Sono finalmente arrivato allo stupendo ed indimenticabile volume numero 14 de "I Quindici", quello del "Fare e Costruire", oggi potrebbe essere fin uno slogan politico o addirittura un programma politico fatto e finito... ^_^
Come ho già scritto illustrando i precedenti 13 numeri, non ero molto incline alla lettura, alcuni di questi penso di averli aperti per la prima volta proprio in occasione di queste recensioni, non così per il penultimo volume.
Direi che "Fare è Costruire" fu l'antesignano del programma "Art Attack", stesso divertimento, stessa seccatura per gli adulti, ma anche stesse frustrazione per i giovani artisti, quando l'opera finale si discostava sostanzialmente da quella illustrata nel libro...
Avrei dovuto scannerizzare gran parte del volume, adoravo, in particolare alcuni capitoli, mi sono limitato al mero gusto personale, selezionando quegli "attacchi d'arte" che provai realmente o che avrei voluto tanto fare, ma non non intrapresi mai per vari motivi. Ho inserito anche qualche scan che illustra bene la matrice statunitense dell'enciclopedia, sia per tipologia di attività ludica che per il contesto.
Risfogliandolo a distanza di alcuni decenni ho provato (quasi) le medesime piacevoli sensazioni, ma mi sono anche ricordato che alcuni capitoli non contenevano nulla che mi interessasse, infatti non ho inserito scan:
"Quando dai una festa", troppo statunitense, ma allora non lo potevo capire;
"Cucito e tessitura", più per femminucce;
"La forma delle cose", troppo difficile, erano quiz geometrici...
La redazione cercò di specificare dove i materiali elencati nelle pagine del volume si sarebbero potuti reperire, inutile specificare che non esistevano i "Leroy Merlin", ma solo i ferramenta, le cartolerie e le mercerie, queste ultime praticamente estinte.