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martedì 28 aprile 2020

"La prima spedizione italiana nell'interno del Giappone e nei centri sericoli" - Pietro Savio (1869) - parte 1



A metà del 1800 l'Italia ed il Giappone avevano un interesse commerciale in comune, la  sericoltura.
Pietro Savio fece parte di una spedizione commerciale per studiare l'allevamento del baco da seta in Giappone e per stipulare accordi commerciali. Durante questo viaggio di lavoro prese nota di tutto ciò riguardava l'industria del baco da seta giapponese e lo pubblicò in questo libro. A dire il vero, come mi capitò per "Il Giappone Moderno" di Giovanni De Riseis, io non ho ancora letto nulla di questo libro, quindi non sono certo che vi siano riportati anche aneddoti di vita sociale del periodo.
Il lunghissimo libro di De Riesis venne pubblicato nel 1900, ma raccontava di un viaggio del 1895, lo scritto di Pietro Savio venne pubblicato nel 1873, però il viaggio è datato giugno 1869!
Ben 26 anni prima, quindi l'autore si recò in un Giappone ancora poco occidentalizzato, mi auguro che l'autore non vi abbia riportato solo le tecniche di sericoltura.
L'epoca Meiji iniziò nel 1868, cioè pochi mesi prima di questo viaggio
Confido nel titolo, in cui si parla di "prima spedizione italiana nell'interno del Giappone", e solo in carattere più piccolo si accenna a i centri sericoli.
Come per il libro di De Riesis, sono molto belle le incisioni, più piccole in quanto il formato del libro è quello di un quaderno.
La differenza (e la pericolosità) dei due viaggi la si può soppesare già a pagina 9, quando l'autore ci racconta che ai 16 uomini di scorta già assegnati dal governo imperiale, vennero aggiunti ben 20 soldati di fanteria armati di fucile!
In tutto l'autore e i suoi compagni erano scortati da 36 uomini!
La mia speranza di leggere un racconto di viaggio a tutti gli effetti pare non sia stata vana.
Viene descritto come era formato il convoglio: in testa, per esempio, un paio di uomini che sgomberavano il passaggio, avvisavano la popolazione di inchinarsi gridando "Staniero", seguivano altri due uomini che si occupavano di ramazzare la strada.
La missione era ufficiale, a differenza del viaggio di De Riseis, quindi aveva tutti i crismi della visita di Stato, ma nel 1869 in una nazione feudale, in pratica è la cronaca di due mondi completamte differenti che si incontrano per la prima volta.
L'autore racconta che per i giapponesi che incontrarono, loro erano i primi stranieri mai visti prima.
Magari cambierò opinione successivamente, ma mi sa di aver scovato un bel documento storico.
Buona scoperta  ^_^


















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