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giovedì 5 dicembre 2024

Catalogo giocattoli Upim - Natale 1979



Siamo ormai nel mese del Natale, e soprattutto delle vacanze/ferie di Natale, quindi un bel catalogo natalizio penso sia appropriato, dell'Upim ho già postato tre cataloghi:



Mostrare più annate consecutive (o quasi) di cataloghi di un medesimo marchio o catena di vendita permette di apprezzare le modifiche dei gusti dei bambini e bambine del periodo. Per esempio ho postato ben 13 cataloghi della Mattel e tre annate consecutive della "Standa":



In totale i post sui cataloghi di giocattoli sono 65 (con questo), alcuni li ho divisi in più post per la loro corposità, ognuno potrà ritrovare i propri articoli preferiti.
In generale, rispetto ad oggi, i giocattoli restavano sul mercato per un tempo medio lungo, magari subivano un restyling, ma duravano molti anni. Infatti capita che bambini di età differenti abbiano ricordi dei medesimi articoli ludici. Ho notato che i giocattoli per le femminucce erano ancora più durevoli, forse poco fantasiosi, direi conservatori. Quelli per i maschietti, invece, erano più variegati e potevano subire delle repentine modifiche dei gusti, basta pensare all'avvento dei giocattoli ispirati agli anime e ai videogiochi. C'è da dire che il merchandising dei cartoni animati giapponesi era dedicato sia ai maschi che alle femmine.



L'Upim e la Standa erano i luoghi, oltre ai negozi di giocattoli, dove si compravano i giochi, ed ovviamente il Natale era il periodo più ghiotto di offerte e con più scelta.
Questo catalogo è parecchio corposo, seppur dal formato non grandissimo, il sommario ne chiarisce la moltitudine di articoli presentati.
La presenza dei prezzi è un aspetto che oggi risulta vieppiù interessante, anche solo per capire quando pesammo sulle finanze delle nostre famiglie e magari per evitare di fare gli spilorci quando dovremo scegliere un regalo per i bambini   ^_^



In più cataloghi di quegli anni, basta consultarli ai link sopra, si poteva vedere il buon vecchio Raydeen venire spacciato per Goldrake, tanto noi eravamo bambini scemi e mica capivamo la differenza... come si può vedere qui sopra   :]
Il problema fu che le richieste dei giocattoli di Goldrake/robottoni superò abbondantemente la disponibilità, quindi i distributori si affidarono un po' alla qualunque.
Lo si può leggere nei post della rivista "VG Vendogicattoli" dei numeri appena successivi al Natale 1978:




E' vero che questo catalogo Upim è del dicembre 1979, ma comunque le dinamiche restarono simili in tutti quei mesi.


Il numero 5 è un Remi nipponico alto 35 cm da 12500 lire


Poteva mancare la Barbie?
No, però occupa poco spazio   ^_^

Come si può battezzare una bambola che piange "lacrime vere" con il nome commerciale di Serenella?
E poi le "lacrime vere" dove le compravi?

Altri tempi (forse) quando leggi "Angelo negro"...


Per la serie "i ruoli di una futura donna", ecco i giocattoli delle bimbe di allora.



Una volta le piastre ad induzione erano un gioco, oggi no, mentre oggi lucidare i pavimenti non è più attuale (mi pare).

Ogni tanto qualche sparuto lettore mi invia una mail (se il "Modulo di Contato" funziona) per avere info sui giocattoli della Ampatoys, qui si può vedere una "Ferrarina" a 20 mila lire, cioè 65 euro rivalutati ad oggi.



Lavagne di Heidi e Remi a iosa.
Il numero 4 sono i timbrini Multiprint, la confezione in alto è quella recensita qui sotto, proprio del 1979:




Tra i puzzle a terra, una sulla destra, è di Remi.


Doppia pagina stupenda, solo cartoni animati giapponesi per la Mupi  ^_^


Un vero peccato che i giochi in scatola furono fotografati impilati...
Alcuni di quelli li ho già recensiti:



La "Battaglia Navale" della Clementoni è quella della seconda versione, internamente è uguale a quella che ho recensito, esternamente la mia confezione è millemila volte più bella:



Numero 8, il "Logic 5" della MB.


Al "Dribbling" (numero 4) ci giocai forse solo un paio di volte, bellissimo   ^_^


Prima di Natale devo ricordarmi di fare il post con i personaggi del Presepe che avevo da bambino, che son spesso gli stessi mostrati in questi cataloghi.

 

4 commenti:

  1. Quanti ricordi! Grazie! A dribbling invece credo di nn averci mai giocato

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    1. Prego, è lo scopo del blog.
      Il Dribbling Harbert era stupendo, forse un po' delicato, considerando la foga con cui ci si giocava che non era il massimo con fatto che fosse tutta plastica...

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  2. Stupendo! Grazie, Stengo! (╥_╥)'
    Oggi non so quanti genitori oserebbero regalare il traforo ^^'
    Non sapevo che ci fossero anche le "3. auto con guida sonora"... Non vedo antenne, né cavi... ma come funzionavano?

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    Risposte
    1. Prego, è lo scopo del blog (mi ripeto).
      Penso che il traforo, se oggi lo mettessero in vendita, causerebbe l'imprigionamento coatto dei produttori...
      Posso immaginare che avessero un microfono, uno batteva le mani e le auto cambiavano direzione?
      Non ne ho mai viste di quella tipologia.

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