Questi primi numeri di "Onda TV" hanno delle caratteristiche comuni:
sono Antenna3lombardia centrici;
contengono poco scritto, massimo tre articoli, dei quali solo il primo a due pagine;
il numero di pagine non arriva a 30.
L'ultimo aspetto mi permette di non mettere sotto stress il mio povero scanner... ^_^
Se qualche appassionato volesse mai redigere una storia di "Antenna 3 Lombardia" in stile nicoriano dovrebbe per forza recuperare le prime due annate di "Onda TV", in quanto gli articoli sono quasi sempre sulle trasmissioni di questa tv privata.
Questa volta in copertina ci sono Enzo Tortora e Lucio Flauto, e all'interno c'è un'anteprima sui nuovi spettacoli dell'emittente privata, in pratica un monopolio :]
Interessante il riquadro in terza pagina, in cui la redazione rende conto del risultato attuale del sondaggio postale dove i telespettatori dovevano compilare una scheda con la classifica delle televisione più viste.
Oltre al fatto che è la stessa redazione a sentirsi un po' in imbarazzo perché "Antenna 3 Lombardia" risultava più vista della Rete 1 Rai, fatto abbastanza improbabile, tanto che ci tengono a precisare che loro non sono il "giornale di Antenna 3", ci viene spiegato che "Onda TV" era venduta in tutta la Lombardia più le province di Novara, Vercelli, Alessandria, Piacenza e Parma.
Sapere il bacino distributivo di "Onda TV" era una curiosità che avevo da tempo, visto che le emittenti erano sempre lombarde/milanesi.
Per quanto riguarda i palinsesti non c'è nulla di eclatante, ma l'aver postato cinque numeri con i programmi delle tv locali lombarde (purtroppo il numero 2 è solo tramite foto), può permettere di capire quale fosse l'offerta concorrenziale alla Rai.
Sul versante nipponico c'è il film d'animazione "Il gatto con gli stivali" (martedì su Lombardia 1), dove incredibilmente viene riportato correttamente il regista Kimio Yabuki, il solito "Kimba il leone bianco" (martedì su Bergamo tv)
Peccato che spesso film, telefilm e soprattutto cartoni animati non vengono presentati con il loro titolo.
Il motivo per il quale i magazzini della case di produzione giapponesi di animazione vennero saccheggiati sta in questi un po' striminziti palinsesti delle tv locali, dove film, telefilm e cartoni animati erano vecchi come il cucco, l'unica cosa nuova era il numero disponibile a tutte le ore dei film e i programmi autoprodotti.
Ovviamente il terzo aspetto attrattivo erano i film vietati ai minori trasmessi da alcuni emittenti dopo mezzanotte (e non sempre dopo).