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giovedì 14 gennaio 2021

"la Discussione" e i cartoni animati giapponesi - 12 articoli dal gennaio 1979 al dicembre 1981

Per quanto riguarda gli articoli della carta stampata sui cartoni animati giapponesi, una delle scoperte di cui sono più fiero è quella de "la Discussione", che trattò costantemente il tema, con una posizione sempre molto avversa agli anime, che inizialmente mi pareva abbastanza pacata o comunque meno assatanata di altre testate, ma su cui mi son dovuto un po' ricredere. 
Anche la redazione de "la Discussione" picchiava duro!
La Discussione è un quotidiano politico italiano fondato da Alcide de Gasperi nel 1952. E' stata la rivista politico-culturale ufficiale della Democrazia Cristiana", così riporta Wikipedia, quindi ci troviamo davanti ad una pubblicazione che partecipava attivamente al dibattito politico, seppur più sul versante interno democristiano. Ho messo una copertina a caso della testata tra quelle in mio possesso, per far comprendere il taglio impegnato e politico.

La redazione aveva un'attenzione particolare per gli spettacoli televisivi, visti come rischiosi per la crescita culturale della popolazione, ma ancor più temevano il mezzo televisivo, per il potere che aveva di influenzare le masse. Volendo fare una chiosa un po' cattiva, la DC aveva in mano la Rete 1 della Rai, sia come gestione organizzativa che come informazione, quindi sapevano cosa temevano. Ai tempi gli ascolti di qualsiasi cosa trasmessa dalla Rete 1 si contavano in milioni o decine di milioni. Molta attenzione veniva dedicata alla situazione normativa sulle televisione private (cioè il "far west televisivo"), evidentemente subodoravano inconsciamente quello che accadrà dal 1994 in poi.

In tutta quest'ottica erano monitorati anche i programmi per bambini, tra cui, ovviamente i cartoni animati giapponesi.

De "la Discussione" ho già postato due articoli, uno era un'inchiesta sul rapporto televisione e bambini con focus sugli anime, il secondo riguardava la trasmissione "Game" della Rai dove venne lanciato il sondaggio postale "Mazinga o Pinocchio?":




Questa volta ho deciso di inserire un bel malloppone di articoli, lo scopo è quello di poter valutare meglio quale posizione avessero sugli anime, anche in considerazione del fatto che i giornalisti che due giornalisti si occuparono più di altri dell'argomento, Ernesto Geminiani e Stefano Simeoni.
Forse ho messo troppa carne al fuoco, ma inserendoli singolarmente si sarebbe persa un po' la linea editoriale. 
In ordine cronologico sono:

"Fonzie è più dannoso di Goldrake", di Ernesto Geminiani - "La Discussione" 22 gennaio 1979 

"Disney è stato assassinato da un Ufo Robot", di S. G. - "La Discussione" 26 febbraio 1979

"Su Telemontecarlo arriva la premiata astronave Enterprise", di Ernesto Geminiani - "La Discussione" 23 aprile 1979 (molto citati gli anime)

"Mazinga è nocivo per i bambini" - "La Discussione" 31 marzo 1980

"Il padre dei nostri figli è Mazinga", di Ernesto Geminiani - "La Discussione" 14 aprile 1980

"Tra le due reti scoppia l'ufoguerra", di Ernesto Geminiani - "La Discussione" 22 settembre 1980

"Vanno in ribasso Mazinga & C." - "La Discussione" 6 ottobre 1980

"Il cartoon non vive di soli Mazinga", di Ernesto G. Laura - "La Discussione" 10 novembre 1980

"Nella fascia pomeridiana c'è solo Mmazinga & C non stop", di Stefano Simeoni - "La Discussione" 26 gennaio 1981

"La tv baby sitter nuoce ai ragazzi", di Stefano Simeoni - "La Discussione" 2 marzo 1981

"Sono in tanti all'assalto del bambino spettatore", di Laura De Rosa - "La Discussione" 1 giugno 1981

"Tom Sawyer è meglio di Mazinga, ma non basta", di Stefano Simeoni - "La Discussione 7 dicembre 1981


"Fonzie è più dannoso di Goldrake", di Ernesto Geminiani - "La Discussione" 22 gennaio 1979 

Come si può leggere inizialmente Fonzie era considerato più pericoloso di Goldrake, a cui non si lesinavano critiche, ma che restava un personaggio di fantasia, mentre lo sbruffone statunitense influenzava di più gli spettatori, in particolar modo quelli più giovani, essendo un attore in carne ed ossa. Personalmente non ho mai gradito Fonzie, c'è da dire che non fu il ragazzotto di Milwaukee a far dimenticare Goldrake, ma il contrario, in quanto il robottone nipponico arrivò alcuni mesi dopo. 
Curioso il fatto che una pubblicazione che era diretta emanazione della DC, baluardo filoamericano per eccellenza, trattasse Fonzie come "l'Unità". Il mio non è una critica, anzi  ^_^
Viene citata "L'ideologia dell'annientamento" da questo articolo:

Il giudizio finale pare più una sentenza:
"Sul pianeta Vega, i colpevoli vengono disintegrati. A Milwaukee non ci sono colpevoli. E questo, secondo me, è molto più grave".

