Nella panoramica nazionale sullo tsunami mediatico della primavera 1980 contro l'animazione giapponese televisiva mancava un quotidiano di una certa rilevanza, "Il Mattino" di Napoli.
Mi pare che in emeroteca riuscì a consultare solo il mese di aprile, quindi non saprei dire se la redazione degli spettacoli avesse un'attenzione particolare verso i cartoni animati giapponesi anche prima o successivamente all'aprile 1980.
Chissà, un giorno tornerò in emeroteca e setaccerò gli altri mesi/anni, tanto per capire se anche il quotidiano partenopeo si fece prendere la mano dalla polemica nazionale oppure dava conto sempre delle notizie inerenti gli anime.
I tre articoli che presento sono i seguenti:
"Cartoni animati senza anima", di Carlo Bernari - "Il Mattino" 9 aprile 1980 (in prima pagina)
"Radiati dal video gli Ufo Robot", di Gabriele Sciacca - "Il Mattino" 11 aprile 1980
"Bambini inquinati dalla TV", di Luciano Grasso - "Il Mattino" 19 aprile 1980
"Radiati dal video gli Ufo Robot", di Gabriele Sciacca - "Il Mattino" 11 aprile 1980
"Bambini inquinati dalla TV", di Luciano Grasso - "Il Mattino" 19 aprile 1980
Inutile precisare che negli articoli si fa riferimento sia alla petizione dei 600 genitori di Imola che allo studio Mesomark, quindi linko i relativi post:
Il tono di tutti e tre gli articoli è abbastanza negativo, manco una voce a favore :]
Da notare il titolino in alto:
"Fumetti TV, pericolo giallo - Cartoni animati senza anima", di Carlo Bernari - "Il Mattino" 9 aprile 1980 (in prima pagina)"
Tanto per mettere in chiaro da chi provenisse il pericolo in tv ^_^
Carlo Bernari prende chiaramente posizione contro gli anime, rei di essere portatori non di violenza, ma privi di una morale. Il giornalista (scrittore e sceneggiatore) non nasconde che anche le fiabe erano violente, ma il fatto che venissero lette ne riduceva l'impatto, mentre queste fiabe televisive animate senza anima ci rendevano passivi, "deculturandoci".
Non saprei dire se il Carlo Bernari di questo articolo sia il medesimo del link di Wikipedia:
Nel caso lo fosse, pur considerando l'età avanzata che aveva quando scrisse l'articolo, data la sua giovinezza burrascosa e il suo anticonformismo, mi è parso strano che non provò neppure a dare una chance a questi programmi per bambini/ragazzi così diversi da tutto ciò che li aveva preceduti.
E' proprio vero che invecchiando ci si mette a criticare le cose fatte dai giovani ^_^