CERCA NEL BLOG

venerdì 31 maggio 2013

Itinerari del sacro, l'esperienza religiosa giapponese


TITOLO: Itinerari del sacro, l'esperienza religiosa giapponese
AUTORE: Massimo Raveri
CASA EDITRICE: Cafoscarina
PAGINE: 340
COSTO: 21 €
ANNO: 2006
FORMATO: 20 cm X 15 cm
REPERIBILITA': Reperibile su internet
CODICE ISBN: 9788875431099

Questo interessante saggio è stato scritto nel 1984, ma per la riedizione del 2006 è stato riveduto ed ampliato, anche se, secondo me, non analizza abbastanza la situazione contemporanea.
Il saggio non procede “temporalmente”, cioè dalle epoche antiche ai giorni nostri, ma per “soggetti”: Lo spazio; Il tempo; La morte; Il potere.
All'interno di questi capitoli vengono analizzati una moltitudine di concetti/questioni inerenti la sfera religiosa e spirituale giapponese. Questi paragrafi sono mediamente brevi, massimo 10 pagine, e quindi non sono mai pesanti, anche se la tematica può risultare occasionalmente ostica e verrà meglio fruita da chi ha già una certa infarinatura del tema.
Ogni singolo paragrafo tratta diverse questioni e fatti, anche storici, quindi è difficile darne un resoconto dettagliato, si finirebbe per riportare tutto il libro.
In molte occasione il saggio spiega riti ed usanze ancora praticate, specialmente nei villaggi rurali o nelle comunità montane. Sono sempre ben spiegati i termini giapponesi, e ci sono sempre i relativi ideogrammi, quindi può risultare interessante anche a chi si sta cimentando nello studio del giapponese.
Forse l'unica pecca del libro, o meglio, il libro sarebbe stato più fruibile/interessante se l'autore avesse raffrontato le diversità culturali tra occidente (o l'Italia) e il Giappone. In questo modo la peculiarità dell'esperienza religiosa giapponese sarebbe risaltata maggiormente, anche a chi non ha gli strumenti culturali/religiosi per rendersene conto immediatamente.
Il libro non tocca in nessuna sua parte la contaminazione religiosa cristiana, si basa sullo Shinto, sul Buddismo, sul Taoismo e sul Confucianesimo, ma in particolare sui primi due.
Per rendere un'idea (parziale) dei temi trattati riporto l'indice del libro:
  1. Lo spazio: lo spazio sacro; la risaia; la montagna; il tempio; il concetto di oku; uno spazio marginale; architettura dell'impermanenza; il limite; coltivato ed incolto; il gusto per l'asimmetria; giardini e paradisi; esterno e interno; la casa; la fuga e il ritorno: il pellegrinaggio; itinerari di ascesi.
  2. Il tempo: la ciclicità del tempo; i riti dell'anno; i riti e la vita dell'uomo; il sacro e il quotidiano; il tempo come pienezza d'azione; il dono; la scansione del rito; il valore dei proverbi; i vagabondi e il fantastico; il calendario e il potere sul tempo; la divinazione e l'annullamento del tempo; il senso dell'impermanenza; contro la logica del tempo: il miira; il potere del passato; il millennio e il paradiso che verrò.
  3. La morte: il corpo; purezza e impurità; il cadavere; riti di separazione del morto; la morte di Izanami; la doppia sepoltura; il lutto; gli antenati; spiriti dei morti, spiriti divini; la festa del ritorno dei morti; iconografia dell'aldilà; il giudizio dei morti; il viaggio estatico nel mondo dell'ultraterreno; i morti inquieti; i culti del rimorso; il suicidio rituale; l'automummificazione.
  4. Il potere: gli dei; lo shinto e l'ideologia nazionalista; la gerarchia religiosa; il vertice del potere; l'impurità della donna; le sciamane cieche e gli spiriti infelici; la forza dei liminali; Majutsushi, il maestro di illusioni; le fondatrici carismatiche delle Nuove Religioni.

Nonostante i titoli dei capitoli possano talvolta sembrare difficile, invece, il loro contenuto rimane quasi sempre comprensibile ed interessante, e nel totale il libro consegna al suo lettore o lettrice una migliore comprensione del Giappone e delle sue credenze/abitudini/tradizioni.
Dovendo/volendo segnalare qualche capitolo mi limiterò ai seguenti:

La risaia, la montagna, il tempio, la casa. Che fanno meglio comprendere tanti aspetti del passato che si ritrovano in film, manga ed anime.

Contro la logica del tempo: il miira. Che spiega la pratica religiosa dell'automummificazione.

Il cadavere. Che svela l'esistenza (in passato) dei monaci della setta del Tachikawaryu, che praticava, per semplificare, la vita coi cadaveri.

I culti del rimorso. Che da conto della nascita dalla metà del 900 di una nuova pratica religiosa, il mizukokuyo. Rivolto allo spirito dei bambini abortiti, e che come scopo ha quello di colpevolizzare la donna. L'infanticidio, mabiki (“sfoltire”), era pratica comunemente usata in Giappone prima del 900, e la donna non era messa all'indice per aver abortito.

L'automummificazione. Che approfondisce il tema toccato precedentemente.

Lo shinto e l'ideologia nazionalista. Che tratta di come e perché venne creato lo shinto di Stato.

La gerarchia religiosa. Che evidenzia la struttura dello miyaza, l'organizzazione religiosa del villaggio.

L'impurità della donna. Che spiega le credenze che portarono alla progressiva marginalizzazione della figura femminile.

Nessun commento:

Posta un commento