Concordo pienamente.



"Disney è stato assassinato da un Ufo Robot", di S. G. - "La Discussione" 26 febbraio 1979

Nel giro di un mese deve essere successo qualcosa che ha fatto preoccupare la redazione del settimanale  ^_^
Già il titolo la dice tutta, il povero Disney assassinato da Goldrake... la cosa bella è che la Disney in televisione praticamente ai tempi non la si vedeva mai, tranne qualche sparuto breve cartone animato di paperino e soci, non esistevano sul piccolo schermo, i lungometraggi animati li si poteva vedere solo al cinema. A Milano c'era un cinema in centro che proiettava solo i suoi film, non ci sono mai voluto andare  :]
Quindi, al massimo, Goldrake aveva ucciso "Hanna & Barbera", "Tom & Gerry" e i cartoni della Warner.
La spiegazione della trama tipo è perfetta, pure i nomi delle armi, cosa da non considerare scontata. Il giornalista, in controtendenza con la gran parte dei colleghi, considera di qualità il prodotto la serie animata, ma purtroppo per il motivo errato: l'uso del computer!   ^_^
Benché di articoli che spacciavano questa enorme fake news ne ho a pacchi, ogni volta riesco a rimanerne colpito. Mi chiedo come si potesse credere che negli anni 70 potesse esistere un computer per fare i cartoni animati, ciò è la riprova di quanto noi idealizzassimo il Giappone, la nazione dei samurai e dei microchip super miniaturizzati, se c'era un popolo che poteva a ver questo megacomputer, potevano essere solo loro.
Sono presenti anche dei dati di ascolto, Goldrake radunava almeno 8 milioni di spettatori a puntata, dico, 8 milioni, e di questi solo 2 milioni erano sotto i 15 anni, per una sere anche andava in onda prima di cena. Questi sono dati oggi inimmaginabili per la gran parte dei programmi più famosi, figuriamoci per un cartone animato.
L'articolo di "Parsi Match" a cui ci si riferisce è il seguente:

L'articolo de "La Repubblica" è quello linkato sopra ad opera dell'onorevole Corvisieri.
Le critiche le posso anche comprendere, ma tacciare l'animazione giapponese robotica di antifemminismo perché le protagoniste femminili non avevano parte attiva, considerando che prima degli anime le figure femminili contavano quasi zero, è veramente uno scempio... Venusia, Maria, Lady Gandal, Naida e Rubina, tanto per citarne cinque contando solo "Atlas Ufo Robot", erano più protagoniste di qualsiasi altro cartone animati, ma anche di più di tantissimi telefilm, in primis Fonzie.

"Su Telemontecarlo arriva la premiata astronave Enterprise", di Ernesto Geminiani - "La Discussione" 23 aprile 1979 (molto citati gli anime)


Il titolo dello scritto è molto fuorviante, in quanto il soggetto principale è l'animazione seriale giapponese. Il giornalista snocciola le false motivazione date per il successo dei cartoni animati giapponesi, non più solo Goldrake ed Heidi, ammettendo che non era per la novità o la violenza che venivano guardati, ma per la tecnica usata dai disegnatori giapponesi, una rivoluzione assoluta!
E leggiamola nei particolari questa rivoluzione tecnologica:
"Infatti, una volta approntati i disegni base, l'animazione è ottenuta attraverso un computer, programmato per un enorme quantità di situazioni. Una volta disegnata l'astronave, è sufficiente inserire una certa scheda e la vediamo decollare, allontanarsi, volteggiare, sparare, esplodere..."

Non solo veicolavano una bufala sesquipedale, ma entravano anche nel dettaglio, inventando delle procedure operative   ^_^
Mi sa che l'autore venne influenzato da colui che per primo immaginò l'uso del computer per i cartoni animati giapponesi prodotti negli anni 60 e 70:

Il giornalista, prima di introdurre il telefilm di Star Trek in prima visione su Telemontecarlo, si ripropone di sviluppare questa tematica in una ricerca seria, ecco, sarebbe stato proprio il caso, visto che nell'aprile 1979 gli anime non avevano saturato il mercato mondiale e neppure quello italico   :]

"Mazinga è nocivo per i bambini" - "La Discussione" 31 marzo 1980

Un po' alla volta il mirino dei nostri cecchini informativi si sta spostando da Goldrake a Mazinga, ma restano cattivi e nocivi  :]
Le due colonnine prendono spunto da un articolo su "La Nostra Assemblea", che, guarda caso, ho già postato, e che quindi si potrà valutare nella sua interezza:

La disinformazione ha tendenza ad autoalimentarsi, ogni articolo critico con sedicenti prove a discapito degli anime, era ripreso da un'altra testata come fonte autorevole.


"Il padre dei nostri figli è Mazinga", di Ernesto Geminiani - "La Discussione" 14 aprile 1980

L'incipit dice già tutto:
"Li abbiamo violentati(!!!) con Mazinga, angosciati con Remi, instupiditi con l'Apemaia".

