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mercoledì 11 dicembre 2024

"Godzilla King of the Monsters" - "Marvel Comic Group from Toho Production famed movie series" n° 4, 5 e 6 (novembre-dicembre 1977 - gennaio 1978)


Mi ero perso Godzilla... non il kaiju, ma il fumetto Marvel mai giunto in Italia... talvolta mi capita che mi dimentico qualche filone di post, rimedio con i successivi numeri 4, 5 e 6 dopo l'1, il 2 e il 3:

Causa il mio scarso inglese, non è che possa comprendere per intero la trama, comprese le varie sfaccettature dei dialoghi, ma penso che le immagini a grandi linee possano rendere accettabilmente l'evolversi della storia.
La caratteristica più avvincente di questo fumetto è che il nostro Godzilla si scontrerà contro gran parte dei supereroi Marvel, nel numero 3 ha dovuto affrontare "I Campioni", che ha visto solo Ercole opporsi alla strapotenza del lucertolone radioattivo.
Parrebbe che siano i personaggi dello "SHIELD" a fungere da legame tra tutte le storie, a cui si sommano varie comparsate dei big Marvel.
Peccato che in questi ulteriori tre numeri non ci siano supereroi... non deve essere stato facile inserire Godzilla nelle storie della Marvel.


Come già mostrato, seppur solo in parte, nei precedenti tre numeri, la Marvel, a differenza della "Editoriale Corno", riempiva parecchio i suoi fumetti di pubblicità. Non le mostro tutte, ma alcune meritano, come quelle delle merendine   ^_^
Una mostra l'Uomo Ragno vendere delle tortine, l'altra il mitico Thor delle merendine di frutta.
Un pelino blasfemi...    ^_^


E poi ti ritrovi le "Scimmie di Mare" con le cui pubblicità ci sei cresciuto, ma finalmente da adulto ne hai avuta un mega confezione deluxe!


Ma è meglio passare al numero 4 "Godzilla versus Batragon!" :]

domenica 8 dicembre 2024

Manga Academica vol. 17, rivista di studi sul fumetto e sul cinema di animazione giapponese




TITOLO: Manga Academica vol. 16, rivista di studi sul fumetto e sul cinema di animazione giapponese
AUTORE: Autori vari
CASA EDITRICE: Società  Editrice La Torre
PAGINE: 106
COSTO: 16,50 
ANNO: 2024
FORMATO: 21 cm x 15 cm
REPERIBILITA': online
CODICE ISBN: 9788896133729


E' questo l'ultimo numero di "Manga Academica" da minorenne, il 17esimo, dall'anno prossimo potrà votare e fare la patente  ^_^
Non è superfluo ribadire l'apprezzamento per una costanza lunga ben 17 anni pieni di analisi serie su anime e manga.
Tra l'altro la collana, nella sua interezza, fa pure una bella figura sulla mia libreria  :]
Fatto un complimento, annoto una diminuzione di pagine negli ultimi anni (scorrere i numeri), questo numero consta di 106 pagine, immagino anche per mantenere inalterato il costo.
In questo 17esimo volume sono presenti quattro contributi, la mia recensione ometterà il secondo per non auto-spoilerarmi il finale de "L'attacco dei giganti" e non sarà molto informato sul terzo ed il quarto, in quanto poco conoscitore dei temi e serie trattate   >_<
Quindi quest'anno la mia recensione arriva in ritardo rispetto alla pubblicazione del volume (troppo stanco, tendo ad addormentarmi quando leggo) e abbastanza limitata a causa della mia ignoranza.

Il primo contributo è a firma Marco Pellitteri e a dispetto del titolo un po' ostico è comprensibile (tranne una parte della terminologia obbligatoriamente accademica) ed interessante, in quanto tratta una tematica che sovente torna in auge (semplifico): la giapponesità degli anime.

Lo scritto critica il punto di vista degli studiosi accademici del "nord globale" (Usa ed Europa) che considerano gli anime non specificatamente nipponici, per loro sono "anime" tutte le serie con determinate caratteristiche, anche se pensate/create/prodotte non in Giappone. Secondo questi studiosi gli "anime" avrebbero perso la loro connotazione nipponica in quanto son spesso (fin dagli anni 70) prodotti materialmente all'estero per contenerne i costi.
Mi capita non di rado che in vari contesti (lavorativi e non) delle persone più giovani (anche di molto) mi consiglino "anime" (film o serie) che poi scopro essere made in Usa o in Europa. Quando faccio notar loro che quel film o serie, magari pure belli, non sono "anime", in quanto non pensati/creati/prodotti in Giappone da autori nipponici, la loro reazione è spesso di sorpresa. Lo scritto spiega bene il punto di vista, che per quanto conti è pure il mio, che solo una serie/film ideato in Giappone da autori giapponesi può fregiarsi del titolo di "anime".

