CERCA NEL BLOG

domenica 14 novembre 2021

Manga Academica vol. 14, rivista di studi sul fumetto e sul cinema di animazione giapponese



TITOLO: Manga Academica vol. 14, rivista di studi sul fumetto e sul cinema di animazione giapponese
AUTORE: Autori vari
CASA EDITRICE: Società  Editrice La Torre
PAGINE: 123
COSTO: 14,50 
ANNO: 2021
FORMATO: 21 cm x 15 cm
REPERIBILITA': online
CODICE ISBN: 9788896133583


Ed ecco per il 14esimo anno consecutivo il nuovo numero della "Manga Academica", rinnovo i complimenti alla casa editrice per la costanza e la perseveranza nella missione in cui si sono impegnati, cioè analizzare vari aspetti di manga ed anime, a cui si può tranquillamente aggiungere cinema e videogiochi giapponesi.
La "Manga Academica" è unica nel panorama saggistico italiano.
In questo numero sono presenti cinque contributi:
un profilo storico del personaggio di colore di Yasuke;
una analisi sul film di Makato Shinkai "5 cm al secondo";
un raffronto tra i due telefilm statunitensi anni 60 con streghe e il genere majokko;
l'analisi sulla transmedialità in manga, anime e videogiochi;
la cucina degli Ainu nel manga "Golden Kamui".

Tre dei cinque contributi (il 2°, 4° e 5°) sono una specie di "seconda parte", in quanto gli stessi autori avevano trattato il medesimo (più o meno) argomento in numeri passati della "Manga Academica", in due casi su tre nel precedente tredicesimo numero.
Vedremo se il prossimo anno ci sarà la terza parte  ^_^

Il primo contributo riguarda la serie Netflix "Yasuke", un samurai di colore, che quando è uscita ho guardato subito con curiosità, anche se la grafica di quel genere non mi attira, purtroppo non ho ancora terminato il primo episodio... (correggo), il secondo episodio, ma non sapevo che la figura di Yasuke fosse realmente esistita nel contesto medioevale giapponese e questi avesse interagito veramente con Oda Nobunaga. A questo punto, dopo la contestualizzazione storica del personaggio, proverò a rivederlo, vediamo su supero lo scoglio della prima puntata   ^_^
Yasuke compare in documenti del periodo, giapponesi ed occidentali (dei missionari europei), tra il 1581 ed il 1582, arrivò in Giappone come schiavo/valletto/guardia del corpo del prete Alessandro di Valignano. Sono riportati gli scorci di brani in cui se ne parla.
Quello dei missionari cristiani nel medioevo giapponese è un argomento che ho trattato sul blog, quindi l'ho trovato molto interessante, anche se l'anime è terribile...   ^_^
Metto tre recensioni di libri su questo tema, anche se è trattato in altri post:

Per quanto riguarda il secondo contributi mi toccherà essere antipatico come lo fui l'anno scorso, in quanto l'autore è il medesimo, l'argomento è lo stesso e, purtroppo, lo scritto è altrettanto astruso (per me).
Si vede che non ho ancora raggiunto la fama mondiale sufficiente per imporre il mio punto di vista ad autori e case editrici, ma prima o poi il mondo sarà mio! (semicit.)   ^_^
Non è simpatico essere antipatici, anche perché l'autore è un appassionato come me e criticare il suo lavoro non è una bella cosa, ma io non ci ho capito nulla, come l'anno scorso:

Poi non comprendo proprio in cosa consista l'eccezionalità di questo film di 63 minuti (titoli compresi), chiaramente può piacere, anche piacere moltissimo (a me la prima visione non era dispiaciuta), ma elevarlo a film rivoluzionario del cinema d'animazione mi pare eccessivo.
Stante che il linguaggio dello scritto (e di quello dell'anno scorso) risulta per il mio basso livello culturale illeggibile, ergo incomprensibile, quindi mi è sfuggita l'unicità del film di Makoto Shinkai.
Comunque, nel caso il prossimo anno ci fosse la terza parte, spero sarà mediata da un po' di spirito divulgativo  :]

Molto bello il terzo contributo, che analizza una questione che più di una volta mi aveva incuriosito, cioè le similitudini tra i telefilm statunitensi "Vita da strega" e "Strega per amore", che in Giappone vennero trasmessi molto prima rispetto all'Italia, e il genere delle maghette (majokko) che quello delle "fidanzate magiche" (ochimono), che subirono notevoli influenze dalle due sit-com americane.

Allora... non siamo di certo alle vette di incomprensibilità (per me) del secondo capitolo su Makato Shinkai e il suo film "5 cm al secondo", ma anche questo contributo mi è risultato un po' ostico, seppure a grandi linee comprensibile (o intuibile).
Sperando di non semplificare troppo, riassumo il tutto così:
specialmente in Italia si analizza un soggetto proveniente dal mondo fantastico della massmedialità nipponica solo sotto una specifica lente critica, viene considerato come manga, come anime oppure come videogioco. Raramente lo si inquadra come singolo soggetto che poi si può esprimere tramite più media contemporaneamente, comprese le opere dei fan. 
In pratica manca l'analisi sulla "transmedialità" di un personaggio.
Luca Paolo Bruno avvisa che questo suo scritto andrebbe letto assieme con quello che scrisse, sempre per la "Manga Academica", nel 2017 per il decennale della collana:

Il quinto ed ultimo scritto riguarda il popolo degli Ainu, sotto l'aspetto culinario. L'autrice prende spunto dal manga "Golden Kamui" (ancora in stampa e pubblicato in Italia da "J-Pop") in cui sono illustrati vari piatti della cucina Ainu.
La stessa autrice aveva trattato come gli Ainu sono visti tramite i manga del precedente volume della "Manga Academica" (vedi link al numero 13 più sopra).



 Meria di essere immortalata anche la collana nel suo totale   ^_^

2 commenti:

  1. Molto, molto interessaante la storia di Yusufe/Yasuke.
    Sono sempre belli i tuoi post che hanno a che fare con la storia. Ci si aggancia, e si impara qualcosa di nuovo.
    Sarebbero interessanti anche le similitudini tra telefilm americani e il genere Majokko. Personalmente non vedo molte similitudini fra Samantha e Sally o Bia.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie dell'apprezzamento, più che altro divulgo della saggistica che sarebbe mediamente ignorata.
      E invece quei 2 telefilm americani influenzarono il genere majokko, in particolare proprio Sally.

      Elimina