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venerdì 31 maggio 2013

Un geek in Giappone, diario tecnologico di un europeo nel paese del sol levante


TITOLO: Un geek in Giappone, diario tecnologico di un europeo nel paese del sol levante
AUTORE: Hèctor Garcia
CASA EDITRICE: Panini Comics
PAGINE: 152
COSTO: 15€
ANNO: 2009
FORMATO: 26 cm X 17 cm
REPERIBILITA': Ancora presente nelle librerie di Milano
CODICE ISBN: 9788863463118

L'autore vive in Giappone da 4 anni per lavoro, inizialmente scriveva le sue esperienze in un blog spagnolo, da questo blog nasce il libro. Questo libro consta di sole 152 pagine, 152 pagine per spiegare/raccontare una nazione e la sua cultura/storia. Ovviamente ci sono molte semplificazioni, ed ovviamente gli argomenti sono trattati superficialmente. Ognuno potrà, nel caso, approfondire i temi che ritiene più interessanti, però nel libro ci sono grossolani errori e talvolta è approssimativo, troppo. Va da sé che io non sono un tuttologo sul/del Giappone, quindi alcune cose le ho notate, ma altre magari no, argomenti che non conosco tipo la j-pop, la religione, l'economia, la vita di tutti i giorni in Giappone. Ecco, forse la parte più interessante è quest'ultima, quella che l'autore vive e che riporta, dando anche molti consigli ai futuri viaggiatori. Quando, invece, si lancia in spiegazioni sulla società giapponese o la storia gli capita di prendere delle belle cantonate.
Esempi a caso.
Pag. 15: A proposito del bushido dice che grazie a questo (il bushido) i giapponesi sono leali, sinceri, onesti, e disciplinati sul lavoro proprio come i samurai. Santi no?

Pag. 16: Riguardo alle geishe afferma che non sono prostitute ma artiste. Non c'è dubbio il lato artistico del loro ruolo, ma le case di appuntamenti non campavano solo con quello...

Pag. 17: Sullo shinto afferma che i ladri in Giappone scarseggiano perché lo shinto assegna agli oggetti una parte dello spirito del proprietario. Quindi rubarli implicherebbe rubare anche l'anima del proprietario. Rimango perplesso...

Capitolo 2: Nel capitolo della Arti e discipline tradizionali non si fa nessuna menzione del
teatro takarazuka.

Pag. 65: Raccontando di aneddoti aziendali l'autore narra di come la Kodansha utilizzò il giri (l'obbligo o il dovere sociale) per chiudere una rivista che non vendeva senza licenziare nessuno, cosa che le sarebbe costata molto. Semplicemente nei mesi precedenti “suggerirono” agli impiegati di cercarsi un nuovo lavoro. Gli impiegati solidarizzarono con i problemi dell'azienda e si licenziarono spontaneamente. Quello che mi ha fato saltare sulla poltrona è stato il commento dell'autore! “Non vi pare incredibile? Se fosse successo in un'azienda europea mi immagino gli scioperi, le proteste dei sindacati, e le incazzature degli impiegati!” Ma che i giapponesi e l'autore se ne vadano a... Mi son spiegato?

Pag. 68: “In Giappone tutto funziona quasi (bontà sua ha messo “quasi”) alla perfezione: la gente fa quel che deve fare, i treni viaggiano in orario (senza il Duce?!), tutti hanno un lavoro (sicuro?), tutti hanno denaro per vivere (il paese di Bengodi!), la povertà, di fatto, è quasi inesistente (ah si? Dillo ai senzatetto...), i ragazzi s'impegnano (bravi ragazzi) e, secondo dati dell'OCSE, sono i secondi migliori studenti al mondo (di nozionismo). Il tra parentesi è mio.

Pag. 76: La spiegazione che dà dell'altissimo numero di suicidii in Giappone è a dir poco limitata, le cause sono l'onore o lo stress, fine...

Pag. 81: Riguardo gli hikikomori l'autore afferma che “hikikomori significa sempre otaku”. Cosa?! Dove, quando, perché, chi cacchio lo dice?! Quella frase non ha senso. Nessuno accenno al bullismo come causa...

Pag. 86: Riguardo al termine “Moe”, più o meno “figo”, l'autore spiega che probabilmente nasce dal lungometraggio “Lupin III - Il castello di Cagliostro” oppure dalle prime puntate di Sailormoon. Ma sono temporalmente distantissimi, negli anni 70 il primo e negli anni 90 il secondo...

