Manifesto" e "La Stampa".
Prima Matteo Boscarol su "il Manifesto":
Poi "La Stampa":
P.S.
Dimenticavo:
"ALABARDA SPAZIALEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!" ^_^
Edit serale:
Ho trovato un altro servizio su Goldrake di un telegiornale, quello del TG2000, che è la televisione legata alla chiesa cattolica, Qui a Milano è trasmesso da Telenova, mi pare.
Autore il giornalista Silvio Vitelli.
Ehi, ma dal primo minuto in poi ci sono gli articoli sui cartoni animati giapponesi del periodo, proprio come faccio io!
Cavoli!
E' bello vedere un giornalista professionista, quindi pagato, che ha la mia stessa passione, che si cerca gli articoli e li usa per un servizio di un telegiornale nazionale!
Asp... ma non sono come i miei, sembrerebbero proprio i miei... ma no... non sono gli stessi, manca a tutti il watermark!
Figuriamoci se si sono messi ad omettere il watermark del blog, che neppure hanno citato.
No, non avrebbe avuto senso, sarebbe bastata un mail e gli avrei mandato le scan senza il watermark. Non era mica necessario fare furbate... no no, non sono gli stessi articoli che ho scannerizzato io passando ore ed ore in emeroteca, oppure comprandoli. No no, impossibile.
Mi mandavano una mail, gli inviavo le immagini, e magari, se potevano, avrei apprezzato che mettessero la fonte.
Vediamo un po' più nel dettaglio...
Sembrerebbe quasi che sia stato tagliato l'articolo nel punto in cui inizia la dicitura "Imago Recensio", sembrerebbe, ma di certo non è.
Urca, qui pare la stessa immagine, lo dico per i bordini laterali, stesse linee, stessa inclinazione... però non c'è il watermark... sembrerebbe quasi che lo abbiano tolto con qualche programma di elaborazione video, sembrerebbe, ma di certo non è.
Perdincibacco, il nome di questo blog non c'è, però, del tutto casualmente, l'articolo di fianco finisce nello stesso medesimo modo, una "z" abbozzata ed una "e" a metà... e poi ci sono quegli strani segni nel titolino sopra... sembrerebbe quasi che abbiano tolto "Imago Recensio" con qualche programma di elaborazione video, sembrerebbe, ma di certo non è.
Ecco, questa è la prova che non sono le immagini prese da questo blog togliendo il watermark, che bastava mandarmi una mail e le avrei date senza problema.
Qui il nome del blog non c'è, però che strano... il maglio perforante di Goldrake termina proprio nel medesimo punto della mia scan... e la dicitura "NOTIZIE DALL'INTERNO" l'hanno inserita anche loro, e la righina sotto ha la medesima inclinazione... sembrerebbe quasi che abbiano tolto "Imago Recensio" con qualche programma di elaborazione video, sembrerebbe, ma di certo non è.
Anche perché i giornalisti sono rispettosi delle fonti altrui, anche quelle di uno sperduto ed insulso blog del web... sarebbe bastato aggiungere tre parole: fonte imago recensio.
Ergo, di certo, a quelle scan di vecchi articoli non è stato tolto il watermark di questo blog allo scopo di inserirle in un servizio di un telegiornale, di certo!
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Quandi mi mandasti la foto non avevo mica capito che stavi saccheggiando l'edicola sotto casa... Comunque l'articolo di Panorama é palesemente ripreso dal mio sul Corriere
RispondiEliminaBeh, un TG ha messo le immagini delle scan degli articoli sui cartoni animati giapponesi, omettendo il watermark e senza manco citare la fonte :]
EliminaOgnuno ha i suoi, a quanto pare...
Sei sempre unico.... ha comprato tutto.. tutto.. un po' come in vieni avanti cretino: eh no sognorina, ora se li beve tutti...
RispondiEliminaIl tutto con poco humor :]
EliminaSempre ammirazione e complimenti per il tuo blog e il tuo lavoro.
RispondiEliminaHo condiviso su Facebook i tuoi post.
Grazie, troppo gentile.
EliminaPurtroppo (o per fortuna?) non ho FB, comunque grazie del pensiero ;)
Antico....
Elimina:]
EliminaLo faccio più che volentieri.
EliminaE' tutto così interessante che condivido e divulgo con gran piacere.
Approfitto della ricorrenza nagaiana per condividere anche il Blog di Massimo Nicora.
EliminaSei un grande Stengo, davvero grazie
RispondiEliminaAlessandro
Prego ;)
EliminaHai comprato l'Avvenire, ma Libero non ce l'hai proprio fatta a prenderlo... :D
RispondiEliminahai ancora degli sprazzi di lucidità quindi ^^
EliminaHa tutto c'è un limite, anche alla passione...