giovedì 5 dicembre 2024

Catalogo giocattoli Upim - Natale 1979



Siamo ormai nel mese del Natale, e soprattutto delle vacanze/ferie di Natale, quindi un bel catalogo natalizio penso sia appropriato, dell'Upim ho già postato tre cataloghi:



Mostrare più annate consecutive (o quasi) di cataloghi di un medesimo marchio o catena di vendita permette di apprezzare le modifiche dei gusti dei bambini e bambine del periodo. Per esempio ho postato ben 13 cataloghi della Mattel e tre annate consecutive della "Standa":



In totale i post sui cataloghi di giocattoli sono 65 (con questo), alcuni li ho divisi in più post per la loro corposità, ognuno potrà ritrovare i propri articoli preferiti.
In generale, rispetto ad oggi, i giocattoli restavano sul mercato per un tempo medio lungo, magari subivano un restyling, ma duravano molti anni. Infatti capita che bambini di età differenti abbiano ricordi dei medesimi articoli ludici. Ho notato che i giocattoli per le femminucce erano ancora più durevoli, forse poco fantasiosi, direi conservatori. Quelli per i maschietti, invece, erano più variegati e potevano subire delle repentine modifiche dei gusti, basta pensare all'avvento dei giocattoli ispirati agli anime e ai videogiochi. C'è da dire che il merchandising dei cartoni animati giapponesi era dedicato sia ai maschi che alle femmine.



L'Upim e la Standa erano i luoghi, oltre ai negozi di giocattoli, dove si compravano i giochi, ed ovviamente il Natale era il periodo più ghiotto di offerte e con più scelta.
Questo catalogo è parecchio corposo, seppur dal formato non grandissimo, il sommario ne chiarisce la moltitudine di articoli presentati.
La presenza dei prezzi è un aspetto che oggi risulta vieppiù interessante, anche solo per capire quando pesammo sulle finanze delle nostre famiglie e magari per evitare di fare gli spilorci quando dovremo scegliere un regalo per i bambini   ^_^



In più cataloghi di quegli anni, basta consultarli ai link sopra, si poteva vedere il buon vecchio Raydeen venire spacciato per Goldrake, tanto noi eravamo bambini scemi e mica capivamo la differenza... come si può vedere qui sopra   :]
Il problema fu che le richieste dei giocattoli di Goldrake/robottoni superò abbondantemente la disponibilità, quindi i distributori si affidarono un po' alla qualunque.
Lo si può leggere nei post della rivista "VG Vendogicattoli" dei numeri appena successivi al Natale 1978:




E' vero che questo catalogo Upim è del dicembre 1979, ma comunque le dinamiche restarono simili in tutti quei mesi.

domenica 1 dicembre 2024

Atlantic, tutta la storia del west


TITOLO: Atlantic, tutta la storia del west
AUTORE: Mario Rizzone
CASA EDITRICE: Udom Edizioni
PAGINE: 161
COSTO: 32 € 
ANNO: 2024
FORMATO: 30 cm x 21 cm
REPERIBILITA': disponibile online
CODICE ISBN: 9791281694095


Secondo libro di Mario Rizzoni sui soldatini "Atlantic":

Prima di lui si erano cimentati a riesumare i soldatini della "Atlantic" altri appassionati:
La prima pubblicazione è stata quella di Mario Menghini "Viaggio nell'Atlantic" ( Volume 1Volume 2Volume 3Volume 4 )  del 2012, che ha un carattere sia totalmente esaustiva dal punto di vista collezionistico che dal punto di vista saggistico;
Nel 2015 è uscito Soldatini Atlantic! Un mito degli anni '70, che ha un taglio prettamente saggistico.

Questo volume sui soldatini del west è impostato come quello sui soldatini d'Italia, quindi non un'analisi saggistica, ma un voluminoso catalogo solo sugli articoli della "Storia del West", come scrive lo stesso autore nell'introduzione qui sotto.
Il volume è stato pubblicato ad agosto, come per tutte le piccole case editrici ho faticato un po' a recuperarlo. 
L'unica annotazione è che a fronte di meno pagine rispetto al precedente volume, 161 invece di 210, il prezzo è salito da 30 a 32 euro. Forse è dovuto al cambio di casa editrice?



Nulla da aggiungere a quello che scrive l'autore, anzi, l'appassionato   ^_^





Come già scritto in qualcuna o tutte le recensioni sull'Atlantic, io prediligevo i personaggi abili alla guerra, le figures non passive, quindi niente bisonti, pelli, rancio, caminetti, squaw, totem etc. etc. etc.
Tanto che questi personaggi non fruibili alla guerra li emarginavo dal campo di battaglia oppure li modificavo per renderli abili al combattimento.
Per esempio tagliavo le frecce ai nordisiti infilzati   ^_^
Rifuggivo come la peste le confezioni totalmente non guerresche, come quella recensita qui sotto:

A titolo di esempio qui sotto inserisco le pagine della confezione "Geronimo - Apache".