Pag. 87: Ancora sugli hikikomori, oltre a ripetere le cose errate di prima, scrive che gli hikikomori si rinchiudono in casa e passano il tempo dormendo, guardando la tv, giocando coi videogiochi e navigando in internet. Ma questi son quelli che stanno già meglio... nella fase più acuta restano catatonici, non fanno nulla. Come lo scrive lui sembra che si divertano... senza contare le aggressioni fisiche ai genitori...di nuovo nessun accenno al bullismo o al fatto che sono coinvolte anche persone adulte, non solo adolescenti.

Pag. 100: Riguardo gli anime robotici in voga negli anni 70 inserisce 3 titoli, Gundam, Mazinga Z e...e... Marcoss...Macross?! Ma è degli anni 90...vabbè, ventennio più ventennio meno...

Non che voglia dare un giudizio in toto negativo sul libro, nel leggerlo mi limiterei a considerare valide le parti più da “turista” o da lavoratore in Giappone, il resto mi sembra poco affidabile.
Comunque, visto che la casa editrice è la Panini (almeno in Italia) qualche errore potevano anche farglielo notare, dato che pubblicandolo sono loro a veicolare certe informazioni poco precise.

Inserisco l'indice completo in modo che vi facciate un'idea dei numerosi temi trattati:
Cap 1: Le origini della cultura giapponese
Cenni di storia del Giappone/ Le origini della lingua giapponese/ Bushido, la via del guerriero/ Geisha/ Religione e filosofia

Cap 2: Arti e discipline tradizionali
Ukiyo-e/ Shodo/ Chado/ Kabuki/ Meditazione zen/ Koan/ Ikebana/ Arti marziali/ Karakuri
Cap 3: Aspetti chiave della cultura giapponese
Honne e tatemae/ La virtù dell'umiltà/ Giri/ La relazione uomo-donna in Giappone/ Scusi/Sumimasen/ La cultura del chotto/ Do/ L'influenza del do nel Giappone attuale/ Valori estetici/ Amae/ Soto-uchi

Cap 4: Curiosità e simboli giapponesi
Tanuki/ Maneki neko/ Mambou/ Irori/ Sakura/ Le mascherine/ Il bagno giapponese/ Pachinko/ Passeggiando fra i templi/ Simboli e struttura dei templi buddisti/ Manji/ I protettori nio/ Shachihoko/ Naruto Uzumaki/ Le sette divinità della fortuna/ Perchè le donne giapponesi si coprono la bocca con la mano?

Cap 5: Le aziende giapponesi
L'economia giapponese dopo la guerra/ La mano invisibile in Giappone/ Kaizen, continuare a migliorare/ La struttura delle aziende giapponesi/ Relazioni all'interno delle aziende giapponesi/ Tecnologia e scienza/ L'industria automobilistica/ Buone maniere in azienda/ Nemawashi/ Aneddoti sulla vita in azienda

Cap 6: Società e vita giapponesi
Introduzione/ Sicurezza in Giappone/ Yakuza/ Il cibo/ Sake/ Vita lunga/ Treni/ Agricoltura/ La famiglia giapponese/ Leggende urbane/ Perché i giapponesi si suicidano?/ Esempi di relazione fra giapponesi

Cap 7: Il Giappone oggi:
Vita di un otaku/ Vita di una famiglia/ Vita degli studenti/ Vita di una carrer woman/ Vita di un salaryman/ Vita di un pensionato/ Subcultura e tribù urbane/ Fenomeni all'interno della cultura otaku/ Visual kei/ Lolita/ Cosplay

Cap8: Cronologia della cultura giapponese
Introduzione/ Origini/ Il padre dei manga/ Gli anni d'oro/ I manga oggi/ Mangaka/ Anime

Cap 9: Musica
Storia della musica giapponese/ Enka/ La musica oggi/ J-Pop/ Gruppi e cantanti famosi

Cap 10: Cinema e televisione
Introduzione/ Cinema/ Televisione/ Dorama/ Diagrammi di un fenomeno culturale giapponese

Cap 11: Visitare Tokyo
Quartieri di Tokyo/ Roppongi/ Midtown/ Akihabara/ Ginza/ Shinjiku/ Odaiba/ Asakusa/ Ueno/ Shibuya/ Harajiku/ Itinerari a Tokyo/ Itinerario otaku/ itinerario culturale/ itinerario tecnologico/ itinerario megalopoli

Cap12: Viaggiare in Giappone
Consigli generali/ Luoghi imperdibili/ Luoghi segreti/ Giapponese da viaggio

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