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giovedì 5 dicembre 2019

"Punta su Montanelli l'ultima rivale della Rai-TV", di Gastone De Luca - "TV Sorrisi e Canzoni" dal 14 al 20 marzo 1976



Con questo articolo di "TV Sorrisi e Canzoni" del marzo 1976 (numero dal 14 al 20 marzo) penso di chiudere questo mini trittico su Telemontecarlo (tutto attaccato):
Unboxing vintage di "Paroliamo, il famoso gioco di Telemontecarlo" - Socoge/Adica Pongo versione pocket (primi anni 80)

"Lea Pericoli rivale di Mike Bongiorno a TV Monte Carlo", di Gherardo Gentili - "TV Sorrisi e Canzoni" dal 25 settembre al 1 ottobre 1977

Come si può evincere dal titolo la rete monegasca Telemontecarlo era, assieme all tv della Svizzera italiana (non considero TV Koper Capodistria), considerata una competitor sia sul versante degli ascolti che sulla raccolta pubblicitaria, in quanto il suo segnale (come quello delle altre due) veniva irradiato in gran parte del territorio nazionale. Questo non valeva, ovviamente, per le tv locali private, che nel 1976, seppur erodessero costantemente il bacino di telespettatori della Rai, non erano ancora così forti, né come programmi né, conseguentemente, come raccolta pubblicitaria.
Su questo aspetto doppio aspetto di odiens/raccolta pubblicitaria devo avere da qualche parte un interessante articolo di una testata di settore.
Gastone De Luca fece un po' di luce sulla struttura di TMC, dalla proprietà e la sede produttiva, fino ai programmi e i personaggi televisivi che vi lavoravano.
Da quando ho memoria io, Jocelyn ha sempre parlato italiano, mentre scopro che nel 1976 era coadiuvato da una conduttrice milanese che traduceva per lui.
Per chi è anche di poco più giovane dello scrivente, e quindi nato già con le tv locali private ben presenti in pianta stabile nelle abitudini televisive famigliari, penso che sia arduo immaginare cosa rappresentò TMC (assieme alla Svizzera italiana).
Benché le trasmissioni coprissero solo una piccola parte della giornata, davano la possibilità di variare non poco i programmi che erano disponibili.
A tal proposito posso portare un piccolo ricordo del palazzo popolare in cui abitavo da bambino:
il nostro era un enorme palazzone con quattro numeri civici da 8 piani, nonostante ciò TMC, la Svizzera e Capodistria dal nostro palazzo non si riuscivano a captare, mentre dal palazzo di fianco, di solo tre piani, invece si... non ho mai capito il perché... Perciò, quando ancora le antenne su balcone non era usuale metterle ed il desiderio di vedere queste tv estere era tanto forte, si decise, tramite colletta, di effettuare un collegamento col palazzo vicino, con relativo mini scavo sulla strada confinante in cui passava il cavo d'antenna di connessione.
Poter vedere TMC e la Svizzera italiana era considerato così importante che, in un caseggiato popolare, quindi senza amministratore condominiale, una parte dei condomini si autotassò per svolgere tutti questi lavori.
Piccola ulteriore chiosa: quel solco venne usato per anni come mezzeria per le partitelle di tennisball tra noi bambini, e rimase lì per decenni fino ad una asfaltatura di qualche anno fa.
Nella didascalia della pagina di destra è riportato che TMC iniziò la trasmissione in lingua italiana il 5 agosto precedente, ergo nel 1975.


       


La sigla di TMC presente nel fotogramma sopra in bianco e nero, la si può ammirare a colori nel video qui sopra, grande ritmo e sincronia con le immagini!  ^_^
Mi piaceva un sacco questa sigla di apertura.


Benché l'articolo di De Luca fosse spalmato in più pagine, l'ho reso leggibile mettendolo tutto di seguito, poi seguono le immagini e gli interessanti box informativi.
Come al solito mi scuso per le immagini un po' ballerine, ma in quella emeroteca dove ho consultato la rivista si possono solo fare foto, niente fotocopie... ed ovviamente io non faccio come Borghezio che si portava a casa i volumi per scannerizzarli con calma... altrimenti a me davano l'ergastolo...










La didascalia della seconda pagina.


Terza pagina completa.





Quarta pagina completa.



7 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  2. Peccato, io per poter vedere TMC a Milano ho dovuto aspettare il 1979. La ricezione a casa nostra con l'antenna centralizzata non era delle migliori e così mia mamma comprò da Euronova una di quelle antenne truffa che dicevano capaci di captare tutti i canali, in realtà non captavano proprio nulla. Me lo ricordo Jocelyn quando tutte le domeniche lo seguivo come conduttore di discoring su raiuno. C'era pure awana Gana, quest'ultimo però era dj a RMC

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    1. Beh, anche da noi arrivo intorno al 1978, a memoria

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  3. Scusa se ti faccio una domanda indiscreta, puoi anche non rispondere, ma tu oltre i robot giapponesi guardavi altro? Intendo sceneggiati, telefilm, film?

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    1. Guardavo quasi tutto quello che passava in tv, tranne alcune eccezioni, tipo, a titolo di esempio, mi faceva cacare Happy Days ^_^

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    2. Effettivamente happy days era una cagata, proprio la classica "americanata" che però era tanto di moda in quegli anni in cui si cercava di rispolverare il revival yankee degli anni 50, oltre happy days con film come american graffiti, grease, ecc. Io non mi sento dalle colpe, confesso che lo guardavo costantemente, vabbè peccati di gioventù.

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  4. Io non mi perdevo una puntata di cinema cinema condotto dal povero Paolo Limiti. Si occupava dei film nelle sale...certe cose sono perse per sempre.

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