Questo manga penso stia avendo un buon successo di vendite, la prima pubblicazione nelle fumetterie sono riuscito a comprarla solo per il primo numero, per il due ed il tre ho dovuto attendere che venisse rispedito. Forse per i prossimi numeri (ne restano tre) dovrei fare una recensione più tempestiva, visto che lo si trova anche nelle Feltrinelli.
Come nelle altre due recensioni eviterò il più possibile spoiler, visto che essendo il manga più breve rispetto all'anime la trama si dipana in maniera differente, alcuni fattori sono i medesimi, ma capitano con tempistiche e in contesti diversi.
In questo terzo numero fa la sua apparizione un solo nuovo personaggio, Kojiro Yamagata, soprannominato subito faccia da cavallo... il suo tiro speciale è indicato come tiro forkshoot, visto che prenderebbe spunto da una tecnica di lancio del baseball. Non ne ho trovato traccia sul web.
Questo numero è la saga dei tiri speciali, ne vedremo ben tre, oltre a quello di Yamagata ci sarà il tiro "avvitante" di Misugi e il tiro "sottomarino" di Tamai. Per quanto riguarda gli ultimi due, gli effetti sui portieri saranno parecchio più devastanti rispetto all'anime.
Ho notato che i personaggi denotano atteggiamenti abbastanza diversi se paragonati al cartone animato che vedemmo da bambini:
Tamai non prova quel profondo odio per Matsuki, anzi è orgoglioso del suo allenatore e lo rispetta profondamente, appena superati i dissidi iniziali;
Hikaru Aota è un personaggio molto più negativo;
Misugi pare più profondo e consapevole dei valori dello sport.
Una ulteriore curiosità è che la prima partita ufficiale dello Shinsei avviene durante il torneo prefetturale di Saitama, che si gioca in un solo giorno!
Si parte dai quarti ad eliminazione diretta, poi la semifinale, infine la finale. Quindi chi arriva in finale gioca 270 minuti in una giornata.
Il finale è totalmente a sorpresa, e ci mostra qualcosa che nell'anime non si vide mai, in nessuna puntata.
Il mento prominente (semi cit. Gruppo TNT) di Yamagata è molto più accentuato, e per questo viene preso in giro, non ricordo che nell'anime capitasse.
Come nella serie anche il manga soffre del problema delle misure del campo... capisco che ai tempi il calcio fosse pressoché sconosciuto e i bambini giapponesi mica si accorgevano dei palesi errori, ma fare un area di rigore così piccola con le porte da calcetto, mi è parso un po' dilettantistico.
Caro Matsuki, solo chi non ha i mezzi per vincere propende per la tua filosofia ^_^
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