EliminaSi però anche il giornale...dai come si fa a prendere un quotidiano di casa berlusca? 😃 Comunque mi trovi pienamente d'accordo sul quotidiano RCS ultimamente sono scaduti anche loro. Di sicuro il gruppo Rizzoli ha perso i fasti di fine anni 70/80 quando ancora c'era al comando un piduista come Tassan Din. Il corriere della sera e il corriere d'informazione non avevano nulla da invidiare al new york times per completezza di informazioni e argomenti. Ora invece...😔
EliminaSai, Il Giornale c'era anche nel 1978, mi sono basato su questo criterio, per quanto doloroso :]
EliminaGrandissimo Stengo!!!
RispondiEliminaDopo l'infinita serie di post sulla GNRC non potevo non tornare sul tuo blog per cercare questo articolo... ero certo che non ti saresti lasciato scappare l'emozione di festeggiare anche tu i 40 anni di uno dei nostri miti, ed infatti... eccolo qui! :-)
Fantastico articolo ma sopratutto meravigliose le "velate" critiche alla testata tv che ti ha fregato (pare......) le immagini cancellando il watermark... :-))))
Fossi in loro ti scriverei in privato porgendoti tantissime scuse e facendo un enorme mea culpa.
Ancora tanti, ma tanti AUGURI a GOOOOOOOOOOOOLDRAKE!!!!
Utopia71
Se avessi Twitter gli chiederei solo se le immagini le ha prese da questo blog, e se ha cancellato il watermark.
EliminaMa per fortuna non ho twitter :]
Mi fa comunque piacere che il mio impegno gratuito, anzi, io esborso soldi, permetta ad un altro essere umano di sbarcare il lunario :]
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaIn un Mondo ideale, ieri avrebbero trasmesso episodi di Goldrake tutto il giorno su tutti i canali.
RispondiEliminaE invece no.
C'est la vie.
Beh, magari tutto il girono no, ma almeno Rai 2 poteva dedicarci uno speciale.
EliminaPotrvano pubblcizzarlo un paio di settimane prima, e avrebbe di certo fatto un buon ascolto, e non sarebbe stata la solita merda che mandano in onda...
Famiglia Cristiana che parla bene di Goldrake? Ne sono stupito. Ricordo come se fosse ieri di essere tornato a casa da scuola,nel 1992 (proprio così,1992!!) e aver letto un articolo,sfogliando per caso il settimanale,intitolato così : "Mazinga hai chiuso,parola di Puffo".Si leggeva che da lì a breve la violenza sarebbe stata completamente rimossa dai programmi per ragazzi della tv generalista,a favore di cose più soft (come se già non lo avessero fatto da anni...) . Ci sono voluti 26 anni per far cambiare idea alla redazione?! Ah,la coerenza!!
RispondiEliminaGrazie per la rassegna stampa,Stengo!
Però online, quindi credo per un target più giovane, ammesso che qualche più giovane possa mai leggere il sito di Famiglia Cristiana...
Eliminati segnalo il mio articolo sul quotidiano 'La Sicilia' del 4 aprile
RispondiEliminarichiamo in prima pagina
http://oi66.tinypic.com/2cifeaa.jpg
articolo
http://oi66.tinypic.com/fatn35.jpg
testo (parte 1):
Il 4 aprile 1978, alle 18,45 sulla Rete 2, veniva trasmesso Atlas Ufo Robot e fu una rivoluzione per i bambini dell’epoca, lasciando una traccia indelebile nel tempo. Negli ultimi anni sono stati pubblicati diversi libri che analizzano il fenomeno Goldrake e di recente sono apparsi in libreria due saggi di grande interesse: “C'era una volta Goldrake - La vera storia del robot giapponese che ha rivoluzionato la TV italiana” di Massimo Nicora (662 pagine, società editrice La Torre) e “Shooting star. Sociologia mediatica e filosofia politica di Atlas Ufo Robot” di Marco Pellitteri e Francesco Giacomantonio (250 pagine, editore Fondazione Mario Luzi). La storia del principe Duke Fleed (Actarus), esule sulla Terra e costretto a combattere l’esercito di Vega con il robot Goldrake, è una storia di ‘resistenza all’invasore’, dove la guerra si rende necessaria per contrastare il male sordo alla ragione. I due saggi ricostruiscono la storia di Goldrake, analizzando l’influenza del cinema di fantascienza americano, le creazioni dell’autore Go Nagai con la saga dei due Mazinga, i contenuti della Tv dei ragazzi, il successo ricevuto in Italia e Francia, l’impatto negativo e le polemiche degli adulti, con stimolanti e approfondite riflessioni sul significato che Goldrake può avere anche oggi. I due libri presentano una ricca documentazione con articoli dell’epoca e “Shooting Star” è anche impreziosito