E poi? Ma una serie che andasse bene non c'era? Pure l'Apemaia... ho sempre il dubbio che i giornalisti la confondessero con l'ape Magà.
Una nuova accusa: la curva dell'attenzione dei bambini che guardavano Mazinga e soci era altissima... Forse perché erano racconti coinvolgenti?
Se eravamo distratti non andava bene, s e eravamo attenti non andava bene  :]


"Tra le due reti scoppia l'ufoguerra", di Ernesto Geminiani - "La Discussione" 22 settembre 1980

Quanto sarebbe interessante poterla vedere quella trasmissione sulla Rete 1 del 22 settembre 1980 alle 18,20!
Certo che la gran parte dei giornalisti ed esperti si erano legati al dito la vittoria di Mazinga contro Pinocchio   ^_^
Non andava bene neppure "La frontiera del drago".

"Vanno in ribasso Mazinga & C." - "La Discussione" 6 ottobre 1980

Non so bene quali fossero le fonti della rivista "Donna e Società", lo mostrerò prossimamente, ma nel 1980 il boom degli anime era ancora fase stabilmente alta, si vede che c'era voglia di liquidarli il prima possibile.


"Il cartoon non vive di soli Mazinga", di Ernesto G. Laura - "La Discussione" 10 novembre 1980

Articolo sulla manifestazione lucchese, in cui il giornalista si stupiva della sua crescita, chissà cosa scriverebbe della "Lucca Comics" odierna. Come capita speso, dei cartoni animati giapponesi si parla commentando l'esistenza liberatoria (per chi scrive) anche di altri tipi di animazione, diciamo che sono citati per sottrazione.
Infatti non cita gli anime neppure il catalogo di "Lucca 14"...


"Nella fascia pomeridiana c'è solo Mmazinga & C non stop", di Stefano Simeoni - "La Discussione" 26 gennaio 1981

Nell'articolo del 6 ottobre 1980 si affermava che, dati alla mano(!), Mazinga era al ribasso, peccato che a gennaio 1981 Mazinga & C sono trasmessi non-stop: decidetevi!   ^_^
Alla redazione non andava a genio Fonzie, tutti gli anime, Mike Bongiorno, Costanzo... non che avessero sempre torto, a dire il vero.
Stefano Simeoni fa uno scoop non da poco, il Barone Ashura si è laureato!
Ora è Barone Dottor Ashura, forse un professorone di qualche clinica statale immortalato da Sordi.
Pare che chi doveva analizzare il fenomeno anime non si rendesse conto che questi avevano avuto un successo così travolgente proprio in virtù dei loro predecessori, Lupo de Lupis (che adoravo), Braccio di Ferro etc. etc. tutta animazione lenta, iper ripetitiva, di scarsa qualità, breve, senza trama. Eppure loro li continuavano a porre come paragone positivo contro "l'orgia  giapponese".
Il finale, però, un pelino riabilita i "cartoon made in Japan", che vengono considerati "QUASI sempre beceri", quasi   :]

"La tv baby sitter nuoce ai ragazzi", di Stefano Simeoni - "La Discussione" 2 marzo 1981

Stefano Simeoni ci teneva a ribadire l'equiparazione tra "cartoni animati giapponesi" ed "orgia", anche se poi l'articolo scaricava la croce sulla Rai e il suo non-palinsesto per bambini.

"Sono in tanti all'assalto del bambino spettatore", di Laura De Rosa - "La Discussione" 1 giugno 1981

La mia speranza, più che altro un'utopia, è che qualcuno della Rai legga mai questo blog e possa recuperare quelle cinque punta dell'inchiesta di Anna Maria Pivato della DSE (Dipartimento Scuola Educazione).
Chiaramente non succederà mai   >_<

"Tom Sawyer è meglio di Mazinga, ma non basta", di Stefano Simeoni - "La Discussione 7 dicembre 1981

L'autore, che come abbiamo visto sopra non li digeriva gli "orgiastici" cartoni animati giapponesi, ricostruisce, un po' a modo suo, il successo degli ani precedenti, sostituendo Mazinga Z a Goldrake, sacrilegio... ed ribadendo che fossero fatti al computer, in fondo lo scriveva il suo collega Ernesto Geminiani in tutti gli articoli  T_T

In numerosi articoli del periodo si effettuava un collegamento, più o meno sfumato, tra la pornografia e quei cartoni animati giapponesi, che, al massimo, in qualche serie contenevano qualche leggero ammiccamento. La degradazione del gusto portava ad assuefarsi anche agli anime, a cui non era concesso neppure di essere portatori di un minimo di valori, anzi, di essere "amorali". Di più, di essere un delitto contro la fantasia e la criminalità.

Il giornalista pone tre domande e si risponde: 1) ok, il patetico e decadente Tom Sawyer è meno peggio del violento Mazinga; 2) la tirannia dei cartoni animati giapponesi si poteva sconfiggere solo con il supporto della famiglia; 3) la Rai doveva investire in programmi di qualità per i ragazzi e bisognava intervenire con una legge sulle tv private.

Il punto 2 e 3 non avvennero mai, il punto 1 era opinabile, a me non piaceva Tom Sawyer, lo trovavo palloso.

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