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martedì 2 marzo 2021

Panini, storia di una famiglia e di tante figurine


TITOLO: Panini, storia di una famiglia e di tante figurine
AUTORE: Leo Turrini
CASA EDITRICE: Minerva
PAGINE: 320
COSTO: 18 €
ANNO: 2020
FORMATO: 22 cm X 15 cm
REPERIBILITA': on line 
CODICE ISBN: 9788833242736


Questo libro mi è stato sottoposto dal buon vetusto (non scrivo "vecchio" perché si prende male) Massimo Nicora, che ringrazio  ^_^
Siamo tutti stati da piccoli grandi appiccicatori di figurine e su questo blog ne ho recensiti molti di album della famiglia Panini (link), quindi mi è sembrato anche il caso di sapere qualcosa di più di queste persone che allietarono (ed allietano tutt'ora) la mia fanciullezza con le loro figu.
Lo scritto merita l'acquisto, scorre via veloce, interessante e coinvolgente, in alcuni frangenti forse anche un po' commovente. 
Speravo di trovarvi anche altre informazioni, ma chiaramente qui entriamo nel campo generazionale, l'autore ha una decina di anni in più di me, quindi nulla scrive dei cartoni animati giapponesi (c'è solo una pagina con le foto degli album di Candy Candy e Heidi).
Inoltre, essendo lui un giornalista sportivo che segue anche la pallavolo, si sofferma parecchio sulla parte inerente il club di volley della Panini Modena, che è comunque un argomento che meritava di essere sviscerato. 
Speravo in qualche dettaglio maggiore sul ciclo produttivo della fabbrica di figurine, ma il tema principale del libro sono le singole persone (e la famiglia).
Nel libro ci sono molte foto d'epoca, anche dello stabilimento, ma chi volesse vedere altro materiale di questo genere butti un occhio a questa chicca che ho scovato alcuni anni fa, ma più vista in nessuna feria o sul web:
 
Ogni capitolo si concentra, con vari aneddoti personali, su un esponente della famiglia oppure su un accadimento che ha cambiato la loro vita.
Si parte con i genitori, Antonio Panini e Olga, per poi raccontare le singole figure di ogni fratello (Giuseppe, Benito, Umberto, Franco), le sorelle sono un po' lasciate in secondo piano, a parte Edda, l'ultima degli otto figli a mancare nel 2018.
Conoscevo alcuni stralci di questo racconto di famiglia, ma molto limitati. 
Sapevo dell'edicola acquistata dalla madre già vedeva, ma non conoscevo il contesto in cui quella decisione tanto coraggiosa venne fatta.
Sapevo che Umberto partì per il Venezuela e quando tornò fu lui ad inventare, grazie al suo genio meccanico, la "Fifimatic".
Ovviamente sapevo che il club della Panini Modena era dei Panini, ma non sapevo i particolari di questo amore sportivo.
Essendo un libro incentrato sulla storia dei fratelli Panini (e della madre) il racconto industriale termina con la vendita dell'azienda alla Maxwell, non ci sono i successivi passaggi di proprietà.
Tra i tanti aneddoti mi ha colpito quello dell'inverno 1963 sulla polemica riportata da "La Stampa" contro le figurine a scuola. In pratica sul quotidiano torinese veniva riportato che il preside di una scuola piemontese aveva vietato agli alunni di portare le figurine in classe, distraevano troppo. Purtroppo non sono riuscito a trovare l'articolo incriminato (sarebbe stato bello avere una data più precisa...), ma il fatto dimostra, se era necessario farlo, che in qualsiasi periodo c'era sempre qualche adulto aveva da ridire sui passatempi dei bambini. Tra l'altro da questa protesta scolastica nacque l'idea dei panini di fare un album non sui calciatori, il primo di tanti fu quello "Bandiere da tutto il mondo".
Molto spazio, era d'obbligo, agli album dei calciatori, in particolare sono raccontate le difficoltà iniziali di organizzazione per creare un prodotto di questo tipo.
E' raccontato il successo dell'album sullo sceneggiato di Pinocchio nel 1972 (il primo album di questo genere), che poi proseguì con Sandokan e tanti altri film (Guerre Stellari!) e telefilm, purtroppo i cartoni animati giapponesi, come accennavo sopra, non sono mai citati, peccato.
C'è un capitolo sull'espansione all'estero della Panini, che le permise di diventare leader nel mondo per quanto riguarda le figurine. 


Zico resta un mito, anche se tifavi per un'altra squadra, ma quando leggo che diede la precedenza allo stabilimento della Panini rispetto a quello della Ferrari, non posso altro che inchinarmi   ^_^




2 commenti:

  1. Tra l’altro questo anno la Panini festeggia il 60° anniversario. Infatti sono passati 60 anni dalla pubblicazione del primissimo album che ha avviato l’attività dell’azienda, ed era dedicato, naturalmente, ai calciatori. Probabilmente l’uscita del libro a fine 2020, non è casuale.

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    Risposte
    1. Già, direi molto probabile.
      Ho trovato un altro saggio che se ne occupò nel 2000, parrebbe più incentrato sull'attività imprenditoriale. L'ho comprato, vedremo com'è.

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