Questa testata l'ho scoperta qualche anno fa, ma non avevo ancora avuto la possibilità di sfogliarne un po' di numeri consecutivi, non essendo incline a credere ai temi trattati dalla rivista (parapsicologia, magia, alieni sulla Terra etc etc), l'ho apprezzata per il motivo opposto, tipo la collana "Il mondo dell'occulto" ^_^
Al suo interno, però, trovavano spazio anche recensioni di film con trame pari ai contenuti della pubblicazione, quindi nel novembre 1980, oltre alla copertina, si poteva leggere un articolo su "Guerre Stellari n° 2".
L'autore, William Donati, scriveva direttamente da Hollywood, e pone anche delle domande a George Lucas, quindi ipotizzo non fosse un inviato de "Il Giornale dei Misteri", ma che lo scritto venne acquistato dalla testata statunitense originaria.
Ho trovato solo un link di Wikipedia su William Donati, penso sia la medesima persona, ma non ho certezze: https://en.wikipedia.org/wiki/William_Donati
Il brutto dell'articolo consta nella presenza di tonnellate di spoilerate sulla trama, in Italia il film uscì nelle sale il 12 settembre, questo numero è del novembre, nello scritto si legge che il film è uscito alcuni mesi fa, immagino si riferisse alle sale statunitensi.
C'è una analisi della trama dal punto di vista psicologico/psichiatrico, in particolare sui personaggi di Luke, Dart Vader e Leila, ma son tutte cose che mi lasciano perplesso. Per esempio su Leila si afferma che "lei è posseduta completamente dal prototipo mascolino che non le permette di mettere in luce la sua femminilità in maniera forte, effettiva, creativa". Peccato che nel terzo film Lucas ce la fa vedere mezza ignuda e la sua femminilità salta fuori :]
Donati ci avvisa anche che ci saranno altri sette film, era stato parco.
Chiaramente, essendo un articolo di matrice hollywoodiana, i nomi dei personaggi non sono quelli italianizzati, cosa che avrà creato qualche dubbio nel lettore del novembre 1980.
Leggendo vari articoli scritti in quel periodo sulla saga di Guerre Stellari ho notato che ogni tanto saltava fuori la tematica religiosa, cioè credere nella Forza era come credere in un Dio. Io da bambino non credevo che esistesse la Forza (mi sarebbe piaciuto, ovvio), ed in generale la trilogia non mi ha fatto diventare un osservante di religioni.
Ho inserito il sommario del numero di novembre 1980 per rendere palese i temi trattati dalla rivista. Sia chiaro, del tutto legittimi, ognuno ha il diritto di leggersi quello che vuole.
Quello che annoto è che in quegli anni abbondavano gli avvistamenti di ufo ed alieni, di forme e fattezze diversissime tra di loro, tanto da, una volta scremate le baggianate evidenti, ipotizzare che ci fossero decine e decine di razze aliene che ci vistavano ogni mese. Purtroppo le foto degli ufo erano sempre sfuocate, mosse, prese da distanze siderali. Noi oggi andiamo in giro con una mini regia televisiva in tasca, lo smartphone, che in quegli anni neanche potevano immaginarsi, ma di foto e video sugli ufo e gli alieni non se ne vedono...
Non so, questo mi lascia qualche dubbio sul numero degli avvistamenti pre tecnologia smartphone ^_^
Già la didascalia alla foto è una mezza spoilerata...
Buona lettura :]
Divertente, giustamente si fa notare come sia tradotto male "L'Impero colpisce ancora" che in realtà sarebbe "L'Impero al contrattacco" o "La controffensiva dell'Impero", o roba del genere... poi si traduce "Raiders of the lost Ark" come "Cavalieri dell'Arca perduta".
RispondiEliminaE' forte Lucas quando dice "Voglio produrre film astratti e non commerciali... quindi farò Indiana Jones". :D
Credo che il concetto della "Forza" sia basato sul Reiki, il quale a sua è basato su molte altre cose... Lucas non ha inventato niente.
Ho sempre evitato il Giornale dei Misteri nei mercatini, ma credo che qualche numero lo prenderò, se mi ricapita.
"il quale a sua VOLTA"
Elimina"Non commerciali!" Ha fatto soldi a furgonate! ^_^
EliminaLucas è un buon miscelatore di tante cose, ma volendo, seppur a livelli altissimi, lo fu anche Tolkien.
Guarda, mi aspettavo di più da il Giornale dei misteri, si sforza di essere molto serio, quindi non ci sono robe tipo i tabloid inglesi, poi chiaramente ai miei occhi sono tutte assurdità, ma poste seriamente, entro certi limiti.