TITOLO: Un geek in Giappone, diario tecnologico di un europeo nel paese del sol levante
AUTORE: Hèctor Garcia
CASA EDITRICE: Panini Comics
PAGINE: 152
COSTO: 15€
ANNO: 2009
FORMATO: 26 cm
X 17 cm
REPERIBILITA': Ancora presente nelle librerie di
Milano
CODICE ISBN: 9788863463118
L'autore
vive in Giappone da 4 anni per lavoro, inizialmente scriveva le sue
esperienze in un blog spagnolo, da questo blog nasce il libro. Questo
libro consta di sole 152 pagine, 152 pagine per spiegare/raccontare
una nazione e la sua cultura/storia. Ovviamente ci sono molte
semplificazioni, ed ovviamente gli argomenti sono trattati
superficialmente. Ognuno potrà, nel caso, approfondire i temi che
ritiene più interessanti, però nel libro ci sono grossolani errori
e talvolta è approssimativo, troppo. Va da sé che io non sono un
tuttologo sul/del Giappone, quindi alcune cose le ho notate, ma altre
magari no, argomenti che non conosco tipo la j-pop, la religione,
l'economia, la vita di tutti i giorni in Giappone. Ecco, forse la
parte più interessante è quest'ultima, quella che l'autore vive e
che riporta, dando anche molti consigli ai futuri viaggiatori.
Quando, invece, si lancia in spiegazioni sulla società giapponese o
la storia gli capita di prendere delle belle cantonate.
Esempi
a caso.
Pag.
16: Riguardo alle geishe afferma che non sono prostitute ma artiste.
Non c'è dubbio il lato artistico del loro ruolo, ma le case di
appuntamenti non campavano solo con quello...
Pag.
17: Sullo shinto afferma che i ladri in Giappone scarseggiano perché
lo shinto assegna agli oggetti una parte dello spirito del
proprietario. Quindi rubarli implicherebbe rubare anche l'anima del
proprietario. Rimango perplesso...
Capitolo
2: Nel capitolo della Arti e discipline tradizionali non si fa
nessuna menzione del
teatro
takarazuka.
Pag.
65: Raccontando di aneddoti aziendali l'autore narra di come la
Kodansha utilizzò il giri (l'obbligo o il dovere sociale) per
chiudere una rivista che non vendeva senza licenziare nessuno, cosa
che le sarebbe costata molto. Semplicemente nei mesi precedenti
“suggerirono” agli impiegati di cercarsi un nuovo lavoro. Gli
impiegati solidarizzarono con i problemi dell'azienda e si
licenziarono spontaneamente. Quello che mi ha fato saltare sulla
poltrona è stato il commento dell'autore! “Non vi pare
incredibile? Se fosse successo in un'azienda europea mi immagino gli
scioperi, le proteste dei sindacati, e le incazzature degli
impiegati!” Ma che i
giapponesi e l'autore se ne vadano a... Mi son spiegato?
Pag.
68: “In Giappone tutto funziona quasi (bontà
sua ha messo “quasi”) alla perfezione: la gente fa quel
che deve fare, i treni viaggiano in orario (senza
il Duce?!), tutti hanno un lavoro (sicuro?),
tutti hanno denaro per vivere (il
paese di Bengodi!), la povertà, di fatto, è quasi
inesistente (ah si? Dillo ai
senzatetto...), i ragazzi s'impegnano (bravi
ragazzi) e, secondo dati dell'OCSE, sono i secondi migliori
studenti al mondo (di
nozionismo)”. Il tra
parentesi è mio.
Pag. 76: La spiegazione che dà dell'altissimo numero di
suicidii in Giappone è a dir poco limitata, le cause sono l'onore o
lo stress, fine...
Pag. 81: Riguardo gli hikikomori l'autore afferma che
“hikikomori significa sempre otaku”. Cosa?! Dove, quando, perché,
chi cacchio lo dice?! Quella frase non ha senso. Nessuno accenno al
bullismo come causa...
Pag.
86: Riguardo al termine “Moe”, più o meno “figo”, l'autore
spiega che probabilmente nasce dal lungometraggio “Lupin III - Il
castello di Cagliostro” oppure dalle prime puntate di Sailormoon.
Ma sono temporalmente distantissimi, negli anni 70 il primo e negli
anni 90 il secondo...
