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giovedì 10 agosto 2023

"Heidi mania", servizio tv di Werner Weick da "Argomenti" del 10 ottobre 1979 RSI


E' già da un po' che volevo veicolare questa trasmissione dell'ottobre 1979 sulla televisione della "Svizzera Italiana" visibile sul sito dell'archivio della RSI:

La Heidi animata nipponica aveva esordito sulla Rete 1 della Rai il 7 febbraio 1978, quindi abbondantemente più di un anno prima, in più dalla Svizzera vedevamo il telefilm di Heidi:


Le due versioni di Heidi, specialmente quella animata nipponica, avevano generato un inaspettato flusso turistico verso le zone in cui si svolgevano i fatti narrati nel romanzo/anime/telefilm, questo aspetto aveva generato varie reazioni nella popolazione locale. Si era creata una lotta nazionale tra la cittadina di Maienfeld e la potente Sankt Moritz. La diatriba nasceva dal fatto che Sankt Moritz si era accaparrata la paternità del personaggio di Heidi a scopo meramente turistico, grazie al fatto che vari lungometraggi e il telefilm vennero ambientati in loco, mentre le autorità di Maienfeld, che si sentivano legittime depositarie dei luoghi heidiani, non solo erano contrarie ad un afflusso indiscrimato di turisti, ma per principio non volevano sfruttare economicamente il romanzo di Johanna Spyri.
La trasmissione della RSI mandata in onda nell'ottobre 1979 non solo indaga queste frizioni turistiche interne, ma ci illustra quanto Heidi fosse diventata famosa, tanto da spingere intere famiglie italiane fino a Maienfeld!
Questo post, oltre ad illustrare il servizio visibile al primo link, vuole continuare a far notare una certa similitudine con le lamentele nate in quel periodo dal paragone tra la Heidi del romanzo e la Heidi animata e le polemiche web tra "Atlas Ufo Robot" ed il nuovo prossimo venturo "Goldrake U", aspetto già illustrato nel precedente post:

Mi pare di notare che i detrattori a priori di "Goldrake U", visto che non abbiamo ancora visto due minuti della nuova serie, si pongono nella medesima posizione di quei burocrati di Maienfeld attaccati alla loro vecchia Heidi, non comprendendo che, specialmente senza la versione nipponica di Isao Takahata, la loro beniamina sarebbe restata nell'oblio elvetico...

Di seguito ho trascritto la quasi totalità del servizio di Werner Weick, omettendo solo la parte in cui il finto vecchio dell'Alpe racconta come spella i turisti e dove il tizio di Sankt Moritz si vanta di aver scippato Heidi a Maienfeld.
Annoto che mentre si vedono varie scene del telefilm coprodotto dagli elvetici, maa si vede la Heidi animata, ma si vede il suo merchandising, si sente la sigla di Elisabetta Viviani più volte e le due famiglie italiane intervistate fanno riferimento esclusivamente al cartone animato giapponese come motivo del proprio turismo.
Probabilmente questa è in assoluto la prima traccia di turismo di piccoli appassionati motivato dall'animazione giapponese. Molto prima dei viaggi in Giappone di coloro che erano cresciuti con Heidi e Goldrake.
La prima famiglia intervistata ha un chiaro accento toscano, magari erano già in Svizzera per altri motivi, comunque sono parecchi chilometri fino a Maienfeld!
L'altra famiglia è del milanese.
Sarebbe bello che quelle ex bambine e il bambino riuscissero a vedere questo filmato, rivedrebbero se stessi e i loro cari  :]

Non siamo più soltanto il paese della cioccolata, degli orologi e delle banche, ora siamo il paese di Heidi. Una serie televisiva e un cartone animato giapponese hanno reso ancora più famosi le celebri Alpi svizzere e trasformato Heidi nel nuovo idolo dei piccoli di tutto il mondo.

IN SOTTOFONDO LA SIGLA ITALIANA DI HEIDI


L'industria, naturalmente, non ha perso l'occasione, e ha sfornato dischi, figurine adesive, libri, album, giornalini, magliette, grembiulini, giochi, gomma da masticare, pupazzi e un bagno schiuma per bebè.


Heidi è ora entrata anche nelle gallerie d'arte, i disegni stampati acquarellati di Tomi Ungerer
vengono venduti a 3800 franchi l'uno.

Johanna Spyri la più nota scrittrice per l'infanzia del nostro paese, non avrebbe certo immaginato, quasi un secolo fa, che la sua piccola montanara avrebbe conosciuto un successo simile. Ricordiamo che il romanzo Heidi di viaggia e impara", vide la luce nel 1880 e venne tradotto in 40 lingue, e venduto in circa 20 milioni di copie. Lo hanno letto generazioni di bambini di tutto il mondo, e pensate che ancora oggi è un libro di testo nelle scuole Sud Coreane.
Heidi ha offerto lo spunto per innumerevoli rappresentazioni teatrali, sei lungometraggi, due serie televisive e un'opera.