dalle interviste a Go Nagai, al regista Tomoharu Katsumata e al musicista Shunsuke Kikuchi. Agli autori, un giornalista esperto di media e due ricercatori di sociologia all’università di Bari e Kobe (Giappone), abbiamo chiesto perché ricordare l’anniversario dei 40 anni di Goldrake. Massimo Nicora: "Goldrake ha un duplice valore, televisivo e sociale. Nel primo caso ha rivoluzionato la tv italiana cambiando completamente il modo di intendere la TV dei ragazzi e aprendo di fatto le porte all'invasione dei cartoni animati giapponesi. Nel secondo caso perché ha lasciato un segno indelebile nella memoria di almeno due generazioni di ragazzini ormai diventati adulti. Il messaggio di Goldrake è positivo e valido ancora oggi. E' un messaggio di pace, di giustizia, di collaborazione”. Per Francesco Giacomantonio “Goldrake è stato un’anime la cui influenza ha avuto un carattere quasi simbolico e ha determinato una sorta di sbalzo dimensionale dal punto di vista degli immaginari sociali. Forse uno dei suoi messaggi principali, oltre a un certo canone etico e di giustizia, è stato quello, in chiave politica, del pacifismo, dell’equilibrio e della cooperazione”.
testo (parte 2):
RispondiEliminaInfine Marco Pellitteri risponde: “A 40 anni di distanza Goldrake è un eroe che ha ancora molte cose da dirci. Sul piano puramente narrativo, la serie Atlas Ufo Robot mostra le inquietudini e l'anelito al progresso e alla pace di gran parte della società giapponese degli anni Settanta: la Toei Animation desiderava creare un eroe romantico, tormentato, e una storia in cui i temi dell'inquinamento radioattivo, dell'invasione e della resistenza al conquistatore fossero sostenuti da una filosofia della resilienza. La resilienza è un processo di reazione positiva a un trauma, individuale o collettivo. Il Giappone è un esempio di grande resilienza per ovvi motivi storici; così Actarus, scampato alla morte del suo pianeta che ha visto morire i suoi cari, il suo pianeta e ha trovato miracolosamente rifugio in un luogo che lo ha accolto come figlio adottivo (ancora una volta abbiamo la storia di un migrante, come quella di Superman, e di un migrante che ha risorse morali, prima ancora che superpoteri fisici, con i quali viene accettato e amato dal luogo e dalle persone che lo accolgono; di questi tempi è un messaggio da accogliere come esempio di umanità). Sul piano della storia del costume e della televisione in Italia Atlas Ufo Robot è chiaramente un capitolo di estrema importanza per l’Italia, per la rivoluzione estetica e tematica che portò con sé. L’animazione giapponese per la televisione era limitata ed economica ma molto efficace sul piano dinamico, su quello espressivo, su quello della capacità di avvincere. Goldrake invita a fantasticare fra stelle e battaglie cosmiche e nello stesso tempo a interiorizzare valori profondamente terrestri. Goldrake combatte mostri fisicamente impossibili ma che sono moralmente molto realistici perché malvagi e autoritari. Actarus e i suoi alleati terrestri professano la solidarietà, la lealtà, l’amicizia e l’amore. Goldrake è un classico da recuperare e coltivare perché attuale nei contenuti e solido nelle direttive morali ed educative”.
P.S. come mai sul blog non parli di Isao Takahata scomparso 4 giorni fa ? se vuoi ti invio le scansioni dei quotidiani nazionali (le trovi anche sulla mia pagina facebook), grazie
Ciao Rosario :]
EliminaGrazie dell'articolo.
Non riporto info sulla dipartita di Takahata perché questo non è un blog di informazione sull'attualità inerente manga ed anime.
Per quelle cose c'è Animeclick e simili.
La rassegna stampa su Goldrake è stata una eccezione, ed un modo per affrontare i 40 anni in maniera diversa, oltre che per collegarmi agli articoli sugli anime degli anni 70 ed 80.
Infine, se proprio devo scegliere, preferisco omaggiare un compleanno, piuttosto che una dipartita.
E poi, a dire il vero, penso che Isao Takahata sia stato un (meritato) "privilegiato" in questo nostro mondo. Fino a 82 anni ha fatto ciò che gli piaceva, ciò che gli riusciva bene. E' riuscito a vivere a lungo e dignitosamente delle sue passioni.
Non trovo alcun motivo per essere triste per la sua morte. Ovviamente non sono mica contento.
Hanno motivo di essere tristi gli amici ed i parenti.