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mercoledì 29 maggio 2013

Nipponcartoon, immagini, miti, strategie


TITOLO: Nipponcartoon, immagini, miti, strategie
AUTORE: Deodata Cofano
CASA EDITRICE: FrancoAngeli
PAGINE: 104
COSTO: 24000 Lire
ANNO: 1999
FORMATO: 22 cm X 14 cm
REPERIBILITA': Reperibile su internet (se proprio ci tenete...)
CODICE ISBN: 9788846414243

Questo è un CultBook, ma alla rovescia. Dovete leggerlo non per la sua bellezza, ma per la sua bruttezza. L’autrice fa un’analisi psicologica degli anime, analizzandone vari aspetti :
-Il cavallo di Troia dei prodotti giapponesi
-La propaganda dei miti giapponesi
-La tecnica
-I contenuti religiosi, filosofici, ecologici, sociali, antropologici, pedagogici, emotivi, erotici
-I caratteri psicosessuali
-I bambini, ovvero i tipi orali
-Gli adolescenti, ovvero i tipi anali
-I giovani adulti, ovvero i fallico-genitali
Il deviante: Lupin
I modelli femminili e la donna androgina
Ovviamente io non sono in grado di valutare le conclusioni psicologiche che l’autrice elucubra, ma posso dare un giudizio sugli esempi che ella porta a suffragio della sua teoria. Una serie di luoghi comuni e di inesattezze quasi senza fine, ci si chiede se l’autrice abbai mai visto le serie di cui straparla.
Il seguente passo riporta un concetto più volte ribadito :
“La tecnica di animazione, veloce ed economica, è infatti ottenute con l’uso del computer che predispone le immagini come nei videogame. Le immagini piuttosto rigide così ottenute, vengono integrate con frequenti effetti sonori, che talvolta sostituiscono completamente il movimento filmico.”
Questa considerazione è riferita agli anime degli anni ’70!
Penso che il computer in quegli anni lo usasse solo la NASA!
Per l’autrice usare il computer per i disegni è uno scandalo, quando, parecchi anni dopo, lo farà la Walt Disney sarà considerata da tutti una cosa meritoria.
Vi invito a comprare questo libro per sincerarvi voi stessi della quantità d’errori che contiene, l’unica pecca del mio invito è che, in questo modo, si arricchirà l’autrice.
Concludo informandovi che l’autrice è una consulente per le tv private , per le quali tiene corsi e seminari sulla comunicazione interpersonale e sui rapporti tra media ed infanzia. In pratica se una serie non viene trasmessa o viene pesantemente censurata, probabilmente lo sarà stato per l’illuminato consiglio di consulenti come questi. Con tutta la saggistica uscita in questi anni di libri mal riusciti si potrebbero fare numerosi esempi, però, penso, che questo sia l'unico che, scritto per "informare", in realtà disinformi.

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