Come per gli altri post cercherò di ridurre al minimo eventuali spoilerate, mi limiterò al raffronto tra i personaggi dell'anime e quelli del manga, più qualche esagerata incongruenza presente negli ultimi due numeri...
Parto con il finale del numero 5, dove si può trovare un piacevole approfondimento di Alessandro Apreda sugli autori del manga, l'unico presente nei 6 volumi totali.
L'arrivo dei fratelli Kamioka, primo caso in cui graficamente i personaggi sono differente dall'anime, alla fine del precedente volume fa proseguire la storia sul medesimo versante.
Perché i due odiano Matsuki? etc. etc. etc.
Nel quinto numero compare tutta la sotto trama del pallone del vero padre di Shingo, con annessi e connessi, ma gli autori ebbero qualche problema di memoria quando si trattò di disegnare questo pallone...
Nell'anime il pallone è disegnato sempre come quello di destra, che nel vederlo oggi pare più da pallavolo, ma almeno i disegnatori della serie animata furono coerenti.
Nel manga capita che la prima volta che vediamo il pallone a pagine 29 questo ha i classici esagoni bianchi e neri, ma quando si tratta di riparlarne lo troviamo trasformato nel modello dell'anime.
Il secondo personaggio difforme dalla sua rappresentazione animata è il padre biologico di Shingo.
Oltre alla diversità estetica del viso, il personaggio dell'anime vestiva abiti tradizionali, quello del manga indossa giacca e pantaloni, resta identico il lavoro di "artigiano del pallone".
L'unico mezzo spoiler che mi permetto di fare è quello riguardante la nuova skill di Shingo, ben oltre le leggi della fisica! ^_^
Non che gli altri tiri speciali visti nell'anime e nel manga fossero un minimo realistici, ma la definitiva invenzione balistica di Shingo Tamai (con l'aiuto di Ryoko!) è qualcosa di fantascientifico, che supera il classico tiro a "banana" che noi tutti abbiamo sperimentato spesso in cortile, e che tante imprecazioni ci fece piovere addosso... :]
Il terzo ed ultimo personaggio che è diverso esteticamente è quello di Ken Santos, a dire il calciatore brasiliano neppure c'è, sostituito da un improbabile pallonaro statunitense dal nome ancor più improbabile: Stanley Bobo.
Stanley Bobo è soprannominato "Pelè secondo", la famosa scuola statunitense di calcio...
Per quanto riguarda la nazionalità USA dell'avversario di Shingo Tamai si potranno leggere alcune righe che denotano il sentimento giapponesi di rivalsa dopo la resa nella guerra del Pacifico. Nulla di particolarmente razzista, ma è chiaro che fosse un sentimento molto radicato nel 1969, tanto da trasparire anche nei fumetti per ragazzi.
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