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sabato 2 gennaio 2021

"TV Sorrisi e Canzoni" dall'8 al 14 gennaio 1978 - Inchiesta "I bambini e la TV" (prima di Goldrake) di Virginia Rexha (aliasi Ciuffini)

Fra sei giorni saranno 43 anni esatti dalla pubblicazione di questo numero di "TV Sorrisi e Canzoni", a parte i compleanni illustri, ci sono un po' di similitudini con i temi di oggi:
la rivista si preparava al Festival di Sanremo;
c'era un articolo sulla lotteria della Befana (che incredibilmente sopravvive!);
un articolo su Paolo Rossi. 

La redazione lasciò la parola a Paolo Villaggio, che mentre spiega il potere della tv, ci racconta i suoi esordi a teatro e alla Rai: epico.
Il motivo che però mi ha spinto a postare questo numero della rivista (purtroppo mancante dell'inserto centrale delle tv locali) è l'interessantissimo approfondimento (addirittura 6 pagine!) sul rapporto televisione e bambini. 


Avviso che più sotto ci sono delle scan leggibili del testo.
Lo scritto è praticamente un mini saggio su come gestire i programmi televisivi in una famiglia con bambini in età scolare, tematica che preoccupava gli adulti ben prima dell'arrivo dei cartoni animati giapponesi. A mio parere il suo valore risiede proprio nel non essere stato influenzato dalla successiva polemica sul "pericolo giallo" causato dalla prima invasione degli anime in Italia. Qui il pericolo educativo per le giovani menti italiche (tra cui la mia...) non risiedeva in buoni e cattivi provenienti dal lontano Oriente, contro cui ci si poteva schierare più facilmente, ma in eroi al 100% di matrice Occidentali come Furia, Black Beauty e Sandokan, oppure nei semplici programmi di intrattenimento italiani. L'articolo spiega al lettore che per alcuni studiosi la colpa non era neppure nel tipo di programma che vedeva il bambino, ma nel mezzo televisivo esso stesso, che poteva solo generare guasti educativi. 
Trovo che fu indice di estrema apertura mentale pubblicare un articolo su una rivista televisiva in cui si sosteneva anche la tesi di chi vedeva la televisione come il nemico della libertà intellettuale del cittadino. Chiaramente le conclusioni non potevano essere una condanna del mezzo televisivo e dei suoi programmi, ma comunque il lettore veniva messo al corrente del dibattito, se avesse voluto avrebbe potuto approfondire il tema, visto che ci sono i titoli di libri ed esperti.
Piccola nota sull'autrice dell'articolo che è riportata come Virginia Rexha, che in realtà era lo pseudonimo di Virginia Ciuffini, la sorella della presentatrice Sabina Ciuffini. Seppur con 43 anni di ritardo, non ci si può che congratulare con l'autrice per questa bella inchiesta.
In un post di qualche tempo fa avevo recensito un saggio del 1976 che analizzava il rapporto bambini e televisione, ed avevo concluso che alla fine le polemiche contro la nocività educativa dei programmi per bambini erano già latenti, aspettavano solo un soggetto adatto, cioè i cartoni animati giapponesi.
Quel libro era del 1976, forse un po' lontano nel tempo, l'articolo su questo numero di "TV Sorrisi e Canzoni" arrivava solo quattro mesi prima dall'esordio di "Atlas Ufo Robot" e solo a due mesi da quello dell'altro cartone nipponico pre-Goldrake, Heidi. 
A dimostrazione che i tempi per lo scatenarsi dello tsunami mediatico contro il nuovo nemico intellettuale dei bambini italici erano maturi.
Per non fare un copia ed incolla, metto l'immagine di quel mio ragionamento, anche se sa tanto di auto citazionismo, cosa della quale mi scuso   >_<




Nel marzo 2019 avevo preso ad esempio il "triangolo del fuoco":



Come si può vedere dalla terza e quarta pagine dell'articolo i bambini disegnavano anche prima del 4 aprile 1978 i personaggi della televisione:
in alto a sinistra si può vedere Elsa, appena sotto Mike Bongiorno la mascotte del quiz, un cavaliere medioevale, una gara di sci, la fine di Carosello.

Semplicemente Heidi, Goldrake e Mazinga erano più coinvolgenti di questi altri personaggi.


La recensione del saggio "I bambini e la TV" la potete leggere al link sotto, il post è il medesimo da cui ho preso l'immagine del mio commento postata sopra:

Nel dicembre 2019 avevo postato un articolo del gennaio 1981 contro i cartoni animati giapponesi che probabilmente riprendeva il titolo di Umberto Eco:

Anche in Francia la trasmissione di Goldorak/Goldrake suscitò le stesse polemiche nostrane.

Nel numero del 27 novembre 1977 (in mio possesso) la redazione aveva indotto il concorso "Disegnate la televisione", con tanto di bambino che pasticciava una tv in copertina, nel riquadro, dopo quasi due mesi di disegni ricevuti, venivamo informati di quanto e come disegnavamo ciò che vedevamo in televisione. 
Mitico il bimbo che disegna una donnina in abito adamitico con un "bel cespuglio a centrocorpo"!  :]

Qui sotto si può leggere tutto l'articolo di Virginia Ciuffini.





Direi che il grafico in alto è ripreso dal saggio "I bambini e la tv" già citato più volte. 
Il mio coetaneo ha la maschera e il cappello di Zorro, mi ci vestii pure io per quel Carnevale (o il precedente), aggiungendoci spada e mantello (quest'ultimo mi pare confezionato da mia nonna): la tv ci influenzava prima di Goldrake  ^_^


Ricomincio l'ordine originale della rivista.

Se nel 1978 Sanremo "sapeva di vecchio", nel 2021 che gusto avrà?   ^_^

Sinceramente da bambino ero più un fan di Sabina Ciuffini che di Celentano, anche oggi, a dire il vero, ma immagino che ad alcuni questa lunga intervista potrà piacere.


A sinistra la campagna abbonamenti della Rai per il 1978, oggi, per fortuna, gli italiani sono obbligati a pagare il canone con la bolletta elettrica, così evitiamo i distratti che si dimenticavano di scucire il grano  :]

A destra l'attività fisica in casa prima della fissa delle palestre... 
In questo numero della rivista ci sono pochissime pubblcità!

Recensione della prima tv che sarebbe andata in onda domenica 8 gennaio sulla Rete 2 Rai, io impazzivo per Ciccio e Franco, ma penso che non li vidi in una commedia musicale di questo genere.



Paolo Rossi prima di diventare Pablito.



C'è stato un periodo in cui in televisione convivevano i programmi in bianco e nero e a colori, il bersaglio colorato faceva risaltare i secondi. A casa mia era tutto in bianco nero, la tv a colori arriverà solo intorno al 1986...


Il servizio su Happy Days di pagina 36 non lo troverete perché non l'ho scannerizzato, infatti non era sul telefilm, ma sugli anni 50.



           


Il cartone della "Famiglia Adams" è un esempio di cosa ci propinavano, non che fosse brutto, ma non paragonabile alle serie animate nipponiche.
Mi sorge il dubbio che io vidi prima il cartone e poi il telefilm degli Adams...   


Il presentatore de "Il Trenino" era Andrea Lala, il capitano Kirk di Star Trek e l'imperatore del Drago in Jeeg!!!


Adoravo la Elmi, vedevo la trasmissione, ma non rammento la sigla, però questa è la sigla del 1979, forse nel 1978 era diversa.   

            


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