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lunedì 20 dicembre 2021

"Uomo Tigre II°" DVD 1/11 - Yamato Video (edizione 2010)


Trovati ad un euro l'uno non era possibile lasciarli sullo scaffale, anche se sono usciti i cofanetti più "fighi", e poi vidi "L'Uomo Tigre secondo" solo una volta, quindi, dopo aver rivisto in DVD e recensito il primo "Uomo Tigre", non potevo esimermi da concludere la mini saga.
Alla fine, se ero riuscito a sorbirmi 105 episodi disegnati sovente con una animazione molto più che ridotta, direi stentata, potevo guardarmi 33 puntati prodotte nel 1981, quindi con una qualità, in rapporto, stupenda.
Inoltre la trama è molto più asciutta, anche se talvolta un po' banalotta, non mancano comunque degli spunti impegnati.
Il più importante è che il cattivo della serie è un dittatore, non un cattivo perfido al 100% in stile macchietta, ma resta un personaggio negativo, che ha conquistato e detiene il potere con la forza.
E dove c'è un dittatore c'è anche una resistenza, alla faccia di chi asseriva che i cartoni animati giapponesi veicolassero solo violenza.
Ho provato a scervellarmi su quando vidi l'Uomo Tigre II°, di certo ero già grandicello, ma dovevo per forza vedere il sequel!
Penso lo vidi su Telenova o "Junior TV", comunque un tv minore locale, direi nel 1984?
Ritengo fosse la sua prima trasmissione, perché la tv la guardavo regolarmente, e non mi sarebbe sfuggito in una precedente messa in onda.
Detto ciò, ricordavo praticamente tutta la trama nonostante fossero passati quasi 40 anni... questa memoria avrei dovuto riservarla allo studio...   >_<
Come per la recensione degli altri DVD mi limiterò alle curiosità, evitando spoiler esagerati, ammesso che qualcuno non conosca la trama...
L'adattamento ed il doppiaggio mi sono parsi un po' più professionali del primo Uomo Tigre, tranne per il fatto che a più personaggi (in particolare i bambini) sono stati affibbiati improbabili nomi occidentalizzanti o semi occidentali, in una storia ambientata in Giappone risultano abbastanza ridicoli.


Nell'ultimo episodio di Megaloman si può vedere Mari con una mascherina nera in pieno stile Covid.
Mentre nel nono episodio dell'Uomo Tigre II° vediamo Tommy che, per nascondere i lividi di un combattimento, indossa la mascherina simulando un mal di denti.
Bisogna vedere se l'adattamento fosse corretto, però si vede Tommy toccarsi con la mano la guancia. 
Per noi europei l'uso della mascherina è stato uno stravolgimento delle abitudini, tanti manco la portano sul luogo di lavoro anche se dovrebbero indossarla per la propria sicurezza...
In Giappone faceva parte della consuetudine

Iron è la tigre domestica che accompagna l'Uomo Tigre II°,  a parte il fatto che andare in giro con una armatura di metallo non deve essere molto comodo, mi ha sorpreso notare quante botte prenda questo povero animale...
Fina dalla sua prima apparizione si vede Tommy che si allena a suo discapito, calci, pugni, gomitate...
Qui sopra uno dei numerosi casi in cui il povero Iron allena il suo padrone e ne riceve solo botte...

Se nel primo Uomo Tigre vedemmo un certo numero di lottatori che non sapevamo esistere anche nella realtà, come Ikoki e Baba, in questa seconda serie vivemmo una specie di spin off del catch commentato da Tony Fusaro.
Infatti, in base alla mia memoria, i due programmi vennero proposti contemporaneamente, quindi oltre a scoprire che Inoki e Tiger Mask esistevano realmente, vedemmo anche Abdullah the Butcher, Stan Hansen, Tatsumi Fujinami  e Andrè the Giant.
I nomi era pure quasi gli stessi, fisicamente erano identici, non c'era dubbio fossero loro!

La prima volta che si vede Abdullah the Butcher venne chiamato "Grande Quercia", dopo una ventina di episodi gli adattatori rettificarono   ^_^
Mi pare di ricordare una scena simile a quella in basso a destra nel catch di Tony Fusaro.


Stan Hansen non mi è mai piaciuto, era un semplice bovaro...


Nell'inquadratura che mostro Fujinami si vede di spalle, l'importante p che si veda il "Gigante"  :]



Nella prima puntata l'Uomo Tigre proferisce un discorso un po' retorico, però era giusto che ci si collegasse alla prima serie. 


Altro collegamento alla prima serie nella puntata n° 2, in cui Tommy rievoca la sua infanzia nell'orfanotrofio gestito da Ruriko ed il fratello. 

