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venerdì 27 dicembre 2019
"Atlas Ufo Robot: considerazioni problematiche psico pedagogiche sul successo dei fumetti televisivi fantascientifici", di Donato Marzano - "La vita scolastica - Rassegna quindicinale dell'istruzione primaria" 10 luglio 1978
Questo è l'unico articolo che ho della rivista "La vita scolastica", anche perché la pubblicazione non è
consultabile in nessuna emeroteca per il periodo temporale che mi interesserebbe (1978/1983)... un vero peccato perché, se la redazione trattò l'argomento animazione giapponese al suo esordio (luglio 1978), probabilmente vi si potranno trovare altri articoli nei numeri successivi.
Per questo sono conscio che la mia ricerca di articoli sui cartoni animati giapponesi resterà incompiuta ed infinita, troppe le testate di difficile o impossibile consultazione... troppo lacunose alcune annate nelle emeroteche... compito in alcuni casi reso arduo dalle stesse biblioteche, con archivi non consultabili, prenotazioni problematiche per chi ha un lavoro, indici online approssimativi o inesistenti, macchinari malfunzionanti o guasti...
Per esempio sul sito della Giunti, che pubblicava il periodico, sono presenti solo le annate dagli anni 2010 in poi, nessun archivio storico, anche a pagamento, sia chiaro, zero assoluto.
Detto ciò, l'articolo resta interessante perché "La vita scolastica" fu la prima (nella mia ricerca) pubblicazione inerente la scuola a trattare del cartone animati giapponese "Atlas Ufo Robot".
A dispetto del titolo, che pare subito da mal di testa, il contenuto è abbastanza normale e di buon senso, l'autore non lancia strali contro i disegnatori nipponici, ma parla del rapporto genitori/insegnati con i personaggi amati dai bambini.
Sarebbe interessante potersi sincerare se la redazione mantenne questa linea neutro verso gli anime, robotici in particolare, anche nei mesi ed anni successivi, in particolare nella primavera 1980, ma non potendo io consultarne altri numeri, mi resterà il dubbio...
Probabilmente l'autore faceva un po' di confusione riguardo ai personaggi citati, basta leggere che considera due entità separate Atlas e Goldrake, ma il solo fatto che si mise davanti alla televisione con il figlio per cercare di capire il programma che tanto successo aveva tra i bambini (e suoi scolari), è già un atto di apertura mentale che tantissimi esperti(?) dopo di lui neppure fecero.
Ho lasciato la piccola inserzione pubblicitaria perché mi pare indichi una certa necessità di reperire fondi.
Non è in mio possesso la copertina del numero, però ho l'indice, tanto per capire i temi mediamente trattati.
La presenza del dipinto di carattere religioso, parrebbe indicare che seguisse una linea editoriale per una scuola cattolica.
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