TITOLO: Mondo manga segreto, dal sol levante all'Italia
AUTORE: Antonio Grego
CASA EDITRICE: Seneca Edizioni
PAGINE: 159
COSTO: 9.95 €
ANNO: 2009
FORMATO: 17 cm X 12 cm
REPERIBILITA': Reperibile su internet
CODICE ISBN: 9788861220898
Nell'introduzione
l'autore spiega che questo libro nasce per soddisfare la curiosità
sul fenomeno editoriale dei manga. Inoltre vuole sfatare i luoghi
comuni e i pregiudizi su questo medium giapponese. Certo che se lo
scopo è anche sfatare i pregiudizi sui manga la copertina del libro
non è un bell'inizio. Tralasciandone la bruttezza, che magari è
voluta, i soggetti (giovani fanciulle discinte) sono il classico
cliché dei denigratori delle opere giapponesi. Sempre a detta
dell'autore il libro è indirizzato soprattutto a chi vuole conoscere
i manga e non è un “esperto”. Infatti le prime 30 pagine del
libro riportano un breve e superficiale riassunto sulla storia, la
geografia e la cultura giapponese.
Una
volta che si inizia a parlare di manga l'autore individua (e spiega)
alcune caratteristiche dei manga che li rendono unici rispetto agli
altri fumetti:
Il
successivo capitolo ripercorre la storia dei manga dalla loro
nascita, nel 1862 con l'uscita della rivista The Japan Punch, fin ai
giorni nostri, anche se dei “giorni nostri” c'è ben poco. Su
Osamu Tezuka si afferma che è soprannominato “manga no kamisama”
cioè “l'imperatore dei manga”, ma non era “il dio dei manga”?
Infatti più avanti usa questa seconda definizione. Nello spiegare il
formato delle edizioni economiche di manga si afferma che costano 180
yen, circa 1800 lira, lire? Ma sono anni che abbiamo l'euro come
moneta! Infatti in seguito afferma che il costo è di 3 euro per ogni
volume economico. Nel libro ci sono alcuni dati curiosi, secondo i
sociologi giapponesi gli operai nipponici passano il 33% del loro
tempo a leggere manga, gli impiegati il 15%. Gli scolari usano il 13%
della loro paghetta per comprare manga. I dati sono del 1982, più di
25 anni fa.
Sono
2 le caratteristiche che differenziano i manga dai fumetti
occidentali: La tecnica narrativa e lo stile grafico.
C'è
una panoramica e un analisi sulle riviste di fumetti e i target a cui
sono destinati.
E'
interessante e condivisibile la risposta che l'autore formula alla
classica domanda di un non conoscitore del disegno dei manga: “Perché
i personaggi non sembrano giapponesi?”. Semplificando la risposta è
che per i giapponesi loro sono disegnati come giapponesi, in base al
loro vissuto culturale, a noi non sembrano giapponesi perché siamo
italiani.
Vengono
elencati un certo numero di mangaka famosi. Tra questi viene inserito
anche Hayao Miyazaki, cui si ascrivono le opere di Lupin III, Conan
il ragazzo del futuro, Il castello di Cagliostro, Mononoke e
Nausicaa. Di tutte queste l'unico manga di Miyazaki è Nausicaa.
Lupin III non è neppure suo. Di Conan e Mononoke non esiste nessun
manga. Ho il dubbio che nel caso di Miyazaki si confonda il mangaka
con il regista di serie e film d'animazione.
Il
penultimo capitolo riguarda la contaminazione tra manga e fumetto.
L'ultimo capitolo è sugli autori italiani che si sono ispirati ai
manga: Stefano Tamiazzzo; Elena De Grimani; Alessandro Barbucci e
Barbara Canepa; Massimiliano Frezzato; Andrea Accardi.
Alla
fine del libro c'è un glossario ben fatto, che include anche termini
non strettamente connessi col manga.
In
conclusione il libro è un poco confusionario, in numerosi casi
ripete gli stessi fatti più volte, e, secondo me ci sono un certo
numero di errori. Comunque io non sono un lettore di manga quindi
nello specifico delle storie e degli autori non mi addentro.
Direi
che questo libro può essere indirizzato, visto anche il prezzo
modico (per ii tempi che corrono...) verso chi non conosce nulla dei
manga e vuole farsi una prima idea. Tipo il famigliare che vi assilla
perché leggete manga o l'amico/a a cui si vuol cercare di far capire
la nostra passione. Secondo me non è indirizzato a chi è un
appassionato.
Nessun commento:
Posta un commento