Quando ancora la Piramide segreta non è stata svelata, Tommy parla al telefono, la location è chiaramente quella, ma come fa ad essere segreto un logo raggiunto da una linea telefonica fissa?
E poi, chi tirerebbe un vaco telefonico in mezzo alla foresta?
Forse un radiotelefono?


Il momento in cui Tigre mostra ad Inoki la Piramide segreta è abbastanza esilarante, ma è mai possibile che in un territorio così poco esteso come il Giappone e con così tanta popolazione una costruzione come una piramide resti segreta per 1500 anni?




Poco sopra abbiamo scoperto che nella Piramide segreta c'era la line telefonica, ma anche l'elettricità... forse Tommy si è collegato abusivamente ad un traliccio dell'alta tensione?



Abbastanza ridicola tutta la spiegazione sui poteri insiti nella piramide, purtroppo c'è chi ci crede veramente...


Me la immagino una mummia con la cintura da campione della federazione JKKN, invento sigle come il mitico Tony Fusato  ^_^
In questo episodio si afferma che la lotta era nata in Egitto, nell'episodio 7, quello in cui viene svelata la Piramide segreta, si afferma che la lotta nacque in Giappone.
Vabbè, casini dell'adattamento italico...


Il forte senso della giustizia dell'Uomo Tigre lo si evince in questo dialogo con un personaggio importante del governo, che vuole convincere Inoki e Tigre a cedere la federazione giapponese di lotta ad Hassan.
Per un bambino o un ragazzino questi erano comunque valori, non piegare la giustizia ad altri interessi.


Da notare che l'accenno che anche in fabbrica ci vuole giustizia, chissà se anche in giapponese si tirava in ballo la fabbrica.



Nell'episodio 18 c'è il confronto tra l'Uomo Tigre ed Hassan sul tema giustizia, che la vede più sul versante dell'uomo solo al comando.


Sempre nella 18esima puntata Tigre deve arrivare in tempo sul ring, pena la sconfitta a tavolino, per farlo infrange tutte le norme del codice della strada.
Da notare che nella prima serie in alcune puntate si esortavano i bambini a rispettare il codice della strada...   ^_^



Giena fa parte della resistenza al regime di Hassan.
Prima delle primavere arabe (dove forse si può affermare che stavano meglio quando stavano peggio), per noi c'è stata la resistenza al regime di Hassan.

Siamo nei primi anni 80, sei un adattatore di cartoni animati giapponesi, ti ritrovi la parola inglese "royal rumble", come la traduci per i bambini italiani?
Scontro reale!   ^_^
Probabilmente fu questa la prima volta che il termine venne presentato in Italia, nessuno sapeva cosa fosse un royal rumble, non c'erano neppure le serie tv di Netflix!



Allora... non avevo voglia di scannerizzare tutti gli 11 DVd e le custodie, mi son limitato al primo   ^_^

 

4 commenti:

  1. Da bambino mi piaceva molto perché era disegnata mooolto meglio della prima serie e perché Tigre aveva la macchina trasformabile, ma quando l'ho rivista anni dopo mi sono accorto che la prima serie è tutta un'altra cosa.
    Il modo in cui la serie originale racconta il Giappone di quegli anni, le atmosfere malinconiche, i poveri che Naoto aiuta... tutte cose che qui praticamente non ci sono, sostituite da una sorta di spottone sul wrestling giapponese di quegli anni, con dei cattivi che secondo me non sono affatto memorabili come Mister No o i vari capi della Tana delle Tigri.
    Per fortuna è corta...

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    1. Sicuramente gli avversari del primo Uomo Tigre sono più epici.
      Anche la trama presenta puntate più serie, ma forse il tutto è dovuto dal fatto che il primo è derivato da un manga (che non ho mai letto), il secondo fu solo un modo per vendere una serie animata.

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  2. Il manga ricordo che ogni tanto veniva chiesto ai Kappa Boys, che dicevano essere troppo vecchio e mal disegnato per essere tradotto.
    Un bel giorno arrivò in Italia grazie alla SaldaPress, prima di specializzarsi in zombie.
    Aveva delle copertine favolose di Giuseppe Camuncoli e articoli di approfondimento sul puroresu e i veri lottatori che comparivano nel fumetto.

    A me piacque, in effetti aveva uno stile di disegno particolare, con personaggi disegnati in modo piuttosto realistico e Naoto con il faccino da bambino di Tezuka.
    La storia, se non ricordo male, era abbastanza simile all'anime, poi se ne discostava parecchio, oltre a dare a Naoto una fine ben diversa dalla partenza in aereo, quella che viene ripresa anche nell'Uomo Tigre II.

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    1. Ho cercato il Naoto del manga, fa impressione la differenza di età rispetto all'anime ^_^

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