TITOLO: Il grande libro dei cartoni&tv, entra nel mondo degli anime
AUTORE: Nicola Ryan Carrassi
CASA EDITRICE: Sperling Paperback
PAGINE: 294
COSTO: 11,50 €
ANNO: 2005
FORMATO: 22 cm X 15 cm
REPERIBILITA': Reperibile su internet
CODICE ISBN:
9788887592474
Sul retro della copertina campeggia questa scritta:
“Finalmente
tutta la verità sugli ANIME in Italia rivelata da un grande
esperto!”
L’esperto è
Nicola Ryan Carrassi, colui il quale, tanto per fare un esempio, curò
l’edizione di Marmelade Boy (Piccoli problemi di cuore), Magic
Knight Rayearth (Una porta socchiusa ai confini del sole).
Il Carassi a
proposito di “E’ quasi magia Johnny” scrive:
“…i tagli
video, che adesso farebbero sorridere, si sono concentrati su scene
che allora si pensava rappresentassero temi troppo forti per un
cartone animata destinato ai bambini.”
E chi decise che
Kimagure Orange Road era un anime per bambini?!
“Ricordiamoci
che dal 1987 a oggi la composizione dell’audience è cambiata: in
passato, il 90% degli ascoltatori sintonizzati su BIM BUM BAM aveva
un’età under 12. Con il passare del tempo, l’ascolto si è
modificato, non solo perché si sono aggiunti i non più bambini
degli anni 70’, ma anche perché la fruizione della TV, compresa
quella dei ragazzi, non è stata èpiù percepita solo per i più
piccoli.”
Diciamo che il
libro è interessante perché dà la voce ai censori.
Leggendo il libro si riesce a
capire il modo contorto di ragionare di chi sceglie gli anime da
trasmettere senza considerarne i contenuti ed il target originale,
errore che poi giustifica (ai loro occhi) le censure e le
delocalizzaizoni linguistiche dell’opera originale giapponese.
Attenzione
l’autore si lancia in complimenti sperticati a Valeria Manera, che
lui considera il suo mentore, della quale fa una specie di
agiografia.
Il libro è
formato da numerose schede sugli anime (quasi sempre accettabili) con
commento del Carrassi (dove spesso cerca di giustificare gli
adattamenti e le censure), una panoramica sui mangaka, un
approfondimento sui telefilm live di “Kiss me Licia” e dei “Power
Rangers”. Infine la cosa, forse, più utile, delle schede sulle
serie eseguite dai doppiatori, da Massimiliano Alto a Monica Ward.
Anche se quest’ultima parte è una cosa che si può trovare su
internet.
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