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martedì 10 agosto 2021

Catalogo giocattoli Upim - Natale 1978


La mia ricerca di vecchi cataloghi di giocattoli ha un limite nel costo (tranne qualche eccezione), e per ovviare a questa regola autoimposta i mercatini dell'usato restano fondamentali.
Il catalogo Upim del Natale 1978 lo cercavo da parecchio, ma il suo prezzo era (per me) esorbitante, attualmente lo si trova su Ebay a 100€... ma a 10€ e in condizioni come nuove mi fa ringraziare la regola di cui sopra  ^_^
Essendo il Natale del 1978 la prima festività regalesca in cui si sarebbero potuti ricevere doni in tema "Atlas Ufo Robot" ero curioso di vedere cosa fosse disponibile nelle grandi catene di vendita, in questo caso l'Upim, e nelle 80 pagine del catalogo non c'è un solo giocattolo di Goldrake!

Si vede proprio che il successo dell'esordio TV di Goldrake (primi 25 episodi: 4 aprile/6 maggio 1978) non fu abbastanza per impostare per tempo un Natale su questo nuovissimo personaggio, solo con la seconda tranche di puntate (secondi 25 episodi: 12-12-1978/ 12-01-1979) gli esercenti si resero conto dell'immane richiesta di giocattoli, ma ormai era tardi per avere i magazzini pieni.


L'unica pagina in cui campeggia la sacra effige di Goldrake è quella dell'indice, una bella truffa per il bambino che iniziava a sfogliarlo per poi non trovarci neppure un suo giocattolo...
Le aziende fecero in tempo, invece, a valutare positivamente Heidi, presente con tre articoli, il proiettore "Mupi V35" , il Minicinex ed il gioco in scatola della Clementoni.

Dell'Upim ho già postato due cataloghi:


In questo catalogo non tutti gli articoli recano il prezzo, a differenza dei due linkati sopra, un peccato, ma comunque può dare l'idea di quanto costammo ai nostri genitori  ^_^



La cosa curiosa è che mancavano i giocattoli di Goldrake, ma a pagina n° 33 c'era la trottola di "Bambino Pinocchio", messo in onda in Giappone nel 1976 e trasmesso in Italia nel 1982.
Non è la prima volta che mi imbatto in giocattoli di "Bambino Pinocchio", avevo trovato alcuni articoli nel catalogo Catalogo ToyService Baravelli (1978/79?), si vede che c'era qualche azienda che li importava dal Giappone senza sapere che fossero di un anime.
Questo non è il primo caso di merchandising di una serie animata nipponica presente sul mercato italiano prima della sua messa in onda televisiva, in alcuni casi c'erano i giocattoli ma la serie non arrivò mai, tipo il Raideen.


Big Jim prima di Barbie! 
Mitici quelli dell'Upim!


Curiosa questa pagina, in cui vede Barbie utilizzare suppellettili, ma che non sono della Mattel!
Infatti la didascalia recita "L'arredamento per Barbie e piccole bambole", inoltre gli articoli Mattel della Barbie sono a pagina 4 e 5.

Quindi l'Upim utilizzò consciamente la Barbie per vendere articoli non Mattel... poi oggi se metti mezzo video su You Tube ti arrestano ^_^
L'obbligo di rispettare il copyright valeva sempre per gli altri, specialmente se chi non lo rispetta ci faceva i soldini.



La pagina con la trottola di "Bambino Pinocchio".

Già allora l'uso ludico dei telefoni era incentivato



Direi proprio che io avessi il numero 10, il fucile Mark 22.
Oggi il gioco della guerra si è spostato nei videogames, ed è molto più realistico di quello che attuavamo noi!


I soldatini, invece, son proprio scomparsi...


Ogni cassetta della Mupi costava 5000 lire!


Della doppia pagine qui sopra ho recensito i seguenti giochi in scatola, oltre ad Heidi:



"Battaglia di Tank" è in mio possesso, prima o poi lo recensirò.



Gran parte delle statuine presenti nella foto le ho ancora, prova (combaciante con i miei ricordi) che provenissero tutte da Standa ed Upim.

Il buono sconti permette di datare senza alcuni dubbio il catalogo.


 

6 commenti:

  1. Però non era insolito che negli anni 70 arrivassero nei negozi articoli di cui non c'era la serie televisiva in Italia, non era per forza legato al fatto di avere il cartone animato, questo più negli anni 80, credo.

    Io quando ero molto piccolo trovai questi, tiè:

    https://thumbs.worthpoint.com/zoom/images2/1/0413/13/vintage-ultraman-returns-tin-toy-wind_1_709b7a60feb492e34da3b881ffb4dd73.jpg

    https://i.pinimg.com/originals/c9/ac/5b/c9ac5b74603776831764352ad1b8654f.jpg

    Probabilmente bastava che ci fosse qualcosa di analogo perché fossero importati, allora c'erano i film di Godzilla e Gamera, mia passione.
    Pinocchio bambino è un bel giocattolo, lo importarono non "di per sé" ma perché è una versione simpatica di Pinocchio.
    Gli unici soldatini che vedi oggi sono quelli venduti nelle buste in edicola e nei negozi di souvenirs, di produzione cinese. Curiosamente, alcuni sono stampi recuperati dagli anni 70: ho visto recentemente le stesse diligenze e carri che mostri tu, e ce li avevo anch'io. Stessa cosa per i dinosauri. La qualità oggi però è molto peggiorata rispetto al made in hong kong. :(

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    1. In questo caso, però, abbiamo già diversi articoli, se sommi quelli del catalogo Baravelli a questa trottola, probabilmente erano articoli importati dalla Germania (Occidentale), dove era stato già trasmesso nel 1978. Mia ipotesi.
      Non è che la Atlantic li stampasse poi benissimo i soldatini, in fondo costavano poco.

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  2. Le armi giocattolo di produzione nostrana come quelle, erano molto apprezzate anche all'estero: mi è capitato di fare conversazione con un paio di americani che ancora le ricordavano e ne parlavano con gran considerazione.

    Sui soldatini Atlantic (fantastici) ci sarebbe molto da dire, specialmente riguardo la loro scomparsa.

    Mio cugino più grande aveva il MUPI V35, però le cassette erano coi robottoni :D

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    1. Beh, un maschietto che aveva le cassette di Heidi al posto di quelle dei robottoni, rischiava l'emarginazione sociale :]

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  3. Veramente straordinario il tuo blog !

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