Heidi era già stato un cavallo di battaglia di Shirley Temple , nel lontano 1935, ma il successo di allora non è neppure paragonabile a quello ottenuto quest'anno, grazie ai mezzi di comunicazione di massa.
Il cartone animato giapponese ha fatto il giro del mondo, e il telefilm, coprodotto da Svizzera e Germania, è già stato venduto a 7 televisioni europee, e verrà diffuso l'anno prossimo in Giappone e Messico.
Come mai tanto successo?
Con Heidi si compie un tuffo nell'innocenza infantile, è un'orfana giudiziosa e ubbidiente, ingenua e fresca. Ama la natura e gli animali e crede nel buon Dio.

AUDIO ED IMMAGINI DEL TELEFILM


Ecologia e fede si sono rivelate un abbinamento vincente a un punto tale da creare seri problemi, e ironia della sorte proprio di tipo ecologico, al piccolo comune di Maienfeld , nella valle del Reno.
Maienfeld è il paese in cui Johanna Spyri scrisse la storia, si tratta, è bene ricordarlo, di una vicenda completamente inventata, ma il turista di bocca buona si accontenta notoriamente delle apparenze. E così, ogni domenica di bel tempo, migliaia di persone percorrono i prati e i sentieri alla ricerca, se non proprio di Heidi, di qualcosa che la ricordi. 


Trovano poco, soltanto una fontana eretta alla memoria nel 1951 con i soldi raccolti fra i bambini delle scuole svizzere.
I gitanti che riescono a placare i loro bambini, si accampano di solito accanto alla fontana. Gli altri, spinti da frugoletti scatenati, finiscono per salire su quello i prospetti turistici chiamano, l'Alpe di Heidi.
Giunti lassù dopo una sgambata di due ore e mezza, non incontrano, naturalmente, né Heidi né Peter e neppure il cagnone Nebbia
(SOLO ANIME!), ma in compenso possono fotografare in santa pace, lontani dalla folla, vacche e caprette.




INTERVISTA ALLA FAMIGLIA TOSCANA(!)

Siete italiani?
Si, siamo italiani.

Siete qui per Heidi?
Si, abbiamo fatto questa passeggiata piuttosto lunga, però siamo riusciti a trovare questa baita.

E che impressione vi fa?
Il posto sembra veramente giusto, adatto a quanto ci viene raccontato sia per televisione sia attraverso i film.

Sono molto appassionate di Heidi?
Sono molto appassionate, tra l'altro posso dire che hanno riempito gli album con le figurine, hanno acquistato dischi, libri, foulard, tutto. Hanno preso tutto. Sono felicissime queste bimbe.
Allora ce lo hanno chiesto e noi le abbiamo fatte contente e le abbiamo portate.

"FIOCCO DI NEVE?"
(grida la bimba più piccola vicino alla capretta e alla sorella, nel romanzo "fiocco di neve" non esiste come nome, c'è quello in tedesco)

Stamani la piccolina ha preso un cioccolatino, dice, questa la porto a Heidi come regalino. Così lei spero mi regali una capretta.

E' rimasta male a non incontrarla?
Ma è convinta che sia andata a pascolare le caprette, quindi forse si consolerà così.
Abbiamo fatto la foto proprio affacciate alla finestrina dove si affacciava Heidi.



E lui?
E' questo è il vecchi dell'alpe. Veramente originale, proprio come si vede sui film.


DIALOGO CON IL FINTO VECCHIO DELL'ALPE SUL TURISMO DI HEIDI

Da notare che il vecchio opportunista afferma che sono due anni che vengono turisti, quindi dalla trasmissione del cartone animato giapponese.


Maienfeld è un paese singolare, in qualsiasi altro posto del mondo farebbero salti dalla gioia se avessero una Heidi da sfruttare turisticamente, qui, invece, tutti la considerano una figlia illustre, un patrimonio etico e culturale messo in pericolo dall'afflusso dei turisti.
La maggioranza della popolazione non vuole che si faccia pubblicità attorno alla creatura di Johanna Spyri .
La commissione municipale che studia i problemi sollevati dal boom di Heidi è giunta in queste settimane alla conclusione di non fare nulla per incrementare il turismo. Della commissione fanno parte il presidente dell'associazione turistica e il nuovo sindaco, qui ripreso mentre spiega che ogni modifica della situazione attuale influirà negativamente sul paesaggio.
Per l'ano prossimo si amplieranno, forse, i posteggi e i servizi igienici, ma una decisione non è ancora stata presa.
Il più grande problema di Maienfeld non è dunque come utilizzare l'immagine di Heidi, ma evitare tout court che venga utilizzata.
Indagando sulle motivazioni di questo atteggiamento, abbiamo saputo che l'ex sindaco, a riposo da pochi mesi, ma da decenni alla guida del comune, nutre da sempre un'ammirazione sconfinata per Heidi. Si dice, addirittura, ma è certamente un'esagerazione, che Hans Mur conosca a memoria ogni passaggio dei libri di Johanna Spyri .