Pag. 87: Ancora sugli hikikomori, oltre a ripetere le
cose errate di prima, scrive che gli hikikomori si rinchiudono in
casa e passano il tempo dormendo, guardando la tv, giocando coi
videogiochi e navigando in internet. Ma questi son quelli che stanno
già meglio... nella fase più acuta restano catatonici, non fanno
nulla. Come lo scrive lui sembra che si divertano... senza contare le
aggressioni fisiche ai genitori...di nuovo nessun accenno al bullismo
o al fatto che sono coinvolte anche persone adulte, non solo
adolescenti.
Pag. 100: Riguardo gli anime robotici in voga negli anni
70 inserisce 3 titoli, Gundam, Mazinga Z e...e... Marcoss...Macross?!
Ma è degli anni 90...vabbè, ventennio più ventennio meno...
Non che voglia dare un giudizio in toto negativo sul
libro, nel leggerlo mi limiterei a considerare valide le parti più
da “turista” o da lavoratore in Giappone, il resto mi sembra poco
affidabile.
Comunque, visto che la casa editrice è la Panini
(almeno in Italia) qualche errore potevano anche farglielo notare,
dato che pubblicandolo sono loro a veicolare certe informazioni poco
precise.
Inserisco l'indice completo in modo che vi facciate
un'idea dei numerosi temi trattati:
Cap 1: Le origini della cultura giapponese
Cenni di storia del Giappone/ Le origini della lingua
giapponese/ Bushido, la via del guerriero/ Geisha/ Religione e
filosofia
Cap 2: Arti e discipline tradizionali
Ukiyo-e/ Shodo/ Chado/ Kabuki/ Meditazione zen/ Koan/
Ikebana/ Arti marziali/ Karakuri
Cap 3: Aspetti chiave della cultura giapponese
Honne e tatemae/ La virtù dell'umiltà/ Giri/ La
relazione uomo-donna in Giappone/ Scusi/Sumimasen/ La cultura del
chotto/ Do/ L'influenza del do nel Giappone attuale/ Valori estetici/
Amae/ Soto-uchi
Cap 4: Curiosità e simboli giapponesi
Tanuki/ Maneki neko/ Mambou/ Irori/ Sakura/ Le
mascherine/ Il bagno giapponese/ Pachinko/ Passeggiando fra i templi/
Simboli e struttura dei templi buddisti/ Manji/ I protettori nio/
Shachihoko/ Naruto Uzumaki/ Le sette divinità della fortuna/ Perchè
le donne giapponesi si coprono la bocca con la mano?
Cap 5: Le aziende giapponesi
L'economia giapponese dopo la guerra/ La mano invisibile
in Giappone/ Kaizen, continuare a migliorare/ La struttura delle
aziende giapponesi/ Relazioni all'interno delle aziende giapponesi/
Tecnologia e scienza/ L'industria automobilistica/ Buone maniere in
azienda/ Nemawashi/ Aneddoti sulla vita in azienda
Cap 6: Società e vita giapponesi
Introduzione/ Sicurezza in Giappone/ Yakuza/ Il cibo/
Sake/ Vita lunga/ Treni/ Agricoltura/ La famiglia giapponese/
Leggende urbane/ Perché i giapponesi si suicidano?/ Esempi di
relazione fra giapponesi
Cap 7: Il Giappone oggi:
Vita di un otaku/ Vita di una famiglia/ Vita degli
studenti/ Vita di una carrer woman/ Vita di un salaryman/ Vita di un
pensionato/ Subcultura e tribù urbane/ Fenomeni all'interno della
cultura otaku/ Visual kei/ Lolita/ Cosplay
Cap8: Cronologia della cultura giapponese
Introduzione/ Origini/ Il padre dei manga/ Gli anni
d'oro/ I manga oggi/ Mangaka/ Anime
Cap 9: Musica
Storia della musica giapponese/ Enka/ La musica oggi/
J-Pop/ Gruppi e cantanti famosi
Cap 10: Cinema e televisione
Introduzione/ Cinema/ Televisione/ Dorama/ Diagrammi di
un fenomeno culturale giapponese
Cap 11: Visitare Tokyo
Quartieri di Tokyo/ Roppongi/ Midtown/ Akihabara/ Ginza/
Shinjiku/ Odaiba/ Asakusa/ Ueno/ Shibuya/ Harajiku/ Itinerari a
Tokyo/ Itinerario otaku/ itinerario culturale/ itinerario
tecnologico/ itinerario megalopoli
Cap12: Viaggiare in Giappone
Consigli generali/ Luoghi imperdibili/ Luoghi segreti/
Giapponese da viaggio
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