Quale periodo migliore per un catalogo di giocattoli se non quello natalizio?
Quindi ecco i regali che avremmo voluto allora, e che se ci avessero regalato oggi non ci avrebbero di certo schifato.
Il catalogo riportava nella parte superiore una storia a fumetti dal titolo "Zio Paperone e il castello del commodoro", l'ho eliminata per rendere più chiare le scan.
Al catalogo era abbinato un concorso a premi di Topolino, la cui scadenza (6 gennaio 1981) permette di identificarne precisamente il periodo natalizio a cui fa riferimento.
Per partecipare al concorso bisognava comprare giocattoli alla Standa per un valore minimo di 15000 lire T_T
La cosa che trovo interessante in questi cataloghi è che spesso, ma non sempre, son riportati i prezzi, in questo modo mi rendo conto con qualche decennio di ritardo quanto costai a miei...
Alcune delle statuine del presepe che ho tenuto dovevano essere state comprate alla Standa.
Sovente i cataloghi iniziano con i giochi per le femminucce, i soliti favoritismi... tanto poi per i restanti tre quarti ci sono solo giochi per maschietti!!!
"Angelo negro" non è proprio un nome politically correct.
La numerazione delle bambole vale anche per la scan sottostante.
Idem per le due scan qua sotto.
La bambola gigante è un pelino inquitante.
Le due pagine con gli accessori.
Ecco come diventare delle future brave massaie, mi sa che ai tempi molte non hanno giocato abbastanza :)
Io ero già un po' più grandicello per questi.
Potevano mancare Barbie e Big Jim? Il secondo non di certo, la prima sarebbe stato bello...
Personalmente le costruzioni Plastic della Italocremona non mi dicono nulla, ma so che per altri hanno un valore nostalgico molto forte.
Un trenino Lima o una pista Polistil erano un must di ogni bambino.
Ed ecco quello che considero il pezzo forte del catalogo: i robottoni!
Ovviamente è tutto soggettivo. Ricorderemo con piacere piacerà quello a cui avevamo giocato (o avremmo giocato se avessimo avuto quel gioco), mentre ci lascia indifferente un gioco mai visto o desiderato.
Ed ora " I guerrieri dello spazio"!
Posso solo immaginare il prezzo a cui vengono venduti oggi quei vecchi robottoni anni 70/80. Comunque il il Daikengo ce l'ho ancora :]
In basso il disco simil Goldrake della Polistil, se non sbaglio.
Io faccio parte della generazione che giocò coi robot in latta, devo dore che benchè non avessero una storia a cui rifarsi (come Goldrake o Jeeg) erano piacevole vedere le lero evoluzioni luminose e sonore. Peccato che il gioco finiva con la fine della sorpresa dovuta al movimento del robot, mentre i i giochi coi robot nipponici erano di durata infnita.
Comunque ecco qualche esemplare di robot pre-robottoni giapponesi.
La macchinina radiocomandata faceva parte dei regali classici, però alcune di questo erano ben poco "radiocomandabili"...
Un altra tipologia di gioco ormai scomparso sono i "filo guidati", più maneggevoli dei radiocomandati (che nei primi modellinini erano molto limitati) ma col vincolo della lunghezza del cavo.
Automobiline era sinonimo di Bburago.
La Reel produceva macchinine filo e radio comandate, io ne avevo una radio comandata, ma con un comando molto frustrante...
I pupazzetti dei personaggi Marvel (a cui andavano sommati i Farntastici 4 e qualche personaggio DC Comics) erano il massimo, poter far combattere i tuoi eroi era una vera figata.
I soldatini sono tra quei giocattoli, oggi completamente scomparsi, che allora erano una delle fonti di maggior divertimento e ad un costo basso.
Il leader nei soldatini era la Atlantic, al link 4 libri/catalogo che ne racontano la stupenda storia: Atlantic
Ovviamente assieme ai soldatini del farwest era associato l'uso delle armi giocattolo, altro articolo considerato molto diseducativo, ma che non fece del sottoscritto un delinquente.
A quei tempi la Edison Giocattoli mise in commercio una linea di giocattoli veramente bella, e direi ancxhe in anticipo coi tempi: la TH3.
Cambio di target.
Il bimbo in basso a destra non pare particolarmente contento...
Giocare a tennis in cortile era considerato un gioco normale, almeno nel mio cortile. Spazio ne avevamo, compreso un'area asfaltata che usavamo sia come campetto da calcio che da tennis, visto che altri bambini più organizzati vi avevano dipinto le righe del campo da tennis.
Ovviamente il calcio era il topo, autunnoinvenroprimaveraestate era la primaria attività in cortile, attorno a cui ruotavano tutti (tanti) gli altri giochi.
Gli skettini a quattro ruote... mi commuovo nel ripensare a quante gionocchia mi sia sbucciato T_T
Gli strumenti musicale facevano parte di quei giochi che solitamente erano regalati dagli adulti, nella speranza di far sbocciare l'artista che era in noi, peccato che l'unico effetto sortito era, oltre ai timpani rotti degli adulti stessi, un odio viscerale per la musica da suonare...
La Bontempi era il classico del classico.
Qui inizia la sezione giochi da tavolo, con tutte le variant possibili, tra cui i "giochi elettronici", cioè i primi videogiochi ( Videogiochi vintage )
In alto lo stupendo Dribling, che aveva una giocabilità unica, e, secondo me, inimitata.
In basso l'atrettanto stupendo Goleador, con l'unica pecca che premendo la testa dei giocatori talvolta (in base alla forza bruta del bambino) il calciatore si stortava.
In mezzo altri giochi stupendi.
Gli immancabili flipper.
In questa pagina si possono notare alcuni giochi molto particolari. Intanto i giochi legati al telefono, che dimostrano che i finti telefonini per bimbi che vengono venduti oggi non sono per nulla una novità. A cui vanno sommati i giochi che cercavano di liberare il bambino dalla prepotenza televisiva, prima che venisse introdotto il videoregistratore: i vari proiettori, i visori e il Mupi .
Da notare quello del Grande Mazinga.
Per "gioco" veniva inteso anche quello prettamente scientifico, come il telescopio o il microscopio.
A desra si può notare una delle prime "console" di videogames, che conteneva il calcio, il tennis, lo squash e la pelota. In pratica da una a quattro stanghettine che similuvano tutti questi giochi, e noi eravamo contenti ed affascinati lo stesso!
Il Telemax o il Cine Viso Projettor facevano sempre parte di quella categoria di giochi che ti permettevano di vedere quando volevi i tuoi eroi, ovviamente senza sonoro.
Tra i giochi di società ci sono quelli classici e quelli ispirati all'invasione dei cartoni animati giapponesi, in questa scan si vede Jeeg e l'ape Maia..
In questa scan il gioco del Grande Mazinga e di Danguard, ma anche quello del telefilm Galactica (il primo!), de "L'Impero colpisce ancora" e de "L'Uomo Ragno e i Fantastici 4" (pessimo gioco).
In primo piano si vede il gioco Manager ( recensione )
Come copertina finale fu usato il Lego.
Alle borse scambio è possibile ritrovare tutto questo. Se si è interessati alla collezione di giocattoli d'epoca, cercatele nelle vostre città. Certo i prezzi non sono sempre "popolarissimi", ma si tratta di oggetti di 30 - 40, o più anni fa conservati
RispondiEliminaAlle borse scambio è possibile ritrovare tutto questo. Se si è interessati alla collezione di giocattoli d'epoca, cercatele nelle vostre città. Certo i prezzi non sono sempre "popolarissimi", ma si tratta di oggetti di 30 - 40, o più anni fa conservati
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