INTERVISTA EX SINDACO
A me personalmente spiace che la storia di Heidi venga così scandalosamente commercializzata. Conosco con precisione ogni citato nel libro, so dove si è svolta l'intera storia. Quelli che hanno fatto il film, oltre a compiere un'operazione commerciale, hanno commesso un'azione ingiusta, strappando Heidi ai nostri vigneti, che compaiono già nella prima pagina del libro, e trasferendola nell'alta Engadina.
Sankt Moritz fa ora credere a tutto il mondo che la nostra Heidi sia sua.



IN SOTTOFONDO LA SIGLA ITALIANA DI HEIDI

Maienfeld, a differenza di Sankt Moritz, come vedremo più avanti, è dunque poco incline alla commercializzazione di Heidi. Qualche albergatore tuttavia, tra la riprovazione generale, offre ai gitanti il piatto del vecchio dell'alpe, quello di Peter o di Clara. Il piatto di Heidi, potenza della fantasia, è uno scaloppina con salsa alla panna, pasta all'uovo e verdura.

ULTIMA IMMAGINE IN BASSO A DESTRA DI NUOVO IL VECCHIO FINTO DELL'ALPE CHE VENDE CARTOLINE AI TURISTI, LUI è A FAVORE DEL TURISMO!  ^_^


Tutte queste iniziative turistiche avvengono con la disapprovazione, nemmeno tanta celata, delle autorità e del direttore della pro loco Bernard Trelin (QUELLO A SINISTRA):
Noi siamo dell'opinione che Heidi è uno dei più bei libri della letteratura mondiale, è una storia di qui, di Maienfeld. Non vogliamo che il nostro paese venga trasformato in un luna park, ma tutti coloro che trovano motivi di gioia nella storia di Heidi, quelli che l'amano e che vogliono mostrare ai loro bambini i luoghi descritti nel libro, sono i benvenuti nel nostro Heidiland.

Ma ora la Heidi ve l'hanno portata via in Engadina.
Heidi appartiene a Maienfeld, il romanzo è nato qui e Heidi non può esserci portata via. E' il nostro patrimonio etico. Strapparla a noi e come rapire Guglielmo Tell al Canton Muri

IN SOTTOFONDO LA SIGLA ITALIANA DI HEIDI

Heidi non divide soltanto gli abitanti di Maienfeld, è diventata un motivo di attrito con Sankt Moritz.

SPIEGAZIONE DEL PERCHE' C'E' LA GUERRA CON SANKT MORITZ, QUELLO A DESTRA.



Attualmente stiamo lanciando una campagna nel Giappone, e i primi risultati sono veramente incoraggianti.


NONNA ITALIANA DI MILANO:

Noi veniamo spesso, entrano escono, ma soprattutto perché ricordano molto bene la storia di Heidi.

Dove l'hai vista alla televisione?
Si, a Milano.

(NONNA) Lei fa Heidi e lui fa Peter, normalmente. Poi hanno le caprette, hanno Nebbia (SOLO ANIME). 
Loro rivivono ancora la storia. Qui vengono molto volentieri per quello (la baita), un po' meno la domenica perché ci sono troppo visitatori.



Il matrimonio alla Heidi è l'ultima trovata turistica di Sankt Moritz. 
Ashime e Iroko hanno fatto un volo di 13 mila chilometri per sposarsi nella Heidiland. La cerimonia nuziale tutto compreso, costa 300 franchi.


 Gli sposini piantano un alberello offerto dall'ufficio turistico, se rimarranno uniti, e soltanto in questo caso, fra 10 anni avranno diritto ad un pernottamento gratuito nella camera in cui hanno passato la prima notte di matrimonio.

Si può discutere finché si vuole sull'opportunità o meno di iniziative turistiche come queste, rimane però il fatto che i due paesi di Heidi, Maienfeld e Sankt Moritz, sono quelli meno colpiti dal calo turistico. Altrove nei gigioni, la flessione arriva ha raggiunto questa estate il 20%.
Dopo aver restituito l'uso delle gambe a Clara, Heidi ha, insomma, compiuto un altro miracolo.
E poiché non c'è due senza tre, si vuole che ne faccia un terzo, che risollevi le sorti di tutto il turismo grigionese.
Con questa speranza, l'ufficio turistico cantonale ha adottato Heidi come emblema ufficiale.
Il miracolo è atteso per il 1980, anno in cui Heidi diventerà centenaria, con grande preoccupazione, naturalmente, dei suoi ammiratori di Maienfeld.

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